AMD si è ormai lasciata la vulnerabilità Zenbleed alle spalle: CPU Zen 2 al sicuro

Con i firmware basati sull'AGESA 1.2.0.Ca in distribuzione si può dire risolta la vulnerabilità Zenbleed che colpisce solo le CPU AMD basate su architettura Zen 2 su desktop, mobile e workstation.
di Manolo De Agostini pubblicata il 03 Maggio 2024, alle 12:01 nel canale ProcessoriAMDRyzenZenEPYCThreadripper
MSI ha pubblicato (via Wccftech) un aggiornamento firmware per le schede madri socket AM4 che risolve la vulnerabilità di livello medio Zenbleed. Il problema interessa, esclusivamente, i processori AMD basati su architettura Zen 2 e fu identificato da Tavis Ormandy, ricercatore di Google, lo scorso anno. Secondo quanto ricostruito, Zenbleed permette a un malintenzionato di accedere a informazioni sensibili "in specifiche circostanze microarchitettoniche".
L'update diffuso da MSI, basato sull'AGESA 1.2.0.Ca, si occupa di sistemare la vulnerabilità sui processori Ryzen 4000, le APU destinate al mondo desktop derivate dal settore mobile e note anche con il nome in codice Renoir.
AMD e i suoi partner avevano già implementato mitigazioni per Zenbleed anche per le altre CPU Zen 2 - come i Ryzen 3000, gli EPYC 7002 e i Threadripper 3000 - con precedenti update dell'AGESA. Solo i Ryzen Embedded V2000 rimangono esposti a Zenbleed, anche se che avrebbero dovuto ricevere l'aggiornamento entro aprile.
Il nuovo update è disponibile su quasi tutte le schede madri X570 di MSI, ma verosimilmente raggiungerà anche gli altri chipset. Ovviamente anche altre realtà come ASUS e Gigabyte stanno procedendo ad aggiornare i rispettivi modelli. Il consiglio è, per chi non lo fa già regolarmente, di controllare gli aggiornamenti del BIOS per il proprio modello di schede madre e aggiornare all'ultima versione.
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