Intel, lo stabilimento italiano potrebbe sorgere in Puglia

Né in Piemonte né in Sicilia, nel toto-luoghi pronti a ospitare un investimento di Intel per uno stabilimento produttivo si fanno largo la Puglia e il Veneto. Mirafiori non avrebbe convinto Intel, ma il Piemonte avrebbe rilanciato.
di Manolo De Agostini pubblicata il 05 Novembre 2021, alle 15:01 nel canale ProcessoriIntel
Altro che Catania o Torino, Intel potrebbe mettere radici in Puglia o in Veneto. Gli ultimi mormorii sul possibile insediamento in Italia (ma occhio alla Polonia) del colosso statunitense dei microchip ci dicono che, se da una parte la trattativa tra il governo e l'azienda va avanti, dall'altra le aree papabili sarebbero cambiate: adesso si parla di Venuto e Puglia. "Il dossier della Regione Piemonte non ha convinto la multinazionale statunitense: troppe criticità sulle aree individuate per la produzione di microchip", scrive La Stampa.
Per il Piemonte erano state proposte diverse aree, in particolare l'area di Mirafiori a Torino, ma nessuna avrebbe pienamente convinto i vertici dell'azienda. La regione, stando al Corriere della Sera, avrebbe proposto quattro nuove opzioni: "due in grado di accogliere la parte produttiva e altre due solo per il back end, cioè l'impacchettamento dei chip".
Già, perché ancora non è del tutto chiaro il piano produttivo di Intel in Europa e come sarà attuato. Se le ultime notizie concordano sul fatto che Intel potrebbe creare 1000 posti di lavoro nel nostro Paese, le cifre dell'investimento oscillano da 4 a 11 miliardi. Si parla, inoltre, di un impianto di packaging, ossia di assemblaggio di componenti per creare i prodotti finali, ma sullo sfondo rimane anche un possibile un centro di ricerca.
Il CdS snocciola alcune aree: Galliate, vicino a Novara, "a 30 minuti da Malpensa, 10 minuti dal casello e, fatta eccezione per alcune aree boschive, senza alcun vincolo". Nelle vicinanze vi sono inoltre i fiumi Ticino e Sesia, i torrenti Agogna e Terdoppio e quattro canali artificiali che darebbero a Intel un approvvigionamento d'acqua fondamentale per la produzione dei chip.
L'altra area è a sud di Vercelli, "oltre tre milioni di metri quadrati a uso agricolo che possono essere riconvertiti ma con alcuni paletti come il mantenimento di alcune porzioni alberate a sud". Si cita anche un'area di 300 mila metri quadrati a Vercelli "già pronti per uso industriale", ma anche Casale Monferrato ma anche l'area ex Thyssen a Torino.
Per quanto riguarda la Puglia, l'assessore allo Sviluppo economico della regione Alessandro Delli Noci avrebbe proposto un'area in provincia di Bari e un'altra nel Leccese. L'attivismo pugliese però non si ferma qui e sugli organi di stampa si leggono numerose proposte da parte della politica locale, come "la vasta zona industriale tra Foggia e Borgo Incoronata", ma anche Brindisi e Foggia.
36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPolonia senza manco pensarci!
Già ne rimane poco e non sarebbe nemmeno sufficiente per sfamare tutti gli italiani nel caso dovessimo coltivare tutto noi. A meno di non far diminuire la popolazione.
Cmq si se proprio vogliono aprire uno stabilimento in italia avranno fatto i loro conti ed ottenuto belle agevolazioni...
ma se amazon ha tanti centri perchè altri non possono riuscirci?
cosi' si fanno gli affari, altro che crypto...
[SPOILER]
..anzi facciamo a pari: loro l'acqua e noi il nucleare che ne abbiamo avremmo avuto bisogno...[/SPOILER]
Già ne rimane poco e non sarebbe nemmeno sufficiente per sfamare tutti gli italiani nel caso dovessimo coltivare tutto noi. A meno di non far diminuire la popolazione.
d'accordissimo.
siamo pieni di aree industriali dismesse, se vogliono si mettono lì.
abbastanza indecente che certe regioni propongano terreni agricoli da cementificare
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".