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Old 09-03-2009, 15:55   #1
LUVІ
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Smaltimento di rifiuti pericolosi nel termovalorizzatore di Colleferro



La termovalorizzazione... una garanzia, in Italia...

http://www.repubblica.it/2009/03/sez...i/rifiuti.html

I carabinieri del Noe hanno sequestrato due termovalorizzatori, 25 gli indagati
Traffico illecito di materiali, anche pericolosi, che venivano smaltiti in violazione delle norme
Rifiuti, truffa all'impianto di Colleferro
tredici persone agli arresti domiciliari
Operai intimiditi e vessati per impedire che collaborassero con la magistratura

ROMA - Due termovalorizzatori dell'impianto di Colleferro sono stati sequestrati e 13 persone sono state poste agli arresti domiciliari con le accuse di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falso, truffa aggravata ai danni dello Stato, accesso abusivo a sistemi informatici, violazione dei valori limite delle emissioni in atmosfera e prescrizione delle autorizzazioni e favoreggiamento personale. L'operazione è stata condotta dal Nucleo operativo ecologico (Noe) dei Carabinieri di Roma, diretti dal capitano Pietro Rajola Pescarini. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dalla procura di Velletri, sono state eseguite nelle province di Roma, Latina, Frosinone, Napoli, Avellino, Bari, Foggia, Grosseto e Livorno. Le persone indagate sono in tutto 25.

Ai domiciliari sono finiti i dirigenti del consorzio che gestisce l'impianto di smaltimento alle porte di Roma e alcuni responsabili dell'Ama per il ciclo dei rifiuti.

Le indagini, durate circa un anno, si sono sviluppate con servizi di osservazione dei luoghi, ispezioni e controlli agli impianti, consulenze tecniche. Gli inquirenti hanno accertato che a Colleferro veniva smaltito ogni tipo di rifiuto violando "tutte le norme previste". Parte del materiale arrivava "di nascosto" dalla Campania e comprendeva anche rifiuti pericolosi che dopo essere stati trattati venivano commercializzati come cdr.

Significativo è l'episodio che riguarda la combustione di pneumatici all'interno del termodistruttore, nonostante le rimostrante e i dubbi posti da alcuni operai verso i responsabili dell'impianto. Il materiale non idoneo veniva annotato dagli operai sulla documentazione e sui registri di accettazione con diverse diciture quali "Munezza", "Pezzatura grossa" o "scadente". Le autorità debbono ora verificare se si siano prodotte pericolose immissioni di fumi nell'ambiente circostante, densamente popolato.

Nel mirino della magistratura anche "il condizionamento nei confronti di dipendenti ed operai, anche attraverso pretestuose contestazioni disciplinari e sospensioni lavorative, al fine di evitare la collaborazione degli stessi con l'autorità giudiziaria".

Il Gip ha autorizzato la prosecuzione delle attività di termovalorizzazione, che tuttavia dopo il sequestro dovranno avvenire sotto la vigilanza del personale del Noe di Roma.
(9 marzo 2009)

Una garanzia di soldi facili.

LuVi
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Old 09-03-2009, 16:48   #2
rgart
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La termovalorizzazione... una garanzia, in Italia...


Le autorità debbono ora verificare se si siano prodotte pericolose immissioni di fumi nell'ambiente circostante, densamente popolato.


LuVi
Ma no cosa vanno a pensare sarà uscito profumo di rosa e petali di margherita... e chissà dove vanno a finire le scorie nucleari prodotte ora dagli ospedali/centri di ricerca e quelle in futuro prodotte dalle centrali

Nei tramezzini del parlamento/senato speriamo noi...
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Old 09-03-2009, 17:10   #3
ALIEN3
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Residente nel vicino comune posso dire che questo schifo lo si sapeva + o -. Conosco qualche operaio che lavora all'interno e più di qualche volta ha detto che i valori venivano taroccati (e come io anche altre persone sapevano). I Noe erano un bel po' che bazzicavano il posto e la mia meraviglia è come soltanto ora si siano mossi. Voglio dire facevano anche dei controlli a sorpresa ma evidentemente così efficaci non erano visto che c'è voluto qualcuno che con un po' di buon senso ha consegnato un campione di residuo di combustione prelevato direttamente per far avviare il tutto.


Mi sento disgustato ma non meravigliato e allo stesso tempo impotente nel non poter far qualcosa


Byezzzzzzzzzzzzzz
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Old 09-03-2009, 17:13   #4
cocis
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questo governo mi pare che ne voglia aprire un bel pò di termovalorizzatori ..
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D
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Old 09-03-2009, 17:17   #5
gigio2005
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non vedo l'ora che parta l'inceneritore di acerra

YUPPIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII



per non parlare delle centrali nucleari di berlusconiana fattura
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Old 09-03-2009, 17:25   #6
elect
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Purtroppo nelle Repubblica delle Banane lo cose vanno evitate a monte a prescindere ^^
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Old 09-03-2009, 17:29   #7
Fedozzo
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non vedo l'ora che parta l'inceneritore di acerra

YUPPIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII



per non parlare delle centrali nucleari di berlusconiana fattura
I termovalorizzatori non servono a na mazza e vanno rigettati a prescindere.
Per quanto riguarda il nucleare, le cose sono diverse, considerando che ci gira il mondo .
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Ultima modifica di Fedozzo : 09-03-2009 alle 18:29.
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Old 09-03-2009, 17:39   #8
gigio2005
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I termovalorizzatori non servono a na mazza e vanno rigettatia prescindere.
Per quanto riguarda il nucleare, le cose sono diverse, considerando che ci gira il mondo .
io invece penso che sia inceneritori sia centrali siano indispensabili...MA NON IN ITAGLIA!
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Old 10-03-2009, 09:28   #9
Lucrezio
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I termovalorizzatori non servono a na mazza e vanno rigettati a prescindere.
Non confondiamo la tecnologia con l'uso che se ne fa.
Un termovalorizzatore, se gestito secondo le norme (non parlo di norme da paese civile: per una volta la legislazione italiana e' decisamente ben fatta. Non sono aggiornatissimo - mi fermo al decreto Ronchi - ma posso dire che e' una legge a modo, intelligente e accurata sul come e sul quanto), e' una macchina efficiente e caratterizzata da un impatto ambientale ragionevolissimo.
L'idea che sta alla base della termovalorizzazione dei rifiuti e' che si deve cercare di ottenere una combustione termodinamicamente efficiente: tutto il materiale organico, che contiene carbonio, azoto, cloro, fluoro, zolfo, ossigeno, dovrebbe essere ridotto ad anidride carbonica, acqua, acido cloridrico, acido fluoridrico, ossidi di zolfo e azoto gassoso.

Per ottenere questo e' necessario che la combustione avvenga a temperature elevate (in particolare e' prevista un post combustione dei fumi a temperature superiori agli 800 gradi in modo da ossidare definitivamente tutto il materiale organico che puo' essersi formato, mi riferisco in particolare a diossine e policlorodibenzofurani, oltre che ad altre schifezze ad ossidazione intermedia): e' dunque fondamentale che le "ecoballe" introdotte nel termovalorizzatore abbiano una composizione ortodossa. Il comburente migliore sul mercato dei rifiuti e' il polietilene e, in generale, la plastica (con l'eccezione delle plastiche clorurate, come il pvc, che producono grandi quantita' di diossina se la combustione avviene al di sotto degli 800 gradi circa): grazie al suo elevato calore specifico si riescono ad incenerire efficientemente anche rifiuti di altra natura. La fase di postcombustione (alimentata se necessario con del metano) garantisce una combustione completa.
I fumi devono essere opportunamente lavati per privarli di polveri ed inquinanti: subiscono quindi una doccia con acqua resa basica per aggiunta di calce o idrossido di sodio (si eliminano gli acidi e gli ossidi di zolfo), inoltre passano in speciali filtri (solitamente precipitatori elettrostatici) che trattengono le polveri di dimensioni anche nanometriche.
In alcuni impianti e' previsto un passaggio su un catalizzatore per abbattere gli ossidi di azoto.

Se andate a vedere la normativa sulle emissioni vedrete che i limiti per gli inquinanti sono bassissimi (per la diossina, addirittura, il limite e' quello imposto dalla tecnologia analitica: si tratta di frazioni di nanogrammo per normal metro cubo, quantita' che sono rivelabili solo con apparecchiature all'avanguardia (spettrometria di massa, fluorescenza...) che devono essere installate e funzionare. In belgio e' addirittura previsto che funzionino in continuo, mentre la legge italiana, se non ricordo male, prevede che vengano effettuati dei campionamenti stocastici secondo criteri scientifici di rappresentativita'.




Potrei andare avanti con tecnicismi vari per un bel po': la conclusione e' che gli inceneritori, se usati con criterio, sono sicuri ed efficienti: prendetevela con gli uomini che sono e rimangono poco piu' che delle bestie, non con le macchine
__________________
"Expedit esse deos, et, ut expedit, esse putemus" (Ovidio)
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Old 10-03-2009, 09:33   #10
LUVІ
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... per una volta la legislazione italiana e' decisamente ben fatta. Non sono aggiornatissimo - mi fermo al decreto Ronchi - ma posso dire che e' una legge a modo, intelligente e accurata sul come e sul quanto), e' una macchina efficiente e caratterizzata da un impatto ambientale ragionevolissimo..
Ti basti sapere che, grazie anche e soprattutto a questo governo, chi ha fisicamente redatto quella legge è a spasso, per mancato rinnovo contrattuale.

LuVi
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Old 10-03-2009, 09:41   #11
LupoFR
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questo governo mi pare che ne voglia aprire un bel pò di termovalorizzatori ..
Beh, se sono come il "Polo Integrato" di Venezia, ben vengano!

http://www.ecoprogettovenezia.it

Purtroppo, però, nelle mani sbagliate possono causare solo grossi danni. Non so se un impianto come quello lagunare sia ipotizzabile in Campania o Sicilia.
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Old 10-03-2009, 09:41   #12
Lucrezio
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Ti basti sapere che, grazie anche e soprattutto a questo governo, chi ha fisicamente redatto quella legge è a spasso, per mancato rinnovo contrattuale.

LuVi
Questo mi sembra del tutto trascurabile se devo essere sincero
Le colpe di questo governo sono ben piu' generali e gravi... anche da un punto di vista ecologico.
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Old 10-03-2009, 09:44   #13
LUVІ
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Questo mi sembra del tutto trascurabile se devo essere sincero
Le colpe di questo governo sono ben piu' generali e gravi... anche da un punto di vista ecologico.
Sicuramente, era una mia nota un po triste, visto che ne ho conosciuti diversi di ottimi elementi che hanno contribuito alla stesura di quel testo

LuVi
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Old 10-03-2009, 09:45   #14
Lucrezio
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Sicuramente, era una mia nota un po triste, visto che ne ho conosciuti diversi di ottimi elementi che hanno contribuito alla stesura di quel testo

LuVi
Beh, non dirmi che pensi ancora che la competenza c'entri qualcosa con la carriera politca!



Mala tempora currunt...
Vogliamo la Merkel!!!
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Old 10-03-2009, 09:50   #15
Tefnut
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...
appoggio in buona parte questo intervento

Gli inceneritori sono indispensabili (chiamarli termovalorizzatori mi mette i brividi). Produciamo troppi rifiuti. Inoltre non capisco perchè prendano contributi per fonti rinnovabili.

Una politica seria dovrebbe dare grosse pene per reati ambientali, incentivare il riciclo e seguirlo dal primo all'ultimo step.


Io sono contro al proliferare di questi inceneritori, soprattutto perchè spuntano come funghi a causa di incentivi che si prendono o forzature... però un minimo servono, almeno per smaltire parte dei rifiuti
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Si chiude una porta.. si apre un portone
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Old 10-03-2009, 09:59   #16
LUVІ
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Il problema sono le leggine infilate dove meno te lo aspetti, e che fanno diventare rifiuti da incenerire cose che non dovrebbero esserlo.

LuVi
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Old 10-03-2009, 10:13   #17
Mordicchio83
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Ma non era possibile imputare a questi "signori" reati più gravi? Disastro ambientale, no?
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Old 10-03-2009, 10:57   #18
Lucrezio
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Siamo perfettamente d'accordo anche sul fatto che l'obiettivo dev'essere ridurre la produzione di rifiuti - e quindi riciclaggio, ma soprattutto un uso piu' consapevole delle risorse e un minor spreco di materiali "usa e getta", come gli imballaggi - non smaltirli meglio!


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appoggio in buona parte questo intervento

Gli inceneritori sono indispensabili (chiamarli termovalorizzatori mi mette i brividi). Produciamo troppi rifiuti. Inoltre non capisco perchè prendano contributi per fonti rinnovabili.

Una politica seria dovrebbe dare grosse pene per reati ambientali, incentivare il riciclo e seguirlo dal primo all'ultimo step.


Io sono contro al proliferare di questi inceneritori, soprattutto perchè spuntano come funghi a causa di incentivi che si prendono o forzature... però un minimo servono, almeno per smaltire parte dei rifiuti
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Old 10-03-2009, 12:03   #19
evelon
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Non confondiamo la tecnologia con l'uso che se ne fa.
Un termovalorizzatore, se gestito secondo le norme (non parlo di norme da paese civile: per una volta la legislazione italiana e' decisamente ben fatta. Non sono aggiornatissimo - mi fermo al decreto Ronchi - ma posso dire che e' una legge a modo, intelligente e accurata sul come e sul quanto), e' una macchina efficiente e caratterizzata da un impatto ambientale ragionevolissimo.
L'idea che sta alla base della termovalorizzazione dei rifiuti e' che si deve cercare di ottenere una combustione termodinamicamente efficiente: tutto il materiale organico, che contiene carbonio, azoto, cloro, fluoro, zolfo, ossigeno, dovrebbe essere ridotto ad anidride carbonica, acqua, acido cloridrico, acido fluoridrico, ossidi di zolfo e azoto gassoso.

Per ottenere questo e' necessario che la combustione avvenga a temperature elevate (in particolare e' prevista un post combustione dei fumi a temperature superiori agli 800 gradi in modo da ossidare definitivamente tutto il materiale organico che puo' essersi formato, mi riferisco in particolare a diossine e policlorodibenzofurani, oltre che ad altre schifezze ad ossidazione intermedia): e' dunque fondamentale che le "ecoballe" introdotte nel termovalorizzatore abbiano una composizione ortodossa. Il comburente migliore sul mercato dei rifiuti e' il polietilene e, in generale, la plastica (con l'eccezione delle plastiche clorurate, come il pvc, che producono grandi quantita' di diossina se la combustione avviene al di sotto degli 800 gradi circa): grazie al suo elevato calore specifico si riescono ad incenerire efficientemente anche rifiuti di altra natura. La fase di postcombustione (alimentata se necessario con del metano) garantisce una combustione completa.
I fumi devono essere opportunamente lavati per privarli di polveri ed inquinanti: subiscono quindi una doccia con acqua resa basica per aggiunta di calce o idrossido di sodio (si eliminano gli acidi e gli ossidi di zolfo), inoltre passano in speciali filtri (solitamente precipitatori elettrostatici) che trattengono le polveri di dimensioni anche nanometriche.
In alcuni impianti e' previsto un passaggio su un catalizzatore per abbattere gli ossidi di azoto.

Se andate a vedere la normativa sulle emissioni vedrete che i limiti per gli inquinanti sono bassissimi (per la diossina, addirittura, il limite e' quello imposto dalla tecnologia analitica: si tratta di frazioni di nanogrammo per normal metro cubo, quantita' che sono rivelabili solo con apparecchiature all'avanguardia (spettrometria di massa, fluorescenza...) che devono essere installate e funzionare. In belgio e' addirittura previsto che funzionino in continuo, mentre la legge italiana, se non ricordo male, prevede che vengano effettuati dei campionamenti stocastici secondo criteri scientifici di rappresentativita'.




Potrei andare avanti con tecnicismi vari per un bel po': la conclusione e' che gli inceneritori, se usati con criterio, sono sicuri ed efficienti: prendetevela con gli uomini che sono e rimangono poco piu' che delle bestie, non con le macchine
quoto.

Se ben gestiti sono ottimi e molto efficenti
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai
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Old 10-03-2009, 12:27   #20
ThinkDifferent
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Non confondiamo la tecnologia con l'uso che se ne fa.
Un termovalorizzatore, se gestito secondo le norme (non parlo di norme da paese civile: per una volta la legislazione italiana e' decisamente ben fatta. Non sono aggiornatissimo - mi fermo al decreto Ronchi - ma posso dire che e' una legge a modo, intelligente e accurata sul come e sul quanto), e' una macchina efficiente e caratterizzata da un impatto ambientale ragionevolissimo.
L'idea che sta alla base della termovalorizzazione dei rifiuti e' che si deve cercare di ottenere una combustione termodinamicamente efficiente: tutto il materiale organico, che contiene carbonio, azoto, cloro, fluoro, zolfo, ossigeno, dovrebbe essere ridotto ad anidride carbonica, acqua, acido cloridrico, acido fluoridrico, ossidi di zolfo e azoto gassoso.

Per ottenere questo e' necessario che la combustione avvenga a temperature elevate (in particolare e' prevista un post combustione dei fumi a temperature superiori agli 800 gradi in modo da ossidare definitivamente tutto il materiale organico che puo' essersi formato, mi riferisco in particolare a diossine e policlorodibenzofurani, oltre che ad altre schifezze ad ossidazione intermedia): e' dunque fondamentale che le "ecoballe" introdotte nel termovalorizzatore abbiano una composizione ortodossa. Il comburente migliore sul mercato dei rifiuti e' il polietilene e, in generale, la plastica (con l'eccezione delle plastiche clorurate, come il pvc, che producono grandi quantita' di diossina se la combustione avviene al di sotto degli 800 gradi circa): grazie al suo elevato calore specifico si riescono ad incenerire efficientemente anche rifiuti di altra natura. La fase di postcombustione (alimentata se necessario con del metano) garantisce una combustione completa.
I fumi devono essere opportunamente lavati per privarli di polveri ed inquinanti: subiscono quindi una doccia con acqua resa basica per aggiunta di calce o idrossido di sodio (si eliminano gli acidi e gli ossidi di zolfo), inoltre passano in speciali filtri (solitamente precipitatori elettrostatici) che trattengono le polveri di dimensioni anche nanometriche.
In alcuni impianti e' previsto un passaggio su un catalizzatore per abbattere gli ossidi di azoto.

Se andate a vedere la normativa sulle emissioni vedrete che i limiti per gli inquinanti sono bassissimi (per la diossina, addirittura, il limite e' quello imposto dalla tecnologia analitica: si tratta di frazioni di nanogrammo per normal metro cubo, quantita' che sono rivelabili solo con apparecchiature all'avanguardia (spettrometria di massa, fluorescenza...) che devono essere installate e funzionare. In belgio e' addirittura previsto che funzionino in continuo, mentre la legge italiana, se non ricordo male, prevede che vengano effettuati dei campionamenti stocastici secondo criteri scientifici di rappresentativita'.




Potrei andare avanti con tecnicismi vari per un bel po': la conclusione e' che gli inceneritori, se usati con criterio, sono sicuri ed efficienti: prendetevela con gli uomini che sono e rimangono poco piu' che delle bestie, non con le macchine
si sono possono essere sicuri ed efficienti come no, prova a dirlo ad un certo Stefano Montanari - http://www.stefanomontanari.net/
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