JAXA H3: il secondo tentativo di lancio del razzo spaziale è per febbraio 2024

JAXA H3: il secondo tentativo di lancio del razzo spaziale è per febbraio 2024

La JAXA ha annunciato che il razzo spaziale H3 (successore dell'H-IIA) sarà lanciato il 15 febbraio 2024, dopo il fallimento del primo tentativo di lancio avvenuto a marzo di quest'anno a causa di un malfunzionamento del secondo stadio.

di pubblicata il , alle 16:04 nel canale Scienza e tecnologia
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Nel 2024 debutteranno (forse) diversi razzi spaziali o alcuni dovranno dimostrare di poter raggiungere l'orbita. Vedremo, per esempio, il nuovo Vulcan Centaur di ULA, Ariane 6 di Arianespace, New Glenn di Blue Origin ma anche Starship di SpaceX. Tra gli altri ci sarà anche il razzo spaziale H3 di JAXA, dopo il primo tentativo di lancio fallito avvenuto a marzo di quest'anno.

jaxa h3

Come per altre agenzie, anche quella nipponica vuole avere il proprio lanciatore dedicato alle missioni nazionali (sia scientifiche che di sicurezza). Questo permette di avere autonomia decisionale e non perdere il know-how nella realizzazione di razzi spaziali, sonde e satelliti, attività ad alta specializzazione e che contribuiscono al progresso della nazione. Per questo secondo lancio, JAXA ha scelto di non "sacrificare" satelliti importanti e costosi come nel primo tentativo (dove andò distrutto il satellite ALOS-3, realizzato da Mitsubishi Electric).

Il lancio del razzo spaziale H3 di JAXA è fissato per il 15 febbraio 2024

Secondo quanto riportato dall'agenzia spaziale giapponese il lancio del razzo spaziale H3 avverrà il 15 febbraio 2024 in una finestra che si aprirà all'1:22 e si chiuderà alle 5:06 (ora italiana). Ci saranno poi altri giorni di backup dal 16 febbraio al 31 marzo. Il sito di lancio è il Yoshinobu Launch Complex al Tanegashima Space Center.

jaxa h3

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Come scritto sopra, essendo un vettore che non ha mai effettuato un lancio completo, questa volta la scelta è stata quella di avere come carichi utili una massa metallica chiamata Vehicle Evaluation Payload-4 (VEP-4) e due satelliti relativamente piccoli e poco costosi, CE-SAT-1E e TIRSAT. Questi ultimi saranno rilasciati a 675 km di quota in orbita SSO. Il primo è un modello più evoluto di quello distrutto durante il lancio Pics Or It Didn't Happen di Rocket Lab nel 2020. Il secondo invece è pensato per valutare l'utilizzo di sensori infrarossi in ambito spaziale ed è un Cubesat 3U. La barra di metallo sarà invece rilasciata solo nella fase di rientro del secondo stadio.

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Il razzo spaziale H3 voluto dalla JAXA (e costruito da Mitsubishi Heavy Industries) è pensato per essere più affidabile e meno costoso del suo predecessore, H-IIA. Esistono diverse configurazioni in base alla tipologia di carico utile e all'orbita scelta con l'aggiunta di booster laterali con propellente allo stato solido (fino a quattro, con spinta di 2158kN per ogni booster) e con fairing più o meno grandi.

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L'altezza è pari a 63 metri, diametro di 5,2 metri e con una massa di 574 tonnellate, senza carico utile. Alla base c'è un motore LE-9 (in configurazioni di due o tre unità) che funziona con idrogeno e ossigeno liquidi capace di 1472kN di spinta, per ogni propulsore. Il motore LE-5B-3 dello stadio superiore (spinta di 137kN) è invece quello che ha portato al fallimento del precedente lancio. Le prestazioni indicano capacità di lanciare carichi utili fino a 6,5 tonnellate in GTO.

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