NVIDIA ha deciso: basta AMD EPYC, processori Intel 'Sapphire Rapids' nei sistemi DGX H100
Il CEO di NVIDIA ha dichiarato che l'azienda ha selezionato le CPU Intel Xeon di quarta generazione, nome in codice Sapphire Rapids, per i supercomputer DGX H100 con acceleratori Hopper. Una decisione che rappresenta un cambiamento rispetto alla precedente generazione.
di Manolo De Agostini pubblicata il 08 Giugno 2022, alle 07:31 nel canale Server e WorkstationIntelXeonSapphire RapidsNVIDIA
NVIDIA si avvarrà delle CPU Intel Xeon "Sapphire Rapids" per i sistemi DGX H100 basati su acceleratori NVIDIA H100 "Hopper". L'azienda statunitense ha quindi deciso di passare a Intel, abbandonando le soluzioni EPYC di AMD dopo averle impiegate in DGX A100, il sistema di supercalcolo IA di scorsa generazione basato su acceleratori A100 "Ampere".
A confermare questa scelta è stato nientemeno che Jensen Huang, cofondatore e CEO di NVIDIA, nel corso della BofA Securities 2022 Global Technology Conference. D'altronde Grace CPU Superchip è un progetto che non arriverà prima del 2023, quindi NVIDIA deve necessariamente ricorre alle CPU x86 per i sistemi DGX di nuova generazione. Sarà interessante vedere cosa farà l'azienda in tal senso negli anni a venire.
"Acquistiamo molte CPU x86. Abbiamo ottime collaborazioni con Intel e AMD. Per la generazione Hopper, ho selezionato Sapphire Rapids come CPU per NVIDIA Hopper. Sapphire Rapids offre eccellenti prestazioni single-thread. Lo stiamo qualificando per gli hyperscaler di tutto il mondo, per i datacenter di tutto il mondo e per il nostro server, il nostro DGX. Lo stiamo qualificando per i nostri supercomputer", ha affermato durante l'evento.
Il sistema DGX H100 diventerà disponibile ai clienti interessati entro la fine dell'anno e al suo interno offrirà otto acceleratori H100 connessi tra loro dalla quarta generazione di NVLink per assicurare 32 petaflops di prestazioni con calcoli IA (FP8).
Per Intel si tratta di una vittoria significativa, un attestato delle potenzialità delle CPU Sapphire Rapids, la prima CPU multi-tile di Intel in ambito server che abbiamo visto da vicino la scorsa settimana a ISC High Performance 2022 in quel di Amburgo. Sapphire Rapids, come già spiegato, sarà disponibile sia con memoria HBM a bordo che senza, rispondendo così a disparate necessità del settore HPC.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOppure Sapphire Rapids con i nuovi P-Core e il nuovo PP non sono così male...
Il loro super acceleratore definitivo necessita di un core a 5,5 ghz?
Questo significa che il lancio di Genoa sarà quasi contemporaneo e tutto lascia pensare che sia superiore a Sapphire Rapids sotto ogni aspetto in pratica (numero di core, efficienza, prezzo, ecc..). Puo' essere che in ST Intel abbia la meglio su determinati tipi di carico, ma se devo essere sincero mi sembra una scelta politica più che tecnica.
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