Intel riceverà meno soldi del previsto dal CHIPS Act statunitense?

Intel riceverà meno soldi del previsto dal CHIPS Act statunitense?

Secondo il New York Times, Intel incasserà meno di 8 miliardi di dollari dal CHIPS Act statunitense in conseguenza di un contratto da 3 miliardi firmato con il Pentagono e il ritardo della costruzione del nuovo sito produttivo in Ohio.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Processori
Intel
 

Dopo aver finalizzato l'assegnazione di 6,6 miliardi di dollari a TSMC e di 1,5 miliardi di dollari a GlobalFoundries, l'amministrazione Biden starebbe pensando di ridurre i sostegni promessi a Intel nell'ambito del CHIPS Act.

A marzo Intel e il Dipartimento del Commercio firmarono un accordo preliminare - quindi soggetto a possibili cambiamenti - nei cui termini venivano assegnati alla società guidata da Pat Gelsinger fino a 8,5 miliardi di dollari di finanziamenti diretti per i progetti nell'ambito dei semiconduttori ai sensi del CHIPS and Science Act.

In base all'intesa, Intel aveva anche la possibilità di attingere a prestiti federali fino a 11 miliardi di dollari e richiedere il credito d'imposta sugli investimenti (ITC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che dovrebbe coprire fino al 25% degli investimenti - 100 miliardi di dollari in cinque anni.

Secondo quanto riportato dal New York Times, citando quattro persone a conoscenza dei fatti, il governo ridurrà probabilmente la sua sovvenzione portandola sotto gli 8 miliardi di dollari.

Il New York Times spiega che nella presunta decisione dell'amministrazione Biden giocherebbe un ruolo il contratto da 3 miliardi di dollari assegnato a Intel per la produzione di chip per l'esercito americano. Non solo: Intel ha ritardato gli investimenti pianificati in Ohio, con il sito produttivo che sarà completato alla fine del decennio e non nel 2025 come inizialmente annunciato.

Inoltre, l'amministrazione sembra stia tenendo conto della roadmap tecnologica di Intel e della domanda dei clienti, sotto le iniziali previsioni.

Malgrado il possibile taglio, Intel resterebbe comunque la principale beneficiaria delle sovvenzioni nell'ambito del CHIPS Act, che mira a rafforzare la produzione statunitense di chip e a ridurre la dipendenza dalle catene di approvvigionamento asiatiche. Con il contratto legato al settore militare e la cifra del CHIPS Act, Intel dovrebbe comunque ottenere oltre 10 miliardi di dollari di fondi governativi.

Intel si trova in un momento storico complicato: stretta nella morsa della concorrenza da AMD e NVIDIA, ha perso svariati miliardi di dollari nelle due ultime trimestrali, il che le ha richiesto di tagliare il 15% dei dipendenti nell'ambito di una ristrutturazione che prevede una riduzione dei costi di 10 miliardi di dollari nel 2025. Intel ha anche posticipato gli investimenti in Europa per le Fab in Germania e Polonia.

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