Intel, lo stabilimento italiano potrebbe sorgere in Puglia

Intel, lo stabilimento italiano potrebbe sorgere in Puglia

Né in Piemonte né in Sicilia, nel toto-luoghi pronti a ospitare un investimento di Intel per uno stabilimento produttivo si fanno largo la Puglia e il Veneto. Mirafiori non avrebbe convinto Intel, ma il Piemonte avrebbe rilanciato.

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Processori
Intel
 

Altro che Catania o Torino, Intel potrebbe mettere radici in Puglia o in Veneto. Gli ultimi mormorii sul possibile insediamento in Italia (ma occhio alla Polonia) del colosso statunitense dei microchip ci dicono che, se da una parte la trattativa tra il governo e l'azienda va avanti, dall'altra le aree papabili sarebbero cambiate: adesso si parla di Venuto e Puglia. "Il dossier della Regione Piemonte non ha convinto la multinazionale statunitense: troppe criticità sulle aree individuate per la produzione di microchip", scrive La Stampa.

Per il Piemonte erano state proposte diverse aree, in particolare l'area di Mirafiori a Torino, ma nessuna avrebbe pienamente convinto i vertici dell'azienda. La regione, stando al Corriere della Sera, avrebbe proposto quattro nuove opzioni: "due in grado di accogliere la parte produttiva e altre due solo per il back end, cioè l'impacchettamento dei chip".

Già, perché ancora non è del tutto chiaro il piano produttivo di Intel in Europa e come sarà attuato. Se le ultime notizie concordano sul fatto che Intel potrebbe creare 1000 posti di lavoro nel nostro Paese, le cifre dell'investimento oscillano da 4 a 11 miliardi. Si parla, inoltre, di un impianto di packaging, ossia di assemblaggio di componenti per creare i prodotti finali, ma sullo sfondo rimane anche un possibile un centro di ricerca.

Il CdS snocciola alcune aree: Galliate, vicino a Novara, "a 30 minuti da Malpensa, 10 minuti dal casello e, fatta eccezione per alcune aree boschive, senza alcun vincolo". Nelle vicinanze vi sono inoltre i fiumi Ticino e Sesia, i torrenti Agogna e Terdoppio e quattro canali artificiali che darebbero a Intel un approvvigionamento d'acqua fondamentale per la produzione dei chip.

L'altra area è a sud di Vercelli, "oltre tre milioni di metri quadrati a uso agricolo che possono essere riconvertiti ma con alcuni paletti come il mantenimento di alcune porzioni alberate a sud".  Si cita anche un'area di 300 mila metri quadrati a Vercelli "già pronti per uso industriale", ma anche Casale Monferrato ma anche l'area ex Thyssen a Torino.

Per quanto riguarda la Puglia, l'assessore allo Sviluppo economico della regione Alessandro Delli Noci avrebbe proposto un'area in provincia di Bari e un'altra nel Leccese. L'attivismo pugliese però non si ferma qui e sugli organi di stampa si leggono numerose proposte da parte della politica locale, come "la vasta zona industriale tra Foggia e Borgo Incoronata", ma anche Brindisi e Foggia.

36 Commenti
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Tedturb005 Novembre 2021, 15:16 #1
Se io fossi intel, col piffero che mi impegolerei con le pastoie italiane.
Polonia senza manco pensarci!
D4N!3L305 Novembre 2021, 15:30 #2
Si potranno acquistare processori a km zero?
agonauta7805 Novembre 2021, 15:33 #3
Dubito che faranno mai qualcosa in italia. Tra scioperi, assembleee e proteste e diritti sarebbe più il tempo che rimane inattivo che altro. Questi poli vanno bene in Asia o nell'est europeo dove possono schi@@@@zare ops dare lavoro per pochi euro al giorno la popolazione locale
permaloso05 Novembre 2021, 16:19 #4
Accanto allo spazioporto di Grottaglie giusto?
euscar05 Novembre 2021, 16:41 #5
Posso capire fare un nuovo stabilimento in un'area industriale, ma andare ad utilizzare terreno ad uso agricolo direi di no. Così poi ci mangeremo i chip?

Già ne rimane poco e non sarebbe nemmeno sufficiente per sfamare tutti gli italiani nel caso dovessimo coltivare tutto noi. A meno di non far diminuire la popolazione.
Mr Resetti05 Novembre 2021, 16:43 #6
Ma perchè non comprarsi l'ex ILVA di Taranto, tirar giù tutto e costruire una bella gigafactory coi controcaxxi?
Lio8605 Novembre 2021, 16:57 #7
anche l area di napoli dell ex italsider potrebbero sfruttare avendo accesso diretto al mare.

Cmq si se proprio vogliono aprire uno stabilimento in italia avranno fatto i loro conti ed ottenuto belle agevolazioni...

ma se amazon ha tanti centri perchè altri non possono riuscirci?
supertigrotto05 Novembre 2021, 17:05 #8
Propongo a Intel di mandare a casa i militari della caserma Ederle di Vicenza e fare la fab in quel luogo......l'acqua gliela mandiamo direttamente in bottiglia da Recoaro o da Staro e dalla Norda.....
bancodeipugni05 Novembre 2021, 17:16 #9
e gliela facciamo pagare come il plutonio

cosi' si fanno gli affari, altro che crypto...

[SPOILER]
..anzi facciamo a pari: loro l'acqua e noi il nucleare che ne abbiamo avremmo avuto bisogno...[/SPOILER]
zappy05 Novembre 2021, 20:48 #10
Originariamente inviato da: euscar
Posso capire fare un nuovo stabilimento in un'area industriale, ma andare ad utilizzare terreno ad uso agricolo direi di no. Così poi ci mangeremo i chip?

Già ne rimane poco e non sarebbe nemmeno sufficiente per sfamare tutti gli italiani nel caso dovessimo coltivare tutto noi. A meno di non far diminuire la popolazione.


d'accordissimo.
siamo pieni di aree industriali dismesse, se vogliono si mettono lì.

abbastanza indecente che certe regioni propongano terreni agricoli da cementificare

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