AGCOM, passo falso nel PDF dei siti porno con verifica età: nell'elenco compaiono ricerche private e dati interni

AGCOM, passo falso nel PDF dei siti porno con verifica età: nell'elenco compaiono ricerche private e dati interni

Nel documento ufficiale con i siti per adulti soggetti all'identificazione, AGCOM ha pubblicato per errore link contenenti query di ricerca e dati di sessione. Un passo falso che riaccende i dubbi sull'efficacia e la gestione tecnica della nuova misura in vigore dal 12 novembre

di pubblicata il , alle 09:39 nel canale Web
 

Un errore imbarazzante per AGCOM: nell'elenco dei 48 siti per adulti che dal 12 novembre richiederanno l'identificazione dell'utente, sono comparsi link contenenti ricerche personali e codici di sessione. Nel file PDF pubblicato dall'Autorità, accanto a nomi noti come Pornhub o OnlyFans, alcuni URL riportano termini come "ragazze", "gay porno daddy" o addirittura stringhe alfanumeriche che sembrano rimandare a sessioni di navigazione individuali.

Censored

Oltre alle query di ricerca, risultano visibili anche pagine visitate, ID di sessione e informazioni EXIF, dati che possono svelare il nome dell'autore del file. Un episodio che pone nuovi interrogativi sulla cura e la sicurezza con cui viene gestito un tema tanto delicato.

L'obbligo di identificarsi per accedere ai siti hard era stato introdotto con la recente delibera dell’Autorità, di cui abbiamo parlato in questa notizia: Dal 12 novembre stretta sui siti porno: entra solo chi dimostra di essere maggiorenne. In teoria, l'obiettivo è proteggere i minorenni, ma i dubbi sull'effettiva efficacia della misura restano forti.

Censored

Oltre ai problemi di privacy, molti osservatori sottolineano come la verifica dell'età sia facilmente aggirabile tramite VPN o piattaforme proxy. Lo stesso scenario si è già visto in Francia, dove una legge analoga è stata revocata dopo la protesta dei colossi dell'intrattenimento per adulti. In quel caso, siti come Pornhub avevano oscurato i propri contenuti, perché pensavano che l'obbligo di fornire dati sensibili potesse mettere a rischio la sicurezza degli utenti, ma successivamente il tribunale di Parigi ha sospeso temporaneamente il decreto.

L'Italia rischia dunque di replicare gli stessi errori, a maggior ragione perché parte con un autogol digitale che non aiuta certo la credibilità dell’iniziativa. Un PDF ufficiale, diffuso con tanto di ricerche private visibili, è un inciampo che lascia il segno.

8 Commenti
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Silent Bob03 Novembre 2025, 09:59 #1
Avevo letto sta cosa, ma pensavo fosse una battuta classica da utente social

Cioè, chi ha un minimo di dimestichezza ste cose le conosce e le avrebbe evitate, come al solito c'è da chiedersi chi ci mettono lì a fare certi lavori
GianMi03 Novembre 2025, 10:07 #2
Qui più in generale c'è da chiedersi come possano essere indipendenti delle Authority di nomina politica.
Saturn03 Novembre 2025, 10:21 #3
DEMENZA AI MASSIMI LIVELLI.

Come da tradizione, del resto.

Non vedo l'ora che passi il dodici per dedicar loro una bella "sessione di autoerotismo".

Non servirà neanche aprire un video per raggiungere l'appagamento in questa particolare occasione.

Mi sarà sufficiente, aprire un qualsivoglia sito che avrà adottato le nuove norme per accedere, aprire una delle tante vpn a mia disposizione, selezionare un altro paese e premere F5 nella pagina.

Ed entrare alla faccia loro !

Ahhhhhh !!!!

Ecco solo questa operazione mi appagherà a "tutti i livelli", mi condurrà al "Nirvana"... ribadisco non ci sarà bisogno del video...
Doraneko03 Novembre 2025, 10:42 #4
Uno dei siti nell'elenco è anche linkato
gd350turbo04 Novembre 2025, 08:56 #5
Originariamente inviato da: Silent Bob
Cioè, chi ha un minimo di dimestichezza ste cose le conosce e le avrebbe evitate, come al solito c'è da chiedersi chi ci mettono lì a fare certi lavori


Probabilmente gli stessi a cui hanno affidato il piracy shield !
Eh... avevano già fatto un "ottimo lavoro" con quello quindi perchè non assegnarli anche questo !

Il problema non è link nel pdf, il problema è che queste persone probabilmente hanno un accesso admin ai siti isituzionali italiani !
Silent Bob04 Novembre 2025, 09:17 #6
Originariamente inviato da: gd350turbo
Probabilmente gli stessi a cui hanno affidato il piracy shield !
Eh... avevano già fatto un "ottimo lavoro" con quello quindi perchè non assegnarli anche questo !

Il problema non è link nel pdf, il problema è che queste persone probabilmente hanno un accesso admin ai siti isituzionali italiani !


io mi immagino che ci lavora lì e quando chiede aiuto a qualche tecnico informatico, e questo gli risponde:
https://www.youtube.com/watch?v=t2F1rFmyQmY
gd350turbo04 Novembre 2025, 09:25 #7
Originariamente inviato da: Silent Bob
io mi immagino che ci lavora lì e quando chiede aiuto a qualche tecnico informatico, e questo gli risponde:
https://www.youtube.com/watch?v=t2F1rFmyQmY


Ah ma quindi ci sono tecnici informatici che lavorano li ?
E no, il nipote del cardinale che voleva fare il tecnico da grande, non è una risorsa utile !
Silent Bob04 Novembre 2025, 09:44 #8
Originariamente inviato da: gd350turbo
Ah ma quindi ci sono tecnici informatici che lavorano li ?
E no, il nipote del cardinale che voleva fare il tecnico da grande, non è una risorsa utile !


no , hai confuso che ho scritto, loro chiedono aiuti all'esterno e quelli gli rispondevano così

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