Apple presenta Daisy, il robot capace di riciclare un iPhone in 11 secondi

Dopo Liam arriva anche Daisy, il robot che Apple ha "assunto" per smaltire i vecchi smartphone iOS. L'impegno dell'azienda di Cupertino per la sostenibilità e il "green" è sempre più alto e la Giornata della Terra 2018 ha visto la presentazione del nuovo robot.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 21 Aprile 2018, alle 10:01 nel canale AppleApple
Nel 2016, Apple, presentò a tutti il primo robot capace di smaltire in pochi minuti uno smartphone della casa di Cupertino pronto per essere recuperato o eliminato nel modo più "green" possibile. Liam aveva la peculiarità di realizzare tutto il procedimento di smontaggio dello smartphone e di suddivisione delle varie componenti per uno smaltimento preciso e soprattutto in linea con le normative ambientali. Ora, a distanza di qualche anno, l'azienda capitanata da Tim Cook ha deciso di sostituire quel robot per lasciare il posto a Daisy, la nuova generazione capace di scomporre un singolo iPhone in soli 11 secondi.
Proprio l'efficienza della nuova macchina l'ha chiaramente fatta preferire a Liam. In questo caso infatti la nuova Daisy, così soprannominata dagli ingegneri della casa di Cupertino, è in grado di smontare completamente nove tipi di iPhone, inclusi quelli anche di ultima generazione come iPhone X, quindi di smaltire con precisione le componenti dividendole e lavorandole per il riciclo il tutto ad un ritmo di ben 200 iPhone all'ora ossia uno ogni 11 secondi. Liam impiegava ben più tempo per aprire e dividere tutti componenti di uno smartphone marchiato Apple: parliamo infatti di oltre 13 minuti a device.
La Giornata della Terra 2018 è stata presa come occasione per presentare la nuova arrivata in casa Cupertino. Un passo avanti, tecnologicamente parlando, decisamente importante che vede Apple alle prese con un impegno intenso contro i cambiamenti climatici e la creazione di un ambiente più salubre. Già da tempo l'azienda si sta attivando per garantire il minor impatto possibile a livello ambientale e la costruzione del suo nuovo Apple Park ad impatto praticamente zero è senza dubbio uno dei più importanti esempi. Ma non è tutto visto che l'azienda ha già annunciato la ristrutturazione dei propri negozi sparsi per il mondo come anche dei propri uffici, data center e strutture varie in 43 diversi paesi pronti ad adeguarsi al meglio alla policy "green".
Apple ha anche, infine, presentato il programma GiveBack per consentire agli utenti di restituire o permutare dispositivi Apple non utilizzati. In concomitanza con la Giornata della Terra, la Casa di Cupertino promuove iniziative che prevedono donazioni alla Conservation International per ogni dispositivo ricevuto da oggi al 30 aprile.
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoImmagino vadano considerate anche le operazioni di carico e scarico smartphone.
Che cazzata cmq,davvero la gente non capisce che in una politica realmente green dovrebbero fare telefoni che durano 5/6 anni minimo?
Scherzi a parte, il risultato è interessante, in una decina d'anni hanno ridotto i tempi di un ordine di grandezza.
Sicuramente la discrepanza tra gli undici secondi e i duecento telefoni ogni ora è dovuto alle operazioni che la macchina compie tra uno smontaggio e l'altro (tipo afferra è deposita).
Per la questione "green" beh, come già ha fatto notare qualcuno, "green" è un'altra cosa!
non sarà GREEN al 100% come la intende qualcuno, diciamo un semi-green, ma almeno tutti i componenti vengono raccolti/fusi/riciclati.
o forse è meglio fare come le discariche, dove viene ammassato praticamente tutto e poi bruciato?
PS: vorrei inoltre che, chi si lamenta sempre e comunqe, spiegasse la SUA idea di Green.
anche perchè nel mondo REALE il Green al 100% è impossibile.
puoi anche avere tutte le fabbriche del mondo alimentate da pannelli / pale eoliche, e i prodotti generati trasportati da mezzi 100% elettrici e pensare che ogni singola persona faccia correttamente attenzione a smaltire i rifiuti, che ci sarà sempre e comunque dello scarto non riciclabile.
a meno che non facciamo qualunque cosa con il tofu...
ma poi di che stiamo a parlare...
facciamo la punta su queste sottigliezze quando nel mondo c'è ancora gente che per pescare utilizza le bombe che distruggono praticamente ogni forma di vita; come stiamo combinati...
Che cazzata cmq,davvero la gente non capisce che in una politica realmente green dovrebbero fare telefoni che durano 5/6 anni minimo?
OK, il mio commento era più su un calcolo matematico che anche solo ad occhio fa veramente a pugni con l'intelletto...
Però si, in parte sono d'accordo con te. Più che altro non sarebbe la durata del Cell are occuparmi ma il reale inquinamento dovuto alla produzione. Intanto il risultato dello smaltimento è sicuramente notevole e lodevole. È vero che Apple è diventata molto green negli ultimi anni... Mi chiedo se però nel computo venga inserita anche la produzione degli iphone, che avviene esclusivamente per conto terzi in fabbriche cinesi
Ora avremo "amazzino il robottino di amazon che riduce tutto alle dimensioni di un panino"
Però si, in parte sono d'accordo con te. Più che altro non sarebbe la durata del Cell are occuparmi ma il reale inquinamento dovuto alla produzione. Intanto il risultato dello smaltimento è sicuramente notevole e lodevole. È vero che Apple è diventata molto green negli ultimi anni... Mi chiedo se però nel computo venga inserita anche la produzione degli iphone, che avviene esclusivamente per conto terzi in fabbriche cinesi
Falso,sta seguendo una politica assolutamente non green,basti guardare cosa stanno facendo con i pc,ssd saldati,ram saldata.
La colpa in ogni caso è dei consumatori,al momento ho sottomano un s3 neo,la sua velocità è sufficiente per il 98% degli utenti,ma ovviamente c'è la frenesia a comprare il nuovo,che è meglio.
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