Il CEO di GlobalFoundries respinge le voci sull'acquisizione da parte di Intel

Il CEO di GlobalFoundries, Thomas Caulfield, ha dichiarato che l'azienda produttrice di chip per conto terzi continuerà a perseguire il suo piano verso una IPO (offerta pubblica iniziale) il prossimo anno. Il CEO ha inoltre rigettato le indiscrezioni su un'offerta di acquisto da parte di Intel e l'esistenza di trattative in merito.

"Non c'è niente", ha detto Caulfield in un'intervista a Bloomberg Television, sottolineando che il prossimo ingresso nel mercato borsistico porta a un naturale aumento delle speculazioni. Insomma, non vi sarebbe stato un approccio formale tra le due aziende, ma secondo le voci di corridoio Intel avrebbe studiato la fattibilità dell'acquisto di GlobalFoundries. L'operazione, sempre stando ai ben informati, potrebbe richiederle un esborso di circa 30 miliardi di dollari.

Da ricordare che GlobalFoundries ha appena annunciato importanti investimenti nei suoi impianti produttivi ed è di proprietà di Mubadala Investment Company, fondo degli Emirati Arabi. Secondo Caulfield, il fondo di Abu Dhabi non sarebbe disposto a vendere l'attività. "Penso che siano interessati a mantenere il controllo di GlobalFoundries. Pensano che questo asset sia diventata la star del loro portfolio".

Anche se la potenza economica degli Emirati è legata ancora al petrolio, l'idea che la tecnologia e i chip diventino nel breve periodo il nuovo oro nero non è così malsana se si guarda al boom della richiesta dell'ultimo anno. Qualcuno è persino arrivato a dire che i semiconduttori saranno così strategici che "la Cina potrebbe invadere Taiwan per TSMC".