Intel risponde alla domanda di CPU aumentando la capacità produttiva

Intel risponde alla domanda di CPU aumentando la capacità produttiva

Intel ha annunciato di aver raddoppiato la propria capacità produttiva negli ultimi 3 anni, sommando la capacità con processi a 14 nanometri e 10 nanometri, così da far fronte alla maggiore domanda di mercato.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Processori
Tiger LakeIce LakeCoreIntel
 

Gli appassionati hanno avuto modo di essere aggiornati, nel corso degli ultimi anni, circa le problematiche riscontrate da Intel nel passaggio alla tecnologia produttiva a 10 nanometri. Al momento attuale solo una parte dei processori Intel è prodotta in questo modo, lasciando la restante gran parte ancora alle prese con il processo a 14 nanometri che da lungo tempo caratterizza la produzione dell'azienda americana.

Il primo passaggio alla tecnologia a 10 nanometri è stato di fatto completamente saltato da Intel, con un solo processore per sistemi notebook che è stato reso disponibile sul mercato all'interno di un notebook Lenovo venduto principalmente sul mercato cinese.

In seguito la produzione è stata affinata, permettendo nell'autunno 2019 di presentare le prime CPU della famiglia Ice Lake costruite con processo a 10 nanometri, Più recentemente, nell'autunno 2020, Intel ha immesso sul mercato i primi processori della famiglia Tiger Lake, meglio noti anche come appartenenti alla gamma Core di undicesima generazione.

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Arrivati alla fine di questo inatteso 2020 Intel ricapitola quella che è la propria situazione in merito alla capacità produttiva, evidenziando un dato molto interessante: negli ultimi 3 anni l'azienda ha raddoppiato la propria produzione di wafer in volumi così da far fronte alle necessità specifiche dei propri clienti, sommando la capacità addizionale a 14 nanometri con quella a 10 nanometri.

A tale risultato si è giunti attraverso una serie di innovazioni, sia attraverso il progressivo passaggio al processo produttivo a 10 nanometri sia con un miglioramento delle rese produttive. E' infatti fondamentale, tanto per Intel come per qualsiasi azienda produttrice di semiconduttori, non solo aumentare il numero di wafer prodotti ma anche incrementare il numero di chip funzionanti prodotti con ogni wafer. In un video reso disponibile nei giorni scorsi l'azienda ha riassunto il lavoro che è stato internamente sviluppato nel corso di questi ultimi 3 anni all'interno delle proprie fabbriche.

La produzione con tecnologia a 10 nanometri, ora di tipo SuperFin così come indicata internamente da Intel, procede in 3 differenti sedi produttive: Oregon Arizona e Israele. In queste fabbriche vengono prodotti i processori Core di decima e undicesima generazione a 10 nanometri, rispettivamente Ice Lake e Tiger Lake, in attesa del passaggio a questa tecnologia produttiva anche di future soluzioni. In particolare nel 2021 vedremo al debutto i promi processori della gamma Xeon basati su processo a 10 nanometri, con i quali l'azienda americana intendere consolidare la propria presenza nei datacenter.

27 Commenti
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MaxVIXI26 Dicembre 2020, 10:01 #1
Sfottò a parte è una dinamica comprensibile, vero che la concorrenza è avanti con i processi produttivi, ma se poi i volumi di produzione sono quelli che stiamo vendendo adesso con tutto completamente inchiodato, allora sarebbe stato meglio ritardare il passaggio al nuovo pp a tempi con rese migliori. Ho come l impressione che sa questo punto di vista andrà sempre peggio. Ieri leggevo titoli sensazionalistici che vedevano Apple pensare ai 3nm (quando in realtà ha opzionato un eventuale futura produzione a 3nm), quando già ci vorrebbe una produzione quadrupla o quintupla dei 7nm per soddisfare la domanda attuale (cosa che non avverrà nemmeno nel 2021) senza parlare delle rese dei 5nm... Orami l andazzo sembra quello dei paper louch o delle beta buggate (spacciate per final) per far vedere al mercato e agli azionisti che si è sul pezzo, peccato che i risultati siano quelli che stiamo tutti vedendo.
sbaffo26 Dicembre 2020, 10:07 #2
mah. le news su intel mi lasciano sempre un po' perplesso, la domanda è aumentata quest'anno col covid ma non mi sembra sia raddoppiata in 3 anni, a chi li vendono tutti questi proci considerando che amd gli sta erodendo quote di mercato?
coschizza26 Dicembre 2020, 10:34 #3
Originariamente inviato da: sbaffo
mah. le news su intel mi lasciano sempre un po' perplesso, la domanda è aumentata quest'anno col covid ma non mi sembra sia raddoppiata in 3 anni, a chi li vendono tutti questi proci considerando che amd gli sta erodendo quote di mercato?


La domanda ancora oggi è superiore all offerta, amd comunque copre una piccola parte del mercato x86 rispetto a Intel
Gyammy8526 Dicembre 2020, 10:34 #4
Per forza, finite quelle poche migliaia di 10400f nei magazzini si rischierebbero prezzi più alti, bisogna tenere duro fino a rocket lake quando in men che non si dica si passerà da stopbuy a io compro sempre il meglio perché posso e siccome non gioco a solitario mi serve la piena compatibilità ai programmi di rendering che uso per montare i video di me che gioco
io78bis26 Dicembre 2020, 10:57 #5
Originariamente inviato da: MaxVIXI
Sfottò a parte è una dinamica comprensibile, vero che la concorrenza è avanti con i processi produttivi, ma se poi i volumi di produzione sono quelli che stiamo vendendo adesso con tutto completamente inchiodato, allora sarebbe stato meglio ritardare il passaggio al nuovo pp a tempi con rese migliori. Ho come l impressione che sa questo punto di vista andrà sempre peggio. Ieri leggevo titoli sensazionalistici che vedevano Apple pensare ai 3nm (quando in realtà ha opzionato un eventuale futura produzione a 3nm), quando già ci vorrebbe una produzione quadrupla o quintupla dei 7nm per soddisfare la domanda attuale (cosa che non avverrà nemmeno nel 2021) senza parlare delle rese dei 5nm... Orami l andazzo sembra quello dei paper louch o delle beta buggate (spacciate per final) per far vedere al mercato e agli azionisti che si è sul pezzo, peccato che i risultati siano quelli che stiamo tutti vedendo.


E' normale opzionare le produzioni per pp futuri in modo che quando saranno disponibili si ha la certezza di averne in parte la disponibilità. Tempo che il pp a 3nm sarà disponibile Apple avrà completato la progettazione del SoC che dovrà sfruttarlo.

Concordo sul fatto che questa corsa ai nm stia diventando un po' ridicola e a volte solo con lo scopo di calmare/entusiasmare gli investitori.
MaxVIXI26 Dicembre 2020, 10:58 #6
Originariamente inviato da: sbaffo
mah. le news su intel mi lasciano sempre un po' perplesso, la domanda è aumentata quest'anno col covid ma non mi sembra sia raddoppiata in 3 anni, a chi li vendono tutti questi proci considerando che amd gli sta erodendo quote di mercato?


Beh una cosa non esclude l altra... Era dell' anno scorso la lettera aperta di Intel ai propri clienti in cui si scusava per non poter sopperire alla domanda (pur avendo aumentato la produzione del 20%), sicuramente gli staranno col fiato sul collo per i 10nm (e triplicare la produzione non significa nulla, anche passando da 6 a 18 CPU prodotte significa aver triplicato xD)

Originariamente inviato da: io78bis
E' normale opzionare le produzioni per pp futuri in modo che quando saranno disponibili si ha la certezza di averne in parte la disponibilità. Tempo che il pp a 3nm sarà disponibile Apple avrà completato la progettazione del SoC che dovrà sfruttarlo.

Concordo sul fatto che questa corsa ai nm stia diventando un po' ridicola e a volte solo con lo scopo di calmare/entusiasmare gli investitori.


La mia non era una critica ad Apple, ma al giornalismo sensazionalistico. Cominciano già a parlare di 3nm quando già 10 reali sono una sfida, idem i 7 di TSMC etc etc... Mi sembra un po' la pagliacciata del furgone con i vaccini con le 9700 dosi (insomma per 4600 persone) che darà il via alla campagna vaccinale anti Covid.
berson26 Dicembre 2020, 11:06 #7
Se Intel vende ancora processori con la stessa tecnologia produttiva di quello che ho comprato più di 5 anni fa vuol dire che all'epoca ho fatto un buon acquisto. Certo ora non comprerei mai un processore prodotto con la stessa tecnologia produttiva di quelli che potevo comprare 5 anni fa.
MaxVIXI26 Dicembre 2020, 11:54 #8
Originariamente inviato da: berson
Se Intel vende ancora processori con la stessa tecnologia produttiva di quello che ho comprato più di 5 anni fa vuol dire che all'epoca ho fatto un buon acquisto. Certo ora non comprerei mai un processore prodotto con la stessa tecnologia produttiva di quelli che potevo comprare 5 anni fa.


Calmi... I 14+++ del 10710u non sono i 14 del 6600k. A parte che la nomenclatura 14, 10, 7 etc va ad indicare la più piccola parte del chip, che in termini percentuali spesso è irrisoria (nel senso quello che viene venduto come chip a 14 o a 7, nell' effettivo di parti a 7 nanometri ha un 10/15%), con i processi di affinamento cresce la parte effettivamente prodotta con quel po'. Prendiamo i due processori in oggetto

-6700k 4/8 consumo 4.2/4.0 91watt (161watt oc a 4600 8 core) punteggio in cine23 (4.6 161 watt) 5834

-10710u 6/12 consumo 4.7/2.5 15-25 watt (53 watt oc di fabbrica msi a 3900 12 core) cine 23 (3.9 53 watt) 7198

E stiamo solo considerando il lato CPU. Insomma un aumento del 22% delle prestazioni a fronte di una diminuzione dei consumi del 67%... Insomma un po' di crescita c'è stata in 5 anni (se guardiamo oltre quel 14)
nickname8826 Dicembre 2020, 12:35 #9
E TSMC e Samsung ? Due incapaci.
omerook26 Dicembre 2020, 12:48 #10
Originariamente inviato da: MaxVIXI

E stiamo solo considerando il lato CPU. Insomma un aumento del 22% delle prestazioni a fronte di una diminuzione dei consumi del 67%... Insomma un po' di crescita c'è stata in 5 anni (se guardiamo oltre quel 14)


e tu cambieresti tutta la piattaforma per un +22% ?
se non sono macchine di produzione che fatturano di brutto io direi proprio di no!

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