Libra: ecco la criptovaluta globale e stabile di Facebook

Libra: ecco la criptovaluta globale e stabile di Facebook

Facebook svela i piani sulla sua criptovaluta: associazione, meccanismo di stabilità del valore e obiettivi a lungo termine. Che sono molto ambiziosi. Tra i partecipanti al progetto Visa, Mastercard, Vodafone, Spotify, Uber e molti altri

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Dopo le numerose indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, Facebook ha oggi confermato e annunciato ufficialmente di essere al lavoro sullo sviluppo di una nuova criptovaluta globale, Libra, che verrà lanciata il prossimo anno unitamente alla Libra Blockchain che la supporterà e a Calibra, una nuova sussidiaria di piena proprietà di Facebook, che si occuperà di fornire una serie di servizi che permetteranno agli utenti di usare effettivamente la nuova criptovaluta come mezzo di scambio di valore o di pagamento.

L'ambizione di Facebook e di Mark Zuckerberg, che ha pubblicato un lungo post, è infatti quella di portare Libra ad essere una vera e propria forma di denaro digitale garantito da un paniere di asset a basso rischio e bassa volatilità, così che divenga un giorno possibile utilizzarla come pagamento per servizi e beni online e offline. Ma il primo obiettivo di Libra è quello di ampliare l'inclusione finanziaria permettendo di trasferire denaro e valore a coloro i quali vivono nelle economie in via di sviluppo dove ancora manca l'accesso ai tradizionali sistemi bancari: oggi circa 1,7 miliardi di individui (il 31% della popolazione globale) non ha modo di accedere ad una banca per poter sfruttare i moderni servizi finanziari. La possibilità di offrire a questi individui servizi bancari a basso costo potrebbe portar loro importanti benefici dal punto di vista del benessere e della qualità della vita.

Insomma, l'obiettivo è creare la prima vera criptovaluta di massa, e cioè una forma di pagamento decentralizzata e globale che sia stabile come una valuta fiat e che possa essere non solo usata per effettuare acquisti, ma anche per supportare un'ampia gamma di prodotti finanziari come prestiti, crediti ed investimenti.

Libra Association: 27 colossi accanto a Facebook

Sebbene il progetto nasca da un'iniziativa del popolare social network, sarà nel concreto reso possibile grazie alla partecipazione (oltre alla stessa Facebook e a Calibra) di altre 27 realtà di grosso calibro che in qualità di membri fondatori (che agiscono anche da validator node della Libra Blockchain) hanno costituito la Libra Association: Mastercard, Visa, PayPal, Stripe e PayU dal mondo dei pagamenti, Booking Holdings, Ebay, FarFetch, Lyft, Mercado Pago, Spotify e Uber dal settore commerciale, Iliad e Vodafone da quello delle telecomunicazioni, Anchorage, BisonTrails, Coinbase e Xapo dal mondo blockchain, i venture capital Andreessen Horowitz, Breaktrough Initiatives, RibbitCapital, Thrive Capital, USV e infine realtà non profit e accademiche quali Creative Destruction Lab, Kiva, Mercy Corps e Wome's World Banking. L'associazione ha sede a Ginevra.

L'associazione sarà governata dal Libra Association Council, costituito da un rappresentante per ciascun validator node e che avrà il compito di prendere le decisioni sulla governance della rete e sulla gestione della Libra Reserve, e cioè il meccanismo principale con cui verrà mantenuta la stabilità del valore dei Libra coin. Inizialmente il consiglio sarà costituito solamente dai membri fondatori, che prenderà tutte le decisioni. Per quelle più rilevanti dal punto di vista tecnico e di direzione sarà richiesta una supermaggioranza di due terzi dei votanti.

La Libra Blockchain sarà coperta da licenza open-source Apache 2.0, il che significa che chiunque può usare liberamente il codice e sperimentare utilizzandolo come base per la costruzione di prodotti e servizi e l'associazione opererà in modo molto simile a quanto avviene in altre realtà non-profit dove troviamo normalmente delle fondazioni a governance dei progetti open-source. E' tuttavia importante osservare che, almeno in questa prima fase del progetto viste le funzioni e la costituzione dell'associazione, la blockchain Libra sarà di tipo permissioned, con l'obiettivo di compiere entro cinque anni dal lancio la transazione verso un sistema permissionless.

Che differenza c'è? Quando si parla di blockchain una distinzione fondamentale è quella tra sistemi permissioned, dove solamente un gruppo definito di entità può prendere decisioni, e sistemi permissionless, dove chiunque segua le regole del protocollo di riferimento e contribuisce con il giusto tipo di risorse ( per esempio la potenza computazonale in una rete proof of work) può prendere decisioni. Si tratta di una distinzione importante non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello economico: i sistemi permissionless hanno basse barriere di ingresso e all'innovazione, sono resistenti ad attacchi di censura e incoraggiano una sana competizione tra i partecipanti alla rete. Dato che nessuno può escludere altri, i sistemi permissionless offrono garanzie più robuste ai partecipanti che nessuna singola parte possa essere in grado di cambiare unilaterlamente le regole della rete per avvantaggiarsi in futuro. I cambiamenti in un sistema permissionless e le decisioni vengono presi solamente se supportati democraticamente dalla maggioranza dei partecipanti.

L'associazione stessa crede che per poter compiere il pieno potenziale di Libra sia necessario trasformarlra in una rete permissionless, ma attualmente non vede (nei vari progetti blockchain già esistenti) una soluzione provata che possa mettere a disposizione la portata, la scalabilità e la sicurezza necessaria per supportare miliardi di persone attorno al globo e le loro transazioni. Uno degli obiettivi della Libra Association è quello di lavorare a stretto contatto con la community per poter implementare questo passaggio. E a tal scopo, pur con una struttura di fatto permissioned, l'approccio sarà già dalle fasi iniziali quello di rendere Libra Blockchain aperta a chiunque la voglia utilizzare.

Libra Reserve: il meccanismo di stabilità del valore

Perchè Libra possa essere utilizzata nel concreto come mezzo di pagamento, è necessario risolvere uno dei principali problemi delle criptovalute attualmente esistenti, ovvero la loro estrema volatilità. Se prendiamo ad esempio due delle criptovalute più famose, Bitcoin ed Ethereum, sono prive di qualsiasi tipo di sottostante che le possa garantire. Il loro valore dipende quasi esclusivamente dalla loro scarsità, fattore che porta ad episodi di violenta speculazione e relativa fluttuazione del valore. Perché una criptovaluta possa affermarsi come mezzo di pagamento su scala globale è ovviamente necessario che mantenga il più stabile possibile il suo valore nel tempo così che chi la detenga possa nutrire la ragionevole fiducia di mantenere il loro potere d'acquisto.

Perché ciò sia possibile Libra è stata progettata in maniera tale da essere garantita da un paniere di asset stabili e liquidi così che fin dal primo giorno i Libra coin potranno avere un loro valore intrinseco. La stabilità del valore viene perseguita tramite la Libra Reserve, un meccanismo di creazione e distruzione della moneta che segue regole ben precise ed è gestito dalla Libra Association, che sarà l'unica entità in grado di coniare e distruggere Libra coin.

I fondi confluiranno all'interno della riserva in due modi: tramite gli investitori inizali con l'acquisto dell'Investment Token, e tramite gli utenti che acquistano i Libra coin. L'associazione corrisponderà incentivi in Libra coin ai membri fondatori così da incoraggiare l'adozione da parte di utenti, commercianti e sviluppatori. Per quanto riguarda invece gli utenti, ciascun Libra coin creato dovrà corrispondere ad un equivalente acquisto di Libra per valuta fiat che verrà trasferita alla riserva. In altre parore la riserva crescerà di pari passo con la domanda degli utenti. Sintetizzando esiste un solo modo, per investitori e utenti, di creare più Libra coin: acquistandoli contro fiat e accrescendo la riserva.

La liquidità della riserva verrà investita in asset a basso rischio che genereranno un interesse nel corso del tempo. I proventi di questi interessi andranno dapprima a coprire le spese operative dell'associazione (per esempio il finanziamento di investimenti per la crescita e lo sviluppo dell'ecosistema), mentre il restante verrà corrisposto in forma di dividendi agli investitori iniziali nell'Investment Token. Dal momento che gli asset presenti nella riserva sono a basso rischio e a basso rendimento, il guadagno degli investitori si verificherà effettivamente solo se la rete avrà successo, con una sostanza crescita della riserva.

Il paniere degli asset di garanzia comprenderà per esempio depositi bancari e titoli governativi emessi in valute stabili e da banche centrali affidabili. Il valore di Libra sarà quindi di fatto collegato ad un paniere di valute fiat e pertanto rispetto a ciascuna specifica valuta esso sarà soggetto a fluttuazioni. Ma la costituzione del paniere degli asset è stata pensata proprio per mitigare queste fluttuazioni: lo scopo principale del paniere è quello di preservare capitale e liquidità.

Gli utenti e gli utilizzatori finali non avranno però facoltà di interazione con la riserva: vi saranno infatti degli operatori autorizzati che saranno gli unici a poter transare capitali in entrata e in uscita dalla riserva e che si integreranno con servizi di cambio e altre isituzioni che effettuano compravendita di coin e criptovalute agli utilizzatori finali. Come detto poco sopra l'associazione è l'unica parte in grado di coniare e distruggere Libra coin. I coin sono coniati solamente quando gli operatori autorizzati li acquistano dall'associazione con asset fiat che supportino pienamente i nuovi coin. Di contro i coin vengono distrutti quando avviene l'inverso, e cioè quando gli operatori autorizzati vendono i Libra coin all'associazione in cambio dell'asset sottostante. Dato che gli operatori autorizzati avranno sempre la possibilità di vendere Libra coin alla riserva ad un prezzo uguale al valore del paniere, la Libra Reserve agisce come compratore di ultima istanza. Dal momento che l'associazione non stabilisce alcuna politica monetaria ma crea e distrugge valuta solo come conseguenza della domanda degli operatori autorizzati, ogni apprezzamento o deprezzamento del valore di Libra sarà solamente l'esito dei movimenti del mercato dei cambi. L'ecosistema di Libra crescerà o si contrarrà di pari passo con la domanda.

E' importante osservare che le attività dell'associazione relative alla gestione della riserva sono governate e limitate da una serie di regole che possono essere cambiate solamente per supermaggioranza. L'associazione non esclude di poter occasionalmente cambiare la composizione del paniere in risposta a significativi cambiamenti delle condizioni di mercato (ad esempio in risposta ad una crisi economica in una delle regioni rappresentate all'interno del paniere stesso), ma l'obiettivo sarà sempre quello della preservazione del valore. Per questo un cambiamento del genere dovrebbe richiedere circostanze realmente eccezionali.

L'obiettivo ultimo: banking the unbanked

Altro obiettivo della Libra Association sarà quello di incoraggiare l'inclusione di Libra su molteplici servizi di cambio elettronici regolamentati nel mondo che in questo modo potranno offrire al pubblico la possibilità di acquistare e vendere Libra coin. E' Dante Disparte il responsabile policy and communications di Libra Association, che dichiara: "L'obiettivo è davvero quello di migliorare l'inclusione finanziaria e e di trasformare il trasferimento di valore e i pagamenti nello stesso modo in cui Internet ha trasformato la comunicazione e la circolazione delle informazioni".

Come detto in apertura sarà Calibra ad occuparsi della realizzazione di strumenti e servizi che permettano all'utente finale di usare i Libra coin. In particolare il primo ed inevitabile passo di Calibra sarà la realizzazione di un wallet omonimo, che già dal lancio verrà integrato all'interno di Facebook Messenger e Whatsapp ma che vivrà anche in forma di app standalone per Android e iOS. Nel corso del tempo Calibra potrà spianare la strada alla realizzazione di nuovi servizi finanziari basati su Libra, come ad esempio andare a supportare linee di credito.

David Marcus, responsabile blockchain per Facebook e che vanta un importante trascorso in PayPal, ha dichiarato: "Si tratta di una missione molto impegnativa, che non solo richiederà di compiere qualcosa di completamente nuovo, ma anche di realizzare una forma di governance decentralizzata così che nessuna realtà la possa controllare. Immaginiamo un ecosistema aperto e interoperabile di servizi finanziari, che gli sviluppatori e le società costruiranno per aiutare persone e imprese a detenere e scambiare Libra per l'uso quotidiano. Perché l'ecosistema Libra possa realizzare questa visione, la blockchain è stata costruita da zero dando priorità alla scalabilità, alla sicurezza, all'efficienza e alla futura adattabilità".

Si tratta di un progetto che Facebook e l'associazione portano avanti con la volontà di collaborare con l'attuale sistema finanziario. "Ci sarà il coinvolgimento di istituti bancari tra qui e il prossimo anno, perché se raggiungiamo un altro miliardo di persone, queste avranno bisogno di conti deposito, prestiti e tutti quegli strumenti e servizi ad appannaggio delle banche" ha dichiarato Marcus, il quale inoltre legge la partecipazione di Mastercard e Visa in qualità di membri fondatori come una prova che i colossi dello status quo finanziario vedono comunque del potenziale in Libra.

Tutto ciò, per ora, è ancora su carta (o per lo meno in fase di sviluppo): impossibile provare a tratteggiare una previsione di successo. Quel che è certo è la portata ambiziosa del progetto, una grande scommessa che in caso di adozione di massa rappresenterebbe una delle mosse più significative mai compiute da Facebook, insinuandosi così a più stretto contatto - ancor di più di quando già non sia oggi - nella vita quotidiana delle persone.

88 Commenti
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Notturnia18 Giugno 2019, 15:44 #1
et voilà.. Facebook avrà anche i soldi dei suoi clienti e non solo i dati..
Zuckerberg è un genio.. grazie a facebook è entrato nel mondo.. e adesso "stampa" la sua valuta per poter decidere le sorti di tutti..

una società privata che deterrà miliardi di euro dei clienti che useranno i suoi sistemi.. una dominazione trasversale senza colpo ferire e con l'avvallo di tutti quelli che gli daranno retta..

bravo e furbo.. il primo privato che detiene un conio dove la gente metterà soldi.. chissà quanto ci vorrà prima che sorpassi bitcoin e derivati.. e chi lo ferma più questo..
ronthalas18 Giugno 2019, 16:17 #2
ed ecco un'altra "banca" che eroga soldi finti in cambio di quelli veri... (probabilmente il mio è un flame in pieno stile, me ne rendo conto, ma è il pensiero che ho su questo genere di cose)
Notturnia18 Giugno 2019, 16:27 #3
tu vedi una banca che eroga soldi io invece vedo un ragazzino che conquista il mondo alla "Mignolo e Prof" solo che sa come si fa..
detiene un impero di dati e adesso lo sta tramutando in un impero economico con dei sudditi legati a doppio filo a lui..
sarà dura liberarsi poi del problema..

se poi passa questa via allora avremo le monete di Apple, quelle di Google quelle di amazon di facebook etc.. e ci saranno i tassi di cambio fra di loro e di conseguenza perderemo più soldi dell'attuale sistema..

inoltre il fallimento di un colosso di questi o il suo ridimensionamento potrebbe voler dire la sparizione dei finti soldi.. presente i Linden-Dollar ?
gd350turbo18 Giugno 2019, 16:31 #4
Praticamente ha una nazione...
Possiede infatti sudditi e una moneta propria !
Magari il prossimo passo sarà ripristinare lo "Ius primae noctis "
Bradiper18 Giugno 2019, 16:38 #5
Penso ci vorrà poco, visto i partner che ha, già avere visa e mastercard da fiducia intrinseca a chi potrebbe essere frenato da poca fiducia.
Considerando poi la diffusione di what's app e fb...
Se poi magari sarà una cosa facile e in un certo senso 'anonima' priva di intrusione e indagini tipo bitcoin farà la felicità di tutti quelli che operano sottobanco traffici e traffichetti.
Però se non avrà la volatilità di valore come i bit coin.. Quanto sarà attraente??
Notturnia18 Giugno 2019, 16:47 #6
p.s. e vi è sfuggita la parte delle "linee di credito" dove ti prestano soldi ?..
Ragerino18 Giugno 2019, 17:11 #7
Originariamente inviato da: Notturnia
p.s. e vi è sfuggita la parte delle "linee di credito" dove ti prestano soldi ?..


Sono americani, fanno le carte di credito per coprire i debiti di altre carte, da loro è normale. Come minimo ti faranno un prestito ad un quarto di rene al minuto, o ventorcidi mila percento.
tommy78118 Giugno 2019, 17:58 #8
Solo gli idioti e ce ne saranno molti, utilizzerebbero una moneta creata da un social network. Il soldo reale in tasca è ciò che già banche e governi cercano di toglierci perchè quello è il reale potere che abbiamo per acquistare, ora anche i privati cercano di evaporare i nostri soldi trasformandoli in bit...e qualcuno sarà pure contento. Questo non è progresso ma verrà spacciato per tale. Se un datore di lavoro decidesse di adottare tale "moneta" per pagarvi voi accettereste? La risposta a questa domanda è fondamentale per capire a cosa mirano.
steverm18 Giugno 2019, 18:30 #9
erano meglio i miniassegni, almeno erano belli da vedere :-D azz mi viene in mente qualcos'altro!
pabloski18 Giugno 2019, 19:05 #10
Originariamente inviato da: Ragerino
Sono americani, fanno le carte di credito per coprire i debiti di altre carte, da loro è normale. Come minimo ti faranno un prestito ad un quarto di rene al minuto, o ventorcidi mila percento.


Poi arrivano i subprime e BOOM! Il bello è che tutta la loro giostra si regge sul fatto che gli altri paesi del mondo fanno finta di non vedere e quindi continuano a mandargli merce pagata con altro debito.

E nonostante questo lanciano una guerra commerciale contro la Cina...Qualcuno a Washington si farà male di brutto.

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