AGCOM cambia la lista dei siti porno con verifica dell'età: ecco cosa è successo dietro le quinte
La lista dei siti porno con obbligo di verifica dell'età è sparita e poi ricomparsa con modifiche misteriose. Un caso che ha generato dubbi sulla gestione dei contenuti e sulla trasparenza dell'intero processo
di Rosario Grasso pubblicata il 05 Novembre 2025, alle 13:19 nel canale WebAGCOM ha aggiornato la lista dei siti pornografici soggetti all'obbligo di verifica dell’età. Dopo la pubblicazione del primo elenco, alcuni utenti hanno segnalato anomalie nei file ospitati sul sito ufficiale. Infatti, il documento originale, pubblicato il 28 ottobre, conteneva ricerche private e dati interni legati alla redazione del documento.
In particolare, gli URL inseriti nel documento riportavano stringhe di identificazione delle modalità di navigazione degli autori del file, il quale era ulteriormente contrassegnato con informazioni EXIF, dati che possono svelare il nome dell'autore del file.
Nei giorni successivi, il file è stato sostituito con una nuova versione, priva di quegli elementi e con modifiche all'interno della lista stessa. La versione corretta si trova a questo indirizzo. Il nuovo elenco riporta 45 voci, mentre quello originale era di 48 voci. Non si tratta però dell'"assoluzione" di alcuni siti porno, ma il numero di voci si riduce perché nella versione originale vi erano duplicazioni e collegamenti a sezioni di siti già elencati.
Il caso ha comunque attirato l'attenzione degli esperti di sicurezza digitale, che segnalano come un'Autorità di garanzia debba garantire massima accuratezza nei documenti ufficiali, specialmente quando si tratta di provvedimenti che impattano sulla libertà di accesso al web.
AGCOM, al momento, non ha pubblicato una spiegazione ufficiale sui motivi della sostituzione. I file a cui facciamo riferimento fanno parte del procedimento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) avviato con la Delibera 96/25/CONS del 18 aprile 2025, che dà attuazione all'articolo 13-bis del Decreto‑legge 5 settembre 2023, n. 123 (convertito nella legge n. 159/2023, "Decreto Caivano") e impone ai gestori di siti e piattaforme di contenuti pornografici accessibili dall’Italia l'obbligo della verifica dell'età degli utenti. Una misura che ha già sollevato perplessità sull'esperienza maturata con provvedimenti simili realizzati nel Regno Unito e in Francia.










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16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe probabilemente sono ad un livello alto, dirigenziale magari !
E' un potere che lo stato non deve avere.
Rido a crepapelle!
Penso che a breve vedremo un bel po' di facce nuove dietro ai banconi del McDonald's...
o che ti chiameranno per farti cambiare tariffa telefonica/elettrica
Bellissimo!!
Grazie AGCOM per tenerci una lista aggiornata dei siti porno
Io rido ma questi li pagano pure
Se questa lista l'avesse fatta chi ha progettato il piracy shield l'avrebbe bannata !
Eh si hai ragione, e li paghiamo pure e non poco !
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