ESA Euclid: nuove immagini dal telescopio spaziale europeo in cerca della materia oscura

ESA Euclid: nuove immagini dal telescopio spaziale europeo in cerca della materia oscura

Il telescopio spaziale europeo ESA Euclid ha catturato negli scorsi mesi diversi oggetti celesti, da ammassi galattici fino a nebulose. Le nuove immagini sono state anche accompagnate dal rilascio di studi scientifici grazie ai dati raccolti.

di pubblicata il , alle 14:20 nel canale Scienza e tecnologia
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All'inizio di novembre dello scorso anno erano state svelate le prime immagini catturate dal telescopio spaziale europeo ESA Euclid. I soggetti ritratti erano diversi ma era solo l'inizio delle operazioni dopo la fase di calibrazione degli strumenti e la risoluzione di alcuni problemi tecnici. Nella seconda metà di marzo di quest'anno un problema legato alla formazione di ghiaccio aveva rallentato le operazioni, fortunatamente dopo alcuni giorni e qualche operazione aggiuntiva, la capacità di catturare immagini da parte del telescopio è tornata quella nominale.

Nella giornata di ieri sono state svelate cinque nuove immagini catturate da ESA Euclid che ne hanno mostrato le potenzialità mentre si continua lo studio sulla materia oscura e sull'energia oscura che sfuggono ai nostri occhi ma che hanno un'importanza fondamentale per la struttura dell'Universo (ma non solo). Queste immagini fanno parte dell'Early Release Observations ma sono solo una parte di ciò che questo strumento scientifico è in grado di fare, anche se sicuramente tra le più appaganti per gli occhi.

Valeria Pettorino (Project Scientist dell'ESA) ha dichiarato "Euclid è una missione unica e innovativa, e questi sono i primi set di dati ad essere resi pubblici – è un'importante pietra miliare. Le immagini e le scoperte scientifiche associate sono incredibilmente diverse in termini di oggetti e distanze osservati. Includono una varietà di applicazioni scientifiche, e tuttavia rappresentano solo 24 ore di osservazioni. Fanno solo un accenno a quello che Euclid può fare. Attendiamo con impazienza altri sei anni di dati a venire! Questo telescopio spaziale intende affrontare le più grandi domande aperte della cosmologia. E queste prime osservazioni dimostrano chiaramente che Euclid è più che all'altezza del compito".

Secondo l'agenzia spaziale europea, le immagini (sia nel visibile che nell'infrarosso) catturate da questo telescopio sono incredibilmente nitide, più di quelle che si potrebbero ottenere con i telescopi terrestri. Un altro vantaggio di ESA Euclid è che ha un ampio campo di visione permettendo di coprire ampie zone di Spazio in una singola osservazione. Grazie alla sua tecnologia è anche possibile trovare pianeti erranti, che non orbitano intorno a una stella, ma che hanno una massa che può arrivare a essere quattro volte quella di Giove.

Il telescopio spaziale ha anche analizzato ammassi stellari e galattici, la struttura di diverse galassie per studiarne la formazione stellare e l'evoluzione. Il catalogo di oggetti osservati è pari a 11 milioni nel visibile e 5 milioni nell'infrarosso.

Le nuove immagini del telescopio ESA Euclid

Tra i soggetti ritratti nelle nuove immagini c'è Abell 2390, un ammasso di galassie che si trova a circa 2,7 miliardi di anni luce dalla Terra nella costellazione di Pegaso, e che ne può contare oltre 500 mila permettendo anche di mostrare una pronunciata lente gravitazionale. Quest'ultima permette di cercare la materiale oscura, non visualizzandola direttamente ma determinandone gli effetti. L'immagine è stata catturata a lunghezze d'onda di 0,7µm, 1,1µm e 1,7µm.

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Un altro oggetto ripreso da ESA Euclid è Messier 78, una nebulosa dove giovani stelle si stanno formando avvolte da polvere interstellare a 1300 anni luce dalla Terra nella costellazione di Orione. Grazie all'impiego di NISP è possibile vedere "oltre la polvere" e quindi avere ulteriori dettagli della sua struttura. Si possono notare filamenti formati da gas e polvere a una risoluzione mai vista prima che consente di rivelare stelle ma anche oggetti più piccoli così da capirne l'evoluzione e la distribuzione. Le zone in arancione sono quelle dove avviene la formazione stellare coperte però ancora da una coltre di polvere mentre in viola si possono osservare stelle più luminose a appariscenti.

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NGC 6744 è un esempio di come il telescopio spaziale con un grande campo visivo possa inquadrare grandi oggetti. Si può notare la struttura a spirale della galassia con tracce di polvere che si diramano dai bracci. Agli scienziati questo genere di immagini serve a capire come polvere e gas sono legati alla formazione stellare, capire la distribuzione delle varie generazioni di stelle e molto altro ancora.

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Il Gruppo di Dorado (62 milioni di anni luce dalla Terra) mostra diverse galassie che interagiscono permettendo così agli scienziati di continuare gli studi sull'evoluzione galattica per migliorare i modelli sul Cosmo. La giovane età (relativa) di questo gruppo permette di vedere un buon tasso di formazione stellare mentre ci sono segni di recenti fusioni. In questi casi si pensa che la materia oscura abbia un ruolo fondamentale e ESA Euclid dovrebbe permetterne lo studio approfondito.

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L'ultimo oggetto a essere ripreso è Abell 2764, un altro ammasso galattico che comprende centinaia di galassie circondato da moltissima materia oscura (che non può essere rilevata direttamente). Gli scienziati con questa immagine possono determinare l'estensione di questo ammasso oltre alle zone periferiche dove si trovano altre galassie ancora più lontane. In primo piano si può notare la stella della Via Lattea HD 1973 che mette in evidenza la struttura del telescopio con i tipici raggi di rifrazione.

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