Pubblicate le motivazioni ufficiali della UE su sanzioni ad Intel

Pubblicate le motivazioni ufficiali della UE su sanzioni ad Intel

Arrivano a qualche mese di distanza alcuni dettagli e le motivazioni ufficiali dell'Unione Europea, che hanno portato ad una multa di circa 1 miliardo di Euro per Intel

di pubblicata il , alle 08:55 nel canale Processori
Intel
 

Nel mese di maggio la Comunità Europea, competente in materia di antitrust, ha sanzionato Intel per l'astronomica cifra di 1 miliardo di Euro circa. Abbiamo ampiamente discusso della vicenda nelle pagine di Hardware Upgrade, motivo per cui rimandiamo ai seguenti contenuti per avere maggiori informazioni in merito:

Maxi-multa UE per Intel: oltre 1 miliardo di Euro

Caso Intel - Antitrust, traduzione comunicato e FAQ

E' di questi giorni la notizia di alcune motivazioni aggiuntive e maggiori dettagli in merito, raccolte all'interno della sentenza emessa dalla Comunità Europea. Nel documento si parla di sconti condizionati e restrizioni vere e proprie, sul quale cercheremo di fare il punto della situazione.

Sconti condizionati scoperti dalla UE

Intel avrebbe garantito forti sconti a Dell, nel periodo fra il dicembre 2002 e dicembre 2005, a patto di non mettere a listino alcun prodotto con CPU della concorrenza. La sentenza riporta stralci di mail di un Executive di Dell, nel quale comunica al proprio superiore la perdita dei vantaggi con Intel qualora vi fossero accordi per prodotti con CPU AMD in listino.

Diversa, ma non di molto, la situazione con HP. Il periodo di cui si parla è quello fra novembre 2002 e maggio 2005, nel quale Intel avrebbe garantito forti sconti, a patto di acquistare almeno il 95% dei processori da Intel stessa. A quanto pare inoltre inoltre vi sarebbero stati accordi non scritti su eventuali ridimensionamento di sconti in base alla scelta del rimanente 5%. In parole povere: se in quel 5% vi fossero state CPU della concorrenza, potevano esserci cambiamenti negli accordi.

NEC invece, nel periodo fra ottobre 2002 e novembre 2005, era condizionata ad acquistare non meno dell'80% delle CPU da Intel, sempre per godere di sconti (necessari per essere competitivi, probabilmente).

Con Lenovo la situazione è più semplice da descrivere. In una email di dicembre 2006, fra quelle riportate, si legge: "Late last week Lenovo cut a lucrative deal with Intel. As a result of this, we will not be introducing Lenovo AMD based products in 2007 for our Notebook products". (trad: "Settimana scorsa Lenovo ha stretto un accordo molto vantaggioso con Intel. Come conseguenza, non presenteremo notebook basati su piattaforme AMD per tutto il 2007").

I pagamenti di Intel verso Media Saturn Holding (MSH), il più grosso retailer in Europa, erano condizionati al non vendere PC AMD nel periodo da ottobre 2002 a dicembre 2007.

Restrizioni scoperte dalla UE

Tra novembre 2002 e maggio 2005, i pagamenti di Intel a vantaggio di HP erano condizionati alla vendita di soluzioni AMD desktop solo nel settore small e medium enterprise, solo attraverso canali di distribuzione diretta e non attraverso i distributori e solo rimandando di 6 mesi il lancio di soluzioni business AMD desktop, in Europa. Viene citata nel documento una mail di un executive HP: " You can NOT use the commercial AMD line in the channel in any country, it must be done direct. If you do and we get caught (and we will) the Intel moneys (each month) is gone (they would terminate the deal). The risk is too high ". (trad: "NON passare attraverso il canale [distributivo] in nessun Paese, solo vendere direttamente. Se lo fate e ci scoprono [sicuri che ci scoprono], perdiamo i soldi di Intel, ponendo fine agli accordi. Il rischio è troppo alto".)

I pagamenti di Intel ad Acer erano condizionati al posticipo del lancio di notebook AMD-based da settembre 2003 a gennaio 2004, ovvero superato il periodo natalizio. La UE ha dedotto questa pratica sempre da email, attribuita ad un executive Intel: "good news just came from [Acer Senior Executive] that Acer decides to drop AMD K8 [notebook product] throughout 2003 around the world... (trad: "Buone notizie da [nome di un executive Acer]. Acer ha deciso di rimandare il lancio di prodotti con AMD K8 nel 2003, in tutto il mondo...").

In linea anche le restrizioni scoperte dalla UE con Lenovo, pur cambiando il periodo. Anche qui a subire un ritardo di commercializzazione sono i portatili AMD based, previsti per la fine del 2006, a 6 mesi dalla presentazione. "[two Lenovo executives] had a dinner with [an Intel executive] tonight (…). […] When we asked Intel what level of support we will get on NB [notebook] in next quarter, [he] told us (…) the deal is base[d] [sic] on our assumption to not launch AMD NB [notebook] platform. (…) Intel deal will not allow us to launch AMD". (trad: "[due executive di Lenovo] sono stati a cena con [executive Intel] questa sera. Quando abbiamo chiesto che tipo di supporto si poteva avere nel campo notebook, ci è stato detto che si poteva fare un patto, a condizione di non lanciare portatili AMD").

All'interno della sentenza di evince come quasi tutti i patti siano stati presi non per via scritta ma orale, motivo per cui occorre capire bene come la situazione possa procedere. Recentemente Intel, che ha ovviamente fatto riscorso, ha sottolineato come la multa sia del tutto spropositata, sottolineando ancora una volta come il suo operato rientri nei ranghi di una politica marketing molto aggressiva.

Si tratta di operazioni ai vertici su cui è onestamente difficile farsi un'idea precisa, proprio per la natura di estrema riservatezza che caratterizza questi accordi. Difficile anche dire se e chi abbia operato e continui ad operare nello stesso modo, anche in altri settori, senza però farsi scoprire. Quello che appare certo è che la Commissione Europea ha chiaramente affermato di avere diversa documentazione che giustificherebbe la sanzione. Staremo a vedere, poiché la partita è ancora lunga e tutt'altro che finita.

A questo indirizzo è possibile avere accesso a tutti i documenti della sentenza emessa dalla Comunità Europea.

Aggiornamento: inserito link a documenti ufficiali della Comunità Europea e riferimenti diretti alla sentenza.

86 Commenti
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StErMiNeiToR22 Settembre 2009, 09:02 #1
fosse vera una cosa del genere...

W la concorrenza leale eh
atomo3722 Settembre 2009, 09:10 #2
come fosse vera??? in questo lasso di tempo almeno intel faceva sconti, dal 98 al 2002 ti minacciava proprio!
greeneye22 Settembre 2009, 09:11 #3
Se è per quello i compilatori intel volutamente rallentano i programmi in presenza di processori amd.

Di pratiche commerciali scorrette intel è maestra.
+Benito+22 Settembre 2009, 09:14 #4
infatti hanno preso duemila miliardi di lire di multa. Quanto danno da noi alla TIM? 60.000€?
StErMiNeiToR22 Settembre 2009, 09:15 #5
Originariamente inviato da: atomo37
come fosse vera??? in questo lasso di tempo almeno intel faceva sconti, dal 98 al 2002 ti minacciava proprio!


non mi mangiare per favore Io sono solo AMD ( dal mio piccolo amd 2000+ al mio ultimo 720BE ).

Pero' e' giusto anche dare beneficio del dubbio. A questo punto la commissione europea dovrebbe tenere conto del fatturato fatto da intel in quel periodo di tempo, il fatturato non fatto da amd, la perdita fatta da amd ( e poi ci si lamenta che amd e' piccola, che e' indietro rispetto ad intel, che intel ha soldi da investire in fabbriche e in nuove tecnologie, che amd e' rimasta indietro comprando la ati e bla bla bla ) e fare una multa a intel in base a questi fattori. Non so se la multa da un miliardo di euro sia stata fatto tenendo conto di queste cose...
Duke.N.4ever22 Settembre 2009, 09:31 #6
l UE ha fatto piu che bene dovrebbe indagare anche su nvidia secondo me
checo22 Settembre 2009, 09:32 #7
io dico che oltre a multare intel, multerei pure i produttori cavolo sono coinvolti pure loro!!
e multerei pure amd per il phenom 1
greeneye22 Settembre 2009, 09:34 #8
La multa dovrebbe essere fatta tgenendo conto del 'danno' per i consumatori europei non per il danno procurato ad amd.
Una volta che la condanna dell'antitrust sarà definitiva allora probabilmente amd citerà per danni intel nei singoli stati.
Sammy Jankis22 Settembre 2009, 09:39 #9
Ho scaricato il documento ufficiale della commissione e in questi giorni voglio leggermelo tutto, comunque leggere mail di manager Dell/HP o altro dove si dice esplicitamente che i processori AMD (in quel periodo) erano indiscutibilmente migliori dell' offerta INTEL è allucinante.........parliamo di un danno di milioni di euro che forse avrebbe permesso ad AMD investimenti in R&D i cui risultati avrebbero sicuramente cambiato la situazione attuale. Per quanto mi riguarda da consumatore intendo boicottare INTEL fino a quando AMD resisterà, si tratta di una scelta esclusivamente "di pancia" ma dettata dal voltastomaco che mi causa questa vicenda. Ad aggravare il tutto è il fatto che INTEL ha e aveva le capacità di rimanere leader del mercato CPU senza questi giochetti come dimostrato dalla serie CORE2 in avanti, hanno assunto un atteggiamento mafioso per il solo scopo di non perdere quote di un mercato che comunque li avrebbe visti dominatori.
AlexSwitch22 Settembre 2009, 09:40 #10
Purtroppo queste sono le politiche di soggetti che, di fatto e non, hanno il monopolio o un oligopolio fortissimo del mercato.
Nel particolare della querelle tra Intel e AMD, quest'ultima è sempre stata una concorrente scomoda per la sua "vivacità" sia tecnologica che di marketing.
La preoccupazione, chiamiamola così, di Intel nei confronti di AMD ha radici profonde che scendono giù fino ai tempi dei 486. Da lì è stato tutto un crescendo di AMD che ha affinato sempre più la sua tecnologia, introducendo soluzioni innovative mantenendo i prezzi competitivi ( K5, tutta la serie K6 con cui AMD superò Intel sul piano dell'efficienza delle prestazioni, la rivoluzionaria architettura K7 Athlon, fino ad arrivare all'introduzione delle estensioni a 64 bit... ).
Quindi la reazione di Intel pare abbastanza scontata quanto scorretta e lesiva.

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