Intel userà il processo produttivo di altri nei suoi impianti? Mai dire mai

Rispondendo alle domande dei giornalisti statunitensi, il CEO di Intel Bob Swan non ha chiuso categoricamente la porta all'uso dei processi produttivi dei concorrenti all'interno dei propri impianti. "Non dobbiamo realizzare tutte le innovazioni da soli", ha aggiunto.
di Manolo De Agostini pubblicata il 12 Gennaio 2021, alle 11:31 nel canale ProcessoriIntel
Il CEO di Intel Bob Swan, nel corso di una tavola rotonda con i giornalisti statunitensi, ha fatto il punto sull'andamento dell'azienda. Il massimo dirigente ha parlato di come la digitalizzazione stia spingendo il mercato dei semiconduttori riportando in auge il ruolo dei PC, rafforzando il comparto dei server e aprendo nuovi sbocchi, come l'intelligenza artificiale, il 5G e il settore dell'automatizzazione industriale.
"Per certi versi fortunatamente, ma per altri sfortunatamente, non siamo gli unici ad aver notato questa enorme opportunità di fronte a noi. La competizione è forte e non dorme mai. Ciò significa che dobbiamo essere al top in ciò che facciamo, cosa che abbiamo tutte le intenzioni di essere, [soprattutto] chiudendo l'anno scorso ed entrando in quest'anno. Siamo entusiasti del panorama competitivo - a volte vorrei che non fosse così intenso, ma penso che ci renda più forti sul lungo termine".
Uno dei problemi che afflitto Intel in questi anni è senza dubbio la messa a punto dei processi produttivi di nuova generazione, come i 10 nanometri. Dopo anni di ritardi, Intel sembra aver trovato la quadra e Swan ha confermato i continui progressi sul fronte dei 10 nanometri, sia in termici tecnologici che di volumi, con risvolti positivi anche per i margini di guadagno.
Ciononostante, come peraltro affermato durante l'Architecture Day 2020, Intel ha preso atto che ci sono player - in particolare TSMC, ma anche Samsung - con una tecnologia produttiva migliore in questo momento, e per questo motivo se ne servirà: ad esempio, le future GPU gaming Xe-HPG saranno realizzate esternamente.
Il CEO non esclude proprio nessuna opzione: durante la tavola rotonda non ha detto "no" a un accordo di licenza che permetta di produrre chip all'interno dei propri impianti usando il processo produttivo di altri. "Se esistono modi od opportunità per sfruttare altri progressi nel settore, sarà importante per Intel capitalizzare le innovazioni dell'industria. Stiamo arrivando alla conclusione che non dobbiamo realizzare tutte le innovazioni da soli. Quindi potremmo esternalizzare, passare a usare proprietà intellettuali di terze parti, aprire la nostra produzione e diventare una fonderia. Esiste uno scenario in cui potremmo usare il processo produttivo di un altro nella nostra produzione? È certamente possibile. Il settore si sta evolvendo e dobbiamo sfruttare questa innovazione, all'interno delle nostre mura o altrove, e trarne vantaggio".
Ovviamente si parla di ipotesi, ma l'apertura a questa evenienza è sintomatica: diversi anni fa Intel non avrebbe mai preso in considerazione una strada simile - non certo inedita se pensiamo ai 14 nm di Globalfoundries, una tecnologia produttiva ottenuta in licenza da Samsung. Detto questo, non è un'opzione che appare concretamente sul tavolo, infatti nel corso dell'intervista Swan sottolinea come l'esternalizzazione possa rappresentare un problema in termini di capacità produttiva (ogni riferimento alla carenza attuale di GPU AMD e Nvidia è puramente casuale) e che Intel ha vissuto uno shortage meno severo dei concorrenti.
Infine, Swan ha voluto spazzare un po' il campo dalle dicerie sulla sua figura. Non le voci delle scorse settimane sulla ricerca di un nuovo CEO, ma il fatto che arrivando alla massima carica dal ruolo precedente di direttore finanziario, abbia avuto un occhio di riguardo maggiore per i profitti rispetto al lato tecnologico. Interrogato in merito, Swan ha affermato che per il successo di Intel è più importante il lato tecnico. "Come sapete non sono disaccoppiati: il tasso di innovazione, il numero di prodotti, la produzione e gli investimenti nello sviluppo tecnologico. Uno guida l'altro".
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoil fatto di far fare esternamente le prossime schede video lo vedo come un fail di dimensioni planetarie con il popò di fonderie che hanno (che sono sempre state il fiore all'occhiello dell'azienda).
e comunque non mi capacito ancora di come un colosso come Intel non sia venuta a capo di una nanometria inferiore ai 14 (++++++++
il fatto di far fare esternamente le prossime schede video lo vedo come un fail di dimensioni planetarie con il popò di fonderie che hanno (che sono sempre state il fiore all'occhiello dell'azienda).
e comunque non mi capacito ancora di come un colosso come Intel non sia venuta a capo di una nanometria inferiore ai 14 (++++++++
Perche' non sono riusciti a fare accordi commerciali convenienti con i produttori dei macchinari. Secondo te perche' stanno cercando di cambiare CEO?
se cosi fosse sarebbe un fail di chi aveva il timone dell'azienda. non ti accorgi che la concorrenza sta arrivando con un prodotto valido e che magari ti conviene scucire qualcosa in più per i tuoi macchinari per non perdere il predominio?
questa domanda è data da un'isteria del mercato dove i lockdown hanno fatto si che anche la donna delle pulizie lavorasse in "smart working". forse proprio questa situazione ha salvato intel da una flessione ben più accentuata. i produttori di laptop e preassemblati si guardano bene di "rischiare soldi" spendendo in roba nuova con cpu di altri e si affidano ai "soliti" intel, minima spesa massima resa, in un periodo del genere è quello che fanno tutte le aziende.
edit: e comunque far stampare il silicio ad altri, si: è un fail. è un pò come se la mercedes andasse a chiedere i motori alla ferrari perchè non riesce a produrli di una certa cilindrata
Il punto forte di Intel è il PP ( a parte questi ultimi anni ) e la sua produzione gestita in casa.
Se devono produrre con il PP di altri allora saranno nella stessa situazione, alla prima crisi / alluvione / blackout / mining ..... non disponibili
Ma il 10nm+ niente vero ? Frequenze troppo basse pure per una GPU ? Bah ridicolo !
A parte Intel gli altri grandi produttori sono solamente TSMC e Samsung e basta.
Quindi a meno di scegliere l'opzione suicida con GF le disponibilità saranno le medesime di AMD e Nvidia.
Se rimanere con la produzione interna gli consente di non partecipare al rincaro selvaggio che hanno i prodotti AMD per un pò potrebbe tornare come rapporto qualità/prezzo la migliore sulla piazza.
Il punto forte di Intel è il PP ( a parte questi ultimi anni ) e la sua produzione gestita in casa.
Se devono produrre con il PP di altri allora saranno nella stessa situazione, alla prima crisi / alluvione / blackout / mining ..... non disponibili
Ma il 10nm+ niente vero ? Frequenze troppo basse pure per una GPU ? Bah ridicolo !
Ma se non possono nemmeno star dietro con gli ordini! Intel continua ad avere problemi di capacità produttiva, e queste GPU apriranno ALTRI mercati. Quindi altri clienti da soddisfare.
Intel sta lavorando a un'altra fabbrica, ma... ci vuole tempo (anni) per metterla in produzione.
Poiché queste GPU discrete sono chip completamente nuovi, se riesce a produrli esternamente non deve ridurre la capacità degli attuali prodotti, e fare ricavi anche con questi nuovi prodotti (in attesa di farsi tutto in casa).
Sic et simpliciter.
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