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Old 22-04-2008, 15:05   #101
Asterion
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Originariamente inviato da mjordan Guarda i messaggi
In realtà i programmatori Java se ne fottono delle licenze e usano il JDK ufficiale distribuito da Sun. Per ovvi motivi.
IcedTea è sicuramente un'ottimo progetto, a questo punto necessario. Ma ce ne passa il sole e la luna prima che venga introdotto in produzione, se mai dovesse essere introdotto, ovvio. Diciamo che per adesso va solo a risolvere le beghe politiche di RedHat, ma attualmente lo standard è e rimane Sun Java.
Tra l'altro IcedTea non è Java, almeno politicamente. Il marchio rimane di Sun. E alle aziende marchi e certificazioni stanno a cuore.
Il discorso si riflette pari pari su Solaris e OpenSolaris. La controparte open è solo un catalizzatore di idee, innovazioni e implementazioni ma le versioni "ufficiali" impiegate in produzione sono e restano quelle ufficiali di Sun.
Perché Red Hat non da almeno la possibilità di installare una JVM Sun? Ok, non è software libero, ma come accade in Ubuntu, è possibile restingere le applicazioni a quelle completamente free, lasciando come opzionale la presenza di software di terze parti.

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Originariamente inviato da matcy Guarda i messaggi
se vuoi rh uguale ma gratis metti CentOS, se vuoi l'ultima versione di gnome, firefox, oo.org etcetera metti fedora.
tu fra una settimana metteresti ubuntu 8.04 in produzione?
se vogliamo dire le cose diciamole fino in fondo
CentOS è Red Hat?

No che non metterei la 8.04 in produzione, ma questo cosa c'entra con il nostro discorso?

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e sono il 90% deli utenti?
e non sanno installarsela da soli?
Fai finta di non capire la differenza che passa tra quello che un professionista sa fare e la facilità con cui un programmatore hobbyista "consumer" può fare qualcosa. La parola chiave non è consumer in tutta questa discussione?
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Old 22-04-2008, 15:05   #102
mjordan
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Al di la di meriti e demeriti Fedora non ha la semplicità di Ubuntu, semplicemente, dietro le belle parole Red Hat utilizza una distro come beta per i propri sistemi a pagamento. Questa è la libertà che vuoi?
Io si. Perchè un sistema che ottengo gratuitamente merita anche il mio contributo, che in un certo senso è anche dovuto. Inoltre quello che costa di RedHat Enterprise non è la distribuzione in se ma il supporto. Quindi il discorso che fai è relativamente improprio. Tutte le principali distribuzioni hanno una versione consumer e una enterprise e quelle enterprise sono tutte derivate dalle consumer con l'aggiunta del supporto. Se poi per libertà intendi anarchia è un'altro paio di maniche.
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Old 22-04-2008, 15:06   #103
matcy
 
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non sto facendo il partigiano dell'open
semplicemente ci sono cose che si possono distribuire liberamente e altre no

altrimenti riscriviamo il diritto a tuo uso e consumo e siamo tutti più felici
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Old 22-04-2008, 15:07   #104
mjordan
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Si ma seguire il contesto di una discussione non sarebbe male.
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Old 22-04-2008, 15:11   #105
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Io si. Perchè un sistema che ottengo gratuitamente merita anche il mio contributo, che in un certo senso è anche dovuto. Inoltre quello che costa di RedHat Enterprise non è la distribuzione in se ma il supporto. Quindi il discorso che fai è relativamente improprio. Tutte le principali distribuzioni hanno una versione consumer e una enterprise e quelle enterprise sono tutte derivate dalle consumer con l'aggiunta del supporto. Se poi per libertà intendi anarchia è un'altro paio di maniche.
Ok forse ho esagerato, estremizzando il discorso. Riduciamo il discorso: una distro consumer è pensata per un utente a cui non sono richieste particolari conoscenze informatiche. I sistemi per la gestione dei programmi in pacchetti (e relative dipendenze) sono una delle migliori cose fatte per linux, secondo me, perché permettono di gestire con semplicità il proprio parco software.
Fortunatamente per linux, è lontano il tempo in cui si era obbligati ad utilizzare i makefile.
Oggi la velocità della rete permette addirittura di gestire in remoto un parco software aggiornato da cui scegliere. Per me è una possibilità meravigliosa per la diffusione di linux. E io ad un utente consumer che si accosta alla programmazione devo dire di scaricare ed installare SDK e NetBeans a mano?
Non ha senso secondo me, poi ovviamente il mio discorso non vuole entrare nel merito delle scelte tecnologiche fatte da Red Hat in termini di solidità.
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Old 22-04-2008, 15:13   #106
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Sì ma anche su Fedora io posso installare software commerciale, non fornito da Red Hat, giusto? Allora perché Red Hat non da almeno un paio di opzioni che semplificherebbero la vita dell'utente? Sempre di utenti e distro consumer parliamo.
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Old 22-04-2008, 15:17   #107
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Io ho un'opinione diversa dalla tua: uno che si accinge alla programmazione scaricarsi e installarsi a mano un'IDE e un SDK è il minimo che deve imparare, anche prima di iniziare a scrivere un'hello world. Inoltre "consumer" non è affatto sinonimo di "analfabeta informatico". Nella maggior parte dei casi lo è ma non è sempre cosi. Quindi a me il discorso del power user mi sta pure bene. Solo mi chiedevo chi ha deciso che sono i power user che si devono piegare agli analfabeti e non gli analfabeti che dovrebbero usare qualcosa di piu' consono alle loro competenze. Ripeto, a me la diffusione di massa di Linux non importa, l'ho sempre usato per quello che è.
Fra 10 anni magari avremo un tool di configurazione Apache rigorosamente GUI, che richiede la registrazione in GConf, faccia gli autoupdate del server a insaputa dell'utente e magari presenti 30 opzioni complessive di configurazione?

Io sono dell'opinione che il software, quando viene congeniato con il desktop in mente, va a cozzare tremendamente in altri settori.
30 anni di Unix per poi finire nel computer del lamer medio non era proprio quello che pensava Kernighan ai tempi. E i discorsi sulla libertà non mi interessano neppure: libertà è anche quella di pagare una licenza per un software che sia adatto alle proprie esigenze.

Ultima modifica di mjordan : 22-04-2008 alle 15:26.
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Old 22-04-2008, 15:23   #108
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Sì ma anche su Fedora io posso installare software commerciale, non fornito da Red Hat, giusto? Allora perché Red Hat non da almeno un paio di opzioni che semplificherebbero la vita dell'utente? Sempre di utenti e distro consumer parliamo.
Perchè Fedora vuole rimanere il piu' possibile epurata da tecnologie commerciali e proprietarie includendo solo ed esclusivamente software riconosciuto come "open" secondo gli ideali dell'OSI. E in questo sono d'accordo. In questo modo si libera anche del problema della guerra dei brevetti, delle violazioni delle licenze e tutta un'ampia serie di problematiche che, nel caso di Ubuntu, al primo problema chiude i battenti sotto un mare di debiti.
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Old 22-04-2008, 15:27   #109
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Io ho un'opinione diversa dalla tua: uno che si accinge alla programmazione scaricarsi e installarsi a mano un'IDE e un SDK è il minimo che deve imparare, anche prima di iniziare a scrivere un'hello world. Inoltre "consumer" non è affatto sinonimo di "analfabeta informatico". Nella maggior parte dei casi lo è ma non è sempre cosi. Quindi a me il discorso del power user mi sta pure bene. Solo mi chiedevo chi ha deciso che sono i power user che si devono piegare agli analfabeti e non gli analfabeti che dovrebbero usare qualcosa di piu' consono alle loro competenze. Ripeto, a me la diffusione di massa di Linux non importa, l'ho sempre usato per quello che è.
Occore vedere quale sia il grado di analfabetismo informatico. All'utente è richiesto di sapere interagire con l'interfaccia grafica. Per me questo è il livello minimo, ma sufficiente, per utilizzare un sistema operativo come consumer.

Hai ragione, un programmatore deve avere conoscenze aggiuntive, ma se parliamo di linux consumer - verso le masse - esistono tecnologie collaudate per fornire un approccio semplice anche ad alcuni aspetti della programmazione. Su Windows scarichi SDK e IDE e li installi con un doppio click. Con linux la cosa può essere anche più semplice. Avendo la possibilità, perché non implementarla e rendere l'operazione più difficile su linux che su windows?

Il bello di linux è che potrai sempre avere una distro che ti da quello che vuoi ma la diffusione sul mercato consumer, alla lunga, garantisce maggiori sviluppi futuri e supporto ai driver. Ricordi il tempo in cui i driver non erano tutti ufficiali ma scritti solo da appassionati? Configurare alcune periferiche usb con la Slackware era inutilmente tragico, si trattasse pure solo di uno scanner.
Solo il tempo dirà se è l'apertura consumer dovuta a Ubuntu, OpenSuse e altri porterà benefici. Red Hat, evidentemente, non si sente ancora pronta per questo passo, il suo business è altrove.
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Old 22-04-2008, 15:29   #110
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Perchè Fedora vuole rimanere il piu' possibile epurata da tecnologie commerciali e proprietarie includendo solo ed esclusivamente software riconosciuto come "open" secondo gli ideali dell'OSI. E in questo sono d'accordo. In questo modo si libera anche del problema della guerra dei brevetti, delle violazioni delle licenze e tutta un'ampia serie di problematiche che, nel caso di Ubuntu, al primo problema chiude i battenti sotto un mare di debiti.
C'è da dire che la IMHO licenza di fedora è fin troppo restrittiva in quanto non include software gratuiti ma non completamente aperti dal punto di vista della libertà di utilizzo del sorgente, la JVM di sun è un'esempio lampante.

Il problema è che in questo modo si tagliano le gambe agli utenti: esempio non possono eseguire correttamente un mio programma distributito agli altri in un .jar.

Gli ideali sono una gran bella cosa ma l'intransigenza su tutto non è IMHo la strada migliore
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Old 22-04-2008, 15:33   #111
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Perchè Fedora vuole rimanere il piu' possibile epurata da tecnologie commerciali e proprietarie includendo solo ed esclusivamente software riconosciuto come "open" secondo gli ideali dell'OSI. E in questo sono d'accordo. In questo modo si libera anche del problema della guerra dei brevetti, delle violazioni delle licenze e tutta un'ampia serie di problematiche che, nel caso di Ubuntu, al primo problema chiude i battenti sotto un mare di debiti.
Il principio è giusto, almeno però potrebbero collaborare alla creazione di pacchetti per il proprio sistema, secondo me. Eclipse va bene per diverse cose in Java ma è molto più limitato di NetBeans per le Swing

Che problemi potrebbe avere Ubuntu con la licenze?

Edit: sono io che ricordo male o Red Hat è stata la prima distro a pagamento?
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Old 22-04-2008, 15:36   #112
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Occore vedere quale sia il grado di analfabetismo informatico. All'utente è richiesto di sapere interagire con l'interfaccia grafica. Per me questo è il livello minimo, ma sufficiente, per utilizzare un sistema operativo come consumer.
Tralascio tutto il resto perchè è solo qui la chiave di tutta la mia dissertazione: Linux non è un sistema che si controlla solo con la GUI e MAI lo dovrà essere. Non è mai stato progettato per questo. Il giorno che alcuni tool cardine richederanno esclusivamente una confugurazione GUI stile Windows, senza possibilità di intervento in alcui casi via riga di comando, Linux sarà morto. Se per adeguarlo a una massa bisogna uccidere un sistema che era buono per pochi, questa volta sinceramente delle masse me ne disinteresso: usassero Windows, MacOSX, ReactOS, qualsiasi cosa, ma non cpaisco perchè si debbano rompere le palle a Linux. Già adesso sto vedendo che sta facendo dei passi in questo senso e la cosa mi lascia un po disgustato, sinceramente. Le GUI sono una bella innovazione ma se non hanno mai sostituito pienamente la riga di comando il motivo c'è: sono mutualmente esclusive dalla riga di comando. O per lo meno le reputo un sottinsieme della riga di comando. Io non voglio strumenti facili da usare, io voglio strumenti che funzionano come dico io e non come mi impone la GUI. Io voglio un software potente senza restrizioni dettati dalla GUI che abbia un comando --help come è sempre stato. Si perderà pure in Linux questa filosofia? Se l'intenzione è quella di creare un Windows Open Source sotto licenza GPL, non ci sto. Per niente. MacOSX l'ho sempre odiato per questo. Già da Fedora 10 si parla di rendere attivi di default Compiz e Compiz Fusion...
Praticamente altri 5 o 6 anni, io passero le installazioni di Linux a togliere e a disattivare, anzichè configurare e mettere ciò che mi serve, come si faceva una volta. Abbiamo fatto Windows capitolo secondo
Un'altra cosa: a me i login grafici di default (GDM e KDM) stanno sulle palle: ogni volta che installo devo riconfigurare per avere un login testuale come si usava una volta quando Unix era Unix

Ultima modifica di mjordan : 22-04-2008 alle 15:43.
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Old 22-04-2008, 15:44   #113
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Tralascio tutto il resto perchè è solo qui la chiave di tutta la mia dissertazione: Linux non è un sistema che si controlla solo con la GUI e MAI lo dovrà essere. Non è mai stato progettato per questo. Il giorno che alcuni tool cardine richederanno esclusivamente una confugurazione GUI stile Windows, senza possibilità di intervento in alcui casi via riga di comando, Linux sarà morto. Se per adeguarlo a una massa bisogna uccidere un sistema che era buono per pochi, questa volta sinceramente delle masse me ne disinteresso: usassero Windows, MacOSX, ReactOS, qualsiasi cosa, ma non cpaisco perchè si debbano rompere le palle a Linux. Già adesso sto vedendo che sta facendo dei passi in questo senso e la cosa mi lascia un po disgustato, sinceramente. Le GUI sono una bella innovazione ma se non hanno mai sostituito pienamente la riga di comando il motivo c'è: sono mutualmente esclusive dalla riga di comando. O per lo meno le reputo un sottinsieme della riga di comando. Io non voglio strumenti facili da usare, io voglio strumenti che funzionano come dico io e non come mi impone la GUI. Io voglio un software potente senza restrizioni dettati dalla GUI che abbia un comando --help come è sempre stato. Si perderà pure in Linux questa filosofia? Se l'intenzione è quella di creare un Windows Open Source sotto licenza GPL, non ci sto. Per niente. MacOSX l'ho sempre odiato per questo. Già da Fedora 10 si parla di rendere attivi di default Compiz e Compiz Fusion...
Praticamente altri 5 o 6 anni, io passero le installazioni di Linux a togliere e a disattivare, anzichè configurare e mettere ciò che mi serve, come si faceva una volta. Abbiamo fatto Windows capitolo secondo
Aspetta un attimo, la GUI non esclude la linea di comando! A te l'interfaccia grafica non da fastidio, così come un utente che la utilizza si disinteresserà di altro. In questo modo tutte e due le categorie di utente hanno ciò che vogliono.
Il grado di flessibilità del sistema operativo è notevole, secondo me, molto più di qualunque altro sul mercato. E' davvero un male?
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Old 22-04-2008, 15:47   #114
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Tralascio tutto il resto perchè è solo qui la chiave di tutta la mia dissertazione: Linux non è un sistema che si controlla solo con la GUI e MAI lo dovrà essere. Non è mai stato progettato per questo. Il giorno che alcuni tool cardine richederanno esclusivamente una confugurazione GUI stile Windows, senza possibilità di intervento in alcui casi via riga di comando, Linux sarà morto. Se per adeguarlo a una massa bisogna uccidere un sistema che era buono per pochi, questa volta sinceramente delle masse me ne disinteresso: usassero Windows, MacOSX, ReactOS, qualsiasi cosa, ma non cpaisco perchè si debbano rompere le palle a Linux. Già adesso sto vedendo che sta facendo dei passi in questo senso e la cosa mi lascia un po disgustato, sinceramente. Le GUI sono una bella innovazione ma se non hanno mai sostituito pienamente la riga di comando il motivo c'è: sono mutualmente esclusive dalla riga di comando. O per lo meno le reputo un sottinsieme della riga di comando. Io non voglio strumenti facili da usare, io voglio strumenti che funzionano come dico io e non come mi impone la GUI. Io voglio un software potente senza restrizioni dettati dalla GUI che abbia un comando --help come è sempre stato. Si perderà pure in Linux questa filosofia? Se l'intenzione è quella di creare un Windows Open Source sotto licenza GPL, non ci sto. Per niente. MacOSX l'ho sempre odiato per questo. Già da Fedora 10 si parla di rendere attivi di default Compiz e Compiz Fusion...
Praticamente altri 5 o 6 anni, io passero le installazioni di Linux a togliere e a disattivare, anzichè configurare e mettere ciò che mi serve, come si faceva una volta. Abbiamo fatto Windows capitolo secondo
perchè bash e gui non possono sopravvivere insieme, iMHO con una distro da consumer tutte le operazioni normali (tra cui l'installazione / disinstallazione dei programmi) dovranno essere gestite anche tramite un'interfaccia grafica.
i non esperti impiegheranno di più smanettando con mouse e finestre, i più esperti apriranno il terminale e risolveranno tutto in una riga.

Se poi a te interessa una visione romantica di linux limitata ad una nicchia ristretta, ad una crew di iniziati allora il discorso cambia e non parlare neanche di distribuzioni consumer, concentrati su una slack o una gentoo dove vedrai che i poveri niubbi che non sanno usare la bash manco si avvicinano.
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Old 22-04-2008, 17:19   #115
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Ok forse ho esagerato, estremizzando il discorso. Riduciamo il discorso: una distro consumer è pensata per un utente a cui non sono richieste particolari conoscenze informatiche. I sistemi per la gestione dei programmi in pacchetti (e relative dipendenze) sono una delle migliori cose fatte per linux, secondo me, perché permettono di gestire con semplicità il proprio parco software.
Fortunatamente per linux, è lontano il tempo in cui si era obbligati ad utilizzare i makefile.
Oggi la velocità della rete permette addirittura di gestire in remoto un parco software aggiornato da cui scegliere. Per me è una possibilità meravigliosa per la diffusione di linux. E io ad un utente consumer che si accosta alla programmazione devo dire di scaricare ed installare SDK e NetBeans a mano?
Non ha senso secondo me, poi ovviamente il mio discorso non vuole entrare nel merito delle scelte tecnologiche fatte da Red Hat in termini di solidità.
Non capisco dove stia questa difficolta, sia Sun JDK che NetBeans si installano con un doppio click, tanto semplice quanto scaricarlo dai repository.
Con NetBeans probabilmente si sono solo presi indietro, non è che non vogliono metterlo. Seguo la devlist di Fedora e hanno già un bel lavoro da fare, ad esempio la configurazione a puntino di SELinux cosi come non si trova in nessuna altra distro porta via molto tempo.
IcedTea è un lavoro che qualcuno doveva prendersi la briga di fare prima o poi, visto che è questa la strada che Sun ha scelto.

Quando è uscita Fedora8 con IcedTea per la prima volta, i commenti soddisfatti degli utenti erano piu o meno di questo genere:
"Icedtea: liberarsi della jre della sun non ha prezzo..."
"un software closed in meno... poi dover creare a mano un link simbolico per far si che firefox visualizzi le pagine jsp è un pò antipatico"
(presi dal fedora clan)

Riguardo al consumer che si accosta alla programamzione, puo usare benissimo IcedTea. Solo i professionisti che ci lavorano hanno bisogno di scaricarsi l'SDK dells Sun, per i principianti usare l'una o l'alra è la stessa cosa.
IcedTea inoltre viene testato col la test suite di Sun per verificare se un'implementazine del JDK rispetta le specifiche Java 6 SE, come è scritto qua:
Red Hat has signed Sun's OpenJDK Community TCK License Agreement. This agreement gives the company access to the test suite that determines whether an implementation of the Java Platform Standard Edition (Java SE) platform that is derived from the OpenJDK project complies with the Java SE 6 specification.
(Red Hat and Sun Collaborate to Advance Open Source Java Technology)

Ultima modifica di arara : 22-04-2008 alle 17:23.
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Old 22-04-2008, 19:46   #116
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un gigaquote per le sante parole, ma tanto qualcuno avrà da ridire anche su questo
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Old 22-04-2008, 20:37   #117
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perchè bash e gui non possono sopravvivere insieme, iMHO con una distro da consumer tutte le operazioni normali (tra cui l'installazione / disinstallazione dei programmi) dovranno essere gestite anche tramite un'interfaccia grafica.
i non esperti impiegheranno di più smanettando con mouse e finestre, i più esperti apriranno il terminale e risolveranno tutto in una riga.
Nelle favole si. Nella realtà e per come sono gestiti i pacchetti in Linux, scrivere un gestore grafico di installazione / rimozione pacchetti che sia lamer friendly richiede staccarsi praticamente da RPM, DEB e similari. Non piu' quindi singoli pacchetti di migliaia di librerie diverse, ma qualcos'altro di semplicemente gestibile alla Windows maniera. In Windows hai pure migliaia di librerie, ma non puoi disinstallarle. Per semplicità, fanno parte del sistema. Linux non funziona cosi. Adeguarsi al desktop porta innegabilmente dei sacrifici troppo grossi.

Quote:
Se poi a te interessa una visione romantica di linux limitata ad una nicchia ristretta, ad una crew di iniziati allora il discorso cambia e non parlare neanche di distribuzioni consumer, concentrati su una slack o una gentoo dove vedrai che i poveri niubbi che non sanno usare la bash manco si avvicinano.
A me non interessano crew di iniziati, mi interessa che un sistema Unix rimanga tale nella sua filosofia e non si debba piegare a dei pesanti compromessi solo per esigenze desktop. Se questo significa essere usabile solo "da una cerchia di iniziati", allora si, mi interessa solo quello. E non parlare di distribuzioni, perchè non c'entra nulla. Se l'andazzo è quello di uniformarsi a determinati canoni da parte dei progetti principali, le distribuzioni non possono far nulla. Gnome e KDE sono Gnome e KDE tanto su slackware che su Mandriva.
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Old 23-04-2008, 11:10   #118
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Sto un giorno senza leggere e avete scritto un mare di roba...

CMQ riassumo un poco.

Da quel che ho letto fedora non è una soluzione accettabile in ambienti desktop. Software beta, software ultra recenti e innovativi (gli 1.0 che spesso dovrebbero chiamarsi beta). RH non vuole fare una distro consumer. Hanno RH dekstop e gli basta. Ma RH costa. Centos è = a RH? IMHO no. Xchè non è possibile averne il supporto tecnico. E se ho casini in produzione?

Lo sviluppo di Fedora va benissimo così ed è un grandissimo aiuto alla comunità. Però x un uso consumer non è una soluzione accettabile. O meglio: ci sono soluzioni migliori. Ubuntu lo è. Xchè è free software ma si concede qualche strappo alla regola ogni tanto. Fedora ha nei repo vmware? Immagino di no da quel che ho letto.

Poi sinceramente tutte queste menate politiche sul free software non le sento mie. Soprattutto le trovo 1 pò ridicole in una situazione in cui chi si paventa protettore assoluto del free software vende supporto tecnico solo in una distro che ha nei repo anche componenti closed.

Mi piace la politica di ubuntu. Scarichi e installi la loro distro. Su questa distro danno supporto x 3 o 5 anni (parlando della prossima LTS) e quindi un'azienda può pianificare il porting di un bel parco macchine senza poi tra 6 mesi essere a piedi (però sinceramente non so come sta messa fedora da questo punto di vista). Ma soprattutto se ho delle rogne o se tra qualche tempo ho bisogno di un bel supporto tecnico (metti caso che abbiamo problemi o la necessità di farci sviluppare una soluzione adhoc) con fedora non ci faccio nulla, con ubuntu chiamo, spendo e ottengo risultati.

La bash non sparirà mai. E' lo strumento + comodo che c'è in linux ed è fondamentale in 1000 occasioni. Xò se c'è una gui decente spesso uso quella. E così fanno la maggior parte degli utenti. In tutti questi discorsi come si posizionano opensuse e mandriva? mandriva sono quasi certo ceh sia infarcita di programmi non free ma opensuse? e il supporto tecnico?

Xchè poi linux dovrebbe piegarsi a esigenze desktop? il bello di qualunque ditro è che la trasformi come + ti pare.
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Old 23-04-2008, 11:29   #119
mjordan
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Sto un giorno senza leggere e avete scritto un mare di roba...

CMQ riassumo un poco.

Da quel che ho letto fedora non è una soluzione accettabile in ambienti desktop. Software beta, software ultra recenti e innovativi (gli 1.0 che spesso dovrebbero chiamarsi beta). RH non vuole fare una distro consumer. Hanno RH dekstop e gli basta. Ma RH costa. Centos è = a RH? IMHO no. Xchè non è possibile averne il supporto tecnico. E se ho casini in produzione?
Tutt'altro. Fedora è una distribuzione desktop a tutti gli effetti. I software "beta" non sono mai obbligatori, vengono intesi esclusivamente come "Technology Preview". I componenti cardine sono in versione stabile: Fedora 9 non avrà il kernel 2.6.25 e non avrà Firefox 3. In passato qualche cagata l'hanno fatta, come ad esempio includere le versioni preliminari di GCC 4.0, ma era comunque inteso come compilatore "non primario".

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Lo sviluppo di Fedora va benissimo così ed è un grandissimo aiuto alla comunità. Però x un uso consumer non è una soluzione accettabile. O meglio: ci sono soluzioni migliori. Ubuntu lo è. Xchè è free software ma si concede qualche strappo alla regola ogni tanto. Fedora ha nei repo vmware? Immagino di no da quel che ho letto.
No che non ha VMWare, tuttavia un'utente Linux che sceglie una distribuzione perchè ci sta VMWare, che utente Linux è? E' il discorso che facevo prima. Tanto difficile scegliere una distro per quello che è e demandare ad un'installazione privata un software che interessa?
"Strappo alla regola" secondo quali regole? Vuol dire che non hanno regole.

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Poi sinceramente tutte queste menate politiche sul free software non le sento mie. Soprattutto le trovo 1 pò ridicole in una situazione in cui chi si paventa protettore assoluto del free software vende supporto tecnico solo in una distro che ha nei repo anche componenti closed.
E' quello che vai a pagare. Non ci vedo nulla di male o di strano. Libertà è anche poter vendere prodotti commerciali.

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Mi piace la politica di ubuntu. Scarichi e installi la loro distro. Su questa distro danno supporto x 3 o 5 anni (parlando della prossima LTS) e quindi un'azienda può pianificare il porting di un bel parco macchine senza poi tra 6 mesi essere a piedi (però sinceramente non so come sta messa fedora da questo punto di vista). Ma soprattutto se ho delle rogne o se tra qualche tempo ho bisogno di un bel supporto tecnico (metti caso che abbiamo problemi o la necessità di farci sviluppare una soluzione adhoc) con fedora non ci faccio nulla, con ubuntu chiamo, spendo e ottengo risultati.
Perchè paragoni due prodotti che non hanno lo stesso target. Se le esigenze sono quelle, non ti rivolgi a fedora ma a RedHat Enterprise.

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La bash non sparirà mai. E' lo strumento + comodo che c'è in linux ed è fondamentale in 1000 occasioni. Xò se c'è una gui decente spesso uso quella. E così fanno la maggior parte degli utenti. In tutti questi discorsi come si posizionano opensuse e mandriva? mandriva sono quasi certo ceh sia infarcita di programmi non free ma opensuse? e il supporto tecnico?
Bash non sparirà mai, no. Tuttavia sono i software che potrebbero prendere la strada del "GUI Only". Sarò pazzo, chiamatemi scemo, ma io non trovo niente di meglio che fare del debugging di codice C da riga di comando con GDB. Piu' il componente "GUI only" è cruciale e meno l'incidenza di bash sarà rilevante. Prendi come metro di paragone MacOSX. Tu un'init lo puoi rendere anche dipendente da X.org per avere un boot completamente grafico: il processo init avvia X.org e da li tutti i componenti. Il file di configurazione lo progetti in un formato XML adatto per un'uso GUI e sviluppi un tool di configurazione per esso. Con queste prerogative, Bash lo sai dove te la puoi mettere. Linux è configurabile "a mano" proprio perchè molti tool sono il meno automatici possibili. Davanti a tool di configurazione completamente automatici, che magari usano file di configurazione XML, o peggio ancora scrivono le preferenze in formato binario, davanti a un problema ti ritrovi come Windows: inerte nella maggior parte dei casi. I tool automatici sono fantastici ma quando non funzionano, non funzionano.

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Xchè poi linux dovrebbe piegarsi a esigenze desktop? il bello di qualunque ditro è che la trasformi come + ti pare.
Si si come no. Come te che non sceglie Fedora perchè non c'è VMWare, figuriamoci se trasformi una distro come ti pare....
Detto seriamente, una distro è una collezione di software e un collante di un sistema. Nessuno realisticamente installa una distribuzione per riscriversela da capo... Applichi modifiche, te la configuri a tuo piacimento... Ma "la trasformi come ti pare" è uno dei tanti miti che aleggiano dietro a Linux. Lo puoi fare ma è un'operazione che nel 99% dei casi non ha senso. Ha piu' senso sceglierne una piu' adatta, invece.

Quello che sta sulle palle a me di tutto il discorso è che mentre Linux perde tempo a pensare all'utente medio consumer che non si sa installare VMWare per installare la sua copia pirata di Windows, Windows ha introdotto PowerShell e un cospicuo numero di tool da riga di comando anche abbastanza potenti. Chissà, fra una quindicina di anni Windows sarà Unix e Linux sarà il desktop OS per eccellenza...

Ultima modifica di mjordan : 23-04-2008 alle 11:54.
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Old 23-04-2008, 21:04   #120
matcy
 
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Xchè poi linux dovrebbe piegarsi a esigenze desktop? il bello di qualunque ditro è che la trasformi come + ti pare.
tranne la JVM, il tema di gnome, la mappatura dei tasti multimediali, VMWare, ...
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