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#1 |
Junior Member
Iscritto dal: May 2005
Città: Milano
Messaggi: 1
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Cos'è la Patria?
Innanzitutto Ciao a Tutti, mi sono appena inscritto e voglio partire subito con una strana domanda.
Cos'è la Patria? Secondo voi è un concetto obsoleto o ancora attuale? Vi scrivo il mio parere: la Patria è un concetto ancora molto attuale, anche se alcuni nostri governanti passati hanno cercato di farcelo dimenticare perchè, secondo loro, era deleterio. Ogni volta che ci sentiamo anche un minimo orgogliosi di essere Italiani pensiamo alla nostra Patria. La Patria è la terra di nascita, che si sente come propria, il paese che non si vorrebbe lasciare mai, nonostante le sue luci e ombre (ogni paese ne ha), dove si vorrebbe vivere e morire, dove conosci la gente e sai come pensa, come agisce e ti ritrovi nella sua storia. La Patria è un punto di riferimento costante nella vita di ognuno, anche se non ci facciamo caso, anche se non lo vogliamo ammettere, anche se guardiamo con ammirazione ad altri paesi è solo qui che vorremmo vivere e solo qui che torneremo...
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![]() ![]() EJR
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#2 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Roma Status:Superutente Messaggi totali:38335 Auto:Fiat Stilo 1.9 MJT Moto:Ducati Sport 900 IE
Messaggi: 1524
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Mi mancava un altro f.
Spero solo che tu sia il clone di qualcun altro, altrimenti sarebbe triste. Patria? La mia terra natìa. LuVi |
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#3 |
Member
Iscritto dal: May 2004
Messaggi: 137
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Patria è sicuramente un concetto positivo, è la terra natale, che qualche "governante" in passato ha utilizzato in maniera sbagliata... per usare un eufemismo. E questo "governante" è stato probabilmente il più deleterio per la nostra Patria...
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Dundee, Scotland
Messaggi: 467
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La patria è semplicemente il luogo dove ci si trova a nascere. Niente di più.
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Lontano Lontano icq#:121214179 Skype:sniperpat peterpat@gmail.com modalità:Fancazzamento continuo
Messaggi: 1682
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La patria è casa mia.
Non importa dove. E' casa mia. E non ha bandiere
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Snu snu |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Messaggi: 302
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La Patria è la bellissima definizione di Popolo.
La Patria è la Terra, la Patria è tradizione, la Patria è storia, la Patria è sacrificio, la Patria è il Popolo al quale appartieni e sei orgoglioso di appartenere. Badate bene che quelle che ho scritto non sono frasi poetiche. Terra= la terra dove storicamente un Popolo ha abitato, dove mio nonno, il nonno di mio nonno, il mio antenato che portava il mio nome, hanno abitato. Ed ogni giorno i piedi camminano dove i miei avi camminavano Tradizione= la Patria è l'espressione degli usi, dei credi, delle feste, delle usanze, dei cibi, delle primizie ortofrutticole, e di tutto ciò che è simbolo di tradizione di un Popolo Storia= la Patria ha una storia, una bellissima quanto dura storia, che alterna episodi sanguinosi e cruenti ad invenzioni e scoperte per il bene dell'umanità Sacrificio= Nessuno dimentichi mai i nostri nonni ed i nostri avi caduti per donarci l'avvenire nel quale oggi viviamo Popolo= E' una delle sfumature migliori di Patria.Tutto quello che ho detto prima viene concentrato e riassunto in un termine solo, il Popolo, che deve esser fiero e portare a testa alta le sue origini e la sua cultura. Poco importa se il Popolo in questione sia l' Italiano, il Cinese, l'Arabo od il Giapponese. Sono tutti Popoli bellissimi perchè diversi, e nessuno è migliore dell'altro. Però, consentitemelo: sono fiero di essere Italiano! Ah, dimenticavo: il senso della Patria, quando non c'è, porta tra le altre cose i politici a farsi le leggi per sè e per arricchire il proprio guadagno ed i lavoratori a fregarsene dell'andamento generale chiedendo aumenti più o meno esosi per le casse dello Stato. Insomma, per farla breve, quando non c'è il senso della Patria ognuno pensa per sè e vede soltanto il proprio benessere tralasciando quello collettivo. Ultima modifica di squadraf : 27-05-2005 alle 21:20. |
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Città: Puglia
Messaggi: 436
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Quote:
Quello che hai scritto, però, è molto bello. Sono parole che certamente i Partigiani della Brigata Garibaldi avrebbero sottoscritto. Sono concetti che hanno onorato con il loro sacrificio. Sono ideali che hanno riempito di senso compiuto riscattando l'onore di un popolo infangato dalle camice nere e dalle squadracce in orbace. Si, è proprio questa la Patria, libera e democratica, a cui pensavano 60 anni fa entrando a Milano liberata mentre altri scappavano. Grazie per averlo ricordato.
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Ho concluso con: Siemens, Petitof, MaSt81, Ziodamerica, Goldorak, Red`XIII e Alechino (affidabili, corretti e veloci). |
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#8 |
Utente sospeso
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Utopia
Messaggi: 68
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La mia patria è l'Eurasia, e sempre per lei combatterò.
![]() per l’unità continentale eurasiatica da Reykjavik a Vladivostok, quale unica alternativa possibile alla globalizzazione capitalistica e all’imperialismo nord-americano/sionista, ovverosia al Mondialismo in tutte le sue forme. Il progetto politico in questione presuppone il superamento delle vecchie ideologie otto-novecentesche, oltre la “destra” e la “sinistra”, contro ogni nostalgismo, rosso o nero che sia, riallacciandosi all’ unità spirituale dell’Eurasia, in prospettiva rivoluzionaria di liberazione continentale. |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Messaggi: 302
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Caro xs 400,
sono modi differenti di intendere Patria. Per i badogliani la patria era la riscossa del comunismo e la sua vittoria sul Fascismo, per i Fascisti Patria era l'ideale di vita. La Patria è innanzitutto fedeltà: e fedeltà fa rima con onore. E' questo che animò l'intera Repubblica Sociale Italiana e tutti i volontari, comprese le divisioni di donne. Che ti piaccia o no, tutti i Repubblicani morirono gridando VIVA l' ITALIA. |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 647
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Quote:
Sarei curioso - ma immagino dovrei acquistare la rivista "Eurasia" - di leggere delle critiche a quelle che sono le teorie basate sullo "scontro delle civiltà", dato che ho letto il libro di Samuel Huntington sull'argomento e ne sono rimasto molto colpito: la stragrande maggioranza dei ragionamenti non faceva una grinza. E d'altra parte vedrei una unione eurasiatica difficile da realizzare e piuttosto sbilanciata ad Est. Quello scritto nel sito mi ha fatto venire in mente sia l'ex URSS che la Russia di Pietro il Grande, ed alcuni problemi che a quel tempo non si sono potuti risolvere (sociali ed economici) sono ancora attuali e di difficile soluzioni. Specie se consideriamo quello che è il territorio ad est di Mosca, organizzato oggi così come ai tempi dell'URSS in "circondari autonomi" dove ogni etnia (komi, calmucchi, samoiedi, ciucki, fino agli ebrei del Birobidzan) è una cosa a se, distaccata dalle altre (l'unica cosa in comune è la distanza e la relativa assenza di Mosca).
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Città: Puglia
Messaggi: 436
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E la differenza la si capisce da quello che si fa da vivi, più che dalle frasi in punto di morte. Io non sto dalla tua parte, né da quella dei repubblichini di Salò. Io sto dalla parte di una Patria che rispetti la libertà di pensiero, di credo politico e di confessione religiosa, ad esempio. I tuoi "eroi" la pensavano diversamente. Da vivi.
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Ho concluso con: Siemens, Petitof, MaSt81, Ziodamerica, Goldorak, Red`XIII e Alechino (affidabili, corretti e veloci). |
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Trento, Pisa... ultimamente il mio studio...
Messaggi: 4389
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Quote:
Oddio... non so da che parte incominciare! So benissimo che- anche se ho un male cane ad un occhio e non dovrei stare al computer- non riuscirò a trattenermi dallo scrivere un post kilometrico... quinidi... Sorry! ![]() Allora, ti premetto che sono un liberale di ferro, razionalista, pessimista, ateo, cosmopolita... quindi molto probabilmente non riuscirò nella mia argomentazione ad essere del tutto oggettivo, ma cercherò di fare il possibile! Il concetto di patria è incredibilmente antico: già nell'epica omerica il concetto di patria come terra natia, casa, paese delle verdi annate è ben radicato nella figura di ulisse, che combatte contro le più strenue difficoltà per riuscire- nonostante l'avversità degli dei- a riabbracciare la sua petrosa itaca. E' paradossalmente difficile, d'altra parte, parlare di patria in riferimento alla grecia classica. Frammentata in poleis numerose, piccole e separate da distanze ed asperità geografiche, spesso protagoniste di lotte intestine e furiose, capaci di allearsi ( comunque con colpi bassi a ripetizione ) solo in caso di minacce quali l'estinzione totale, non rappresentano certo un ideale dal punto di vista patriottico... d'altra parte il greco di allora - fosse ateniese, siracusano, spartano, tebano o quantaltro - si riconosceva completamente in un ideale culturale, e grazie a questo- e soprattutto a questo- si sentiva greco. E' infatti in grecia che nasce l'ideale di cosmopolitismo, ad opera - in particolare - della scuola di protagora. L'uomo è cittadino del mondo, prima che ateniese, greco, persiano o latino. Essere cosmopolita non significa però non avere una patria, quanto non considerare le proprie origini un fattore determinante davanti ad una scelta, che può essere anche un'opportunità. E' interessante parlare anche della "patria" intesa alla Romana: i nostri avi classici infatti furono- se possibile- i primi veri nazionalisti. Ci si potrebbe soffermare ore a discutere di come il concetto stesso di patria sia mutato durante l'evoluzione dell'impero romano, acquistando un significato sempre più carico e sempre più "razzista": romano come contrario di barbaro, cittadino contro schiavo e così via... mi sembrerebbe carino invece far notare una piccola- ma indicativa- cosa: Augusto si fece nominare, fra le varie, anche "pater patriae". Chi ha orecchie per intendere... Il significato di patria attuale nasce però nel romanticismo. Quando l'idea di nazione inizia a caricarsi di sentimento, di orgoglio, di - se vogliamo - un che di esoterico, magico, mistico, nasce l'ideale di patria come qualcosa di sacro, per cui combattere, sacrificarsi, immolarsi. Potrai trovare diverse analisi interessanti su internet di questo concetto, molto più autorevoli della mia eventuale, che quindi mi risparmio. Venendo al dunque, voglio concludere dicendoti che: - Ulisse è tornato in patria, e tornare in patria era per lui il desiderio più grande. Ma non sarebbe stato nessuno senza il suo viaggio, si sarebbe annoiato ed annichilito, e sarebbe morto senza essere "bello di fama e di sventura". - Essere attaccati alla propria città natale o al proprio paese natale è un bene: ma non bisogna pensare di agire in nome di essa e di giustificare alcuna azione scorretta in suo nome. L'unico vero imperativo morale resta quello di Kant: agisci in modo che la massima della tua volontà possa nel contempo valere come principio di una legislazione universale. Universale è un concetto molto, molto più ampio di "nazionale". Non è assolutamente valido giustificare un'azione nascondendosi dietro l'aor di patria. Quello che sto dicendo è che il patriottismo non deve mai diventare nazionalismo. Bisogna sempre mantenere un distacco critico sufficiente per poter dire "sono fiero di essere italiano, ma riconosco che gli italiani durante la storia hanno fatto un mucchio di cazzate, come ad esempio..." e così via. "Gli italiani sono meglio di", "l'italia è meglio di", "preferirei morire piuttosto che vivere in" sono frasi che non devi mai nemmeno pensare. - C'è una meravigliosa canzone di Georges Brassens, mitico cantautore Francese, maestro di De André, che dice "Felice chi come Ulisse ha fatto un buon viaggio Felice chi come Ulisse ha visto i suoi paesaggi E poi ha ritrovato dopo aver attraversato i mari Il paese delle verdi annate" Quello che voglio dirti è che la "patria" non dev'essere il posto dove vuoi vivere e morire. Il mondo è fin troppo piccolo per poter limitarsi ad una sua frazione. Sii cittadino del mondo: Non chiudere mai una porta, non avere mai paura di allontanarti dal tuo paese natale, non negarti mai il piacere e l'occasione di attraversare i mari. Il paese delle verdi annate ti sarà più caro, e solo allora ti sarà giustamente caro, quando avrai fatto un buon viaggio, che è buono a prescindere dalle avversità che, per quanto possano essere Omeriche, ti daranno la possibilità di fare nuove esperienze. Vivere è viaggiare, chi viaggia vive due volte. Perché non farlo?
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"Expedit esse deos, et, ut expedit, esse putemus" (Ovidio) Il mio "TESSORO": SuperMicro 733TQ, SuperMicro X8DAI I5520, 2x Xeon Quad E5620 Westmere, 12x Kingston 4GB DDR3 1333MHz, 4x WD 1Tb 32MB 7.2krpm ![]() |
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#13 |
Member
Iscritto dal: Feb 2005
Messaggi: 159
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per me la patria è un posto dove sono nato..STOP..non sento particolari legami con l'Italia..è una nazione dove per ora vivo e studio..chissà in futuro dove si andrà...
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#14 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
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![]() La nostra Patria Italia è quella che ha cancellato dalla storia gli aborti come la RSI; così è e così sarà per sempre. Fattene una ragione, te e l'amichetto tuo. LuVi |
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#15 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Città: Puglia
Messaggi: 436
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Qualche volta (non sempre) si vola alto anche in questo forum...
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#16 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
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Messaggi: 4389
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![]() Si fa quello che si può! Grazie, commenti come questi ti fanno venire voglia di continuare a scrivere anche se a volte ti sembra di buttare via il tuo tempo! ![]() Fil
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
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LA MIA PATRIA E' L'EUROPA, L'ITALIA E' IL MIO PAESE.
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Cosmos Pure | Core i7 860 | P7P55D-E Deluxe | 16GB DDR3 Vengeance | HD5850 | 2x850PRO 256GB | 2xRE3 250GB | 2xSpinPoint F3 1TB |
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#18 | |
Utente sospeso
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Utopia
Messaggi: 68
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http://utenti.lycos.it/progettoeurasia/ |
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#19 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 647
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Al giorno d'oggi il primo passo per realizzare un qualcosa del genere dovrebbe essere fatto senza dubbio dalla Russia. Per quanto riguarda l'autosostentamento tramite le pur enormi risorse naturali siberiane la vedo spaventosamente difficile, la Siberia non è l'Arabia Saudita dove basta piantare un bastone per terra per far uscire il petrolio. Per non parlare delle distanze. Però forse è meglio tornare in topic, anche se starei ore a parlare della Siberia e della Russia asiatica superartica (l'interesse per l'argomento lo puoi immaginare leggendo il mio nick, che non è stato "concepito" scegliendo due parole a caso) ![]() ![]()
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![]() Ultima modifica di Northern Antarctica : 27-05-2005 alle 23:12. |
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#20 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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