NASA e Roscosmos proseguono le trattative per gli scambi di sedili per la ISS

Le agenzie spaziali NASA e Roscosmos stanno proseguendo le operazioni per portare avanti anche nei prossimi mesi (o anni) gli scambi di sedile per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale a bordo delle rispettive navicelle.
di Mattia Speroni pubblicata il 31 Gennaio 2023, alle 21:11 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESARoscosmos
A bordo della Stazione Spaziale Internazionale le operazioni proseguono normalmente dopo il problema alla Soyuz MS-22 che ha costretto a cambiare i piani futuri. Nonostante tutto astronauti e cosmonauti non sono in pericolo di vita e quindi è stato "solamente" necessario riprogrammare alcuni rientri e partenze per permettere una turnazione in sicurezza dell'equipaggio. NASA e Roscosmos continueranno comunque gli scambi di sedili iniziati nella seconda metà dello scorso anno.
Questa strategia ha il duplice intento di permettere all'agenzia spaziale statunitense e a quella russa di avere sempre a disposizione almeno una navicella per raggiungere la ISS in caso di necessità (e senza esborso di soldi aggiuntivi). Nel caso della parte statunitense, nei prossimi mesi, potrebbe arrivare anche la nuova capsula Boeing CST-100 Starliner (dopo il collaudo con equipaggio umano) così da garantire un backup per la Crew Dragon di SpaceX.
NASA, Roscosmos e la Stazione Spaziale Internazionale
Come avevamo già scritto in passato, una problematiche maggiori legate al guasto della Soyuz MS-22 era quello di garantire un rientro sicuro nel caso (estremamente improbabile) che la ISS debba essere abbandonata per un guasto catastrofico. Pur trattandosi di una probabilità remota, questa non può essere sottovalutata nello Spazio. Inizialmente sembrava che Frank Rubio (NASA), Sergey Prokopyev (Roscosmos) e Dmitri Petelin (Roscosmos) potessero tornare a bordo della MS-22 ma le cose sono cambiate poco tempo dopo.
Con un annuncio sul blog ufficiale nella seconda metà di gennaio 2023, è stato dichiarato che Rubio ha spostato il suo sedile all'interno della Crew Dragon attualmente attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale. Questo significa che, in caso di necessità, con la Crew Dragon di Crew-5 rientrerebbe oltre a Nicole Mann, Josh Cassada, Koichi Wakata e Anna Kikina anche Frank Rubio. Le capsule di SpaceX sono certificate fino a sette membri contemporaneamente, ma questa configurazione non è mai stata prevista. Petelin e Prokopyev invece dovrebbero rientrare con la MS-22 (che, seppur danneggiata, sarebbe un posto migliore di una ISS in fase di criticità irreversibile).
Alle 8:07 del 26 febbraio 2023 (ora italiana) ci sarà il lancio della missione Crew-6. A bordo ci saranno Stephen Bowen e Woody Hoburg per la NASA, l'astronauta degli Emirati Arabi Sultan Alneyadi e il cosmonauta di Andrey Fedyaev. Lo scambio di sedili, nonostante le tensioni internazionali, sembra proseguire. L'agenzia spaziale statunitense vorrebbe proseguire anche nei prossimi anni questa strategia. Dopo Kikina, Fedyaev sarà il secondo cosmonauta a volare a bordo di una Crew Dragon.
Con il rientro della MS-22 senza equipaggio e con la MS-23 che sarà lanciata senza equipaggio per accogliere cosmonauti e astronauta per il rientro i piani sono stati modificati. In particolare si tratta di far slittare il lancio di un futuro equipaggio (Soyuz MS-23) a Soyuz MS-24 fino a questo autunno.
Mentre tra NASA e Roscosmos le cose sembrano andare tutto sommato bene, l'ESA ha annunciato che non porterà astronauti a bordo della stazione spaziale cinese Tiangong. A parlare è Josef Aschbacher (direttore generale dell'ESA) che ha dichiarato come "per il momento non abbiamo né il budget né il supporto politico, diciamo, o l'intenzione di impegnarci in una seconda stazione spaziale; che significa partecipare alla stazione spaziale cinese".
In passato astronauti ESA e della CNSA hanno collaborato a esperienze comuni per possibili nuove future missioni. La stessa astronauta Samantha Cristoforetti aveva partecipato sei anni fa a una missione a Yantai (in Cina). Una delle possibilità è che il supporto della Cina alla Russia sia da ostacolo politico per questo genere di collaborazioni, mentre la Cina è "tagliata fuori" dalle collaborazioni dove è presente la NASA a causa dell'emendamento Wolf. Come evolverà la situazione è ancora complesso da definire.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocredo di aver letto sufficientemente e di non avere potuto enucleare chiarimenti fuori dal termine "sedili"
sarà magari una traduzione troppo letterale e imprecisa di un termine, tipo "posto di comando"
"poltrona"
"scranno"
niente brande, o amache?
Come cambiano in fretta i tempi: pochi mesi fa l'allora capo di Roskosmos Dimitry Rogozin postava sui social video sprezzanti con loro che separano la sezione russa della ISS dalla sezione occidentale (cosa impossibile senza compromettere il funzionamento di entrambi i segmenti, e pure poco utile considerato che il settore russo è quello più vecchio, malandato e privo di adeguati spazi per gli esperimenti), oggi Roscosmos è lì a mendicare posti per i suoi cosmonauti sulle capsule occidentali.
una volta vale come posto eventuale all'interno della stazzione,
altra volta non è chiaro, esempio:
"è stato dichiarato che Rubio ha spostato il suo sedile all'interno della Crew Dragon attualmente attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale"
sembra che manchino i posti, materiali, ed idonei, a sedersi...
bisogna chiedere al mentore promotore ex impero russo se cercare di rinverdire le eccellenze di Pietro il Grande valga la pena di sacrificare il mondo moderno e tecnologia attinente. Se riuscisse a mandare un buon trono di legno in orbita con manichino di Pietro il Grande probabilmente non ci sarebbero problemi
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