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#101 | ||
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Senior Member
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No che non metterei la 8.04 in produzione, ma questo cosa c'entra con il nostro discorso? Fai finta di non capire la differenza che passa tra quello che un professionista sa fare e la facilità con cui un programmatore hobbyista "consumer" può fare qualcosa. La parola chiave non è consumer in tutta questa discussione?
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Le persone intelligenti sono sempre gentili. Jean-Paul Sartre Il peso d'una lacrima: quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra. Gianni Rodari |
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#102 |
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Io si. Perchè un sistema che ottengo gratuitamente merita anche il mio contributo, che in un certo senso è anche dovuto. Inoltre quello che costa di RedHat Enterprise non è la distribuzione in se ma il supporto. Quindi il discorso che fai è relativamente improprio. Tutte le principali distribuzioni hanno una versione consumer e una enterprise e quelle enterprise sono tutte derivate dalle consumer con l'aggiunta del supporto. Se poi per libertà intendi anarchia è un'altro paio di maniche.
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#103 |
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Messaggi: n/a
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non sto facendo il partigiano dell'open
semplicemente ci sono cose che si possono distribuire liberamente e altre no altrimenti riscriviamo il diritto a tuo uso e consumo e siamo tutti più felici |
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#104 |
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Bannato
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#105 | |
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Senior Member
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Fortunatamente per linux, è lontano il tempo in cui si era obbligati ad utilizzare i makefile. Oggi la velocità della rete permette addirittura di gestire in remoto un parco software aggiornato da cui scegliere. Per me è una possibilità meravigliosa per la diffusione di linux. E io ad un utente consumer che si accosta alla programmazione devo dire di scaricare ed installare SDK e NetBeans a mano? Non ha senso secondo me, poi ovviamente il mio discorso non vuole entrare nel merito delle scelte tecnologiche fatte da Red Hat in termini di solidità.
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#106 |
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Senior Member
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Sì ma anche su Fedora io posso installare software commerciale, non fornito da Red Hat, giusto? Allora perché Red Hat non da almeno un paio di opzioni che semplificherebbero la vita dell'utente? Sempre di utenti e distro consumer parliamo.
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#107 |
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Bannato
Iscritto dal: Mar 2002
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Io ho un'opinione diversa dalla tua: uno che si accinge alla programmazione scaricarsi e installarsi a mano un'IDE e un SDK è il minimo che deve imparare, anche prima di iniziare a scrivere un'hello world. Inoltre "consumer" non è affatto sinonimo di "analfabeta informatico". Nella maggior parte dei casi lo è ma non è sempre cosi. Quindi a me il discorso del power user mi sta pure bene. Solo mi chiedevo chi ha deciso che sono i power user che si devono piegare agli analfabeti e non gli analfabeti che dovrebbero usare qualcosa di piu' consono alle loro competenze. Ripeto, a me la diffusione di massa di Linux non importa, l'ho sempre usato per quello che è.
Fra 10 anni magari avremo un tool di configurazione Apache rigorosamente GUI, che richiede la registrazione in GConf, faccia gli autoupdate del server a insaputa dell'utente e magari presenti 30 opzioni complessive di configurazione? Io sono dell'opinione che il software, quando viene congeniato con il desktop in mente, va a cozzare tremendamente in altri settori. 30 anni di Unix per poi finire nel computer del lamer medio non era proprio quello che pensava Kernighan ai tempi. E i discorsi sulla libertà non mi interessano neppure: libertà è anche quella di pagare una licenza per un software che sia adatto alle proprie esigenze. Ultima modifica di mjordan : 22-04-2008 alle 15:26. |
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#108 |
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Bannato
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Perchè Fedora vuole rimanere il piu' possibile epurata da tecnologie commerciali e proprietarie includendo solo ed esclusivamente software riconosciuto come "open" secondo gli ideali dell'OSI. E in questo sono d'accordo. In questo modo si libera anche del problema della guerra dei brevetti, delle violazioni delle licenze e tutta un'ampia serie di problematiche che, nel caso di Ubuntu, al primo problema chiude i battenti sotto un mare di debiti.
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#109 | |
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Senior Member
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Hai ragione, un programmatore deve avere conoscenze aggiuntive, ma se parliamo di linux consumer - verso le masse - esistono tecnologie collaudate per fornire un approccio semplice anche ad alcuni aspetti della programmazione. Su Windows scarichi SDK e IDE e li installi con un doppio click. Con linux la cosa può essere anche più semplice. Avendo la possibilità, perché non implementarla e rendere l'operazione più difficile su linux che su windows? Il bello di linux è che potrai sempre avere una distro che ti da quello che vuoi ma la diffusione sul mercato consumer, alla lunga, garantisce maggiori sviluppi futuri e supporto ai driver. Ricordi il tempo in cui i driver non erano tutti ufficiali ma scritti solo da appassionati? Configurare alcune periferiche usb con la Slackware era inutilmente tragico, si trattasse pure solo di uno scanner. Solo il tempo dirà se è l'apertura consumer dovuta a Ubuntu, OpenSuse e altri porterà benefici. Red Hat, evidentemente, non si sente ancora pronta per questo passo, il suo business è altrove.
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#110 | |
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Moderatore
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Il problema è che in questo modo si tagliano le gambe agli utenti: esempio non possono eseguire correttamente un mio programma distributito agli altri in un .jar. Gli ideali sono una gran bella cosa ma l'intransigenza su tutto non è IMHo la strada migliore
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"WS" (p280,cx750m,4790k+212evo,z97pro,4x8GB ddr3 1600c11,GTX760-DC2OC,MZ-7TE500, WD20EFRX) Desktop (three hundred,650gq,3800x+nh-u14s ,x570 arous elite,2x16GB ddr4 3200c16, rx5600xt pulse P5 1TB)+NB: Lenovo p53 i7-9750H,64GB DDR4,2x1TB SSD, T1000 |
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#111 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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Che problemi potrebbe avere Ubuntu con la licenze? Edit: sono io che ricordo male o Red Hat è stata la prima distro a pagamento?
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#112 | |
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Bannato
Iscritto dal: Mar 2002
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Praticamente altri 5 o 6 anni, io passero le installazioni di Linux a togliere e a disattivare, anzichè configurare e mettere ciò che mi serve, come si faceva una volta. Un'altra cosa: a me i login grafici di default (GDM e KDM) stanno sulle palle: ogni volta che installo devo riconfigurare per avere un login testuale come si usava una volta quando Unix era Unix Ultima modifica di mjordan : 22-04-2008 alle 15:43. |
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#113 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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Il grado di flessibilità del sistema operativo è notevole, secondo me, molto più di qualunque altro sul mercato. E' davvero un male?
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#114 | |
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Moderatore
Iscritto dal: Nov 2006
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i non esperti impiegheranno di più smanettando con mouse e finestre, i più esperti apriranno il terminale e risolveranno tutto in una riga. Se poi a te interessa una visione romantica di linux limitata ad una nicchia ristretta, ad una crew di iniziati allora il discorso cambia e non parlare neanche di distribuzioni consumer, concentrati su una slack o una gentoo dove vedrai che i poveri niubbi che non sanno usare la bash manco si avvicinano.
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#115 | |
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Senior Member
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Con NetBeans probabilmente si sono solo presi indietro, non è che non vogliono metterlo. Seguo la devlist di Fedora e hanno già un bel lavoro da fare, ad esempio la configurazione a puntino di SELinux cosi come non si trova in nessuna altra distro porta via molto tempo. IcedTea è un lavoro che qualcuno doveva prendersi la briga di fare prima o poi, visto che è questa la strada che Sun ha scelto. Quando è uscita Fedora8 con IcedTea per la prima volta, i commenti soddisfatti degli utenti erano piu o meno di questo genere: "Icedtea: liberarsi della jre della sun non ha prezzo..." "un software closed in meno... poi dover creare a mano un link simbolico per far si che firefox visualizzi le pagine jsp è un pò antipatico" (presi dal fedora clan) Riguardo al consumer che si accosta alla programamzione, puo usare benissimo IcedTea. Solo i professionisti che ci lavorano hanno bisogno di scaricarsi l'SDK dells Sun, per i principianti usare l'una o l'alra è la stessa cosa. IcedTea inoltre viene testato col la test suite di Sun per verificare se un'implementazine del JDK rispetta le specifiche Java 6 SE, come è scritto qua: Red Hat has signed Sun's OpenJDK Community TCK License Agreement. This agreement gives the company access to the test suite that determines whether an implementation of the Java Platform Standard Edition (Java SE) platform that is derived from the OpenJDK project complies with the Java SE 6 specification. (Red Hat and Sun Collaborate to Advance Open Source Java Technology) Ultima modifica di arara : 22-04-2008 alle 17:23. |
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#116 |
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un gigaquote per le sante parole, ma tanto qualcuno avrà da ridire anche su questo
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#117 | ||
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Bannato
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#118 |
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Senior Member
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Sto un giorno senza leggere e avete scritto un mare di roba...
CMQ riassumo un poco. Da quel che ho letto fedora non è una soluzione accettabile in ambienti desktop. Software beta, software ultra recenti e innovativi (gli 1.0 che spesso dovrebbero chiamarsi beta). RH non vuole fare una distro consumer. Hanno RH dekstop e gli basta. Ma RH costa. Centos è = a RH? IMHO no. Xchè non è possibile averne il supporto tecnico. E se ho casini in produzione? Lo sviluppo di Fedora va benissimo così ed è un grandissimo aiuto alla comunità. Però x un uso consumer non è una soluzione accettabile. O meglio: ci sono soluzioni migliori. Ubuntu lo è. Xchè è free software ma si concede qualche strappo alla regola ogni tanto. Fedora ha nei repo vmware? Immagino di no da quel che ho letto. Poi sinceramente tutte queste menate politiche sul free software non le sento mie. Soprattutto le trovo 1 pò ridicole in una situazione in cui chi si paventa protettore assoluto del free software vende supporto tecnico solo in una distro che ha nei repo anche componenti closed. Mi piace la politica di ubuntu. Scarichi e installi la loro distro. Su questa distro danno supporto x 3 o 5 anni (parlando della prossima LTS) e quindi un'azienda può pianificare il porting di un bel parco macchine senza poi tra 6 mesi essere a piedi (però sinceramente non so come sta messa fedora da questo punto di vista). Ma soprattutto se ho delle rogne o se tra qualche tempo ho bisogno di un bel supporto tecnico (metti caso che abbiamo problemi o la necessità di farci sviluppare una soluzione adhoc) con fedora non ci faccio nulla, con ubuntu chiamo, spendo e ottengo risultati. La bash non sparirà mai. E' lo strumento + comodo che c'è in linux ed è fondamentale in 1000 occasioni. Xò se c'è una gui decente spesso uso quella. E così fanno la maggior parte degli utenti. In tutti questi discorsi come si posizionano opensuse e mandriva? mandriva sono quasi certo ceh sia infarcita di programmi non free ma opensuse? e il supporto tecnico? Xchè poi linux dovrebbe piegarsi a esigenze desktop? il bello di qualunque ditro è che la trasformi come + ti pare. |
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#119 | ||||||
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"Strappo alla regola" secondo quali regole? Vuol dire che non hanno regole. Quote:
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Linux è configurabile "a mano" proprio perchè molti tool sono il meno automatici possibili. Davanti a tool di configurazione completamente automatici, che magari usano file di configurazione XML, o peggio ancora scrivono le preferenze in formato binario, davanti a un problema ti ritrovi come Windows: inerte nella maggior parte dei casi. I tool automatici sono fantastici ma quando non funzionano, non funzionano.Quote:
![]() Detto seriamente, una distro è una collezione di software e un collante di un sistema. Nessuno realisticamente installa una distribuzione per riscriversela da capo... Applichi modifiche, te la configuri a tuo piacimento... Ma "la trasformi come ti pare" è uno dei tanti miti che aleggiano dietro a Linux. Lo puoi fare ma è un'operazione che nel 99% dei casi non ha senso. Ha piu' senso sceglierne una piu' adatta, invece. Quello che sta sulle palle a me di tutto il discorso è che mentre Linux perde tempo a pensare all'utente medio consumer che non si sa installare VMWare per installare la sua copia pirata di Windows, Windows ha introdotto PowerShell e un cospicuo numero di tool da riga di comando anche abbastanza potenti. Chissà, fra una quindicina di anni Windows sarà Unix e Linux sarà il desktop OS per eccellenza...
Ultima modifica di mjordan : 23-04-2008 alle 11:54. |
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Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 07:21.












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