NASA Perseverance è atterrato su Marte: inizia una nuova era nell'esplorazione

Dopo 7 mesi di viaggio, milioni di chilometri percorsi, è finalmente giunto su Marte l'atteso rover NASA Perseverance! Ovviamente questo è solo l'inizio del viaggio che porterà il rover a cercare tracce di vita passate sul Pianeta Rosso.
di Mattia Speroni pubblicata il 18 Febbraio 2021, alle 21:58 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Finalmente ci siamo! Partito alla fine di Luglio 2020 a bordo di un razzo Atlas V della ULA, ora per il rover NASA Perseverance è iniziata una nuova avventura in un mondo alieno, Marte. Sono passati milioni di chilometri e sette mesi prima di raggiungere il suolo rosso del pianeta per continuare le avventure dei rover che lo hanno preceduto (anche se Curiosity è ancora funzionante). Alle ore 21:56 ora italiana è arrivata la conferma dell'avvenuto atterraggio!
Il cratere Jezero (lago in croato) promette molto dal punto di vista geologico e non solo! Del resto si tratta di un vecchio lago formato all'interno di un cratere e il rover è atterrato nella zona di un immissario dove si possono notare ricchi detriti trasportati dal fiume. Un luogo ideale per cercare tracce di vita passata. Le sonde, dallo Spazio, hanno anche trovato tracce di carbonati e argille che potrebbero aver conservato ipotetici fossili di antichi esseri viventi.
La prima immagine scattata da Perseverance su Marte
La seconda immagine del rover (zona posteriore), click per ingrandire
Una simulazione della fase con l'utilizzo della skycrane (dati reali)
Qui sotto potete vedere lo schema della procedura di atterraggio del rover, simile a quella utilizzata per Curiosity, che comprende i -famosi- "7 minuti di terrore" e che Perseverance ha superato con successo permettendogli un atterraggio corretto. Durante questa fase sono stati raccolti anche molti dati che potremo esaminare nei prossimi giorni quando saranno scaricati sui sistemi a terra.
L'atmosfera del pianeta ha aiutato a frenare la sonda che ha trasportato il rover ed è stata essenziale per il paracadute (in nylon, Kevlar e Technora) da poco più di 20 metri che ne ha rallentato ulteriormente la discesa. Ma non è finita qui: a quel punto è stato il momento della skycrane, una "gru volante" (con razzi a idrazina) ha previsto l'utilizzo di cavi per calare lentamente il rover sul suolo marziano. Anche se sembra un sistema complesso (ed effettivamente, lo è), rispetto a Opportunity per esempio, non è stato possibile utilizzare sistemi di palloni o atterrare direttamente con il paracadute considerando sempre le dimensioni e la massa dei nuovi rover.
Click sull'immagine per ingrandire
NASA Perseverance su Marte è pronto a stupirci!
NASA Perseverance nasce dalle esperienze passate e in particolare da quanto visto con Curiosity! Non è un caso che i due rover marziani si somiglino tanto nella forma e nelle modalità di atterraggio su Marte. Nonostante tutto ovviamente ci sono le dovute differenze legate a quanto si è appreso durante le precedenti missioni come, per esempio, una nuova struttura per le ruote.
Ma c'è molto altro: per esempio due microfoni in grado di farci "sentire" Marte come mai prima d'ora, un esperimento per capire se si potrà produrre ossigeno dall'atmosfera marziana e molto altro. Non potrà mancare la prova del drone-elicottero Ingenuity (Ingegnosità) che, pur non essendo una missione principale, darà importanti informazioni e dati su come realizzare nuovi concept per droni che potranno percorrere distanze più grandi.
Gli strumenti di NASA Perseverance
Ricordiamo che, per quanto possano sembrare piccoli, sia NASA Curiosity che NASA Perseverance sono rover di dimensioni relativamente generose! Quest'ultimo per esempio è grande 3 x 2,7 x 2,2 metri con un peso di poco più di una tonnellata. Ma se si vuole avere tutta una serie di strumenti è necessario avere spazio per alloggiarli! Parliamo di ben 23 fotocamere per diversi scopi e altri strumenti, eccone un rapido resoconto:
- Mastcam-Z è una fotocamera ad alta risoluzione (stereoscopica e panoramica) con la capacità di ingrandire i dettagli.
- MEDA è l'acronimo di Mars Enviromental Dynamics Analyzer. Un insieme di sensori di temperatura, vento (direzione e velocità), pressione, umidità relativa e analisi delle particelle di polvere. Ed è presente anche una fotocamera per inquadrare il cielo.
- MOXIE è l'acronimo di Mars Oxygen ISRU Experiment che cercherà di produrre ossigeno a partire dall'anidride carbonica presente in grande quantità nell'atmosfera marziana (oltre il 90%).
- PIXL è l'acronimo di Planetary Instrument for X-Ray Lithochemistry ossia un spettrometro a fluorescenza che sfrutta i raggi X che consentirà di analizzare il terreno marziano.
- RIMFAX è l'acronimo di Radar Imager for Mars Subsurface Experiment. Un radar in grado di penetrare il terreno con una risoluzione di pochi centimetri.
- SHERLOC è l'acronimo di Scanning Habitable Environments with Raman & Luminescence for Organics and Chemicals. Uno spettrometro che sfrutterà gli ultravioletti per determinare composti minerali e organici. Insieme a SHERLOC c'è la fotocamera WATSON che permetterà di avere i "selfie" del rover.
- SuperCam è una fotocamera in grado di analizzare la composizione chimica e minerale del terreno grazie a un laser che può arrivare fino a 7 metri di distanza che genera un plasma e dei vapori che vengono poi analizzati da uno spettrometro. In questo modo si potranno trovare tracce di elementi organici.
Per evitare problemi con la polvere marziana l'alimentazione non avviene tramite pannelli solari (come per InSight, per esempio). Al loro posto c'è un RTG, acronimo di Generatore Termoelettrico a Radioisotopi, che permette di creare corrente elettrica dal decadimento di un elemento radioattivo (Plutonio). Non si tratta di una novità, altre sonde in passato lo hanno utilizzato (le Voyager, per esempio) e anche Curiosity lo utilizza perfettamente.
In ottica delle missioni umane nelle prossime decine di anni, sul rover sono presenti anche alcuni campioni di materiale con le quali potrebbero essere realizzate le tute degli astronauti. Questo permetterà di testare "in loco" la loro resistenza alla polvere marziana e più in generale alle condizioni estreme di Marte. C'è per esempio il policarbonato delle visiere, il Vectran utilizzato per rivestire il palmo dei guanti degli astronauti, un tessuto non-tessuto utilizzato per la zona esterna delle tute spaziale, il teflon già impiegato per le tute e infine un teflon con rivestimento anti-polvere per testare le differenze.
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79 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoehm... qualcuno ha visto la diretta? cosa hanno fatto vedere?
io sono entrato quando si congratulavano tra di loro e con un'immagine di camera della sonda ad inquadrare già il suolo...
ehm... qualcuno ha visto la diretta? cosa hanno fatto vedere?
io sono entrato quando si congratulavano tra di loro e con un'immagine di camera della sonda ad inquadrare già il suolo...
Ci sono un paio di immagini (la prima è quella che trovi nella notizia) scattate in bianco e nero con ancora i tappi copriobiettivo. Altre immagini arriveranno in futuro compresi i video dell'atterraggio (almeno teoricamente).
La diretta come sempre era solo un'animazione in computer grafica sincronizzata con i segnali di conferma che arrivavano a terra.
Il guscio e lo scudo avevano diverse telecamere, quei video però suppongo arriveranno più tardi. La banda di trasmissione da Marte alla Terra va, in base alle condizioni, dai 64 Byte al secondo ai 32K al secondo, non ci fai dei gran video in streaming. Durante la discesa inoltre il calore sviluppato dallo scudo scherma le trasmissioni.
Rimane sempre comunque emozionante anche se è un'animazione, ciò che conta sono i segnali di conferma che ti arrivano durante le varie fasi, e quelli sono reali.
Questo è palese
Link ad immagine (click per visualizzarla)
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non converrebbe utilizzare una batteria al trizio che dura 15 anni?
non converrebbe utilizzare una batteria al trizio che dura 15 anni?
Niente pannelli solari, esattamente come Curiosity usa un RTG al Plutonio 238, che durerà ben oltre la fine della missione, anche se dovessero prolungarla parecchio.
In quelle foto non si vede perché quello non è il rover che è andato su Marte, ma il suo gemello terrestre che verrà usato per sperimentare le cose che si vorranno far fare al rover titolare. In questo semplicemente attaccano due cavi elettrici nella coda, dove l'altro ha l'RTG
I pannelli solari continuano ad essere usati invece per l'elicottero - drone, Ingenuity, che è uno degli oggetti più interessanti di questa missione.
Discorsi su piani completamente diversi (cosa c'entra l'esplorazione spaziale) oltre al fatto che la terra e i suoi abitanti sono ormai "fottuti"
Il problema del nostro pianeta principalmente è il denaro ed i famosi dollari.
Perchè senza l'esplorazione spaziale molte conquiste ed innovazioni del XX° secolo non ci sarebbero state.
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