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Old 12-07-2005, 20:55   #621
mjordan
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Sagace!!!

Mi prendi per il culo?
Dannato
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Old 12-07-2005, 21:16   #622
3nigma666
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A parer mi oda questo topic nonostante le divagazioni e le interviste ai vip della comunity sorge una verita,che poi era risaputa ed è a mio parere da ipocrita negarla : ovverosia che la laurea se vuoi far si che la crisi economica incombente non ti tocchi minimamente è indispensabile,ma non sufficiente,ovverosia è solamente un semplice punto di arrivo ,che ti permette d accedere a strade e porte che altrimenti sarebbero negate. Inoltre penso che la laurea sia una innegabile soddisfazione personale che non puo che essere un fattore positivo della propria vita....
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Old 12-07-2005, 22:27   #623
mjordan
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Originariamente inviato da 3nigma666
Inoltre penso che la laurea sia una innegabile soddisfazione personale che non puo che essere un fattore positivo della propria vita....
Che termina il giorno seguente dopo un buon sonno ristoratore
Il giorno della laurea: Wow, sono dottore
Il giorno seguente: Wow, sono disoccupato

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Old 13-07-2005, 00:13   #624
jappilas
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Originariamente inviato da mjordan
Che termina il giorno seguente dopo un buon sonno ristoratore
Il giorno della laurea: Wow, sono dottore
Il giorno seguente: Wow, sono disoccupato

solitamente il "Wow, sono disoccupato " esce non il giorno dopo, ma quello dopo ancora...
una volta cioè che si è smaltita la sbronza che la festa di laurea ha immancabilmente procurato ( anche a chi magari l' alcol, nel corso della sua vita precedente, lo reggeva...) e si realizza che la vita precedente è finita...
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Jappilas is a character created by a friend for his own comic - I feel honored he allowed me to bear his name
Saber's true name belongs to myth - a Heroic Soul out of legends, fighting in our time to fullfill her only wish
Let her image remind of her story, and of the emotions that flew from my heart when i assisted to her Fate

Ultima modifica di jappilas : 13-07-2005 alle 09:50.
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Old 13-07-2005, 12:31   #625
norman900
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Originariamente inviato da mjordan
Si serve la laurea. I titoli sono la certificazione che uno ha sostenuto determinati esami che contribuiscono alla formazione di un professionista. Un ingegnere elettronico è colui che è prima diventato dottore in Ingegneria e poi si è iscritto all'albo sostenendo un esame di stato. Quindi è un titolo rilasciato dallo stato, non un titolo che uno può appellarsi da solo. Cosi' come il matematico è un dottore in matematica, al di la che uno senza laurea possa conoscere la matematica piu' di un laureato.

Se poi ci mettiamo che hanno dato la laurea Honoris causa a Valentino Rossi e a vasco Rossi la cosa diventa ancora piu' drammatica
Senti mjordan, io in questa discussione non voglio ricoprire alcun ruolo specifico ( ciò in base alle definizioni che mi sono state assegnate in qualche post precedente). Non sono qui a parlare di filosofia e tantomeno a ostinarmi in provocazioni velleitarie frutto di una presunta tensione all'illusione e alla retorica che qualcuno di voi mi ha attribuito alludendo a "belle parole" e quant'altro.
Se fossi così disgustato dal "concetto" e ripeto "concetto" di tecnologia non mi starei di certo apprestando ( e preparando - studiando - ) all'iscrizione presso la facoltà di informatica qui a Perugia.
Dalle tue parole però, e qui non ti sto biasimando o inquisendo, emerge una certa dose di cinismo nonchè ( a mio avviso) di eccessivo razionalismo tanto che ti ostini a separare ostinatamente la tecnica e la scienza dall'arte e, ancor più in generale dall'essenza del concetto di umanità.
Una cosa è essere disillusi, e quindi propendere verso un necessario pragmatismo finalizzato a tutto ciò che è possibile per garantire condizioni di vita dignitose coltivando una professione per la quale si nutre una vera passione (come la tua, per esempio).
Una cosa è credere che la mente, e di conseguenza la scienza possa davvero portare l'individuo, e di conseguenza l'intera collettività, ad una condizione di effettivo benessere.
Di tutto ciòne è la dimostrazione che molti di voi insistano a rassegnarsi alle restrizioni delle convenzioni sociali, come la necessità di un titolo e di una definizione sociale.
Il confuto di questa tesi è proprio qui fra di noi, un individuo autodidatta che ha raggiunto le competenze di un analista.
Mi chiedoper quale motivo tale individuo non possa identificarsi in un informatico. Siamo forse al corrente di tutte le sue competenze ? No di certo. Il dato di fatto indiscutibile è che il nostro amico abbia trovato, mi sembra, un buon posto di lavoro in campo informatico senza aver conseguito alcuna laurea. A mio modesto parere il nostro amico si sente, ed è un informatico, nonostante una società alimentata dall'immagine lo alieni da tale titolo. Ma non è di certo questo l'importante. L'importante è che il nostro amico ha competenze estese e soprattutto lavora in un settore che ama.
Quando qulache pagina addietro parlavo di poesia e arte, di umanità e di speranza, era semplicemente dovuto alla mio timore che il rifiuto del sogno e di nobili ambizioni (anche se probabilmente utopiche) pone il rischio di una deprimente e sconsolante perdità del senso di umanità. Sarò stato forse arrogante(non mi è sembrato, ma potrei aver trascurato qualcosa nei miei post), ma quando parli ( e mi dispiace dirlo ) sento di associarti più ad una macchina che ad un uomo. Da dove viene tanta freddezza ?
La tecnologia è importante, non lo metto in dubbio, ma è sfruttata nella sua forma più pessima. Pensare e sognare è altrettanto importante, pena la mutazione dell'uomo in automa sfruttato da un sistema astratto ed autoalimentato da un mercato senza volto.
Quando ti invitato a leggere poesie non ti ho certo invitato a smettere di studiare o di calcolare. Ti ho invitato a "sentire" un po' di più. Sembrerò presuntuoso, ma ti assicuro che non lo sono affatto.
Ciao.
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Old 13-07-2005, 12:54   #626
fek
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Originariamente inviato da norman900
Una cosa è credere che la mente, e di conseguenza la scienza possa davvero portare l'individuo, e di conseguenza l'intera collettività, ad una condizione di effettivo benessere.
Di tutto ciòne è la dimostrazione che molti di voi insistano a rassegnarsi alle restrizioni delle convenzioni sociali, come la necessità di un titolo e di una definizione sociale.
Il confuto di questa tesi è proprio qui fra di noi, un individuo autodidatta che ha raggiunto le competenze di un analista.
Quindi il fatto che un autodidatta (bravissimo per altro) sia a tutti gli effetti un ottimo informatico e' la dimostrazione che il titolo di studio non serva ad attestare in parte le proprie capacita', e da qui si deduce che la tecnologia non sia servita a migliorare la condizione di effettivo benessere della societa' umana?

Mi sembra una tesi quanto meno un po' semplicistica. Come dire, un mio amico ha trovato per terra un porta foglio con assegni per centomila euro, per guadagnare cento mila euro allora basta che usciamo per strada e cerchiamo tutti portafogli per terra.

Pero' scrivi da un PC, se stai male ti vai a curare all'ospedale o prendi semplicemente un aspirina (no, non cresce sugl'alberi, e' prodotta con processi chimici), vai al supermercato a comprare da mangiare invece di coltivartelo da solo, che ti porterebbe via un sacco di tempo che ora dedichi a leggere le poesie.

Mi sembra una dimostrazione evidente dell'esatto contrario di quello che affermi, al di la' dell'indubbia bravura di un'eccezione autodidatta.
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Old 13-07-2005, 13:19   #627
mjordan
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Originariamente inviato da norman900
Dalle tue parole però, e qui non ti sto biasimando o inquisendo, emerge una certa dose di cinismo nonchè ( a mio avviso) di eccessivo razionalismo tanto che ti ostini a separare ostinatamente la tecnica e la scienza dall'arte e, ancor più in generale dall'essenza del concetto di umanità.
Il fatto è che la distinzione non la faccio io e non l'ho inventata io. Ma è una suddivisione che ha fatto l'uomo stesso per una sua esigenza di "classificazione".
La scienza è un qualcosa che studia il mondo ad un livello elementare. Un "linguaggio" sotto il quale non si puo' andare. I fenomeni che a prima vista sono invisibili vengono descritti con la fisica, quelli molecolari con la chimica. Si usa un "linguaggio" per la loro descrizione, messo a punto nei millenni, che si chiama Matematica. La scienza, fine a se stessa, non ha nessuna utilità in se, se non correttamente applicata. Un integrale, fine a se stesso, non ha nessun valore. Acquisisce valore quando viene inserito in un contesto in grado di descrivere qualcosa (un fenomeno, una proprietà, ecc). E questa è la tecnica.
Le grosse società di microelettronica assumono fra i loro ricercatori piu' matematici e fisici che ingegneri, a momenti. Anche un semplice hard disk funziona con principi fisici molto complessi, che vanno al di la dei principi elettronici che lo governano. Togli quelle grandi scoperte in matematica che si sono fatte. Togli il concetto di integrazione di una funzione. Non esisterebbe per esempio la trasformata discreta di fourier. Non esisterebbe l'elettronica (perchè non esisterebbe la teoria dei segnali), il suono, le onde radio, il digital image processing... Niente di niente. Proprio perchè tutte queste "branche" del sapere si basano sullo stesso alfabeto comune: la matematica.
E' questa la distinzione fra scienza, tecnica e arte. Chiaramente il concetto di arte è talmente profondo che potrebbe essere addirittura indefinibile. Dire che la programmazione è una forma d'arte in fondo non è sbagliato. Cosi come lo potrebbe essere il calcolo puro, il giocare a pallone o semplicemente fare del sesso.
In definitiva, io non mi sono mica inventato niente.

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Una cosa è essere disillusi, e quindi propendere verso un necessario pragmatismo finalizzato a tutto ciò che è possibile per garantire condizioni di vita dignitose coltivando una professione per la quale si nutre una vera passione (come la tua, per esempio).
Una cosa è credere che la mente, e di conseguenza la scienza possa davvero portare l'individuo, e di conseguenza l'intera collettività, ad una condizione di effettivo benessere.
Di tutto ciòne è la dimostrazione che molti di voi insistano a rassegnarsi alle restrizioni delle convenzioni sociali, come la necessità di un titolo e di una definizione sociale.
La tecnologia, la scienza, le scoperte in un qualsiasi campo, non contribuiscono al benessere. Ma alla qualità della vita. La qualità della vita è differente dal benessere. Oggi abbiamo passato la fase di "andare a caccia" e "procacciarci il cibo" proprio perchè grazie alla scienza e alla tecnologia è nata l'industria. Un solo misero esempio in un discorso che potrebbe assumere una portata sconfinata. Comunque se non è la tecnologia che migliora il mondo, proponici una sorta di "scienza alternativa". Che dire.

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Il confuto di questa tesi è proprio qui fra di noi, un individuo autodidatta che ha raggiunto le competenze di un analista.
Mi chiedoper quale motivo tale individuo non possa identificarsi in un informatico. Siamo forse al corrente di tutte le sue competenze ? No di certo. Il dato di fatto indiscutibile è che il nostro amico abbia trovato, mi sembra, un buon posto di lavoro in campo informatico senza aver conseguito alcuna laurea. A mio modesto parere il nostro amico si sente, ed è un informatico, nonostante una società alimentata dall'immagine lo alieni da tale titolo. Ma non è di certo questo l'importante. L'importante è che il nostro amico ha competenze estese e soprattutto lavora in un settore che ama.
Quando qulache pagina addietro parlavo di poesia e arte, di umanità e di speranza, era semplicemente dovuto alla mio timore che il rifiuto del sogno e di nobili ambizioni (anche se probabilmente utopiche) pone il rischio di una deprimente e sconsolante perdità del senso di umanità. Sarò stato forse arrogante(non mi è sembrato, ma potrei aver trascurato qualcosa nei miei post), ma quando parli ( e mi dispiace dirlo ) sento di associarti più ad una macchina che ad un uomo. Da dove viene tanta freddezza ?
La tecnologia è importante, non lo metto in dubbio, ma è sfruttata nella sua forma più pessima. Pensare e sognare è altrettanto importante, pena la mutazione dell'uomo in automa sfruttato da un sistema astratto ed autoalimentato da un mercato senza volto.
Quando ti invitato a leggere poesie non ti ho certo invitato a smettere di studiare o di calcolare. Ti ho invitato a "sentire" un po' di più. Sembrerò presuntuoso, ma ti assicuro che non lo sono affatto.
Ciao.
Senza nulla togliere al "nostro amico" per cui ho stima e ammetto che è riuscito a fare una cosa che sanno fare in pochi. Ma nella nostra società se uso il termine "ingegnere" o "avvocato" sulla mia persona, senza possederne il titolo "legale" sono perseguibile a livello penale. Una mia amica fu operata da un medico bravissimo. Quel medico la operò e il problema si risolse. Anni dopo quel medico si scopri' non avere la laurea in medicina. Fu arrestato, indipendentemente dal fatto che non aveva mai ucciso nessuno e anzi, forse il suo lavoro l'aveva fatto meglio di un chirurgo reale.

Non voglio fare flames, ci mancherebbe, ma a questo punto voglio capire il tuo modo di ragionare che non mi è chiaro.
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Old 13-07-2005, 13:31   #628
fek
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Si usa un "linguaggio" per la loro descrizione, messo a punto nei millenni, che si chiama Matematica. La scienza, fine a se stessa, non ha nessuna utilità in se, se non correttamente applicata. Un integrale, fine a se stesso, non ha nessun valore. Acquisisce valore quando viene inserito in un contesto in grado di descrivere qualcosa (un fenomeno, una proprietà, ecc). E questa è la tecnica.
Sono d'accordo con tutto il resto che hai scritto ma un matematico ti fucilerebbe sul colpo per quello che hai scritto qui

Esistono branche vastissime della matematica che non hanno alcuna utilita' pratica e probabilmente non ne avranno mai, nessuna applicazione e non spiegano o descrivono alcun fenomeno, pero' vengono comunque studiate, per pura "conoscienza". I matematici veri sono molto gelosi di questo, tanto che fanno distinzione fra Matematica e Matematica Applicata.

A che serve in pratica dimostrare il teorema di Fermat? A nulla, pero' ci sbattono la testa da secoli.
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Old 13-07-2005, 14:45   #629
norman900
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Originariamente inviato da fek
Quindi il fatto che un autodidatta (bravissimo per altro) sia a tutti gli effetti un ottimo informatico e' la dimostrazione che il titolo di studio non serva ad attestare in parte le proprie capacita', e da qui si deduce che la tecnologia non sia servita a migliorare la condizione di effettivo benessere della societa' umana?
Perchè, ... vuoi farmi credere che per imparare autonomamente ( mi riferisco a qualsiasi disciplina ) sia necessaria la tecnologia ? Questa deduzione pare un po' fragile.


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Originariamente inviato da fek
Mi sembra una tesi quanto meno un po' semplicistica. Come dire, un mio amico ha trovato per terra un porta foglio con assegni per centomila euro, per guadagnare cento mila euro allora basta che usciamo per strada e cerchiamo tutti portafogli per terra.
Ti sembra che impare ( studiare, libri, fatica) sia minimamente paragonabile ad un colpo di "sfortuna" lungo la strada ? Certo, se si continua ad associare l'impegno con la buona sorte, le sempre più diffuse ambizioni di "scalata sociale" individuale si riducono a fenomeno comune più che legittimo senza destar più il benchè minimo stupore.


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Originariamente inviato da fek
Pero' scrivi da un PC, se stai male ti vai a curare all'ospedale o prendi semplicemente un aspirina (no, non cresce sugl'alberi, e' prodotta con processi chimici), vai al supermercato a comprare da mangiare invece di coltivartelo da solo, che ti porterebbe via un sacco di tempo che ora dedichi a leggere le poesie.
Ho già detto di non odiare affatto la tecnologia nella sua accezione ideale. Rifletti: Abbiamo le automobili, magari impegnamo 20 minuti per raggiungere il centro dalla periferia e viceversa. Ma all'aumentare delle comodità sono aumentate le necessità, all'aumentare dei rimedi sono aumentati i problemi, all'aumentare dei beni sono aumentati gli sprechi. Impiegherò 20 min per raggiungere il centro, ma il tempo guadagnato andrà sfruttato per altri impegni e altri bisogni che in un computo totale non concederanno nessun concreto guadagno in termini di tempo ( infatti di poesie ne leggo poche ).
La tecnologia come E' ORA, e sottolineo ora, pare soltanto uno strumento di mercato, atto a moltiplicare esponezialmente i bisogni superflui tanto cari a quello strano fenomeno chiamato consumo. La tecnologia, nonostante le sue inquantificabili potenzialità, mi sembra, nella sua concretezza attuale, un mero strumento di potere e di distruzione, oltre che una sorta di panacea per gli illusi del progresso.
Non è certo per godere della condizione attuale che accendo e scrivo e studio davanti al pc. Non è certo per guadagnare più dei tanto odiati 1000 € che ho deciso, a 28 anni, di ricominciare a studiare e di rigettarmi in quell'illusione che in tanti odiate ma che sta alla base di quell'umanità che tanto sembra concreta, ma che alla fine solo agli illusi appartiene.
Un ultima domanda, mio "superbo" fek. La tecnologia è di tutti ? Quei benefici di cui tu parli, aspirine, medicinali ecc, appartengono a tutti ?
Hai avuto la fortuna/sfortuna di nascere nel mondo dei "civili" che giustificano il loro illusorio progresso e benessere sulla miseria e le morte di un mondo altrettanto vasto e non meno degno di diritti UMANI.
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norman900 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-07-2005, 15:01   #630
Johnn
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Originariamente inviato da norman900

... Ma all'aumentare delle comodità sono aumentate le necessità, all'aumentare dei rimedi sono aumentati i problemi, all'aumentare dei beni sono aumentati gli sprechi. Impiegherò 20 min per raggiungere il centro, ma il tempo guadagnato andrà sfruttato per altri impegni e altri bisogni che in un computo totale non concederanno nessun concreto guadagno in termini di tempo ( infatti di poesie ne leggo poche ).
La tecnologia come E' ORA, e sottolineo ora, pare soltanto uno strumento di mercato, atto a moltiplicare esponezialmente i bisogni superflui tanto cari a quello strano fenomeno chiamato consumo.

...

La tecnologia è di tutti ? Quei benefici di cui tu parli, aspirine, medicinali ecc, appartengono a tutti ?
Hai avuto la fortuna/sfortuna di nascere nel mondo dei "civili" che giustificano il loro illusorio progresso e benessere sulla miseria e le morte di un mondo altrettanto vasto e non meno degno di diritti UMANI.

Per il primo pezzo: qual è il metro per misurare che i problemi sono aumentati? Secondo me non aumentati.

Per il secondo pezzo: sono d'accordo che la tecnologia non è di tutti, non tutti se la possono permettere (anche qui da noi) e c'è molto da fare per migliorare le cose. Però si potrebbe vedere la cosa in maniera opposta: oggi almeno poche persone si riescono a curare ed usufruire di certe tecnologie, prima neanche i re e i faraoni si potevano curare se gli prendeva una polmonite.

Poi ho il sospetto che solo una società come quella di oggi, volendo anche violenta e belligerante e sprecona, permette uno sviluppo tecnologico e scientifico così rapido e veloce. Se chi avesse inventato il trattore, risparmiando il 90% del suo tempo per arare i campi, per quel tempo guadagnato oziasse, l'umanità avrebbe solo inventato il trattore e si sarebbe fermata lì.

Il tutto ovviamente imho.
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Old 13-07-2005, 15:07   #631
VICIUS
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Originariamente inviato da norman900
Ho già detto di non odiare affatto la tecnologia nella sua accezione ideale. Rifletti: Abbiamo le automobili, magari impegnamo 20 minuti per raggiungere il centro dalla periferia e viceversa. Ma all'aumentare delle comodità sono aumentate le necessità, all'aumentare dei rimedi sono aumentati i problemi, all'aumentare dei beni sono aumentati gli sprechi. Impiegherò 20 min per raggiungere il centro, ma il tempo guadagnato andrà sfruttato per altri impegni e altri bisogni che in un computo totale non concederanno nessun concreto guadagno in termini di tempo ( infatti di poesie ne leggo poche ).
Chi lo ha detto? Io quando uso la macchina non sono mica obbligato a produrre. Posso tranquillamente usarla per andare a trovare la mia ragazza o divertirmi. Chi non ha mai preso la macchina dopo una nevicata per fare qualche controsterzo in un parcheggio

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Originariamente inviato da norman900
La tecnologia come E' ORA, e sottolineo ora, pare soltanto uno strumento di mercato, atto a moltiplicare esponezialmente i bisogni superflui tanto cari a quello strano fenomeno chiamato consumo. La tecnologia, nonostante le sue inquantificabili potenzialità, mi sembra, nella sua concretezza attuale, un mero strumento di potere e di distruzione, oltre che una sorta di panacea per gli illusi del progresso.
Vogliamo parlare degli strumenti per fare esami TAC e RMN? Quante vite è stato possibile salvare con una diagnosi tempestiva fornita da uno di questi strumenti? La tecnologia ci fornisce degli strumenti che dasoli sono inutili pezzi di materiali plastici e metalli vari. Siamo noi usandoli per qualcosa che gli diamo un senso. Puoi comprare un aereo per fare il figo con gli amici oppure portare aiuti umanitari in tutto il mondo.
VICIUS è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-07-2005, 15:15   #632
fek
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Originariamente inviato da norman900
Perchè, ... vuoi farmi credere che per imparare autonomamente ( mi riferisco a qualsiasi disciplina ) sia necessaria la tecnologia ? Questa deduzione pare un po' fragile.
E' fragilissima. Tanto e' vero che non mi sono mai sognato di affermarlo.

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Ti sembra che impare ( studiare, libri, fatica) sia minimamente paragonabile ad un colpo di "sfortuna" lungo la strada ? Certo, se si continua ad associare l'impegno con la buona sorte, le sempre più diffuse ambizioni di "scalata sociale" individuale si riducono a fenomeno comune più che legittimo senza destar più il benchè minimo stupore.
Mai detto neppure questo. Ho detto che e' molto improbabile da autodidatta si diventi particolarmente esperti in un campo e le statistiche anche solo molto parziali di questo forum mi danno ragione. Quanti autodidatta vedi? Uno, bravissimo. Gli altri che lavorano ad un certo livello sono laureati.

Quindi, affermare che visto che uno e' stato bravissimo da autodidatta a crearsi una posizione ci possono riuscire tutti, e' come affermare che visto che uno ha trovato un portafoglio per strada quella sia una strada percorribile per fare soldi. Non lo e', sono entrambi due casi.

Quote:
Rifletti: Abbiamo le automobili, magari impegnamo 20 minuti per raggiungere il centro dalla periferia e viceversa. Ma all'aumentare delle comodità sono aumentate le necessità, all'aumentare dei rimedi sono aumentati i problemi, all'aumentare dei beni sono aumentati gli sprechi.
Rifletto, si stava meglio quando si stava peggio. Non la compro.
Io so solo che se Leonardo Da Vinci non avesse avuto qualcuno che produceva il cibo per lui grazie ai miglioramenti tecnologici che permettono all'uomo di aumentare la produttivita', anche il buon Leonardo al posto di dipingere la Gioconda si sarebbe spaccato la schiena nei campi.

Non ci sono poesie che tengono qui, e' un dato di fatto. Tu puoi avere tempo per scrivere a noi di leggere piu' poesie perche' non devi usare quel tempo per sostenerti (ci sono altri che lo fanno per te e per me e per tanti altri), e tutto questo grazie allo sviluppo tecnologico. Il resto sono paranoie.

Quote:
Un ultima domanda, mio "superbo" fek. La tecnologia è di tutti ?
In mancanza di argomenti, la si butta sul personale. Ma in questo particolare forum non amiamo questo atteggiamento canzonatorio, quindi il mio discorso con te si conclude qui. Saluti
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Old 13-07-2005, 15:35   #633
norman900
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Originariamente inviato da Johnn
Per il secondo pezzo: sono d'accordo che la tecnologia non è di tutti, non tutti se la possono permettere (anche qui da noi) e c'è molto da fare per migliorare le cose. Però si potrebbe vedere la cosa in maniera opposta: oggi almeno poche persone si riescono a curare ed usufruire di certe tecnologie, prima neanche i re e i faraoni si potevano curare se gli prendeva una polmonite.
Scusami, ma non riesco a vederla in maniera opposta. Ovviamente a mio modesto parere, non ci sono alternative. O si vive e si beneficia tutti dei vantaggi, o, allo stesso modo, tutti insieme muoriamo.

Quote:
Originariamente inviato da Johnn
Poi ho il sospetto che solo una società come quella di oggi, volendo anche violenta e belligerante e sprecona, permette uno sviluppo tecnologico e scientifico così rapido e veloce. Se chi avesse inventato il trattore, risparmiando il 90% del suo tempo per arare i campi, per quel tempo guadagnato oziasse, l'umanità avrebbe solo inventato il trattore e si sarebbe fermata lì
Infatti, non sto mica predicando una rinuncia allo sviluppo. Ma se lo sviluppo fosse davvero funzionale all'intera umanità, lo stagnante e deprimente surplus dei paesi "fortunati" andrebbe ridistribuito nella condivisione globale delle risorse, e allora si che il progresso riocoprirebbe un ruolo non dico utile, ma irrinunciabile.
Sarà una mia impressione, ma sembra che quel trattore di cui parli e e quel 90% risparmiato continuino a servire uno sviluppo dedicato ad una parte, sempre a mio modesto parere, troppo limitata dell'umanità, in nome di "importantissime" e "indispensabili" necessità quali telefonini dalle potenzialità inutilizzate dalla maggior parte degli utenti, inutili computer desktop la cui potenza è uno strumento per l'esibizione di valore sociale in forum etc, automobili diffuse in quantità spropositate simbolo di autorità,
di vanto e di oltraggioso consumo energetico, lettori di vario genere per un cannibalismo dei prodotti multimediali teso soltanto alla svalutazione del valore emitivo ed artisco delle produzioni audio-visive,... e potrei proseguire senza termine.
Quel 90% di cui parli, credi davvero che un giorno verrà utilizzato per un utilizzo della tecnologia in funzione dell'umanità intera. Lo spero.
Io lo spero davvero.
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norman900 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-07-2005, 15:42   #634
norman900
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Originariamente inviato da fek
In mancanza di argomenti, la si butta sul personale. Ma in questo particolare forum non amiamo questo atteggiamento canzonatorio, quindi il mio discorso con te si conclude qui. Saluti
Nemmeno io ho gradito il tuo particolare e velato atteggiamento canzonatorio sulla velleità delle mie parole e sulle mie allusioni alla poesia.
E' con molto piacere che anche io chiudo la mia spiacevolissima discussione con te in questo momento.
Ciao.
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norman900 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-07-2005, 15:56   #635
amilcosounds
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Messaggi: 16
Buon giorno a tutti!

Per prima cosa complimenti per la discussione che grazie ai due guru-professionisti del settore (Francesco e Maurizo) sta prendendo la forma di un vero e proprio spaccato sulla vita da programmatore di video-games .

Io ho letto abbastanza anche se ho tralasciato le fasi più tecniche della conversazione perchè di programmazione non ci capisco quasi niente, ma è stato istruttivo lo stesso .

In verità mi sento un pò in trasferta: sono un musicista appassionatissimo di videogiochi e di implementazioni audio su pc e musica digitale in generale nonche colonne sonore composizione etc. Mi sto dunque interessando moltissimo alla musica nei videogiochi ed in senso più ampio alle implementazioni audio.

Cari Francesco e Maurizio non è che potreste illustrarmi un pò (sempre se vi fa piacere) più o meno come funziona il discorso musica-audio nelle vostre rispettive aziende? Ovviamente per sommi capi perchè non è il vostro campo.

Mi piacerebbe avere qualche riferimento generale: per esempio se avete un musicista in pianta stabile o se prendete dall' esterno professionisti del settore. Se avete un audio designer ed un audio programmer o se c' è un' unica figura che fa tutto. Quanta importanza viene data all' audio (inteso non solo come musica, ma come sonoro in generale all' interno di un gioco). Se vi servite di grandi librerie per le musiche e per gli effetti o le musiche dei vostri giochi sono "firmate", se si fa ricerca sugli effetti audio di supporti hardware (tipo gli EAX) etc.

P.S. Ho letto che si parlava di Lemmings come di un vecchio, vecchio gioco: io qualche volta una partitella ancora la faccio, secondo me quell' idea ha fatto storia un pò come Populus .

Grazie anticipatamente per le eventuali risposte
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Old 13-07-2005, 17:29   #636
3nigma666
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ragazzi ... non capisco a volte mi sembra che si sia un po troppa ipocrisia in alcuni post. Dai ,la regola è che chi è laureato è PIU COMPETITIVO di chi non lo è! C'è poco da dire che esistono informatici o matematici migliori di chi la laurea non ce l'ha perche sono CAZZATE ENORMI,e lo sapete bene! Un autodidatta prima non ha METODO ,TANTE PICCOLE SFUMATORE CHE FANNO LA DIFFERENZA TRA UN CODICE ELEGANTE E UNO NON ELEGANTE NON LE CONOSCONO, TERZO MOLTO CODICE LO SCRIVONO SENZA SAPERE PERHCE VA ESATTAMENTE SCRITTO IN QUELLA MANIERA,esempio stupido posso scrivere this.x = x in un costruttore,senza sapere cosa esso significhi realmente,ignorando completamente che si tratta di un passaggio di assegnazione di reference ,ma semplicemetne lo usano perche "altrimenti" il codice non va (era un esempio banale il primo che mi è saltato la testa). Le vocine che dicono :" non è necessaria la laurea per essere bravi informatici,matematici ecc" a mio avviso escono dalla bocca di persone che ho non hanno avuto la voglia o la possibilita di studiare ,e che lavorano nel campo della programmazione o cmq informatica ... puo esistere qualche persona non laureata che ne sa quanto un laureato se non di piu ,ma è 1 su un miliardo .. un esempio Jhon carmack ,che ha scritto wolfestein introducendo il concetto di 3d quando ancora stava alle superiori... pero LUI E' JHON CARMACK ,uno dei migliori programmatori,se non IL MIGLIOR programmatore mai esistito,quando fa un motore 3d diventa benchmark ufficiale e NVIDIA E ATI fanno la corte per far si che il codice sia ottimizzato per la loro scheda.. penso sia l'unico informatico al mondo a girare con il ferrari ... Ma di gente cosi ce n'è una su un miliardo ogni 10 anni ..tutti gli altri NON laureati sono e rimarranno a livello di competenze inferiori ad un laureato ,questo perche non hanno intrapreso un percorso di studi che insegna ad analizzare in maniera analitica e dinamica i problemi,che insegna il metodo migliore per affrontare un problema ,insegna a scomporlo in problemi piu piccoli in maniera sistematica ,cosa che da sola un persona ,senza uno specifico insegnamento NON puo CAPIRE perche sono metodi e sistemi frutto di anni e anni di ricerca dei migliori matematici e sistemisti del mondo (Vedi i vari algoritmi di ordinamento o Huffman ,la teoria dei red black tree , i grafi ... ) sfido qualsiasi sostenitore della tesi : la laurea non SERVE, ad implementare (senza fare crtl+c , ctrl+v ) algoritmi ,o che conoscano le migliori strategie per affrontare i design pattern ... quindi a mio parere la laurea rimane ed è un segno di distinzione , e permette di aprire porte altrimenti inaccessibili ai piu ,e ovviamente NON è LA LAUREA UN PUNTO DI ARRIVO MA UN INIZIO,UNA TAPPA FONDAMENTALE!

Ultima modifica di 3nigma666 : 13-07-2005 alle 17:41.
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Old 13-07-2005, 17:47   #637
anx721
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La cultura informatica serve soprattutto per questione che vanno al di là della progarmamzione. Un appasssionato di programmazione studiando da sè può benissimo riuscire meglio di un qulsiasi laureato.

E se uno studia da sè può anche affrontare altre questioni al di là della programmazione. Ma allora il punto è questo: chi studia in generale riesce meglio di chi non lo fa, e la laurea dovrebbe certificare che la persona ha affrontato un certo tipo di studio. Se poi uno ha studiato nell'ambito di un corso universitario o ha studiato da sè (ma studiato veramente) il risultato non è differente. La laurea serve a certificare che hai fatto un certo percorso, è lo studio che fa la differenza non la laurea in sè.
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Old 13-07-2005, 17:56   #638
3nigma666
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A mio parera non è assolutamente cosi , in quanto il percoso di studio della laurea è stato pianificato a tavolino da persone competenti ,mentre invece lo studio di un autodidatta è per forza di cose confuso,mal organizzato e lacunoso,per vari motivi:
1) Autodidatta significa che studia da se...Pero non conoscendo gli argomenti prima di studiarli,come fa un autodidatta ad essere sicuro di aver studiato e aver acquisito le basi sufficienti per dire: conosco la materia?
2)come fa un autodidatta ad autogiudicarsi e dire: si io la conosco la materia.. per essere giudicata la propria competenza ci deve essere qualcuno CHE TI GIUDICA E CHE CONOSCE GIA ACCURATAMENTE LA MATERIA!

Un laureato invece ha seguito un percorso di studi che da le fondamenta ,ed è sicuro di aver acquisito la materia in maniera sufficiente per poter poi approfondirla in tutte le sue diramazioni in quanto c'è stata una persona (l'insegante) che ha fornito TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI AI FINI DELLA MATERIA e CHE HA POI TESTATO l'effettivo APPRENDIMENTO!
Quindi il laureato HA alle spalle delle basi SOLIDE E COMPLETE , un autodidatta ,proprio per definizione di AUTODIDATTA ha delle basi LACUNOSE NON SOLIDE!

Codice:
           
      AUTODIDATTA ---- studia -----> acquisisce nozioni 
                                                                |
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                                                         deve verificare 
                                                             che siano 
                        si autointerroga<------- nozioni complete 
                         per vedere                    e sufficienti 
                        se HA appreso 
                        le nozioni sufficienti
                        per conoscere la materia
                                    |
                                    |
                                    | 
                                    |
                          MA come fa a sapere se 
                          quello che ha studiato è  
                          sufficiente se non conosce  =====>  CONOSCENZA
                          ancora tutta la materia????                 LACUNSA

                         
      Studente:

       Insegnate Conosce 
               gia tutta          ---comuinica cosa--->  Studente studia 
              la materia                   studiare                  |
                                                                        | 
                 |                                                      | 
                  -------------TESTA L'INSEGNATE------------------------
                                      la conoscenza
                                                |
                                                |
                                                |=====> Conoscenza completa 
                                                                  sufficiente

Ultima modifica di 3nigma666 : 13-07-2005 alle 18:07.
3nigma666 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-07-2005, 18:13   #639
norman900
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Un 'autodidatta, proprio per definizione, non cerca un percorso imposto ma impara per un desiderio che è insito in se.
Non credo che una persona sedotta dalla conoscienza possa permettersi delle lacune. Ovunque una lacuna sia rilevata, questa viene colmata.
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Old 13-07-2005, 18:21   #640
gokan
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Originariamente inviato da 3nigma666
Quindi il laureato HA alle spalle delle basi SOLIDE E COMPLETE , un autodidatta ,proprio per definizione di AUTODIDATTA ha delle basi LACUNOSE NON SOLIDE!
Mi sa che stai sparando un pò troppe fesserie
Quante volte all'uni si studia una materia da soli senza aver seguito il corso per motivi X? Tante volte!!
Quando ti studi la materia da solo e poi vai a fare l'esame, hai fatto da autodidatta che ti piaccia o no, se poi per te, il fatto che ti vai a fare l'esame davanti il professore e lui ti scrive il voto su libretto è un'altra cosa...quante volte si è preparati e per un motivo o per un altro (un attimo di confusione,la sfortuna, etc) l'esame non viene superato? E' capitato a tutti di sentirsi preparati e poi non riuscire a superare l'esame, ma non significa che se il prof. non ti firma il libretto non conosci la materia/argomento!!
Dai, con questi discorsi, non mi sembri neanche uno che vada all'univ.

Poi, nel campo dell'informatica l'esperienza conta moltissimo, un mio cugino che lavora da tanti anni fuori dall'italia e che per questo motivo ha lasciato un pò da parte l'università (scritto in ing. elettrica, gli mancava una sola materia), non ha mai sentito il peso di non essere laureato ed adesso che ha trovato lavoro qua, mai nessuno gli ha fatto pesare questa cosa...un mese fa si è laureato e per i datori di lavoro non è cambiato niente...questo perchè lui era forte di un esperienza acquisita con gli anni.. Adesso ha la soddisfazione di essere laureato, ma per come gli vanno le cose, ora come ora, non gli è cambiato nulla
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