Le minacce di Trump funzionano: un altro produttore di chip pronto a incrementare la produzione made in USA

GlobalWafers ha annunciato l'espansione del proprio impianto in Texas, portando l'investimento negli USA a 7,5 miliardi di dollari. La scelta, legata anche alla pressione sui dazi voluta da Trump, porterà alla creazione di centinaia di posti di lavoro entro il 2028.
di Manolo De Agostini pubblicata il 17 Maggio 2025, alle 10:01 nel canale ProcessoriGlobalWafers
Il clima di terrore seminato da Donald Trump nell'industria dei chip, e non solo, sta portando alcuni interessanti frutti. Agitare lo spauracchio dei dazi commerciali, mossa che ha già funzionato con TSMC, ha spinto GlobalWafers ad annunciare un significativo incremento del proprio investimento negli USA, portandolo a 7,5 miliardi di dollari.
La decisione è stata resa pubblica in occasione della cerimonia di inaugurazione ufficiale della nuova sede americana, GlobalWafers America (GWA), situata a Sherman, in Texas. GlobalWafers, per chi non la conoscesse, è la "casa madre" della nostra MEMC Electronic Materials SpA, che opera a Novara e Merano.
Durante l'evento, la presidente di GlobalWafers, Doris Hsu, ha comunicato l'intenzione dell'azienda di raddoppiare il proprio impegno negli Stati Uniti rispetto ai 3,5 miliardi inizialmente stanziati nel 2022. Il progetto prevede l'aggiunta delle fasi 3 e 4 alla struttura di Sherman, con la possibilità di ulteriori espansioni in futuro.
L'impianto texano è parte integrante del programma "CHIPS for America", recentemente rafforzato nell'ambito dell'iniziativa "U.S. Investment Accelerator" promossa dall'amministrazione Trump. Il governo federale ha destinato 406 milioni di dollari al progetto, con l'obiettivo di ricostruire un nodo critico della filiera nazionale dei semiconduttori.
Attualmente, il sito ha già generato 1.200 posti di lavoro nella fase di costruzione e 180 occupazioni permanenti. Entro il 2028, GWA prevede di impiegare fino a 650 professionisti tra ingegneri, tecnici e operatori. La struttura, estesa su un campus di 142 acri, è progettata per ospitare fino a sei fasi di produzione.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuel burattino, se non perde troppo potere con le midterm o se non riescono a farlo fuori con qualche impeachment, nella migliore delle ipotesi resiste altri tre anni.
Se TSMC ragionasse come dite voi, sarebbe fallita da tempo: non si investono centinaia di milioni per uno così instabile, per minacce vuote, in una situazione che cambia ogni giorno a seconda del suo umore e che tra tre anni sarà certamente diversa.
Il motivo è sempre lo stesso: la CINA.
Per i sostenitori, invece, sarà sicuramente un successo, vero?
Le persone con un po' di senno, invece, capiscono che questo risultato è sicuramente una conseguenza dei dazi. Poco importa se si distrugge tutto il resto...
Allo stesso modo in cui, l'incendio e crollo di una casa fornisce finalmente il posto di parcheggiare l'auto...
Le persone con un po' di senno, invece, capiscono che questo risultato è sicuramente una conseguenza dei dazi. Poco importa se si distrugge tutto il resto...
Allo stesso modo in cui, l'incendio e crollo di una casa fornisce finalmente il posto di parcheggiare l'auto...
Incrementare la produzione sul proprio territorio è un fattore di interesse geopolitico, quindi prevalente rispetto a quelli che possono essere gli interessi dei privati.
Sono invitabili effetti collaterali di fronte ad una transizione che prima o poi finiranno per stabilizzarsi in un modo o nell'altro. Sono cambi mirati nel lungo termine, le conseguenze dei primi mesi sono irrilevanti.
Vedrai che dopo Trump arriverà un presidente diverso, ma che fra un discorso di unità e un sorriso poi sotto sotto manterà attive determinate politiche che ora il governo Trump sta cercando di mettere in atto.
dobbiamo bastonarli senza pietà, anche le società di assicurazione che fanno miliardi su ste navi che vanno avanti ed indietro per gli oceani.
Che spasso
si sta talmente rinforzando che non gli frega nulla a peggiorare le condizioni di chi lo ha votato, come i minatori del west virginia a cui ha tagliato l'agenzia federale che offriva loro, gli screening periodici contro la malattia del polmone nero più altre funzioni per la sicurezza in miniera (qui penso abbia perso qualche punto a sinistra)
https://www.cbsnews.com/news/west-v...y-agency-niosh/
fortuna dei minatori c'è un giudice a Berlino
https://www.nbcnews.com/news/us-new...ners-rcna206687
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