Il Giappone un passo più vicino alla fusione nucleare: superato il test del magnete HTS

Il Giappone un passo più vicino alla fusione nucleare: superato il test del magnete HTS

Helical Fusion ha completato con successo il test del primo grande magnete superconduttore senza isolamento basato su tecnologia HTS. Il risultato segna un importante progresso nel programma Helix, che mira a realizzare entro il 2030 la prima centrale a fusione commerciale stabile e sostenuta

di pubblicata il , alle 20:01 nel canale Scienza e tecnologia
 

Helical Fusion ha annunciato il completamento del test del primo magnete superconduttore HTS di grandi dimensioni senza isolamento elettrico, un risultato che rafforza la posizione dell’azienda giapponese tra i principali protagonisti mondiali nel settore della fusione nucleare commerciale.

La prova, condotta presso la struttura del National Institute for Fusion Science (NIFS), ha riprodotto le condizioni magnetiche di un reattore a fusione, con campi auto-generati e campi esterni sovrapposti. Il conduttore ha mantenuto una corrente stabile di 40 kA sotto un campo magnetico di 7 tesla a 15 K (-258°C), confermando la piena funzionalità del sistema in ambiente operativo.

Il risultato rappresenta la base tecnica per il passaggio alla fase successiva del programma Helix che comprende lo sviluppo del dimostratore integrato Helix HARUKA e della futura centrale pilota Helix KANATA, prevista intorno al 2030.

Helical Fusion punta a realizzare una produzione continua di energia da fusione con tre obiettivi chiave: funzionamento stabile 24 ore su 24, bilancio energetico positivo e manutenzione efficiente dei componenti.

Il progetto, supportato dal programma SBIR Phase 3 del Ministero giapponese dell’Istruzione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia (MEXT), ha ricevuto un finanziamento di 2 miliardi di yen (circa 13 milioni di dollari). L’iniziativa, fortemente sostenuta dall’attuale premier Sanae Takaichi, rappresenta la prima sovvenzione nazionale dedicata alla fusione nucleare.

Fin dalla sua fondazione nel 2021, Helical Fusion collabora con il NIFS nello sviluppo di magneti superconduttori HTS e sistemi blanket/divertor. La partnership ha portato alla creazione di un laboratorio congiunto nel 2024 che ha accelerato il progresso verso un impianto di fusione capace di funzionare in maniera continua.

Tra le oltre 50 iniziative mondiali sulla fusione, il modello Helical Stellarator su cui si basa Helical Fusion è considerato uno dei più promettenti, grazie alla sua capacità di mantenere il plasma in equilibrio senza interruzioni. Secondo l’azienda, questa tecnologia può garantire stabilità, efficienza energetica e manutenzione semplificata con le tecnologie già disponibili.

6 Commenti
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xatrius29 Ottobre 2025, 09:31 #1
Non ho capito una cosa: in occidente si parla di centrali funzionanti non prima del 2050, mentre in giappone gia' nel 2030 puntano ad averne una?
ZeroSievert29 Ottobre 2025, 09:40 #2
Originariamente inviato da: xatrius
Non ho capito una cosa: in occidente si parla di centrali funzionanti non prima del 2050, mentre in giappone gia' nel 2030 puntano ad averne una?


Come al solito, quando si parla di fusione nucleare, tutti gli annunci che parlano di centrali operative a breve vanno presi come spot. Che si parli di USA, Giappone, Cina, Europa o altro.

E no. Anche arrivando a Qeng > 1, ci sono una miriade di altri problemi relativi all'approvvigionamento/produzione del combustibile, alla resistenza dei materiali a lungo termine, all'affidabilita', alla creazione di una filiera industriale e al costo di tutta l'infrastruttura che vanno risolti.
supertigrotto29 Ottobre 2025, 11:12 #3
Mantenere il sistema con 15 gradi Kelvin penso sia un problema, userà una quantità di azoto parecchio elevata credo......
ZeroSievert29 Ottobre 2025, 11:25 #4
Originariamente inviato da: supertigrotto
Mantenere il sistema con 15 gradi Kelvin penso sia un problema, userà una quantità di azoto parecchio elevata credo......


A 15 Kelvin l'azoto e' solido. Per questo tipo di studi e applicazioni viene utilizzato l'elio, visto che e' l'unico elemento della tavola periodica che non solidifica.

EDIT: per questo test potrebbe essere stato usato anche l'idrogeno liquido, visto che l'elio a 15K e' ancora gassoso. Comunque per i magneti, visto che si parla di carichi termici bassi, potrebbe anche essere possibile usare Cryocoolers.

Comunque conta che per la superconduttivita' 15 K non e' neanche una temperatura tanto bassa. Nelle applicazioni scientifiche con superconduttori tradizionali si sta tranquillamente sui 2-4 K usando i dispositivi al niobio. A 15 Kelvin hai gia' guadagnato tanto in efficienza teorica del ciclo frigorifero. Si parla di un fattore ~4x-8x
Ripper8929 Ottobre 2025, 12:01 #5
Originariamente inviato da: xatrius
Non ho capito una cosa: in occidente si parla di centrali funzionanti non prima del 2050

A fusione ? Si nei film di fantascienza.
gsorrentino30 Ottobre 2025, 10:04 #6
Originariamente inviato da: xatrius
Non ho capito una cosa: in occidente si parla di centrali funzionanti non prima del 2050, mentre in giappone gia' nel 2030 puntano ad averne una?


L'obiettivo è avere un reattore funzionante 24/24 con produzione di energia superiore a quella che consuma.

Questo NON significa avere un reattore pronto per la produzione, ma solo il punto in cui si può esclamare: "Si....Può....Fare..."

Perché allo stato attuale è tutto ancora teorico.

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