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#41 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Bolzano
Messaggi: 2776
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#42 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 1999
Messaggi: 31879
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edit: credevo di essere nel thread su Mastella e la probabile caduta di governo!!!
![]() ps: sicuramente i fondi "azionari" risentiranno dell'andamento negativo...
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Epilogo... Se non ti rispondo... potresti essere tra quelli che ho messo in ignore list! Thread ufficiale Asus ZenWiFi AX - XT8 Ultima modifica di Raven : 21-01-2008 alle 20:28. |
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#43 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2005
Città: Luxembourg
Messaggi: 9332
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che dite ? vendere[fondi azionari e bilanciati] e limitare le perdite o sperare che si riprenda ? In fondo non ho bisogno di soldi (che sono poi 2 lire in croce.) subito...
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►► Blog in una riga: Lahde Quits Hedge Funds, Thanks `Idiots' for Success ◄◄ "It's so much easier to suggest solutions when you don't know too much about the problem." - Malcolm Forbes
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#44 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 821
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Bene, dopo i geni del tasso variabile per acquisto monolocale a 300.000€ con orizzonte temporale di 30 anni perchè "una volta che devi pagare l'affitto tanto vale...", voglio vedere sul lastrico quelli del fondo pensione/polizza vita pacco delle banche e/o assicurazioni.
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese) "Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?" Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia. |
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#45 |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2002
Messaggi: 1905
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#46 | |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2002
Messaggi: 1905
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Meglio verdi di rabbia per un buon affare non fatto, che rossi di vergogna per essere entrati in un affare da non farsi... Enrico Cuccia. |
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#47 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Pordenone
Messaggi: 615
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Non mi preoccuperei molto per i fondi pensione infatti essi investono regolarmente poco alla volta acquistando sia sui ribassi che sui rialzi.
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#48 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
Messaggi: 2579
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se li scambi i soldi sono sicuramente persi. l'altro giorno parlavo con una signora che qualche anno fa ha investito dei soldi. Era andata in rosso, ha deciso di scordarsi del fondo, dopo tempo è ritornata ed era in guadagno. Le borse sono cicliche prima o poi torneranno a salire e recupereranno.
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Utente gran figlio di Jobs ed in via di ubuntizzazione Lippi, perchè non hai convocato loro ? |
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#49 | |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2002
Messaggi: 1905
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http://www.youtube.com/watch?v=XNMPK5M7Siw |
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#50 | |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2002
Messaggi: 1905
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Per fare paragoni (seppur discutibili), bisogna sapere in cosa sta investendo lui e in cosa aveva investito la signora... altrimenti il tuo discorso è completamente campato in aria... |
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#51 |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2002
Messaggi: 1905
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Copio incollo da Affari e finanza di repubblica:
Nel corso del 2007 il mercato dei fondi comuni di investimento in Italia si è ulteriormente contratto, dopo i risultati negativi del 2006. Nell’anno la raccolta netta è stata negativa per circa 57 miliardi di euro, mentre era stata negativa per circa 39 miliardi nel 2006. Il contributo più negativo è stato dato dal disinvestimento dai fondi obbligazionari che ha caratterizzato sia i fondi di diritto italiano che i roundtrip e che ha superato i 42,8 miliardi di euro, dopo un dato negativo per circa 35 miliardi del 2006. Il portafoglio di fondi distribuito in Italia si è caratterizzato storicamente per una elevata quota della componete obbligazionaria, rispetto ai portafogli europei, che ha sostituito l’investimento diretto in titoli pubblici delle famiglie. La difficoltà a produrre valore delle gestioni obbligazionarie tradizionali ha comportato negli ultimi anni una elevata debolezza della domanda, a cui ha corrisposto una minore proposizione di questi strumenti da parte delle reti distributive. Nel biennio 20062007 il comparto obbligazionario ha perduto circa 8 punti percentuali sul totale dei fondi, passando dal 46.5% dei fine 2005 a 38.4% di fine 2007. Fin dallo scorso anno la ricomposizione tra le categorie di fondi ha premiato gli strumenti a ritorno assoluto, ovvero non collegati ad un benchmark di mercato, collocati nella categoria dei fondi flessibili, e i fondi hedge rivolti alla clientela delle fasce alte per la richiesta di un investimento minimo. Anche se la crescita di queste nuove linee di gestione non ha frenato la contrazione complessiva del portafoglio di fondi distribuiti. Ma la maggiore debolezza del mercato dei fondi comuni in Italia è la continua emorragia dei fondi azionari e dei più tradizionali fondi bilanciati, che dalla crisi dei titoli tecnologici non ha conosciuto sosta, anche negli anni caratterizzati da andamenti molto positivi dei mercati azionari. E’ difficile dire quanto questo sia dovuto alle sole preferenze degli investitori o anche alla difficoltà delle reti distributive a gestire il rischio connesso ad una composizione più azionaria del portafoglio di fondi delle famiglie. E’ probabile che entrambe le cause abbiano contribuito, in un mercato finanziario e del risparmio improvvisamente cambiato con l’entrata dell’Italia nell’euro. Certo la scarsa presenza degli investitori istituzionali sul mercato azionario italiano non è stata e non è un contributo utile alla attuale fase di ristrutturazione delle imprese italiane, che per rafforzare la propria presenza sui mercati internazionali debbono crescere in termini dimensionali. Imprese di maggiori dimensioni hanno infatti l’esigenza di diversificare le fonti di finanziamento, di accedere direttamente al mercato e di trovare possibilmente investitori istituzionali in grado di collocare i loro titoli in portafogli finanziari con orizzonti di investimento di medio e lungo termine. Chiara Fornasari La parte evidenziata deve far rifelttere sul fatto che se gli investitori istituzionali non considerano il mercato italiano adatto ai loro investimenti... tanto appetibile non è. |
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#52 |
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Messaggi: n/a
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Ammmazza oggi mi sa che sarà peggio.
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#53 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: PD
Messaggi: 11742
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Nel breve periodo conviene vendere , a lungo termine ( 5-10 anni ) dovresti guadagnarci .
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Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn |
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#54 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
Messaggi: 2579
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e come dice cfranco: Quote:
Già nel 2005 le borse avevano più che recuperato i crolli dell'11 settembre. L'importante è capire che il mercato al di là dei periodi ad andamento negativo è sempre in crescita nel medio-lungo periodo.
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Utente gran figlio di Jobs ed in via di ubuntizzazione Lippi, perchè non hai convocato loro ? |
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#55 | |
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Member
Iscritto dal: Dec 2001
Città: Rovigo
Messaggi: 116
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se li togli adesso (se sono pochi e non indispensabili) è già troppo tardi... soffri in silenzio...e aspetti.
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#56 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2005
Città: Luxembourg
Messaggi: 9332
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Mi sa che venderò una parte, i fondi più esposti , diciamo un 30-40% di quello che ho investito. Ho fino alle 11.00 per decidere .
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Ultima modifica di MesserWolf : 22-01-2008 alle 09:06. |
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#57 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: PD
Messaggi: 11742
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E pensare che era arrivato a 34.000 ... ![]() Io venderei ...
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#58 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2005
Città: Luxembourg
Messaggi: 9332
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Cmq si mi sa che qua vendo quasi tutto , terrò giusto un bilanciato e qualcosina dell'internazionale azionario.
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#59 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 20011
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BORSA: SECONDA GIORNATA NERA, CROLLI A CATENA IN ASIA
Seconda giornata nera per le Borse asiatiche, ormai in caduta libera per il timore di una recessione negli Stati Uniti, il più grande mercato del mondo per esportazioni dall'Asia. A metà giornata Tokyo è a -5, Hong Kong a -8 mentre Mumbai e Seul hanno chiuso le contrattazioni dopo crolli rispettivamente del 9,7 e del 6,16 per cento. In picchiata anche le Borse minori come Shanghai (-4,07), Singapore (-4,83) e Kuala Lumpur (-3,99). Giakarta ha segnato un ribasso record dell' 8,79 per cento, mentre Sydney ha continuato la sua lunga discesa con un 5, 97. Alcuni analisti hanno affermato che le Borse "cercano indicazioni" ma oggi negli Usa le Borse sono chiuse per una giornata festiva. La crisi delle Borse, secondo gli osservatori, è una clamorosa affermazione di sfiducia nel piano per la ripresa economica presentato venerdì scorso dal presidente George W.Bush, che prevede investimenti per 140 miliardi di dollari. Osamu Tamanda, un operatore giapponese, ha sostenuto che solo "una decisione del governo americano di immittere fondi pubblici per risolvere il problema dei mutui", potrebbe portare ad una ripresa del mercato. SPETTRO RECESSIONE SCUOTE MERCATI E' stato un lunedì nero quello che ha colpito le Borse di tutto il mondo con la sola Wall Street 'graziata' dalla chiusura dovuta alla festività del Martin Luther King Day ma i cui futures hanno subito un pesante ribasso e che preannunciano per domani una giornata di forti ribassi. Un crollo generalizzato partito in mattinata dall'Asia che ha quasi eguagliato le perdite dell'11 settembre 2001, e che ha bruciato nella sola Europa 437 miliardi di euro, preoccupando i governi e gli organismi internazionali. Allora gli attacchi alle Torri Gemelle dei terroristi islamici, arrivati in un contesto economico già negativo, provocarono crolli vicini al 10% e innescarono un ciclo di ribassi terminato solo nel marzo 2003 quando partì invece una lunga fase rialzista. Ora quel periodo, spinto dalla vertiginosa crescita delle economie emergenti, pare finito e si teme l'arrivo della recessione negli Stati Uniti che le misure per 150 miliardi di dollari varate dall'amministrazione Bush non sembrano poter arginare. Ma alla base del calo odierno vi è anche una miscela esplosiva di vari fattori: in primis l'onda lunga del crollo del mercato dei mutui subprime, risultato peggiore del previsto e i cui effetti si fanno sentire ora sui bilanci delle grandi banche. Dopo Merrill Lynch a pagare il conto è la tedesca WestLb con perdite per oltre 1 miliardo. Nei guai anche gli assicurativi che coprono il rischio delle emissioni obbligazionarie delle società ma anche le società di investimento e ancora una volta le banche, ad esempio la Bank of China, che con il crollo dei mercati vedono deprezzarsi le loro partecipazioni e sono costrette a maxi svalutazioni rivedendo le loro stime di utili e ricavi. I ribassi dei listini, spiegano analisti e operatori, provocano quindi vendite generalizzate dei titoli azionari per coprire le perdite e per spostare la liquidità su strumenti più sicuri come le obbligazioni governative in una spirale negativa che affossa sempre di più i mercati. Insomma l'arrivo dell'Orso, termine con il quale si indica una fase di calo duraturo e continuo dei listini mentre il Toro indica uno scenario di rialzi, è ormai realtà. La Morgan Stanley in una nota spiega infatti che non è ancora il momento di tornare a comprare nonostante gli indici siano, rispetto ai massimi degli ultimi mesi, inferiori alla soglia critica del 20%. I numeri dei ribassi di questo lunedì nero sono impressionanti anche solo citando i grandi colossi bancari-assicurativi come Axa (-10%), Allianz (-9%), Bnp (-9,6%), Bank of China (-6,4%) o Ing (-10,5%). Le vendite non hanno però risparmiato i titoli di altri settori come BP (-6,3%), Suez (-8,1%), Nokia (-6,3%) e Siemens (-8,5%). Nella tabella la chiusura dei principali listini mondiali: - Tokyo -3,86% - Hong Kong -5,49% - Shangai -5,14% - Mumbai -7,13% - New York chiusa per festività - San Paolo (in corso) -6,03% - Londra -5,48% - Parigi -6,83% - Francoforte -7,16% - Milano -5,17% - Madrid -7,54% - Amsterdam -6,14% - Zurigo -5,26% . EURO GIU' IN LUNEDI'NERO BORSE, PAURA RECESSIONE USA Nel lunedì nero delle borse mondiali, l'euro va giù contro tutte le maggiori valute fino a scivolare sotto la soglia 1,45 dollari e a toccare i minimi da cinque mesi contro lo yen. La paura di una recessione negli Stati Uniti e di un rallentamento più forte del previsto dell'economia globale ha fatto crollare le borse - in una giornata condizionata anche dall'assenza delle contrattazioni a Wall Street per la ricorrenza del Martin Luther King Day - con i mercati europei che hanno registrato il ribasso più pesante dall'attacco alle Torri gemelle nel 2001. Anche dal Fondo Monetario Internazionale arrivano segnali di forte preoccupazione: il direttore generale del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn definisce la situazione economica "seria" spiegando che il " rallentamento statunitense si farà sentire sui paesi ricchi" e che "la caduta del mercato indica che il piano Bush è insufficiente". L'onda lunga della crisi subprime esplosa negli Stati Uniti ha travolto WestLB, la banca pubblica tedesca che ha chiuso il 2007 con perdite per circa un miliardo di euro, così come Bank of China che dovrebbe effettuare svalutazioni per l' equivalente di 4,8 miliardi di dollari americani, mentre schizza in alto il rischio di default societario. Sono infatti saliti ad un nuovo record i cosiddetti 'credit-default swaps' su 125 società in possesso di 'investment grade', cioé dei requisiti di rating fissati dalle maggiori agenzie di valutazione, anche alla luce delle forti difficoltà delle società assicuratrici di bond Mbia e Ambac dopo che il rating di quest'ultima è stato tagliato venerdì da Fitch. In mattinata, Nout Wellink, componente del consiglio Bce, aveva detto che quest' anno il tasso di crescita nella zona-Euro potrebbe scendere all' 1,5%, alimentando appunto preoccupazioni sulla tenuta dell' economia del Vecchio Continente, fino ad oggi mai messa in discussione dalla Banca centrale europea. L'euro è così sceso fino al minimo di seduta di 1,4421 dollari contro 1,4621 di venerdì scorso, per poi assestarsi attorno a 1,4440 dollari. Il crollo delle borse ha costretto gli investitori a rientrare dalle posizioni di carry trade, spingendo al rialzo lo yen. La moneta europea è scivolata ai minimi da cinque mesi nei confronti della divisa nipponica a 153,0 (da 156,2) e ha rivisto i minimi da marzo nei confronti del franco svizzero, mentre rispetto alla sterlina è scesa a 74,3 pence da 74,7. A poco o nulla sembrano essere servite le parole rassicuranti del commissario Ue agli Affari Economici e Monetari, Joaquin Almunia, il quale prima della riunione dell'Eurogruppo ha detto che l'economia reale in Europa "presenta tuttora fondamenta solide". E sempre oggi il membro del board della Bce, Juergen Stark ha confermato che la crescita di Eurolandia nel 2008 si attesterà attorno al 2%, aggiungendo che la Banca centrale europea è pronta ad alzare i tassi per frenare l'inflazione, giunta a un livello definito "intollerabile". Ma per gli operatori l'ipotesi di una stretta monetaria appare più che mai remota. Anzi, per il responsabile del mercato valutario di Royal Bank of Scotland, David Simmons, "la prossima mossa sui tassi di interesse in Europa - ha detto all'agenzia Bloomberg - sarà al ribasso". Ansa.it Comlamlozmla
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FINCHE' C'E' BIRRA C'E' SPERANZA !!!
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#60 |
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Il problema è che oggi giusto giusto...riapre Wall Street chissà che la banca centrale USA non intervenga...io aspetterei..
Certo che è brutta come cosa... ![]() EDIT: e ancor più dipendere economicamente dalle decisioni prese in America!! |
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