Microsoft chiude Project Astoria, porting app Android in Windows 10
Project Astoria è uno dei quattro bridge sviluppati da Microsoft per ampliare il numero delle app Widows 10 e Windows 10 Mobile. Nello specifico grazie a Project Astoria gli sviluppatori avrebbero potuto effettuare il porting delle app Android. Purtroppo, il progetto è giunto al capolinea.
di Salvatore Carrozzini pubblicata il 26 Febbraio 2016, alle 08:59 nel canale Sistemi OperativiWindowsAndroid
Brutte notizie per sviluppatori e utenti finali che guardavano con interesse Project Astoria, uno dei quattro bridge predisposti da Microsoft per offrire ai developer importanti strumenti per convertire le app sviluppate per Android, iOS, PC e web in universal app Windows 10. Il bridge, che nelle originali intenzioni di Microsoft avrebbe dovuto consentire il porting delle app Android, è giunto definitivamente al capolinea; la conferma proviene dalla stessa casa di Redmond che ne dà comunicazione con un post nel blog ufficiale.

Le motivazioni ufficiali riguardano i feedback ricevuti a seguito della presentazione dei due bridge specifici per il porting delle app mobile, feedback che, stando a quanto affermato da Microsoft, hanno evidenziato l'inutilità della coesistenza di due differenti strumenti per effettuare il porting delle app mobile. Partendo da questa premessa, Microsoft chiarisce:
Abbiamo considerato attentamente questo feedback e deciso che avremmo concentrato i nostri sforzi sul Bridge Windows per iOS al fine di renderlo l'unico Bridge per trasferire il codice mobile a tutti i dispositivi Windows 10, compresi Xbox e PC. Invitiamo gli sviluppatori che hanno dedicato del tempo a studiare il Bridge Android a dare uno sguardo alle ottime soluzioni del Bridge iOS e a Xamarin .
La conferma formale dell'interruzione del progetto Project Astoria, sostanzialmente messo in pausa a partire dalla fine del 2015, arriva a poche ore di distanza dall'annuncio dell'acquisizione da parte di Microsoft di Xamarin, che diventa una risorsa fondamentale per gli sviluppatori interessati a sviluppare app cross-platform, affiancandosi a Project Inslandwood, ovvero il bridge per il porting delle app iOS. Kevin Gallo, VP Corporate Program Management del team Windows Developer Platform, ha aggiunto:
La filosofia dei Bridge è sempre stata rendere quanto più semplice possibile trasferire in Windows il codice esistente e i nostri investimenti nel Bridge iOS renderanno ciò semplice.
Il dirigente di Microsoft, contestualmente, ha confermato che sia Project Westminster (bridge per le web app), sia Project Centennial (bridge per app Win32 e .NET) restano sulla road-map e continuano a fare ulteriori passi avanti. Per comporre il quadro degli strumenti di sviluppo predisposti da Microsoft al fine di consentire un'agevole conversione per Windows 10 / Windows 10 Mobile delle app realizzate per altre piattaforme sarà utile attendere la //Build conference di fine aprile.
Al momento è innegabile che l'avvio e l'interruzione di un progetto che aveva indubbiamente generato molte aspettative sia tra sviluppatori, sia tra gli utenti finali, non è certamente una notizia positiva, quanto meno sotto il profilo della comunicazione, perché dimostra come Microsoft non abbia ancora un'idea chiara su come procedere per attrarre nuovi sviluppatori nell'ecosistema Windows. Project Astoria era stato annunciato in maniera trionfale alla //Build conference 2015, a quasi un anno di distanza tutto si risolve in un nulla di fatto, dirottando l'attenzione su soluzioni alternative.










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23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe non sbaglio il progetto per il porting delle App iOS resta attivo, evidentemente avere entrambi era abbastanza ridondante.
Volenti o nolenti lo store di riferimento resta quello Apple, o comunque le applicazioni sono presenti sia su iOS che su Android.
Resterebbero fuori App strettamente legate al sistema (es. launcher, dialer) che comunque non potrebbero essere portate.
Guarda, io non rientro sicuramente nella schiera dei fan microsoft, ma penso che l'acquisizione di xamarin sia un gran mossa. Forniscono ad un programmatore la possibilita' di sviluppare un unica app per tutte le piattaforme mobile, piu' i pc w10 ed i gadget come xboxone con un unica base di codice .net, ed allo stesso tempo promuovono i loro servizi (che saranno facilmente integrabili dal loro ambiente di sviluppo).
C'e' gia' Qt per quello. Perche' un programmatore dovrebbe usare una tecnologia piu limitata e limitante come xamarin che per altro richiede un bel po di codice ad-hoc per ogni OS, non astraendo le piattaforme?
Verra' usato solo dai fanboy Microsoft e dai fanboy C#.
Nonostante io speri che MS fallisca sul versante mobile (così come tutti gli altri sistemi chiusi), da un loro punto di vista sono pure io convinto che la scelta sia azzeccata, così come chiudere con Astoria e focalizzarsi sul loro simile e vero competitor (ios).
Non capisco perchè la gente invece di essere felice che ci sia concorrenza spera nell'annientamento di ciò che non usa (e grazie al quale ciò che usa diventerà sempre migliore)...
È veramente infantile, ma soprattutto stupido.
Verra' usato solo dai fanboy Microsoft e dai fanboy C#.
Perchè l'astrazione della quale tu parli porta QT a creare applicazioni che perdono buona parte dei principi di design nonchè il "look & feel" delle singole piattaforme.
Questa cosa difficilmente può essere vista come un bene.
C'è poco da fare, se si vogliono creare delle applicazioni che non sembrano estranee all'ambiente nel quale vengono eseguite, delle interfacce ad hoc sono necessarie.
Stai parlando di Microsoft. Sperare che si levino dai marroni in un qualsiasi mercato e' solo sanita' mentale, visto che sono *loro* quelli della strategia EEE.
Certo, puoi tentare di dirmi che non sono piu' quelli, che il mercato e' diverso, che questo, che quello, ma io francamente, preferisco averli fuori dai marroni.
Ho gia' dato. Fin troppo. Anche di recente. Sto ancora dando.
Nota, indeed, che non mi dispiace il prodotto. Solo, non da loro.
E si, sono prevenuto, Ne ho ben di che.
repetita iuvant?
Comunque android, essendo open source, affida ai singoli produttori il compito degli aggiornamenti; e' una scelta di paradigma, sarebbe come dare la colpa a linux se una distro rimane indietro sugli aggiornamenti.
Vedremo se google decidera' di porre rimedio oppure manterra' lo status quo.
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