Pirateria ancora nel mirino: è la volta dell'ACTA

La Commissione Europea è firmataria di un accordo internazionale per il rafforzamento delle misure per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, sia per combattere merci contraffatte, sia per combattere la pirateria online
di Andrea Bai pubblicato il 27 Gennaio 2012 nel canale Web
246 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1. perchè qualcuno dovrebbe comprare una cosa che puo' "prelevare" gratis online violando leggi che non sono ritenute corrette dai più (in questo forum) ?
2. se tutti "prelevano" gratis.. perchè qualcuno dovrebbe ancora produrre visto che non ne ha nessun vantaggio ?
Le risposte alle tue domande, per come sono poste, sono ovvie:
1. non ce n'è motivo
2. nessuno
Quello che non vuoi capire, nonostante in molti te lo abbiano già detto, è che molte persone non scaricano qualsiasi cosa senza comprare mai nulla! E perchè? Tu dirai. Ecco le risposte:
- nella maggior parte dei casi (non tutti purtroppo), il prodotto originale è migliore o offre un'esperienza più completa.
- Un appassionato scarica PER PROVARE. Quello che non piace viene cestinato dopo poco (ridimensionando enormemente la fruizione del prodotto) e quello che piace se lo va a comprare (questo punto non si applica bene ai film, ma di certo vale per musica e giochi).
- L'appassionato finanzia con piacere i produttori che apprezza e che quindi ritiene meritevoli dei propri soldi.
Come puoi leggere da quello che ho scritto poco sopra io non mi ritengo un anti pirateria a tutto spiano, ma quello che tu dici non ha senso. Come puoi affermare che giocare a Skyrim e BF3 sia un diritto!? Non esageriamo! I DIRITTI sono una cosa importante che servono a determinare ciò di cui la gente ha bisogno per vivere in maniera accettabile (diritto di voto, libertà di espressione, diritto alla salute, ecc...). Si può ritenere che lo svago e il divertimento possano essere catalogati come diritto, ma la categoria è ampia. E praticamente CHIUNQUE si può svagare andando a giocare a pallone con gli amici, una serata al pub, un trekking in montagna, un giro in bici, leggendo un libro, una partita a briscola, ecc... non c'è di certo bisogno dei videogiochi!!! Siamo seri dai!
- L'appassionato finanzia con piacere i produttori che apprezza e che quindi ritiene meritevoli dei propri soldi.
In realtà il ragionamento si applica molto bene ai film. Un film che mi piace lo compro molto volentieri in bluray, perchè mi da miglior qualità al momento disponibile, posso rivedermelo quante volte voglio, il disco stampato in fabbrica è praticamente "eterno" e in più per i film a cui tengo mi piace possedere una copia originale per collezionismo.
Certo, essendoci gente che è contenta di vedere gli orror da quattro soldi cinerippati, non mi stupisco che il mio possa non convincere
inoltre i bluray attualemente costano davvero poco. Su internet si trova quasi tutto a un prezzo compreso tra 10 e 16 euro
Forse diritto, non era la parola più appropiata da usare, in questo caso e me ne rendo conto. Però il problema è sempre là, ed è subbordinato al prezzo (gira e si rigira sempre là si va a finire). Ora io mi chiedo, perchè non rendere più accessibili questi beni intellettuali o di svago a tutti, piuttosto che proporlo a prezzi folli?
D'accordo che non sono beni di prima necessità, ma non vedo il motivo per cui volerlo precludere solo ad una certa fascia di utenza, mentre ad altri no.
Un tizio coi soldi può essere appassionato di musica, film e videogiochi, (non necessariamente tutti insieme) mentre uno che ha più difficoltà no?
un Mp3 ha reso famoso proprio il proprietario intellettuale di quell'
Opera.Prendiamo un musicista se non ha venduto dischi magari ha
riempito di Fan i suoi concerti.
Se ho scaricato un film e l'ho trovato bello magari quel regista andro'
a vederlo in Sala con la sicurezza che gradiro' il contenuto.
E cosi' via con i giochi,con il software
E poi i Pirati pensavo non esistessero piu'....nel Pacifico e nel Golfo
persico esistono ancora e vanno all'arrembaggio PURE!
un Mp3 ha reso famoso proprio il proprietario intellettuale di quell'
Opera.Prendiamo un musicista se non ha venduto dischi magari ha
riempito di Fan i suoi concerti.
Se ho scaricato un film e l'ho trovato bello magari quel regista andro'
a vederlo in Sala con la sicurezza che gradiro' il contenuto.
E cosi' via con i giochi,con il software
E poi i Pirati pensavo non esistessero piu'....nel Pacifico e nel Golfo
persico esistono ancora e vanno all'arrembaggio PURE!
beh windows photoshop nero e tanti altri sw forse nn sarebbero quello che sono senza pirateria!!!
col la pirateria si è limitato la diffusione e lo sviluppo di alternative gratis e/o economiche.
forse senza windows ccrakkato sul 90% degli assemblati negli anni 90 , oggi avremm linux compatibile con tutti i giochi/programmi!!
ovviamente sono ipotesi!!
Ecco degli ottimi motivi per cui una legge simile non passerà mai.
Inoltre va anche detto che in Francia (come in altri paesi come l'Australia ed alcuni stati americani) vengono monitorati grandi volumi di dati scaricati da singoli utenti. E vengono attaccati in particolare siti che dispongono di elevatissime quantità di file illegali o che, come nel caso di Megaupload, contravvengono all'ordine di eliminare file specifici.
Va da se che se non seguissero questo metro di indagine dovrebbero colpire ogni giorno quasi due miliardi di persone che fanno sharing in tutto il mondo.
E' normale che in questi casi l'informazione è sempre un pochino generica, anche per avere un effetto terroristico nei confronti di chi indebitamente scarica materiale vietato.
tutti comprati con i miei soldini..
il mercato musicale è una mer*a, i prezzi sono troppo alti oggi.
la gente i dischi non-li-compra-più.
in italia il disco d' oro oggi lo danno a sole 30.000 (15.000 per il singolo), prima era a 50.000, ma la cosa preoccupante è che una volta il disco d' oro lo prendevano in tanti, ed erano tanti gli artisti che arrivavano a superare il milione di copie vendute..
oggi se un musicista arriva al disco d' oro è già un super-successo.
anche i mostri come vasco,liga,pausi,ramazzotti,celentano non vendono più come un tempo, malgrado i loro fans crescano di generazione in generazione..
e per contro cìè un sottobosco di gente che paga i bollini SIAE un botto e si accontenta di vendere i propri dischi "porta a porta"..
sul "Non ditemi che non è cosi.." ti dico che sarà -forse- così per videogiochi & film, ma non per il settore musicale..
anzi, in realtà sono proprio 3 settori differenti..
ed allora si potrebbe aprire anche il capitolo "Immagini sulla rete", che basta farci tasto destro-salva con nome ed ecco violato il diritto d' autore.
quoto il discoso sulle major e su ITunes.
Purtroppo sulla musica io metto le mani avanti, quello che scarico di musica è introvabile in italia, non viene proprio commercializzato in genere... O spesso la canzone te la estrai direttamente dal gioco perchè non esiste proprio un cd.
Per la cronaca, se io acquisto un videogioco e poi ne estraggo la canzone per ascoltarmela non dovrebbe essere illegale o sbaglio? Dopotutto io ho acquistato un prodotto che la comprende.
Facciamo un esempio pratico: un quadro famoso, opera artistica e di ingegno che è costato lavoro a chi lo ha realizzato, equivalente dei moderni mezzi espressivi artistici.
Diciamo che al museo ti facciano pagare 10 euro per vedere il quadro. Inoltre, i proprietari del museo ti danno la possibilità di comprare delle copie del quadro litografate, a 5 euro.
Solo che a te di comprare le litografie del museo non te ne può fregare di meno, quindi ti fai una fotografia del quadro e te la porti a casa.
Se sottrai il quadro è un furto? Certo che si.
Se sottrai le litografie è un furto? Certo che si.
Se fai una foto al quadro è un furto? Io non ne sono convinto, a patto che non la usi per fare TU delle litografie e venderle, che so, a 1 euro.
Senza voler difendere la pirateria, credo che:
- l'atteggiamento di chi distribuisce opere d'ingegno sia arcaico e legato a principi totalmente da rivedere.
- il vero motivo per cui si richiede la possibilità di monitorare il traffico degli utenti sia molto peggiore.
Per me lui ha preso l'esempio perfetto e ha detto tutto quello che si poteva dire sulla discussione.
"per uso personale" la cosa è legale. E' quando ci lucri sopra che diventa un problema. (tra l'altro il quadro calza a pennello). Poi se vuoi la cosa di maggior qualità ti fai compri la litografia... ecco espresso in pieno a mio parere il funzionamento della pirateria: prima provi, poi acquisti.
Non essendo esperto in musica, non mi intendo assolutamente dei prezzi... però ecco 10 canzoni = 10 euro a me andrebbe bene, ma qui andiamo direttamente sul personale... preferisco avere 10 canzoni che ascolto che un cd con 20 di cui ne ascolto 4 (e solitamente è cosi).
Tu stai dimenticando che preparare una demo, il mercato pubblicitario di un prodotto e diffonderla all'utenza con mezzi gratuiti ha dei costi elevatissimi. Con una copia piratata forse riesci vagamente a coprire le spese Ad personam. Quindi a livello economico tu non stai danneggiando, ma favorendo un'impresa.
Per la cronaca, siccome dici che rubare non è soggettivo allora mettiamola cosi: in Hwupgrade qualche giorno fa è stato linkato un articolo dove c'è una legge che dice che scaricare copie da internet non è illegale (perdonatemi non trovo il link, ma la fonte era un giornale tipo repubblica... parlo di qualche giorno fa, anche se l'articolo non ricordo di quand'era).
Detto questo, non è piu rubare no?
Ovviamente, il mio parere è che rubare è soggettivo, non oggettivo poichè la legge non è affatto oggettiva, essendo creata a sua volta da persone.
Per quanto mi riguarda rubare è quando porti un danno economico a qualcuno. Se alla conclusione del processo la persona ha un guadagno, non hai rubato. Ovviamente un guadagno relativo al tuo "guadagno" (mentale in questo caso, diciamo). Stimare l'equilibrio per una cosa del genere ovviamente è piu difficile.
I peggiori però non vendono indipendentemente dalla pirateria, non prendo in mano l'argomento perchè diventerebbe una battaglia di numeri.
Per la cronaca su HW upgrade era uscito un altro articolo in cui si diceva che era stato fatto uno studio per dimostrare che la pirateria riduce le vendite. I risultati sono stati fatti sparire rapidamente perchè ciò che ne era saltato fuori è che la pirateria favoriva le vendite.
Vedi sopra il discorso "rubare è soggettivo".
Al di la di ciò, siccome purtroppo (anche se non voglio allargarmi come dici tu) la pirateria ha origini parecchio complesse (mancanza di denaro etc.) è invitabile notare come se una persona viene derubata in qualche modo dal suo stesso stato (o major che truffa, vedi telecom e i 4 euro al mese. Sfruttare l'ignoranza è rubare... soggettivo, ma reale), a un certo punto tira fuori le unghie. La pirateria è una conseguenza di questo processo. Perchè se il discorso non rubare è valido per me, dovrebbe esserlo anche a rovescio.
- il recuperare i dati di un server sequestrato non significa "monitorare una persona in ogni suo aspetto" e non ha nulla a che vedere con il fenomeno di "stalking".
- come detto all'inizio, se le grandi aziende vogliono permettere agli utenti di provare un prodotto, sono libere di farlo; se tali aziende decidono di non far provare il prodotto, gli utenti non possono appropriarsene indebitamente, altrimenti effettivamente rubano.
- il termine "rubare" non è soggettivo.
Vedi "rubare è soggettivo", l'ho scritto su perchè m'era rimasta impressa questa parte.
No ma una persona che approfitta dell'ignoranza di un'altra per vendergli un prodotto io la chiamo truffa.
Dopodichè visto che non voglio prendere sempre in esempio telecom, ci sono prodotti che generano assuefazione o fanno leva su meccanismi psicologici risalenti ai nostri istinti animali che tengono avvinto l'utente, sfruttando cose di questo genere si forza il cliente eventuale a continuare ad acquistare quel determinato prodotto. L'esempio piu stupido sono le sigarette, il secondo piu complesso sono alcuni videogiochi (studio la materia, non sparo una cavolata). Alla stregua di truffa... ma questa è una zona parecchio grigia ovviamente.
Fintanto che non capiranno che il business si fa sulla massa critica (prezzo minimo * grande utenza) e non sul modello del mercato del lusso (prezzo folle * pochi eletti), continueranno a prendere mazzate SU TUTTI I FRONTI. L'App Store ha dimostrato di stare ampiamente in piedi anche con la pirateria che incalza e nonostante tutto continua a crescere (e così anche l'Android Market). Dal mio punto di vista, finchè non mi daranno i mezzi per valutare in forma preventiva la bontà del prodotto (o non mi metteranno in una condizione di gioco forza dove l'investimento, anche se si rivelasse un fallimento sarebbe comunque irrisorio, mi tutelerò provandolo su canali alternativi, leciti od illeciti e, qualora il prodotto meriti, non mancherò di andare ad acquistare il prodotto originale. Non mi sento certo in colpa a far finire sotto i ponti la gente se scarico un prodotto che "fa schifo". Avessero lavorato meglio avrebbero avuto i miei soldi.
Se parliamo della musica il discorso non cambia, assunto che, giusto per fare un esempio concreto, gente come gli U2 vendono centinaia di migliaia di dischi SOLO IN PREVENDITA, CIOE' PRIMA ANCORA DI STAMPARE IL CD, e continuano a venderne milioni dopo l'uscita, nonostante lo stesso cd sia scaricabile pressocchè ovunque dopo 24 ore.
Se poi parliamo di gente come Zucchero o Rossi o Baglioni il discorso, fatte le debite proporzioni, non cambia affatto. Basta leggere i numeri.
Infine se parliamo di Pincopallino, cioè un artista alle prime armi, va sottolineato che per esempio nel napoletano ci sono una miriade di artisti che hanno raggiunto il successo (e quindi soldi e notorietà
non sono d' accordo.
prelevare dalla rete è più economico, ma ragazzi, qui si è perso il gusto di avere un cd, un disco, una musicassetta fra le mani, con il libretto, le foto, i testi e tutte le informazioni all' interno..
sul resto del discorso non ha senso citare gli U2 che sono il gruppo più famoso della terra..se non vendessero più nemmeno loro (malgrado le loro canzoni non siano più vincenti come quelle del periodo da War a Zooropa) sarebbe davvero la fine di tutto, no?
la pirateria di nino d' angelo era quella della "cassettina"
comunque il danno della pirateria è al mercato musicale in genere e paradossalmente i grandi gruppi rock sono quelli meno colpiti, mentre i nuovi gruppetti insipidi e cantanti fig*ette che dimenano i loro deretani nei video sono quelli che -per fortuna risentono di più della pirateria proprio perchè è più facile che un ascoltatore giovane scarichi "aggratis" piuttosto che l' "attempato" 40enne..
la pirateria non intacca minimamente le major, chi ha i soldi compra chi non ha soldi lo scarica..
ma come si fa a dire che la pirateria non intacca i guadagni delle major?
le pop star che vedi nel lusso dei video pensi che durino quanto -ad esempio- un mito come Bruce Spreengsteen che ha fatto della semplicità e dell' onestà la sua bandiera?
questo è sempre bene quotarlo
Vogliamo parlare di cosa ci vuole per trasferire un cd originale in mp3 e distribuirlo, in 5 minuti, a 10.000 utenti ?.....
In estrema sintesi, chi ha voluto la bicicletta ora deve pedalare. Per capirci ancora meglio, chi ha fatto miliardi importando a 2 euro un player per cd/dvd o mp3 rivendendo il tutto a 200 euro, in miliardi di esemplari, avrebbe dovuto aspettarsi che duplicare MP3 e film, programmi o giochini, sarebbe stato semplicissimo.
evergreen, ti appoggio il discorso e dico che secondo me hanno proprio fatto male i conti, dalla nascita dei masterizzatori cd in poi..
chi comprerà, chi comprerà?
e se non dovesse più comprare nessuno?
ma chissene!
vorrà dire che la società sarà andata al fosso e magari per certi versi potremmo scoprire che senza il consumismo sfrenato, con la perdita del valore del denaro, si può stare anche meglio..
più liberi, meno controllati, meno dipendenti dai bisogni materiali.
Penso che in certa misura la pirateria abbia favorito enormemente la diffusione e l'arricchimento culturale sopratutto al pubblico giovane per il fatto di poter attingere ad una libreria quasi sconfinata di titoli (molti dalla dubbia qualità artistica) e penso che abbia permesso loro di poter iniziare un percorso dal basso verso l'alto che li porterà gradualmente ad una maggior consapevolezza dei veri contenuti artistici riuscendo anche ad apprezzarne i capolavori.
il problema è che rispetto all' antichità attorno ai diritti d' autore c'è un' industria che si chiama "spettacolo" ed all' interno ci sono persone che lavorano attorno agli artisti/musicisti/attori/etc.. che a fine mese sperano -giustamente- di portare a casa la pagnotta..
..e non sono certo i grandi capi delle major..sono gente comune, tecnici ed operatori del settore che si sudano il lavoro come tutti ed in tante situazione vengono pagati pure in nero, sempre perchè in Italia è uno schifo, e magari la lotta alla pirateria -insieme all' abbassamento dei prezzi dei cd- potrebbe migliorare un po' le cose..
ecco, l' aspetto positivo della pirateria è sicuramente la diffusione di alcuni capolavori musicali che sono patrimonio mondiale dell' umanità.
forse se l' UNESCO proteggesse canzoni come Child in Time o Stairway to Heaven, ecco la libera circolazione di tali meraviglie sarebbe giustificata..
col la pirateria si è limitato la diffusione e lo sviluppo di alternative gratis e/o economiche.
forse senza windows ccrakkato sul 90% degli assemblati negli anni 90 , oggi avremm linux compatibile con tutti i giochi/programmi!!
ovviamente sono ipotesi!!
tutto verissimo.
una volta per gli album di importazione (se non avevi lo zio in america) dovevi andare dal tuo negoziante di fiducia e fare l' ordine con "l' acconto di 5mila lire"...bei tempi ragazzi, bei tempi..
Sta di fatto che il concetto è semplice: scaricare roba "a pagamento" è ILLEGALE. Non ce nè di razzi, la legge parla chiaro.
Possiamo dire che chi scarica filmi in streaming lo fa per curiosità (visto che fanno di un cagare
Sta di fatto che è illegale, se non palesemente permesso sotto licenza dal detentore del sito di streaming. Ma allora ci sarà un LIVELLO QUALITATIVO migliore, visto che se ne ha la licenza deve poter trasmettere con video in full HD e audio in Dolby. Ma state tranquilli che i suoi introiti li avrà e noi "per vie traverse" pagheremo il servizio: o con banner pubblicitari o qualche click obbligatorio da qualche parte... Così pero' sarebbe legale... (e mi pare ovvio).
VEVO, su Youtube, offre già questa possibilità: a noi non chiedono nulla, mentre a loro OGNI CLICK frutta 1 euro/cent.
Stika! fatevi i conti di quanti click ci sono! E noi ci gustiamo il MASSIMO della qualità visiva per un brano NUOVO di pacca.
Questo è il futuro e spero diventi sempre più agibile per molti produttori.
Dovrebbe trattarsi di LIQUID distribution, il sistema utilizzato.
Se il prodotto è buono, come sempre, PAGA.
Se fai cagare, ti becchi tanti calci nel di dietro e vai casa. Riprova e sarai più fortunato.
Idem funziona per i giochi: come diceva qualcuno, le case con buoni prodotti fanno i soldi con o senza pirateria, quelle con prodotti stra-usati e con zero inventiva falliscono. GIUSTO E SACROSANTO che sia così.
Se fai schifo, o ti fai assorbire o cambi mestiere.
I talenti VERI nascono e si fanno vedere e quelli che meritano hanno il pregio di lavorare con chi i soldi li ha già e puo' offrirtene parecchi.
In ogni caso scaricare i giochi è illegale, indipendentemente da tutto.
Se il sistema "anti-divide" (x ipotesi) funzionasse e segasse la pirateria .... o meglio segasse i primi individui che mettono on-line tutti i giochi, PARADOSSALMENTE avreste ora un sistema videoludico formato così:
Electronics Arts (con annessi BIOWARE e compagnia)
Ubisoft
e....forse... KONAMI.
Tutto il resto sarebbe soppresso dalla potenza "dei grandi" che, IN MANCANZA DI ALTRE MENTI DEGNE, deciderebbero cosa produrre e come produrlo, in base ai volumi di vendita che faremo noi consumatori.
Non è sbagliato come concetto, anzi, ma i volumi di giochi (con ANNESSO HARDWARE) sarebbero ridotti di un buon 80% su tutti i campi.
Non dico che sia sbagliato, ma sotto questo aspetto, togliere la pirateria è uguale a togliere la possibilità alla gente di poter "sperimentare" più prodotti, informarsi sugli stessi e allo stesso tempo dare la possibilità di poter scegliere su una più VASTA GAMMA di prodotti presenti sul mercato che, senza pirateria, sarebbe COSTRETTA a valutare solo grazie alle classifiche DEVIATE dal produttore che più paga le riviste e/o centri commerciali per sponsorizzare il proprio prodotto.
Le demo servono a poco: sono prodotti incompleti e non rendono l'idea del prodotto finito. Servirebbe INVENTARE un sistema "MONEY BACK" valido 7 giorni anche per questi prodotti, solido e non craccabile così da offrire il diritto di recesso anche per questi.
Non parliamo del software inteso come programmi: quelli che li usano a scopo mero di LUCRO, sono si ladri allo stato puro. Questo do ragione a chi da dei ladri a chi scarica: il programmatore ha diritto alla sua parte se TU SFRUTTI il suo lavoro per farci dei soldi ! Ed è giusto che sia così.
Se invece lo usi a casa per farti il DVD con le foto del matrimonio o del compleanno e poi non lo usi più per altri 2 secoli, sai a cosa importa al programmatore? ANZI ! Magari il pischello che lo utilizza a casa per "gioco" lo potrebbe consigliare al LIBERO PROFESSIONISTA che, PAGANDOLO, aiuta la software house nel migliorare il prodotto.
Insomma, per il software, la vedo un po' diversa dal resto ... se c'è LUCRO è illegale, se non c'è alcuna forma di guadagno, la questione cambia ma si va sul mooooolto delicato e la cosa ha varie sfumature.
Certo è che anche qui, la pirateria, AIUTA a farsi un nome (se il prodotto è buono) o farsi buttare nel cesso se fai schifo.
Tu INSEGNATE, che sei !PAGATO! , per insegnare ai tuoi alunni il tuo AutoCAD è SACROSANTO che te lo paghi, ci mancherebbe, ma l'alunno che, fino a prova contraria, non ci guadagna na cippa, è un po' più diverso... Quando comincerà a farci i soldi con quello che ha studiato, allora PAGHERA' anche lui come hai fatto tu.
E ci sarebbe da andare avanti fino a colazione (sono le 5.03
W la pirateria e lo sharing a solo scopo DIMOSTRATIVO!!!
(slogan a puro scopo provocatorio)
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