Azionisti fanno causa a Intel e al CEO Gelsinger: nascosta la gravità della situazione?

Dopo aver annunciato oltre 15000 licenziamenti e un grande piano di ristrutturazione, le azioni di Intel sono crollate sia come reazione immediata alla notizia sia per prospettive di lungo termine - senza contare lo stop ai dividendi. Una situazione complessa che, come avvenuto in altri casi analoghi, sta generando anche degli strascichi legali.

Un fondo pensione del Missouri (Construction Laborers Pension Trust of Greater St. Louis) ha denunciato Intel, il CEO Pat Gelsinger e il CFO (direttore finanziario) David Zinsner presso la corte federale di San Francisco, accusandoli di aver occultato i problemi che hanno portato a far crollare il valore di mercato della società di oltre 32 miliardi di dollari in un solo giorno. La causa punta diventare un'azione collettiva a difesa di quanti più azionisti possibile.

Secondo quanto riportato da Reuters e Business Insider, gli azionisti si sono detti "colti alla sprovvista" dal quadro emerso dalla trimestrale, soprattutto di fronte all'andamento di Intel Foundry, la divisione dedicata alla produzione di chip per conto terzi che al momento presenta costi molto superiori ai ricavi.

"All'insaputa degli investitori", riporta una passaggio della causa, "l'attività di fonderia di Intel stava naufragando, costando miliardi di dollari in più di quanto gli investitori fossero stati indotti a credere, nonostante la crescita dei ricavi nella divisione fosse in realtà diminuita".

I querelanti ritengono che le affermazioni di Intel, bollate come materialmente false o fuorvianti, riguardo il suo business e la capacità produttiva avrebbero gonfiato il prezzo delle azioni dal 25 gennaio al 1° agosto.

Una dichiarazione del CFO Zisner citata dagli azionisti, contenuta in comunicato stampa del gennaio 2024, recita: "Abbiamo continuato a guidare l'efficienza operativa nel quarto trimestre e abbiamo comodamente raggiunto il nostro impegno di realizzare 3 miliardi di dollari di risparmi sui costi nel 2023. Ci aspettiamo di sbloccare ulteriori efficienze nel 2024 e oltre mentre implementiamo il nostro nuovo modello di fonderia interna, progettato per guidare una maggiore trasparenza e responsabilità e rendimenti più elevati sul capitale dei nostri proprietari".

Parole che secondo gli azionisti non rivelavano che "l'attività di fonderia di Intel stava soffrendo per l'aumento dei costi e richiedeva spese in conto capitale sostanzialmente maggiori di quanto gli investitori fossero stati indotti a credere e, di conseguenza, aveva subito perdite per 7 miliardi di dollari nel 2023".

La palla passa ora ai giudici, che dovranno accertare se sussistono le basi per procedere con la causa. Intel, contattata da diversi media statunitensi, non ha rilasciato commenti.