Gli interferometri LIGO, Virgo e KAGRA hanno rilevato due fusioni di buchi neri di seconda generazione
LIGO, Virgo e KAGRA hanno rilevato due fusioni di buchi neri di seconda generazione chiamate GW241011 e GW241110. Grazie alla particolarità dei buchi neri coinvolti sono stati aggiunti ulteriori "tasselli" alle nostre informazioni sull'Universo.
di Mattia Speroni pubblicata il 28 Ottobre 2025, alle 19:48 nel canale Scienza e tecnologiaSi torna a scrivere di onde gravitazionali e buchi neri, grazie alle novità che arrivano dagli interferometri LIGO, Virgo e KAGRA, dopo quanto riportato a luglio di quest'anno. Questa volta si tratta di due fusioni distinte, scoperte a circa un mese di distanza l'una dall'altra alla fine dello scorso anno e i cui dati sono stati inseriti in un nuovo studio.

La particolarità di queste fusioni è che riguarda buchi neri di seconda generazione, rilevate per la prima volta dai sensibili strumenti. Questo genere di oggetti ha una storia particolare. Un primo buco nero, formatosi per esempio dopo il collasso di una stella da oltre 20 masse solari, rimane in un ambiente ricco di materia come un ammasso galattico o un nucleo galattico e si trova nelle vicinanze di un altro buco nero portando alla fusione dei due oggetti e formando così un buco nero di seconda generazione (fusioni gerarchiche).

Le informazioni sulla nuova scoperta sono state inserite nello studio dal titolo GW241011 and GW241110: Exploring Binary Formation and Fundamental Physics with Asymmetric, High-spin Black Hole Coalescences. Gli eventi dei quali tratta lo studio sono stati chiamati GW241011 e GW241110 (ottobre e novembre 2024) e hanno generato il rilascio di onde gravitazionali, ossia "increspature" nel tessuto spaziotemporale che sono decisamente difficili da rilevare ma, grazie al progresso tecnologico, ora è possibile studiare nel dettaglio (ma si tratta ancora di una "novità" a livello scientifico, con molti progressi possibili nel prossimo futuro).
GW241011 è stata rilevata l'11 ottobre 2024 e dovrebbe essere il risultato di una fusione avvenuta a 700 milioni di anni luce dalla Terra. I due buchi neri di questo evento avevano 17 e 7 masse solari con il primo che è stato anche il buco nero più veloce mai osservato finora.

Non è passato molto che è stato rilevato un nuovo evento. Il 10 novembre 2024 è stata rilevata una nuova fusione (GW241110), questa volta a ben 2,4 miliardi di anni luce dalla Terra che ha coinvolto due buchi neri da 18 e 8 masse solari. Interessante notare come il buco nero più massivo di questo evento ruotasse in direzione opposta rispetto alla sua orbita (solitamente invece ruotano nella stessa direzione).
Questo genere di interazioni era già stata prevista a livello teorico e attraverso simulazioni, ma solo ora abbiamo anche un riscontro diretto. Stephen Fairhurst (professore dell'Università di Cardiff) ha dichiarato che "GW241011 e GW241110 sono tra gli ultimi eventi delle diverse centinaia osservati dalla rete LIGO-Virgo-KAGRA. Entrambi gli eventi hanno un buco nero significativamente più massiccio dell'altro e in rapida rotazione, e forniscono indicazioni interessanti che questi buchi neri si siano formati da precedenti fusioni di buchi neri".
Non c'è ancora la certezza assoluta che si sia trattato di un evento legato a buchi neri di seconda generazione ma alcune caratteristiche lo lascerebbero pensare. Per esempio la differenza di massa tra i due oggetti coinvolti nella fusione e l'orientamento della rotazione sarebbero indizi interessanti. Come scritto sopra, questo genere di fusioni sono più probabili in ambienti dove sono presenti molti altri oggetti, come gli ammassi stellari.

Se ci si concentra poi sull'evento GW241011, la precisione con la quale è stata portata a termine ha permesso di confermare alcune parti della teoria della relatività generale di Einstein. Infatti un buco nero che ruota rapidamente lo deforma anche leggermente e questa caratteristica è rilevabile attraverso le onde gravitazionali emesse. In questo evento i dati confermerebbero la soluzione proposta dal matematico Roy Kerr che concorderebbe con quanto previsto da Einstein.
Sempre grazie ai dati raccolti per questo studio, è stato possibile ridurre l'incertezza circa la massa delle particelle chiamate bosoni ultraleggeri. Queste particelle sono previste da teorie che superano il Modello Standard e potrebbero generarsi anche dall'energia sprigionata da un buco nero in rotazione. Con l'evento GW241011 e alla raccolta dei suoi dati è stato possibile escludere masse dei bosoni ultraleggeri, permettendo così di arrivare più vicini a una misurazione precisa.










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10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa quello che ho capito (ma potrei tranquillamente aver capito male), un buco nero di seconda generazione e' il risultato della fusione di due buchi neri.
Che poi a livello estrinseco non c'e' nessuna cosa che lo distingua da quelli di prima generazione, dato che gli unici tre parametri che contraddistinguono un buco nero sono la massa, la carica elettrica e la velocita' di rotazione, ma magari si riconoscono dalla massa superiore a quella che ci si aspetta dalla regione di spazio in cui si trovano (non riuscirebbe ad attrarre abbastanza materia da giustificare quella massa).
Credo (sempre mia opinione), che due buchi neri di prima generazione che si fondono, trovandosi in una regione di spazio limitata, "mangino" piu' o meno la stessa quantita' di materia, avendo quindi masse simili, mentre un buco nero di "seconda" generazione si distinguerebbe per una massa molto maggiore rispetto a quella del buco nero con cui si fonde, con una differenza non spiegabile con le normali variazioni statistiche della densita' di materia in quella zona. La grande differenza di massa puo' essere stimata dalla forma della scia di onde gravitazionali che viene intercettata dai nostri rilevatori.
Oh, se qualcuno capisce che dico baggianate che mi corregga, please.
Per quel che vale confermo, il mio consiglio quando qualcosa non è chiaro è provare a consultare altre fonti cercando "buchi neri di seconda generazione" ho trovato subito questo pdf dell'INIF (istituto nazionale di fisica nucleare)
https://www.infn.it/wp-content/uplo...generazione.pdf
Faccio notare poi che il termine è apostrofato, cosa che mi fa pensare sia più colloquiale che non scientifico.
[COLOR="Red"] Alcune caratteristiche di queste fusioni suggeriscono infatti che si tratti di buchi neri di “seconda generazione”, cioè di
buchi neri generati a loro volta da precedenti fusioni, avvenute in ambienti cosmici molto densi e affollati, come
gli ammassi stellari, dove è più probabile che i buchi neri si scontrino e si fondano ripetutamente[/COLOR]
Sicuramente non per via diretta
no ma le onde gravitazionali possono essere viste solo con fusioni di buchi neri di piccola massa (al momento)
quindi nn ho capito perche prima erano buchi neri X e questi sono di seconda generazione
[COLOR="Red"] Alcune caratteristiche di queste fusioni suggeriscono infatti che si tratti di buchi neri di “seconda generazione”, cioè di
buchi neri generati a loro volta da precedenti fusioni, avvenute in ambienti cosmici molto densi e affollati, come
gli ammassi stellari, dove è più probabile che i buchi neri si scontrino e si fondano ripetutamente[/COLOR]
ok ora è chiaro
da capire come fanno a sapere che i buchi neri in questione sono stati soggetti a fusioni precedenti
la massa di 20 masse solari è perfettamente compatibile con un buco nero di prima generazione
è il processo penrose
per i buchi neri rotanti (cioe tutti) la cosiddetta statistica di kerr che viene riportata nell'articolo (chissa chi ha scritto l articolo sa cosa è
cioe in questa zona il buco nero perde energia per accelerare quasi tutte le masse (semplifico) quasi alla velocità della luce e la materia essendo fuori dall'rizzonte potrebbe anche allontanarsi dal buco nero portando con sè l energia
se lo avete visto è tipo la parte finale di interstellar (piu o meno)
per i buchi neri rotanti (cioe tutti) la cosiddetta statistica di kerr che viene riportata nell'articolo (chissa chi ha scritto l articolo sa cosa è
cioe in questa zona il buco nero perde energia per accelerare quasi tutte le masse (semplifico) quasi alla velocità della luce e la materia essendo fuori dall'rizzonte potrebbe anche allontanarsi dal buco nero portando con sè l energia
se lo avete visto è tipo la parte finale di interstellar (piu o meno)
Mi pare che sia simile alla "manovra di Orbeth", EDIT: pardòn, EFFETTO o Manovra ORBERTH
Letto giorni fa, giuro!
Cioè tipo che un corpo mentre viene attratto da un altro, maggiore, se ha... anzi DEVE, avere una velocità
incrementabile di un certo rapporto... allora è come se cadesse in un pozzo,
(per fare un paragone a portata di mano), ma non vi cade perchè ha quella, poca, spinta in più data dal corpo maggiore (anche qui giocano i rapporti gravitazionali tra i due corpi, E la distanza tra i due), e quindi
acquisce velocità, come ceduta dal corpo maggiore,
forse è simile alla fionda gravitazionale, non so
comunque una cosa vantaggiosa per acquisire maggiore velocità...
questo meccanismo veniva descritto per lo strano aumento di velocità della 3I Atlas
in questa fase del passaggio...
Letto giorni fa, giuro!
Cioè tipo che un corpo mentre viene attratto da un altro, maggiore, se ha... anzi DEVE, avere una velocità
incrementabile di un certo rapporto... allora è come se cadesse in un pozzo,
(per fare un paragone a portata di mano), ma non vi cade perchè ha quella, poca, spinta in più data dal corpo maggiore (anche qui giocano i rapporti gravitazionali tra i due corpi, E la distanza tra i due), e quindi
acquisce velocità, come ceduta dal corpo maggiore,
forse è simile alla fionda gravitazionale, non so
comunque una cosa vantaggiosa per acquisire maggiore velocità...
questo meccanismo veniva descritto per lo strano aumento di velocità della 3I Atlas
in questa fase del passaggio...
beh letta cosi mi sembra la fionda gravitazionale vale a dire acquisire velocità per un campo gravitazionale senza cadere ovviamente nella massa che produce il campo - ricordiamo che il campo spazio tempo non è una energia, nn è un campo di forza è una struttura (ancora da capire bene) che assomiglia piu ad un elemento geometrico - quindi la fionda ci sarà sia se la massa è rotante che non - viceversa nel caso del processo penrose il buco nero rotante perderà parte della sua energia rotazionale e quindi diminuirà il momento angolare
nel buco nero sferico NON rotazionale cioe la statistica di swarzschield (poverino che calcolò sta roba al fronte nella prima guerra mondiale) (spero di averlo scritto bene
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