Francesca Barra nuda: la popolare conduttrice vittima di pervertiti armati dall'IA
La giornalista e conduttrice Francesca Barra ha denunciato la diffusione online di immagini false, generate con intelligenza artificiale, che la ritraggono nuda. La Polizia Postale ha avviato accertamenti. Barra definisce il fenomeno "violenza digitale" e invita a denunciare, sottolineando il nodo centrale del consenso e la responsabilità sociale delle piattaforme.
di Manolo De Agostini pubblicata il 27 Ottobre 2025, alle 14:21 nel canale WebLa giornalista e conduttrice Francesca Barra, volto di 4 di sera su Mediaset, ha denunciato pubblicamente la diffusione su un sito per adulti di immagini che la ritraggono nuda, generate con l'intelligenza artificiale. L'obiettivo, secondo Barra, sarebbe quello di insinuare dubbi sulla sua integrità professionale e personale.
"Non sono io", spiega, "ma qualcuno ha deciso di costruire quella menzogna per ottenere attenzione e insinuare il dubbio che potessi essermi mostrata in quel modo negli ambienti in cui lavoro". La giornalista ha affidato ai social un lungo messaggio di denuncia, definendo l'accaduto "un abuso che marchia la dignità, la reputazione e la fiducia".

Barra, che ha recentemente discusso una tesi in criminologia sul cyberbullismo, evidenzia come l'intelligenza artificiale possa trasformarsi in uno strumento di sopraffazione: "Le tecnologie dovrebbero essere strumenti di progresso, non di distruzione dell'identità. E invece troppo spesso diventano armi di manipolazione e vergogna".
La conduttrice racconta di aver provato "imbarazzo e paura" pensando ai propri figli e alle possibili conseguenze della diffusione di quelle immagini. "Non è arte, non è una scelta personale", aggiunge, "è una violenza creata per suscitare morbosità e pericolosa perché altera la realtà senza consenso".
La riflessione di Barra tocca anche un punto cruciale: il consenso. "Una donna che decide di mostrarsi nuda non è meno degna di rispetto o protezione rispetto a chi non lo fa. Essere libere di disporre della propria immagine significa essere riconosciute come persone, non come oggetti".
Barra richiama l'attenzione sulla necessità di educare le nuove generazioni al rispetto digitale, ricordando che prendere e manipolare immagini altrui senza autorizzazione "non è un gioco, ma una violenza".
La Polizia Postale ha avviato accertamenti sul sito che ospita le immagini false. Secondo una ricostruzione de la Repubblica, la piattaforma contiene oltre 46 pagine di contenuti deepfake pubblicati dal dicembre 2023, con sezioni dedicate a donne note del mondo dello spettacolo, della politica e del giornalismo.
Tra i nomi comparsi figurano anche Diletta Leotta, Chiara Ferragni, Michelle Hunziker, Veronica Gentili, Maria De Filippi e Angelina Mango. Tutte vittime inconsapevoli di una tecnologia usata in modo abusivo e privo di controllo.
Barra invita infine a non rimanere in silenzio: "Il silenzio non ci protegge, protegge chi abusa e chi umilia. Le grandi aziende arrivano sempre dopo, ma noi dobbiamo denunciare. C'è anche un altro silenzio che fa male: quello di chi tace quando la vittima non è comoda".
"Non possiamo educare i nostri figli all'empatia se restiamo indifferenti davanti all'abuso. La differenza la fa chi sceglie di non voltarsi dall'altra parte".










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30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBeh anche Internet sarà usata principalmente per scopi non "seri", ma questo non la rende inutile
Quelle sono generate con photoshop e sono pure un pessimo lavoro, è palese che c'è un copia incolla della faccia, non sono nemmeno stati applicati filtri per mascherare la disomogeneità con resto dell'immagine orginale.
Denuncia ? Chi ? Chiunque può farle e farle circolare, se ne faccia una ragione la giornalista.
ovvio che danno fastidio alle persone coinvolte
Denuncia chi le ha pubblicate,
Quindi è autorizzato a farlo? Chiunque può prendere un coltello ed uccidere, non dobbiamo denunciare? Ma che mentalità sono?
Poi ultimamente sono uscite nuove leggi proprio per questo tipo di comportamento ed è un reato penale. Direi che bisogna stare attenti a pubblicare simili cose.
avete voluto internet ed ora annusate sta fogna....
Ma basta RAGLIARE contro l'IA, si continua a condannare lo strumento ma non chi ne abusa.
Se uno uccide con un coltello la colpa non è di chi fabbrica coltelli, oppure di chi rende disponibile la vendita dei coltelli a tutti, la colpa è di chi uccide!
Ma basta RAGLIARE contro l'IA, si continua a condannare lo strumento ma non chi ne abusa.
Se uno uccide con un coltello la colpa non è di chi fabbrica coltelli, oppure di chi rende disponibile la vendita dei coltelli a tutti, la colpa è di chi uccide!
Ma figurati, per ma la IA certo che va sviluppata ma non di certo data a tutti. E per Internet andava anche bene, il problema sono i social.
ma guarda la rete ormai e' talmente colma di deepfake che notizie come queste sono soporifere, siamo ormai assuefatti
tanto piu' se chi si scandalizza e' pure una persona colta, che di queste cavolate dovrebbe semmai sorridere..
piu' probabile che sfrutta la cosa per far si che "bene o male l'importante e che se ne parli" per ottenere visibilita' insomma
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