Ampere, CPU AmpereOne con 256 core: la nuova CPU ARM per server punta in alto
Nel corso del suo update annuale, Ampere Computing ha confermato l'arrivo nella famiglia AmpereOne di una CPU con 256 core e 12 canali di memoria prodotta a 3 nanometri: la vedremo all'opera nel 2025.
di Manolo De Agostini pubblicata il 17 Maggio 2024, alle 06:01 nel canale ProcessoriAmpere ComputingARM
Dopo le anticipazioni delle scorse settimane, Ampere Computing ha ufficializzato l'arrivo nel 2025 di una CPU ARM per server della famiglia AmpereOne con 256 core custom e controller di memoria DDR5 a 12 canali, il tutto prodotto a 3 nanometri da TSMC (N3). Non solo, la società guidata dall'ex Intel Renée James sta già pensando alla generazione successiva attesa nel 2026.
Prima di tutto questo, però, vedremo più avanti nel corso dell'anno una CPU AmpereOne con 192 core custom e supporto DDR5 a 12 canali, un refresh della versione sul mercato con controller DDR5 a 8 canali. La nuova soluzione richiederà una piattaforma differente, che tuttavia sarà mantenuta per la successiva soluzione con 256 core.
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La CPU con 256 core in arrivo nel 2025 "utilizzerà le stesse soluzioni di raffreddamento ad aria dell'attuale CPU AmpereOne a 192 core e fornirà oltre il 40% di prestazioni in più rispetto a qualsiasi CPU attualmente sul mercato, senza ricorrere a progetti esotici", spiega la società, facendo quindi pensare a un TDP nuovamente intorno ai 350W.
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Ampere Computing, nel corso della sua conferenza, ha parlato anche di nuove capacità per le CPU della famiglia AmpereOne. La prima è AmpereOne FlexSpeed, che consente di aumentare in modo deterministico la velocità di clock senza riavviare.
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La seconda è AmpereOne FlexSKU, che consente di regolare il numero di core e la frequenza del chip dal BIOS, in modo da poter distribuire una SKU con un numero di core superiore e poi riconfigurare il server per avere un numero differente di core attivi, frequenze di clock e TDP. Qualcosa di simile a quanto offerto da Intel con la tecnologia Intel Speed Select Technology - Performance Profile (Intel SST-PP).
Il Chief Product Officer dell'azienda, Jeff Wittich, ha condiviso la visione per quello che ha definito "AI Compute". "Le nostre CPU Ampere possono eseguire una serie di carichi di lavoro, dalle applicazioni cloud native più diffuse all'AI. Questo include l'AI integrata con le applicazioni cloud native tradizionali, come l'elaborazione dei dati, il web serving, il media delivery e altro ancora".
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L'ultimo modello di casa Meta, Llama 3, funziona sulle CPU Ampere all'interno di Oracle Cloud. "I dati prestazionali mostrano che l'esecuzione di Llama 3 sulla CPU Ampere Altra da 128 core senza GPU offre le stesse prestazioni di una GPU Nvidia A10 abbinata a una CPU x86, il tutto usando un terzo dell'energia", dichiara Ampere.
Ampere Computing ha anche annunciato di aver lavorato con Qualcomm Technologies per sviluppare una soluzione congiunta per l'inferenza IA che usa le soluzioni Qualcomm Cloud AI 100 e le CPU Ampere.
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"Abbiamo intrapreso questa strada sei anni fa perché è chiaro che è la strada giusta", ha dichiarato il CEO Renée James. "Una volta il basso consumo era sinonimo di basse prestazioni. Ampere ha dimostrato che non è così".
James si è unita al coro di chi vede un problema nel rapido passaggio all'IA: l'esplosione della richiesta energetica. "L'attuale percorso è insostenibile. Riteniamo che la futura infrastruttura dei datacenter debba considerare il modo in cui adattare gli ambienti esistenti raffreddati ad aria a maggiori potenze di calcolo, nonché costruire nuovi datacenter sostenibili dal punto di vista ambientale che si adattino all'energia disponibile sulla rete. Questo è ciò per cui lavoriamo in Ampere".
Ampere, infine, ha annunciato la formazione di un gruppo di lavoro UCIe nell'ambito dell'AI Platform Alliance. Nell'ambito di questa iniziativa, l'azienda ha dichiarato di voler sfruttare la tecnologia per incorporare proprietà intellettuali dei clienti nelle future CPU.















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6 Commenti
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Da vedere il confronto diretto verso AMD a livello di prestazioni in utilizzo reale, perchè un +30% scarso di Performance per Watt non sarebbe un passo avanti a x86/64 a dimostrazione che in fondo la presunta maggior efficienza di Arm vs x86 per scenari ad elevate prestazioni non si presenta.
Da vedere il confronto diretto verso AMD a livello di prestazioni in utilizzo reale, perchè un +30% scarso di Performance per Watt non sarebbe un passo avanti a x86/64 a dimostrazione che in fondo la presunta maggior efficienza di Arm vs x86 per scenari ad elevate prestazioni non si presenta.
il 30% non sarebbe un passo in avanti?
Con un nodo di vantaggio?
No, a parità di nodo il vantaggio sarebbe minimo se non nullo, perchè se non sbaglio AMD è sui 4 nm mentre questa cpu a 3 nm.
3 nm che permette un buon 30% di efficenza in più ( a parità del resto) a pari frequenza
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