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Old 16-03-2006, 09:19   #21
SpEcI4LK
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Per me possono anche andare sulla Luna a fare i loro stabilimenti. L'importante è che mi spediscano alla svelta il mio iMac che ho ordinato qualche secolo fa _-_
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Old 16-03-2006, 09:39   #22
darkgenio
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Originariamente inviato da mjordan
In India il sistema universitario è diverso. All'università ci va solo chi è un mezzo genio, altrimenti non esci. E' un sistema di merda, perchè non consente di istruirti se hai un quoziente intellettivo nella norma.
scusami ma dove l'hai letta questa informazione (mi posteresti un link?)? ti assicuro che i criteri di ammissione nella maggior parte dele università indiane non rispecchia quello che dici: ad es. qui: ammissione alla facoltà di ingegneria di Jadavpur è un sistema selettivo ma non come dici O .
ciao
__________________
IL futuro non è più come quello di una volta
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Old 16-03-2006, 09:51   #23
aLLaNoN81
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Originariamente inviato da Sig. Stroboscopico
Prova ad andare a vedere cosa fanno i ricercatori di Bologna o di altre illustri Università italiane...

Spendono montagne di soldi in attrezzature il cui unico scopo è la riproduzione di test già fatti da altri, solo per poter dire che lo hanno fatto anche loro e che hanno l'hardware in laboratorio.

Ovviamente, lavoro che fanno solo quando hanno finito di fare chiacchiere, leggere il giornale, protestare per qualcosa, fare la spesa, essere tornati dalle ferie, essersi fatti le malattie dovute, essersi fatti i cacchi loro...

Quello che manca in Italia è la voglia di dare il culo in quello che si fa.

Ovviamente parlo della media, non dei pochi bravi e stracazzuti che lavorano anche per gli altri.

bah!
Non so che università hai frequentato tu, ma al Politecnico di Milano la musica è ben diversa (e credo pure in quello di Torino), ci sono professori che sono ricercatori di fama mondiale e molti di loro hanno sviluppato brevetti importantissimi...
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Old 16-03-2006, 09:53   #24
diabolik1981
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
Non so che università hai frequentato tu, ma al Politecnico di Milano la musica è ben diversa (e credo pure in quello di Torino), ci sono professori che sono ricercatori di fama mondiale e molti di loro hanno sviluppato brevetti importantissimi...
Purtoppo sono troppo pochi se paragonati, non dico ad Usa e Giappone, ma anche rispetto agli altri partner europei.
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Old 16-03-2006, 10:35   #25
aLLaNoN81
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Originariamente inviato da diabolik1981
Purtoppo sono troppo pochi se paragonati, non dico ad Usa e Giappone, ma anche rispetto agli altri partner europei.
Su questo non ci piove ma era solo per fare un esempio per far capire che non tutte le università italiane fanno schifo Poi vabbè, il poli di Milano è pure ampiamente sovvenzionato da aziende private (ed immagino pure quello di Torino viste le industrie che vi sono anche la) ed è a strettissimo contatto con molte università estere, per questo vi si trovano professori e ricercatori preparati e competenti. Il problema vero italiano è che di università così ce ne sono troppo poche e soprattutto ci sono troppi pochi studenti iscritti a facoltà scientifiche in generale. Finchè la maggioranza degli studenti si iscriverà a facoltà ampiamente inutili (non faccio nomi per non scatenare polemiche ma credo che se ne possano intuire tranquillamente molte), l'Italia non andrà mai da nessuna parte, anzi peggiorerà soltanto la propria situazione. I ragazzi dovrebbero capire che certe facoltà sono ormai anacronistiche ed al giorno d'oggi non offrono sbocchi sul mondo del lavoro e quindi non mettono in grado gli studenti di far progredire il paese nell'unici campi che ormai a livello mondiale contano e cioè quelli della tecnologia, dell'innovazione e della ricerca...
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Old 16-03-2006, 11:16   #26
Wonder
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x Sig. Stroboscopico

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Quello che manca in Italia è la voglia di dare il culo in quello che si fa.
Non sono daccordo. Ho lavorate per anni in una piccola azienda e li ci si faceva il culo. Tutti, capi compresi! E non credo ci sia una azienda di new economy che non si stia facendo il culo in Italia adesso.
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Old 16-03-2006, 11:33   #27
docvale
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Benché si stia andando un po' OT, vorrei dare il mio commento ai post che riguardano la ricerca nelle università italiane: da quanto ho capito voi state parlando delle facoltà d'ingegneria (visto che per facoltà come medicina, ossia la mia, anche se non si è, instesa come massa, al livello di USA o Giappone, ci sono delle realtà, tra cui quella cui appartengo, che si distinguono a livello internazionale nei rispettivi campi di ricerca), però, benché concordi che facoltà come quella, nonché economia (e non c'è bisogno di arrivare a parlare di quelle umanistiche) producono poca ricerca, credo che confronti come quello con il MIT siano un po' fuori luogo. Non dimenticate che in Italia un grave cancro per la ricerca sono gli scarsi fondi (vi assicuro che è frustrante non poter fare un esperimento potenzialmente determinante perché non ci si può permettere quel reagente o quella macchina per farlo), e, se costa (tanto) la ricerca biomedica, ossia quella che faccio io, quella di sviluppo industriale costa molto di più! ricordate che la quasi totalità di brevetti di robotica e via dicendo made in USA sono sponsorizzati con fondi militari (come del resto il 60% del finanziamento alla ricerca biomedica giunge da joint ventures non dei singoli gruppi di ricerca ma delle intere università con ditte farmaceutiche, che invece in Italia, putroppo, fanno orecchie da mercante). Pertanto, credo che si debba fare un po' di tara, non per buonismo, ma per correttezza, nel giudicare la ricerca in Italia. Scusate se mi sono dilungato
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Old 16-03-2006, 12:13   #28
aLLaNoN81
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Originariamente inviato da docvale
Benché si stia andando un po' OT, vorrei dare il mio commento ai post che riguardano la ricerca nelle università italiane: da quanto ho capito voi state parlando delle facoltà d'ingegneria (visto che per facoltà come medicina, ossia la mia, anche se non si è, instesa come massa, al livello di USA o Giappone, ci sono delle realtà, tra cui quella cui appartengo, che si distinguono a livello internazionale nei rispettivi campi di ricerca), però, benché concordi che facoltà come quella, nonché economia (e non c'è bisogno di arrivare a parlare di quelle umanistiche) producono poca ricerca, credo che confronti come quello con il MIT siano un po' fuori luogo. Non dimenticate che in Italia un grave cancro per la ricerca sono gli scarsi fondi (vi assicuro che è frustrante non poter fare un esperimento potenzialmente determinante perché non ci si può permettere quel reagente o quella macchina per farlo), e, se costa (tanto) la ricerca biomedica, ossia quella che faccio io, quella di sviluppo industriale costa molto di più! ricordate che la quasi totalità di brevetti di robotica e via dicendo made in USA sono sponsorizzati con fondi militari (come del resto il 60% del finanziamento alla ricerca biomedica giunge da joint ventures non dei singoli gruppi di ricerca ma delle intere università con ditte farmaceutiche, che invece in Italia, putroppo, fanno orecchie da mercante). Pertanto, credo che si debba fare un po' di tara, non per buonismo, ma per correttezza, nel giudicare la ricerca in Italia. Scusate se mi sono dilungato
Assolutamente e totalmente d'accordo su tutto. Però c'è da dire una cosa, da noi ci sono anche poche persone che fanno ricerca, ma soprattutto poche persone che studiano in facoltà scientifiche (ed in queste vi inserisco anche medicina e tutte le sue branche visto che è a tutti gli effetti una scienza). Pochi studenti in questo ramo portano a poche idee, poche ricerche, quindi pochi introiti derivanti da essi e questo di conseguenza porta a meno soldi per la ricerca visto che vi sono pochi risultati, è un po' come un gatto che si morde la coda. Tanto per fare un esempio, in Giappone l'esercito non è certo come quello americano ma si fa lo stesso tantissima ricerca, ricerca che è sovvenzionata dallo stato e dalle aziende. Quello che occorre in Italia è un cambio di mentalità e più voglia di farsi il cosidetto "mazzo" su materie difficili come quelle che fanno parte di tutti i corsi scientifici (non solo di ingegneria), l'umanità progredisce con le scoperte e quindi con la scienza, non con il marketing, i dottori in scienza delle comunicazioni, i politici e così via...
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Old 16-03-2006, 12:23   #29
the_guitar_of_son
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certo... finche ci saranno governi che tagliano soldi all'università, dove vuoi andare...
quest'anno a bologna non hanno più nemmeno i soldi da dare a chi ha regolarmente diritto ad agevolazioni economiche..
sono dovuti andare a priorità.
Il problema principale però non sono i governanti, ma gli italiani. Un popolo che sostanzialmente non tende ad innovare nulla, se non per proprio tornaconto personale.
Inoltre, non so quali ricercatori avete visto prendersi mutua a gogo, leggere il giornale e fare quello che gli pare (tipo impiegati statali), visto gli assurdo contratti a tempo STRA-deteminato, co co co, e chi più ne ha più ne metta.
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Old 16-03-2006, 12:38   #30
the_guitar_of_son
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
Assolutamente e totalmente d'accordo su tutto. Però c'è da dire una cosa, da noi ci sono anche poche persone che fanno ricerca, ma soprattutto poche persone che studiano in facoltà scientifiche (ed in queste vi inserisco anche medicina e tutte le sue branche visto che è a tutti gli effetti una scienza). Pochi studenti in questo ramo portano a poche idee, poche ricerche, quindi pochi introiti derivanti da essi e questo di conseguenza porta a meno soldi per la ricerca visto che vi sono pochi risultati, è un po' come un gatto che si morde la coda. Tanto per fare un esempio, in Giappone l'esercito non è certo come quello americano ma si fa lo stesso tantissima ricerca, ricerca che è sovvenzionata dallo stato e dalle aziende. Quello che occorre in Italia è un cambio di mentalità e più voglia di farsi il cosidetto "mazzo" su materie difficili come quelle che fanno parte di tutti i corsi scientifici (non solo di ingegneria), l'umanità progredisce con le scoperte e quindi con la scienza, non con il marketing, i dottori in scienza delle comunicazioni, i politici e così via...
ognuno è libero di pensarla come vuole, ma permettimi di dire che sono questi modi di pensare che rendono il nostro paese quello che è.
E spero che tu stia scherzando e che fra qualche anno capirai.
Perchè ASSURDO e OFFENSIVO sminuire così la cultura, l'informazione, il giornalismo e quant'altro di umanistico possa esserci.
Ti invito a pensarci molto bene e rivedere l'utilità delle facoltà umanistiche.
Invece che dar la colpa della scarsa innovazione italiana agli studenti delle facoltà non scientifiche, dovresti un'attimo rivalutare cosa significa essere uno di loro.
A loro spetta il difficile compito di introdursi in un mondo chiuso, dove chi governa limita la libertà di espressione.
Precari a vita e senza alcuna garanzia.
Bello il tuo mondo senza di loro; senza informazione, senza critici, senza intellettuali, senza artisti, senza niente di questo.
Bel mondo, ma te lo lascio volentieri.
Ritengo molto offensivo il modo in cui giudichi, oltretutto molto frettolosamente, chi ha scelto una strada in salita come questa.
Molto onore a chi lavora per la cultura. Molto. Molto più che a un'informatico.
La cultura e il modo di vivere passa i millenni. La scienza non sempre.

Ultima modifica di the_guitar_of_son : 16-03-2006 alle 12:41.
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Old 16-03-2006, 12:44   #31
SuperCisco
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Originariamente inviato da LimohetfielD
Hanno veramente stancato (tutti, da Apple a Intel a chicchesia) con questa politica di delocalizzazione mascherata.

Fanno finta di andare ad impiantare stabilimenti e centri di ricerca di India o in Israele maschrandosi dietro: "Lì ci sono i migliori ingegneri del mondo". Sarà vero, perché dubitarne, ma dovrebbero concludere la frase con: "E poi i restanti 1450 (su 1500) operai mi costano 1 dollaro al giorno, costruire la fabbrica meno della mia nuova villa e i rapporti con le regole civili/amministrative/fiscali le rispetto solo ogni tanto".

Perché se è vero che l'università indiana sforna ottimi ingegneri (chissà che hanno di speciale), pensate che se gli proponessero di trasferirsi negli States non acceterebbero con gioia?

Quindi non nascondiamoci dietro il dito della qualità dei ricercatori, perché su 1500 operai, non più di 50 saranno specializzatissimi ed efficentissimi masterizzati (cioè col master, ma visto che parliamo di tecnologia) indiano-israeliani.
Queste sono stupidaggini da "predicatore della mutua" perchè i prodotti Apple sono già fatti in oriente, con o senza questo nuovo centro di ricerca.

La verità è che l'India sforna una marea di Ing. e programmatori di altissimo livello (come la Cina e il Pakistan) e non tutti vogliono o possono emigrare negli USA.
SuperCisco è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 16-03-2006, 13:14   #32
aLLaNoN81
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Originariamente inviato da the_guitar_of_son
ognuno è libero di pensarla come vuole, ma permettimi di dire che sono questi modi di pensare che rendono il nostro paese quello che è.
E spero che tu stia scherzando e che fra qualche anno capirai.
Perchè ASSURDO e OFFENSIVO sminuire così la cultura, l'informazione, il giornalismo e quant'altro di umanistico possa esserci.
Ti invito a pensarci molto bene e rivedere l'utilità delle facoltà umanistiche.
Invece che dar la colpa della scarsa innovazione italiana agli studenti delle facoltà non scientifiche, dovresti un'attimo rivalutare cosa significa essere uno di loro.
A loro spetta il difficile compito di introdursi in un mondo chiuso, dove chi governa limita la libertà di espressione.
Precari a vita e senza alcuna garanzia.
Bello il tuo mondo senza di loro; senza informazione, senza critici, senza intellettuali, senza artisti, senza niente di questo.
Bel mondo, ma te lo lascio volentieri.
Ritengo molto offensivo il modo in cui giudichi, oltretutto molto frettolosamente, chi ha scelto una strada in salita come questa.
Molto onore a chi lavora per la cultura. Molto. Molto più che a un'informatico.
La cultura e il modo di vivere passa i millenni. La scienza non sempre.
Il nostro paese com'è? è pieno di scienziati, ingegneri, fisici e di grandi aziende ad alto contenuto tecnologico? no, non mi sembra, il nostro paese è allo scatafascio ed è composto per la maggior parte da studenti di facoltà umanistiche che una volta finito il percorso di studi sanno solo lamentarsi del fatto che non riescono a trovare lavoro dal momento che il loro settore è strasaturo e non ha bisogno di altre persone dal momento che sono già sufficienti quelle che ci lavorano. E' un mondo chiuso? certo, perchè un mondo dove non c'è innovazione e dove sostanzialmente non vi sono novità non ha bisogno di persone in più che vi lavorino.
Comunque non ci siamo per nulla capiti. Io non do contro a tutte le facoltà umanistiche ed a tutti gli studenti di tali facoltà, io dico solo che nel periodo che viviamo QUASI TUTTI gli studenti universitari fanno queste facoltà per mancanza di voglia di andare a lavorare o per mancanza di voglia di impegnarsi in un percorso di studi più difficile ed è QUESTO che non va bene. I giornalisti, gli insegnanti, gli artisti, gli scrittori e così via ci vogliono ma un'intero popolo composto solo da categorie simili non va da nessuna parte e la situazione del nostro paese lo sta dimostrando ampiamente. Quali sono oggi i paesi con il più grande tasso di crescita al mondo? Cina, India e USA e perchè? perchè investono nella ricerca e investono nei loro studenti delle facoltà scientifiche. I grossi balzi avanti dell'umanità sono arrivati tutti da grandi scienziati e questo è innegabile, senza le grandi scoperte e quelli che si sono messi a fare calcoli staremmo ancora in casupole illuminate dal lume di candela e magari penseremmo ancora che la Terra è al centro dell'universo. La cultura umanistica è alla base ed è quella che permette di tenere insieme una società civile ma ricorda che tutto il mondo così come lo consciamo oggi poggia sul lavoro di tecnici, scienziati ed ingegneri, senza di loro non avremmo quasi niente di quello che usiamo oggi, non avremmo nemmeno gli strumenti che utilizzano i tanto da te decantati giornalisti ed organi di informazione per divulgare la cultura.
Cito la tua ultima frase: "La cultura e il modo di vivere passa i millenni. La scienza non sempre", mi spiace ma è profondamente errata e dovresti saperlo anche tu, in millenni di storia dell'umanità sono scomparse civiltà intere con le loro lingue, le loro culture, ed i loro usi e costumi, inoltre il nostro modo di vivere cambia in continuazione, invece le cose che sono sempre sopravvissute sono state le invenzioni e le scoperte. Tutto quello che utilizziamo ora è frutto del lavoro fatto da matematici o scienziati anche di molti secoli fa. La matematica e la fisica sono le uniche due cose immortali e fondamentali sulle quali poggia l'universo intero, mi sempra quantomeno meschino sminuire il lavoro di persone che sono riuscite a comprenderle ed alle volte ad imbrigliarle.
Concludo dicendo che se tu realmente preferiresti un mondo senza tecnici prova a pensare a tutto quello che utilizzi nella vita di tutti i giorni e quante di queste cose sono frutto del lavoro o delle scoperte di scienziati e poi immagina di vivere senza tutto questo. Solo così avrai una mezza idea della mole di lavoro svolto dalle più grandi menti dell'umanità. Purtroppo voi umanisti (intuisco che tu lo sia) vi vantate di avere una mente tanto aperta ma in realtà vivete nell'illusione di essere la base su cui poggia mondo, ma purtroppo per voi non è così.

PS: non so perchè ti ostini a parlare sempre e solo di informatici, prova a pensare a tutti gli scienziati in generale.

Ultima modifica di aLLaNoN81 : 16-03-2006 alle 13:21.
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Old 16-03-2006, 14:06   #33
diabolik1981
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Assolutamente e totalmente d'accordo su tutto. Però c'è da dire una cosa, da noi ci sono anche poche persone che fanno ricerca, ma soprattutto poche persone che studiano in facoltà scientifiche (ed in queste vi inserisco anche medicina e tutte le sue branche visto che è a tutti gli effetti una scienza). Pochi studenti in questo ramo portano a poche idee, poche ricerche, quindi pochi introiti derivanti da essi e questo di conseguenza porta a meno soldi per la ricerca visto che vi sono pochi risultati, è un po' come un gatto che si morde la coda. Tanto per fare un esempio, in Giappone l'esercito non è certo come quello americano ma si fa lo stesso tantissima ricerca, ricerca che è sovvenzionata dallo stato e dalle aziende. Quello che occorre in Italia è un cambio di mentalità e più voglia di farsi il cosidetto "mazzo" su materie difficili come quelle che fanno parte di tutti i corsi scientifici (non solo di ingegneria), l'umanità progredisce con le scoperte e quindi con la scienza, non con il marketing, i dottori in scienza delle comunicazioni, i politici e così via...
Discorso condivisibile e allargo ancora di più la cosa. Quando ho fatto l'esame di statistica economica, uno dei testi parlava proprio dello sviluppo delle società partendo dalla formazione. Li si raggiungeva un grado di astrazione molto elevato per cui in una società si dovrebbero incentivare i corsi di studio sulla base della loro remuneratività futura complessiva. Per intenderci si dovevano dare soldi alle facoltà la cui ricerca avrebbe portato benefici a livello sistemico. In primis rientravano quindi ingegneria e le varie scienze, annessa anche medicina/farmacia. Poi venivano le altre. Per di più si bisognava addirittura chiudere (caso estremo) ma anche mettere un numero chiuso molto stringente per le facoltà inutili secondo il criterio enunciato. Questo sarebbe possibile se si mettesero degli economisti al posto dei politici. La realtà è che chiudere una facoltà tipo giurisprudenza, lettere, lingue e simili creerebbe non pochi disagi.

Aggingiamo anche che in Italia invece di passare 2 Miliardi di € al Vaticano ogni anno si potrebbero destinare quei soldi in ricerca, ed ecco che il cerchio è chiuso.

Scusate se non sono stato chiaro.
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Old 16-03-2006, 14:12   #34
diabolik1981
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Comunque non ci siamo per nulla capiti. Io non do contro a tutte le facoltà umanistiche ed a tutti gli studenti di tali facoltà, io dico solo che nel periodo che viviamo QUASI TUTTI gli studenti universitari fanno queste facoltà per mancanza di voglia di andare a lavorare o per mancanza di voglia di impegnarsi in un percorso di studi più difficile ed è QUESTO che non va bene.
Diaciamo anche che il lavoro non c'è, altro che le balle che si sentono in TV.
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Old 16-03-2006, 14:25   #35
jiadin
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boh, chiudere le facoltà umanistiche è impensabile... e non credo che costringendoli a fare altri lavori le persone diventino felici...
e lo dico da studente di economia e non di lettere.

beh, ma giurisprudenza è ineliminabile.. certo se si vuole eliminare il sistema giudiziario!

comunque non è questione di facoltà.. se poi la gente vuole rischiare di rimanere disoccupata sono affari loro, anche perchè chi è convinto di un percorso non può passare da uno all'altro...

e il rischio maggiore, che angoscia e preoccupa è la nascita di una società senza valori, in cui conta solo quanto si guadagna, il cellulare nuovo...
pieno di gente ignorante che non legge,che guarda solo talk show, niente teatro, NULLA...
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Old 16-03-2006, 15:15   #36
the_guitar_of_son
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
Il nostro paese com'è? è pieno di scienziati, ingegneri, fisici e di grandi aziende ad alto contenuto tecnologico? no, non mi sembra, il nostro paese è allo scatafascio
sono d'accordo, ma ti sei mai chiesto il perchè?
Pensi davvero che il nostro paese sia allo scatafascio per mancanza di capoccie?
Ti stai sbagliando di grosso.
Qui nessuno ha voglia di innovare e nessuno PUO' innovare.
Perchè non provi tu ad investire in tecnologia in un paese dove esistono ancora problemi di mafia, analfabetismo, vaticano e chi più ne ha ne metta.
In un paese dove oramai la gente è tristemente abituata alla politica-trash.
Qui non si è mai investito in innovazione e mai lo si farà, probabilmente.
Ma non si è mai investito in niente, nemmeno nella cultura.
Il problema non sono le menti o la mancanza di tecnici (ma stiamo scherzando? oramai è saturo pure il mercato informatico...), ma la voglia di smetterla con leggi che favoriscono il precariato in questa maniera.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
ed è composto per la maggior parte da studenti di facoltà umanistiche che una volta finito il percorso di studi sanno solo lamentarsi del fatto che non riescono a trovare lavoro dal momento che il loro settore è strasaturo e non ha bisogno di altre persone dal momento che sono già sufficienti quelle che ci lavorano. E' un mondo chiuso? certo, perchè un mondo dove non c'è innovazione e dove sostanzialmente non vi sono novità non ha bisogno di persone in più che vi lavorino.
ti sbagli di grosso.
Se c'è un campo dove oggi più che mai necessita di innovazione è proprio la cultura e l'informazione.
L'italia la pianterà di essere il paese dei buffoni quando si comincerà a prendere a calci nel culo gli oligarchici, i gerarchi e tutti i cariatidi 90enni che siedono non solo a montecitorio, ma in tutti i vertici di ogni organo.
Giovani, giovani e giovani.
Non si è competitivi nel 2006 quando chi guida è abituato al 1950.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
Comunque non ci siamo per nulla capiti. Io non do contro a tutte le facoltà umanistiche ed a tutti gli studenti di tali facoltà, io dico solo che nel periodo che viviamo QUASI TUTTI gli studenti universitari fanno queste facoltà per mancanza di voglia di andare a lavorare o per mancanza di voglia di impegnarsi in un percorso di studi più difficile ed è QUESTO che non va bene.
i fannulloni figli di papà esistono in tutte le facoltà...
e poi non possiamo parlare di cose serie come queste mettendo in mezzo questi deficenti..
parliamo di persone valide.
Che poi queste siano il 10% al massimo, vale in tutti i luoghi. NOn solo nelle università e non solo nelle facoltà umanistiche.
Potrei parlarti finche vuoi di sistemisti certificati Cisco (quindi di certo non farebbero molta fatica a trovare lavoro) con la mente tanto chiusa da rimanere disoccupati.
E' la mente che conta, non la facoltà che hai seguito.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
I giornalisti, gli insegnanti, gli artisti, gli scrittori e così via ci vogliono ma un'intero popolo composto solo da categorie simili non va da nessuna parte e la situazione del nostro paese lo sta dimostrando ampiamente.
ahahahahahahahahaha ma per favore...
e tu vorresti dirmi che l'italia è composta da queste persone?
Semmai questo paese è composta da truffatori, fannulloni, assistenzialisti, bigotti, paraculi, statalisti, falsi invalidi, sanguisughe, "santi ed eroi", delinquenti, mafiosi, falsi, parassiti, barboni, pezzenti e spacciatori.
E ci sono anche persone oneste, competenti, valide, brave, gradevoli e assolutamente colte come poche NEL MONDO.
Ma non sono queste che formano principalmente il paese.
Ma ti supplico, non pensare davvero che il nostro paese sia composto da intellettuali, perchè chiunque lo sia davvero, taglia presto la corda da qui (vedi vari medici, giornalisti e quant'altro emigrati negli USA)
Quote:
Originariamente inviato da aLLaNoN81
Quali sono oggi i paesi con il più grande tasso di crescita al mondo? Cina, India e USA e perchè? perchè investono nella ricerca e investono nei loro studenti delle facoltà scientifiche.
Ma è sbagliato!
NOI NON SIAMO QUESTI PAESI!
Loro sono diversi! L'investimento nell'istruzione dev'essere globale, non sbilanciato.
Altrimenti il risultato è uno stato estremamente vulnerabile.
E tu pensi che questi stati non lo siano?
Pensi davvero che il "miracolo cinese" durerà ancora per molto? (bella crescita poi quella cinese.. gente pagata da fame. grazie, pure io sarei in grado di fare un'industria top, se non pago gli operai..)
Riguardo gli usa, il loro classico modo di essere a "senso unico" li porta ad essere estremamente vulnerabili in certi campi. Ad esempio, investono un sacco in armi, ma sono dei paraculi a terra.
Ed è per questo che l'esercito americano SOCCOMBERA' sempre ovunque ci sia guerriglia. Come ha fatto in vietnam, come sta facendo ora e farà sempre.
Esempio semplice, ma che dimostra chiaramente come investire tutto su un qualcosa, porta inevitabilmente ad essere scoperti da una parte.
E non a caso, gli USA non è una novità che mancano di una certa identità (e guardacaso apprezzano prodotti italiani o francesi..)
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
I grossi balzi avanti dell'umanità sono arrivati tutti da grandi scienziati e questo è innegabile, senza le grandi scoperte e quelli che si sono messi a fare calcoli staremmo ancora in casupole illuminate dal lume di candela e magari penseremmo ancora che la Terra è al centro dell'universo.
credimi, è davvero doloroso sentir parlare un ragazzo così.
Spero tu non lo pensi davvero, perchè significherebbe aver dimenticato millenni di storia. E dimenticare la storia porta ad un circolo vizioso.
Che è poi quello che stiamo subendo da 5 anni.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
La cultura umanistica è alla base ed è quella che permette di tenere insieme una società civile ma ricorda che tutto il mondo così come lo consciamo oggi poggia sul lavoro di tecnici, scienziati ed ingegneri, senza di loro non avremmo quasi niente di quello che usiamo oggi, non avremmo nemmeno gli strumenti che utilizzano i tanto da te decantati giornalisti ed organi di informazione per divulgare la cultura.
la cultura, i filosofi, i poeti e gli scrittori hanno permesso che TU, tuo padre e tuo nonno prima di te potessero essere in grado di leggere, di parlare, di capire il mondo e di ragionare con la vostra testa.
I pensieri di altri, uniti ai loro sacrifici, hanno permesso a questa società di essere quasi civile e a te di poter studiare per migliorare questo mondo. In nome del progresso.
Senza questo, sai cosa ci faresti ora con ogni strumento tecnico? Prova un pò a pensare...
E' molto triste, ma del resto non può che essere così.
Ti invito a pensarci a questo, se ti va. Sono sicuro che capiresti molto del disastro mondiale di questi tempi. E di certo, non è la tecnologia che manca.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
Cito la tua ultima frase: "La cultura e il modo di vivere passa i millenni. La scienza non sempre", mi spiace ma è profondamente errata e dovresti saperlo anche tu, in millenni di storia dell'umanità sono scomparse civiltà intere con le loro lingue, le loro culture, ed i loro usi e costumi, inoltre il nostro modo di vivere cambia in continuazione, invece le cose che sono sempre sopravvissute sono state le invenzioni e le scoperte.
Sono scomparse civiltà, ma non quello che ci hanno insegnato.
Prova a leggere un giorno qualcosa di umanistico.. anche un testo religioso, la cabala, ecc..
Impareresti sicuramente tanto.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
Tutto quello che utilizziamo ora è frutto del lavoro fatto da matematici o scienziati anche di molti secoli fa.
hai ragione. Quello che utilizziamo.
Ma quello che SIAMO non lo dobbiamo certo agli uomini-calcolatori, ricordalo.. ma al sacrificio di persone con ideali umanistici ben precisi.
E ogni tanto, ricordati anche di loro e ringraziali, perchè è a loro che devi la TUA vita, non ai matematici.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
La matematica e la fisica sono le uniche due cose immortali e fondamentali sulle quali poggia l'universo intero, mi sempra quantomeno meschino sminuire il lavoro di persone che sono riuscite a comprenderle ed alle volte ad imbrigliarle.
Ci sono cose che differenziano un animale da un sasso, anche se poggiano entrambi sull'universo intero.
Se ci pensi, ci arriverai da solo e forse ti renderai conto di ragionare più come un sasso..
E non rigirare la frittata: sei tu che hai sminuito chi frequenta facoltà umanistiche.
Io non mi sono mai permesso di criticare la scelta di un universitario.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
Concludo dicendo che se tu realmente preferiresti un mondo senza tecnici prova a pensare a tutto quello che utilizzi nella vita di tutti i giorni e quante di queste cose sono frutto del lavoro o delle scoperte di scienziati e poi immagina di vivere senza tutto questo.
Forse se tu avessi apprezzato un pò di più l'italiano e avessi accantonato un'attimo la matematica, avresti capito bene il mio discorso; io ho detto che ci vogliono tutti e due perchè sono ENTRAMBI UGUALMENTE importanti.
NOn mettermi in bocca parole e pensieri che non ho mia esternato.
Guarda, io non ho nessun problema.
Io sono la persone che sono, anche senza computer, casa, macchina, vestiti e quant'altro. E l'ho già dimostrato ampiamente a chi dovevo un paio d'anni fa.
Se mi sbatti in un isola deserta, di certo non mi manca la tecnologia.
Ma non togliermi la libertà di pensiero, i sogni e il ragionamento.
Sei libero di preferire quello che vuoi, ma io preferisco vivere spoglio ma libero, che circondato da cianfrusaglie e non saperle utilizzare per il bene di tutto il paineta.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
Solo così avrai una mezza idea della mole di lavoro svolto dalle più grandi menti dell'umanità. Purtroppo voi umanisti (intuisco che tu lo sia)
no, mi iscriverò a informatica l'anno prossimo. Ma non occorre essere dei filosofi per capire che la vita di un uomo è sempre meglio se arricchita da cultura.
Forse per te invece, è difficile capirlo.
amen.
Inoltre, risparmiati questa categorizzazione di persone carica oltretutto di stizza.
Io non ce l'ho con te e ne provo in alcun modo stizza nei tuoi confronti. Quindi non vedo perchè devi categorizzare in maniera dispregiativa persone che non ti hanno mai fatto alcun male.
Manteniamo una certa serenità, che male non fa.
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
vi vantate di avere una mente tanto aperta ma in realtà vivete nell'illusione di essere la base su cui poggia mondo, ma purtroppo per voi non è così.
PS: non so perchè ti ostini a parlare sempre e solo di informatici, prova a pensare a tutti gli scienziati in generale.
Vuoi una bandierina così fai il tifo?
Se questo è essere scienziati, Dio ti ringrazio...
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Old 16-03-2006, 15:26   #37
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Originariamente inviato da jiadin
boh, chiudere le facoltà umanistiche è impensabile... e non credo che costringendoli a fare altri lavori le persone diventino felici...
e lo dico da studente di economia e non di lettere.

beh, ma giurisprudenza è ineliminabile.. certo se si vuole eliminare il sistema giudiziario!

comunque non è questione di facoltà.. se poi la gente vuole rischiare di rimanere disoccupata sono affari loro, anche perchè chi è convinto di un percorso non può passare da uno all'altro...

e il rischio maggiore, che angoscia e preoccupa è la nascita di una società senza valori, in cui conta solo quanto si guadagna, il cellulare nuovo...
pieno di gente ignorante che non legge,che guarda solo talk show, niente teatro, NULLA...
la cultura infatti fa si che la gente non caschi in tranelli politici... e votino persone di un certo livello, a differenza di noi italiani... e non solo.
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Old 16-03-2006, 16:22   #38
diabolik1981
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Originariamente inviato da the_guitar_of_son
Pensi davvero che il "miracolo cinese" durerà ancora per molto? (bella crescita poi quella cinese.. gente pagata da fame. grazie, pure io sarei in grado di fare un'industria top, se non pago gli operai..)
Qui ti smentisco, quello che chiami miracolo cinese è solo l'inizio, perchè hanno il più grande mercato del mondo ancora inesplorato, quindi potrebbero continuare così ancora per almeno 10 anni, che in campo economico sono un'eternità maggiore che in campo informatico.

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Originariamente inviato da the_guitar_of_son
Riguardo gli usa, il loro classico modo di essere a "senso unico" li porta ad essere estremamente vulnerabili in certi campi. Ad esempio, investono un sacco in armi, ma sono dei paraculi a terra.
Ed è per questo che l'esercito americano SOCCOMBERA' sempre ovunque ci sia guerriglia. Come ha fatto in vietnam, come sta facendo ora e farà sempre.
Ti sbagli ancora. Le guerre vengono fatte essenzialmente per rimettere in moto l'economia. E per quanto possa sembrare crudele, da questo punto di vista quella in Iraq è perfettamente riuscita. Basta pensare che gli americani avevano un arsenale vecchio da smaltire ed erano in fase stagnante/recessiva. Con la guerra hanno rimesso in moto l'economia ad un ritmo vertiginoso svuotando gli arsenali e con nuove commesse alle industire belliche.


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Originariamente inviato da the_guitar_of_son
la cultura, i filosofi, i poeti e gli scrittori hanno permesso che TU, tuo padre e tuo nonno prima di te potessero essere in grado di leggere, di parlare, di capire il mondo e di ragionare con la vostra testa.
Insomma... non esageriamo... ricordati che se non andava in porto il progetto Manhattan ora stavamo sotto il giogo...
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Old 16-03-2006, 19:11   #39
the_guitar_of_son
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Originariamente inviato da diabolik1981
Qui ti smentisco, quello che chiami miracolo cinese è solo l'inizio, perchè hanno il più grande mercato del mondo ancora inesplorato, quindi potrebbero continuare così ancora per almeno 10 anni, che in campo economico sono un'eternità maggiore che in campo informatico.
assolutamente simile ai nostri "anni d'oro". anche in italia siamo stati competitivi nel mondi in certi campi, grazie al bassissimo costo della manodopera meridionale. Poi...
Prima o poi in cina qualcosa scoppierà, come è sempre successo nella storia.
E in cina scoppierà un pentolone grosso.
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Originariamente inviato da diabolik1981
Ti sbagli ancora. Le guerre vengono fatte essenzialmente per rimettere in moto l'economia. E per quanto possa sembrare crudele, da questo punto di vista quella in Iraq è perfettamente riuscita. Basta pensare che gli americani avevano un arsenale vecchio da smaltire ed erano in fase stagnante/recessiva. Con la guerra hanno rimesso in moto l'economia ad un ritmo vertiginoso svuotando gli arsenali e con nuove commesse alle industire belliche.
le guerre vengono fatti per tanti motivi...
e se secondo te la guerra in iraq è riuscita...
contenstatissima, tanti soldati americani morti (saprai benissimo che agli americani NON PIACE che i loro soldati muoiano...), uno dei periodi più bui che gli stati uniti ricordino e, cosa gravissima per loro, hanno perso davvero la faccia con il mondo.
Se per te questo è riuscire...
Inoltre a me pare che non ne vengano più fuori.
E' un'altro vietnam questo.. o è riuscito anche il vietnam?
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Originariamente inviato da diabolik1981
Insomma... non esageriamo... ricordati che se non andava in porto il progetto Manhattan ora stavamo sotto il giogo...
?? ma hai letto quello che ho scritto?
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Old 16-03-2006, 20:14   #40
diabolik1981
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Originariamente inviato da the_guitar_of_son
le guerre vengono fatti per tanti motivi...
e se secondo te la guerra in iraq è riuscita...
Perdi d'occhio gli obiettivi reali pensando solo a quelli ideologici. Quelli reali puntavano ad un rilancio dell'economia e sono stati pienamente raggiunti. Il Dow Jones è cresciuto molto dall'inizio della guerra, così come il Pil USA cresce ad un ritmo tanto elevato da spingere la Fed a rialzare di continuo i tassi.

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Originariamente inviato da the_guitar_of_son
contenstatissima, tanti soldati americani morti (saprai benissimo che agli americani NON PIACE che i loro soldati muoiano...), uno dei periodi più bui che gli stati uniti ricordino e, cosa gravissima per loro, hanno perso davvero la faccia con il mondo.
Contestata soprattutto in europa, in USA non così come credi. Per le perdite, è brutto dirlo, ma fanno parte del gioco. Per citare un intellettuale rinascimentale: Il fine giustifica i mezzi.

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Originariamente inviato da the_guitar_of_son
Se per te questo è riuscire...
Inoltre a me pare che non ne vengano più fuori.
E' un'altro vietnam questo.. o è riuscito anche il vietnam?
Non è un altro vietnam. Le condizioni sono diverse e le cause pure, come anche il contesto economico.
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