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Bannato
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Roma Messaggi totali: 18359 Climbing rate: 6a/b Sesso: si, grazie
Messaggi: 132
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La8 oscurata dalla RAI
Ci risiamo, oltre R4 ora ci pensa la RAI a usurpare frequenze già assegnate e utilizzate da tempo.
http://www.la8.tv/ |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Roma - Milano - Lagos
Messaggi: 8579
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ma si, una piu', una meno....
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--- --- VENDO AppleCare per Macbook Pro 15"/17" a 200E --- --- Ho trattato con mezzo forum, per l'altra meta' mi sto attrezzando... Perditempo di professione: signirr |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Pavia
Messaggi: 24953
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ma lol
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//\\ Vendo =>
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#5 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Lazio
Messaggi: 5935
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Re: La8 oscurata dalla RAI
Quote:
Ciao
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HP Gaming 16 I7 10750H, nVidia GTX1650TI 4Gbyte DDR6, 16Gbyte di Ram, SSD INTEL 500Gbyte, Amplificatore Denon PMA-510AE, Diffusori Q Acoustics 3020i |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 2443
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Re: Re: La8 oscurata dalla RAI
Quote:
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You know, the thing that makes a fantasy great is the possibility that it might come true. And when you lose that possibility... it just kind of sucks. |
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Roma
Messaggi: 16134
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Pieve a Nievole (PT), Granducato di Toscana
Messaggi: 7762
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La8 trasmette sulla frequenza 49 da Monte Cavo, la RAI ha attivato il proprio "bouquet" digitale sul canale 49 da Montecompatri. Sempre in fatto di curiosità, la stessa RAI trasmette sul canale E RaiUno da Eur - Palazzo Eni e il bouquet digitale da M. Mario - Via Cadlolo
Se vi interessa, su http://otgtv.supereva.it/index2.html trovate le liste delle emittenti di molte città italiane
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Quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro, cioè vivere - Twitter
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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La storia delle frequenze televisive è perlomeno oscura.
Tutti se ne interessano ovviamente e giustamente quando in qualche modo la questione riguarda le aziende di Berlusconi, eppure stando a quanto riportato in questo periodo ci sono ad esempio le frequenze di Tele+ Bianco e Tele+ Nero che sono libere e sono state vendute. Ed altre frequenze nazionali ancora, sono inutilizzate. Franco Debenedetti inoltre ha rilevato come la legge Gasparri consente e legalizza l'interconnessione simultanea, vale a dire ciò che fece Berlusconi nel 1984 per sfidare il monopolio RAI: trasmettere alla stessa ora lo stesso programma su tante reti locali, in modo da avere a tutti gli effetti una programmazione nazionale e poter contrattare su queste basi la pubblicità. Oggi tra l'altro l'interconnessione, grazie al satellite, costa pochissimo. E' strano che nessuno abbia segnalato questa possibilità. Ci sono (oltra a La7) numerose altre frequenze nazionali libere o inutilizzate, e virtualmente infinite frequenze nazionali costruibili con l'interconnessione: Emi.Li che ha trasmesso lo show di Sabrina Guzzanti, grazie alla Gasparri potrebbe trasmettere 12 ore al giorno in tutta Italia. Perchè non lo fanno? |
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Ecco l'articolo, da "La Stampa" del 23 Dicembre:
La massaia garante della TV Oltre all’ormai famigerato SIC che tutto consente, e al digitale terrestre che tutto assolve, la legge Gasparri contiene anche una norma di cui finora si è parlato poco. Sta nascosta nell’art. 8, dove si parla di "diffusioni interconnesse" tra le tv locali: il comma 3 le consente per 12 ore al giorno, mentre ora il limite è di 6 ore. Sembra un fatto tecnico, ma è una piccola rivoluzione. Perché con 12 ore si cattura l’85% di ascolto televisivo, (che corrisponde al 95% dell’ascolto venduto ai pubblicitari): poco più del 50% con le 6 ore di prima. In Italia esistono diverse reti locali a cui si accede con un numero sul telecomando: le si può connettere in modo che tutte trasmettano lo stesso programma. Questa norma, aumentando la quota di ascolto, le rende interessanti per la grande pubblicità, consente quindi di creare alcune reti nazionali, accessibili direttamente da telecomando. E’ la stessa strada su cui Berlusconi mosse i primi passi: ma allora bisognava trasportare fisicamente le "pizze" a tutti i trasmettitori, oggi c’è il satellite, che, ricevuto il programma, lo irradia simultaneamente alle stazioni locali. Anche negli USA alle grandi reti non è concesso irradiare più del 35% del territorio: ma nessuno se ne accorge, perché grazie all’interconnessione i loro programmi si vedono in tutti gli Stati. Naturalmente è possibile (possibile?) che Berlusconi, nella sua bulimia, abbia voluto quella norma per avere uno spazio in più da occupare. Ma quelle paroline dell’art. 8 comma 3 aprono anche ad altri la strada per entrare nel business della TV. Infatti non si richiede più di acquistare canali, ma solo di realizzare di un palinsesto da 12 ore. Per ridurre i costi fissi, si potrebbe anche qui copiare il Berlusconi d’antan. Lui si faceva pagare la pubblicità dalle aziende con una percentuale dell’aumento di fatturato che avrebbero consuntivato. Adesso, personaggi famosi della TV, diventando imprenditori di se stessi, potrebbero pretendere, anziché un cachet fisso, una percentuale dei ricavi pubblicitari delle proprie trasmissioni. Insomma la partita, per chi si muova con velocità e determinazione, è tutta da giocare. E’ una provocazione immaginare un programma che dia spazio alla verve dei tanti esiliati dalla TV, dai Biagi e Santoro proscritti in Bulgaria, fino agli ultimi censurati? Sul successo si potrebbe scommettere. In seguito, certo, se non si vuol calare, si è condannati a crescere. E per crescere bisogna intercettare fasce più ampie di pubblico, non solo chi va ai girotondi, ma anche chi vota a sinistra e resta a casa, non solo i fedelissimi dell’Unità, ma anche, spero, tanti tra i lettori della Stampa. Per aumentare il fatturato, sarà necessario aumentare la varietà, venire incontro a una più ricca tavolozza di gusti, a un più sfaccettato insieme di opinioni: perché gli acquisti di pannolini e di merendine non dipendono dalle preferenze politiche. E così ancora una volta si dimostrerà che è (anche) grazie alle massaie che si realizza il pluralismo. Franco Debenedetti |
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Pieve a Nievole (PT), Granducato di Toscana
Messaggi: 7762
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#12 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Firenze, Perugia, Formia(LT)
Messaggi: 9012
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ma almeno l'avete letto il palinsesto? tutta televendita come il 90% delle rete private piccole...la cui utilità è pari a 0...ci saranno persone ke lavorano mi spiace ma si potevano reinventarsi...non ne possso + piu di maghi televendite e fattukkiere...
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#13 |
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Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: SPAIN
Messaggi: 388
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Non è la prima volta
Lavorando in una radio privata posso darvi testimonianza che la cara RAI se ne strafrega delle frequenza già vendute e legalmente occupate.
RAI 3 qui da noi, ha bellemente occupato la banda di trasmissione di una rete locale. La cosa è finita davanti ai legali e la soluzione è stata che si spostasse la rete locale perchè i loro programmi vengono trasmessi ad interese nazionale. Un tanto per farvi capire di come le leggi sono applicate ad uso e consumo di chi ha la voce più grossa. Tanto la massa conclude con "ma chi se ne frega, una più una meno", ed è per questo che saremo sempre pecore da macellare. La legge è uguale per tutti, l'interpretazione della stessa no!
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Vuoi usare il TUO PC senza problemi?Formatta tutto e passa a LINUX, dopo verifica se $OS_che_fa_figo fa per te! Fatti un giro |
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#14 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Pieve a Nievole (PT), Granducato di Toscana
Messaggi: 7762
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Ho chiesto consiglio all'amico Oliviero (che di Tv se ne intende, il sito OTGtv che ho citato prima è curato da lui), e mi ha risposto: "Diciamo che per aver ragione basta che dimostrino che il loro canale 49 a Monte Cavo è regolare e poi sono dalla parte della ragione. In più la Rai non ha mai chiesto l'autorizzazione all'Agcm per comperare i rami d'azienda (a differenza di Mediaset e di La 7) del digitale; forse può bastare una semplice denuncia per spegnere il digitale"
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#15 | |||
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Bannato
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Roma Messaggi totali: 18359 Climbing rate: 6a/b Sesso: si, grazie
Messaggi: 132
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E comunque ci sono anche programmi di pubblica utilità. Quote:
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#16 |
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Bannato
Iscritto dal: Dec 2003
Messaggi: 46
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E chissà quanti altri "piccoli" casi del genere ci sono e non li conosciamo...
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#17 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Naples
Messaggi: 1063
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Benvenuto NUOVO UTENTE
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#18 | |
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Bannato
Iscritto dal: Dec 2003
Messaggi: 46
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Grazie del benvenuto!!! |
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Tra le nebbie pavesi
Messaggi: 528
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A quanto ne so, la RAI, per adempiere agli OBBLIGHI IMPOSTI dal ministero di servire il 50 % della popolazione entro il termine PERENTORIO del 1/1/04 ha comprato, pagando in soldoni, i canali di alcune emittenti locali. Ovviamente, questo non ha fatto bene alle casse di mamma rai... magari sono un dietrologo, ma io ci sento puzza di manovra p0l1t1c@
Una fonte che reputo affidabilissima (interna alla rai stessa) mi ha anche detto la cifra che hanno sborsato per comprare, qui a Milano, il canale 22 da una locale. Non posso rivelare la cifra, ma sappiate che quando l' ho sentita mi si e' gelato il sangue... BTW, credo che il nostro sia l' unico paese piu' o meno civile dove esiste il mercato delle frequenze... in tutto il resto del mondo civile, tutti, emittenti locali o di stato, devono stare alle frequenze assegnate da un organismo di controllo. Qui, invece, si e' iniziato in maniera molto leoncavallina, accendendo, senza alcun controllo, degli impianti che trasmettevano il cartello "kanale okkupato" In altre zone, mi dice sempre la mia fonte, la rai ha deciso di spegnere degli impianti giudicati "secondari". Per cui, "grazie" al digitale terrestre, alcune zone di Pescara si sono giocate rai1, mentre a Foggia (o Lecce, non ricordo bene) e' toccato a rai3. Il tutto con ampissimo preavviso: circa 48 ore. Gli antennisti della zona ringraziano,gli utenti un po' meno. Tra l' altro ho visto questo miraboloso DVB-T (e' questa la sigla del digitale terrestre) e mi ha provocato i conati, sia per qualita' tecnica (inferiore ad una buona ricezione convenzionale) che per contenuti (Rai news 24, raisat ragazzi, raisport piu' due canali stream definiti "test" perennemente neri). Gran bella cosa, il progresso |
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#20 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Pieve a Nievole (PT), Granducato di Toscana
Messaggi: 7762
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Sui costi delle freuqenze acquistate da RAI e Mediaset ho trovato un intervento che recita:
"Si spiega così la frenesia del direttore generale della Rai Cattaneo che intorno ai primi di agosto ha presentato al Cda una lista di acquisto relativa alle frequenze di 39 emittenti locali. Costo 124 milioni di euro, una cifra che ha fatto sobbalzare tutti i consigliere Rai. Sappiamo come è finita. Su proposta del presidente Annunziata l'intero incartamento è stato rinviato a settembre. E' notizia di qualche giorno fa che in realtà, fatti due conti, la Rai è in grado di spendere solo 50 milioni di euro. Per fortuna quindi, che Cattaneo non ha avuto il via libera. Se fosse stato per lui, la Rai avrebbe speso 18 milioni di euro per le frequenze della romana Telestudio. Lombardia 7 ne aveva chiesti 24 di milioni. Nel Lazio era stata valutata 8,5 milioni circa ReteOro, in Calabria ne sono stati chiesti 5 per Ten, 9,3 per la siciliana Videotre. Insomma, un affarone. Da notare che mentre Mediaset anch'essa in campagna acquisti, ha comprato le frequenze ad un massimo di 1,5 euro circa per abitante, la Rai ne avrebbe sborsati 5 euro per abitante. Da parte sua il Biscione ha già realizzato un succoso shopping. Sono diverse le società che hanno venduto o sono lì lì per farlo. Dal gruppo toscano che fa capo a Barbagli, al gruppo Ciancio sia in Puglia che in Sicilia. Nel Lazio Mediaset ha messo le mani su Tva 40, storica antenna della Capitale. Inoltre ha già acquisito le frequenze di Quadrifoglio Tv per la copertura del Piemonte, di SeiMilano per la Lombardia, di alcune frequenze de La8, La9, La10 del Gruppo Romi-Osti in Veneto e Napoli Tv in Campania. E' interessante che questo movimento potrebbe cambiare la geopolitica del mondo televisivo locale. Nel settore si assiste ad una divaricazione di atteggiamenti frutto di interessi e strategie contrapposte. http://www.promiseland.it/forum/read...=54181&t=54124 Sul caos delle frequenze, ti cito alcune righe di un intervento pubblicato oggi nella mailing list Talkmedia da Nicola Franceschini (curatore, tra l'altro, della Guida Radio di SuperEva), che mi trovano pienamente d'accordo: "Ho notato anch'io che all'estero c'e una cura maggiore dell'rds rispetto a noi italiani (so che certe emittenti a volte non inseriscono fx utili nella sottoportante AF, senza parlare del solito problema delle fx a 50 KHz, ormai escluse perfino in ricerca manuale da molti ricevitori pre-installati sulle auto). In Francia, poi, sono estremamente rigorosi anche su cio che viene visualizzato: non esiste nessuna emittente con l'rds che cambia, cosa che invece e presente in Spagna (eh eh... l'ho sempre detto che la popolazione che ci assomiglia di piu e quella spagnola ;-)). Per quel che riguarda il discorso delle interferenze, penso che pochi abbiano interesse a ripulire l'etere. Il famoso censimento del 1990 ha ufficializzato "quel" tipo di FM, decisamente disordinato. Ogni frequenza, anche la piu piccola e disturbata, e una risorsa e quindi, salvo che qualche grosso gruppo non voglia comprare tutte le fx limitrofe alla propria per spegnerle, non vedo grosse vie d'uscita. Noto negligenze anche nel cercare di arrotondare i "cinquantini", ormai - come gia detto - snobbati da tutti i ricevitori... figuriamoci il resto!!" e, in un'altra mail: "A dire il vero, quando ho scritto quella mail pensavo piu' agli Ispettorati Territoriali che alle emittenti (che ovviamente non sono contente di essere interferite). Si e' ufficializzata l'anarchia che vigeva fino al 1990 senza cercare di mettere ordine all'FM e oggi, non solo e' difficile, ma c'e' pure scarso interesse (da parte degli I.T.) nel sistemare il tutto (se privilegi un'emittente, anche le altre pretendono giustamente un trattamento alla pari e allora, onde evitare casini e imparzialita', tanto vale mantenere la situazione cosi' com'e'). Tralasciando il caso particolare di interferenze estere, andrebbe guardato da entrambi i punti di vista (a mio parere) il caso Margherita (93.0) - Capital (93.1). La prima ha riesumato una fx spenta da anni, ma presumo regolarmente censita con una certa potenza. Non so se dopo anni di inattivita' un canale puo' essere revocato. In caso in cui la risposta sia negativa, trovo che Capital debba pagarne le conseguenze per non aver mai provveduto a comprarlo per spegnerlo. Mi sembra un caso in parte analogo ai 102.5 di Malvisi a Ferrara (fx che fu della storica locale Radio Base Moreno e che si e' cercato di riposizionare altrove invano). RTL si e' rifugiata sui limitrofi 102.0 e se Malvisi ha ottenuto la possibilita' di modulare sui 102.5, non vedo perche' non debba farlo (nessuna legge obbliga di tenere libera la fx 102.5 ed RTL puo' sempre scambiare il canale con il proprio 102.0). Capisco che la cosa dia fastidio all'ascoltatore medio, ma allo stesso modo comprendo anche il piccolo editore che si attacca alla frequenza che possiede per quanto piccola e disturbata possa essere. W il DAB (e anche l'FM digitale) se questi riusciranno a dare a tutti le stesse opportunita'. In caso contrario, preferisco il caos attuale, ma con tante voci (ti dico questo solo perche' mi sembra che si stiano concedendo pochi spazi per il DAB, col rischio di ritrovarci con i soliti network e superstation, riducendo ulteriormente le voci piu' piccole e alternative)."
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