Legge di Moore viva o morta? NVIDIA e Intel la vedono in modo diverso

Negli ultimi giorni il tema della "Legge di Moore", ovvero il raddoppio dei transistor nei chip ogni due anni circa, è tornato in auge dopo le parole del CEO di NVIDIA Huang a cui fanno da contraltare quelle del boss di Intel, Pat Gelsinger.
di Manolo De Agostini pubblicata il 28 Settembre 2022, alle 13:21 nel canale ProcessoriIntelNVIDIA
La cosiddetta "Legge di Moore" è valida oppure no? Da anni se ne discute, tra chi la giudica morta e sepolta e chi invece la considera viva e vegeta. Nel giro di pochi giorni queste due posizioni sono state assunte da una parte da Jensen Huang, CEO di NVIDIA, e dall'altra da Pat Gelsinger, pari grado di Intel.
Parlando dei prezzi delle GPU GeForce RTX 4000 in arrivo, il boss di NVIDIA non ha usato mezzi termini per giustificarli. "La Legge di Moore è morta", ha dichiarato Huang in merito alla possibilità che l'industria dei semiconduttori raddoppi il numero di transistor nei chip ogni due anni. "E l'abilità della Legge di Moore di fornire il doppio delle prestazioni allo stesso costo, o le stesse prestazioni a metà del costo, ogni anno e mezzo, è finita. È completamente finita, quindi l'idea che un chip diminuirà di costo nel tempo, sfortunatamente, è una storia del passato. Il calcolo non è un problema di chip, è un problema di chip e software" ha spiegato Huang riferendosi al forte impatto che avrà un'intelligenza artificiale sempre più pervasiva sulla tecnologia di tutti i giorni.
Gelsinger, invece, a capo di un'azienda che ha il suo mantra proprio nella Legge di Moore, ha dichiarato che è "viva e vegeta" indicando le innovazioni che consentiranno a Intel di mantenerla in auge ancora a lungo: avanzamenti nei transistor come "RibbonFET", miglioramenti dell'erogazione dell'energia come PowerVia, passi avanti come la litografia High-NA EUV e ovviamente le nuove tecnologie di packaging.
"Aspiriamo a passare da circa un centinaio di miliardi di transistor su un singolo package ad arrivare entro la fine del decennio a un trilione di transistor", ha dichiarato Gelsinger affermando che tutto procede per il meglio sul fronte delle tecnologie produttive con la previsione di rendere disponibili cinque processi produttivi in quattro anni. "Non ci fermeremo fino a quando la tavola periodica non sarà esaurita". Dichiarazioni che Gelsinger aveva già fatto in passato e che ha reiterato in quest'occasione. "Continueremo a essere i custodi della Legge di Moore".
Al tempo il compito di dare ragione a Huang o a Gelsinger, anche se va detto che l'industria è in genere più sulla posizione del CEO di NVIDIA che su quella dell'AD di Intel.
Intel punta molto sul packaging, argomento che abbiamo approfondito in questo articolo e che Gelsinger ritiene cruciale per il futuro di Intel e del settore hi-tech. Secondo l'AD, anche Gordon Moore aveva previsto che si sarebbe arrivati a un momento in cui un "chip unificato" non avrebbe potuto assolvere a tutti i compiti richiesti, ma si sarebbe dovuti passare all'unione eterogenea di chip più piccoli con funzionalità specifiche.
Intel, la Legge di Moore valida oltre il 2025: le innovazioni che lo permetteranno
Insomma, il futuro è creare blocchi di calcolo specifici, per poi assemblarli su un singolo package in modo che funzionino in modo coeso. In questo modo si potranno usare differenti processi produttivi e implementare funzionalità diverse, con un maggiore controllo sui costi (almeno in teoria).
AMD è stata la prima a crederci, realizzando con TSMC processori basati su chiplet, ovvero blocchi con funzionalità dedicate uniti sul package per lavorare di concerto. Intel è ormai pronta a fare anch'essa il grande salto, ma le sue ambizioni sono, se vogliamo, ancora più grandi visto l'impegno per entrare nel mondo della produzione per conto terzi.
Intel è membro fondatore del consorzio Universal Chiplet Interconnect Express (UCIe) che lavora per standardizzare il modo in cui i chiplet dei vari fornitori comunicano tra loro. Grazie a UCIe, Gelsinger vede un futuro in cui la divisione Intel Foundry Services (IFS) sarà in grado di produrre prodotti finiti unendo chiplet realizzati dalla Intel stessa, TSMC, GlobalFoundries, Texas Instruments e altri.
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10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCercano di rifarsi alzando i prezzi all'utente finale, che vedendo i prezzi alti nella maggior parte dei casi aspetterà una diminuzione.
Allora annunciano che non diminuiranno più i prezzi, già gonfiatissimi.
I presupposti per un bel botto ci sono tutti, caro Huang.
Cercano di rifarsi alzando i prezzi all'utente finale, che vedendo i prezzi alti nella maggior parte dei casi aspetterà una diminuzione.
Allora annunciano che non diminuiranno più i prezzi, già gonfiatissimi.
I presupposti per un bel botto ci sono tutti, caro Huang.
e infatti io ho qualche speranza con le nuove gpu Intel, non ragionando allo stesso modo di Nvidia ci potrebbero essere interessanti risvolti da Intel, che forse mi consentirebbero di continuare con il gaming senza dovermi vendere un rene ogni volta che devo fare un upgrade di gpu.
facciamo che voglia comprare una scheda che é stata usata per minare
e la voglio usare in una macchina per giocare leggero o come aggiunta di accel video per le classiche operazioni di rendering video etc
a che problemi vado realmente incontro?
e bada bene, con che probabilità realistica, non scenari peggiori possibili, ma nemmeno migliori, una via di mezzo
ipotizzando di trovarla ad un buon prezzo, magari il tizio la cambia perché ha fatto un upgrade in blocco più che fonderla totalmente
premesso che non ne so molto ma quello che chiedi è praticamente impossibile:
1) non si sa per quanto tempo è stata usata;
2) non si sa se l'ha usata sempre al massimo della potenza;
3) com'era il resto del PC? (immagino possa influenzare in qualche modo il tutto ... )
Cioè tu chiedi una previsione realistica senza dare risposta a nessuna di queste domande ... ripeto non saprei risponderti neanche avendo queste informazioni ma senza forse solo il mago Othelma potrebbe aiutarti ;-)
Cercano di rifarsi alzando i prezzi all'utente finale, che vedendo i prezzi alti nella maggior parte dei casi aspetterà una diminuzione.
Allora annunciano che non diminuiranno più i prezzi, già gonfiatissimi.
I presupposti per un bel botto ci sono tutti, caro Huang.
magari questa volta andrà in modo differente, ma questa cosa dei prezzi la si legge dalla presentazione delle RTX 20xx e nVidia ha sempre avuto fatturati astronomici e utili abominevoli.
e in campo GPGPU, dove l'architettura scala bene, credo avrà anche il raddoppio di prestazioni.
con nvidia la legge e' morta ma in questa tornata con Ada ha quasi triplicato transistor e prestazioni
per Intel che "un'azienda che ha il suo mantra proprio nella Legge di Moore"..
poi si e' ibernata per un decennio con un quad core e migliorie ipc ridicoli
per far si che la legge di Moore non venga mai abrogata, vai di pepe al
che il bisogno aguzza l'ingegno..
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