Pirateria ancora nel mirino: è la volta dell'ACTA

La Commissione Europea è firmataria di un accordo internazionale per il rafforzamento delle misure per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, sia per combattere merci contraffatte, sia per combattere la pirateria online
di Andrea Bai pubblicato il 27 Gennaio 2012 nel canale WebLa posizione dell'EU e gli sviluppi futuri
La Commissione Europea ha preso posizione in materia, cercando di spiegare che cosa rappresenti effettivamente questo accordo e per quale motivo sia opportuno sottoscriverlo. Le spiegazioni della Commissione sono presenti integralmente in inglese a questo indirizzo, riportiamo a seguire la traduzione italiana per comodità di consultazione:
Che cos'è l'ACTA?
-assicura che le persone possono continuare a condividere materiale non piratato ed informazioni sul web
-non è una limitazione della libertà su internet. Non censura o chiude siti web
-assicura che la criminalità organizzata possa essere perseguita quando viene rubata la proprietà intellettuale - danneggiando l'innovazione, la libera concorrenza ed il lavoro
-non ha a che fare con il modo in cui usiamo internet nella vita di tutti i giorni
-permette alle persone di continuare ad usare i social network come Twitter e Facebook come hanno sempre fatto, senza alcun cambiamento
-computer, iPad e iPhone (ndr: per estensione, tablet e smartphone) non saranno controllati o monitorati. ACTA non è il Grande Fratello.Perché ACTA e non SOPA?
SOPA è una proposta di legge che vuole cambiare la legislazione statunitense. L'ACTA non richiede alcun cambiamento delle leggi Comunitarie. Qualunque cosa che può essere fatta oggi legalmente, sarà ancora legale dopo la ratifica dell'ACTA. L'ACTA non prevede di tagliare l'accesso ad internet a nessuno.
Per quale motivo l'EU supporta l'ACTA?
ACTA assicura che i già elevati standard europei di protezione della proprietà intellettuale possano essere portati su scala globale, proteggendo il lavoro in Europa. L'Europa perde 8 miliardi di euro all'anno a causa di merci contraffatte che invadono il nostro mercato.
La Commssione non si ferma però qui, pubblicando un ulteriore documento contenente i 10 "miti da sfatare" riguardo l'accordo, disponibile a questo indirizzo. Nel documento viene anzitutto smentita l'accusa di segretezza: le trattative riguardanti la definizione della bozza sarebbero infatti state condotte con le medesime modalità che in passato hanno portato alla definizione di accordi simili. Smontata anche l'accusa secondo cui l'ACTA consentirebbe l'introduzione a livello comunitario di norme sul modello dell'HADOPI francese (già affossata in sede Comunitaria, e il testo ufficiale non fa effettivamente menzione di un sistema basato sui "three strike" dell'HADOPI).
Cosa succede quindi adesso? Anzitutto affinché l'accordo ACTA possa essere ratificato, è necessario il voto del Parlamento Europeo. Solo dopo che la proposta verrà discussa e votata dalle commessioni competenti (sono in tutto cinque), il testo potrà approdare in aula per la discussione finale ed il voto in sessione plenaria. Parlamento Europeo che già nel corso degli anni passati ha mostrato scetticismo nei confronti di questo accordo, con un dissenso emblematico che si è manifestato proprio nei giorni scorsi, quando l'eurodeputato francese Kader Arif, relatore del documento, si è dissociato rassegnando le sue dimissioni e dichiarando:
"Voglio denunciare nel modo più forte possibile tutto il processo che ha portato alla firma di questo trattato: mancato coinvolgimento dei rappresentanti della società civile, assenza di trasparenza, reiterate posticipazioni della firma del testo senza motivo alcuno, esclusione dal teste delle richieste avanzate dal Parlamento Europeo, sollevate in varie occasioni nella nostra assemblea. E' per questo motivo che oggi, mentre relaziono il rapporto che mi era stato commissionato, voglio mandare un segnale forte all'opinione pubblica di questa situazione inaccettabile. Non sarò parte di questa farsa".
E' a questo punto che entra in gioco il ruolo della società civile: le commissioni del Parlamento europeo organizzeranno infatti tavoli di confronto con esperti in materia e rappresentanti della società civile, in maniera tale da poter raccogliere tutte le opinioni e dubbi e da qui procedere alla valutazione complessiva dell'accordo, verificando se esso possa effettivamente rappresentare una minaccia alla libertà d'espressione e una limitazione della libertà sulla rete.
246 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoinvece loro capiscono ESATTAMENTE quello che fanno, questa cosa come si nota dal commento finale, è stata redatta senza chiedere niente a nessuno in maniera civile, e siccome noi tutti siamo una massa informe di pecore senza testa (in generale) loro fanno quello che vogliono a danno della collettività e con il fine solo di generare profitti.
internet è la via per liberare le nostre menti e quelle di chi ci sta intorno!
svegliamoci tutti
Chi ti ha detto che vogliono risolvere qualcosa?
anche se non ho ancora capito se oggigiorno sia cosi' difficile da debellare con un giusto strumento tecnico.
e a volte non capisco se eliminarla del tutto possa essere meno soddisfacente che lasciarla (almeno un po') per poi piangere miseria e dargli la colpa se gli affari non vanno proprio a gonfie vele.
poi certi prodotti sembra che siano proprio in simbiosi con questo fenomeno, via uno muore l'altro.
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-assicura che la criminalità organizzata possa essere perseguita quando viene rubata la proprietà intellettuale - danneggiando l'innovazione, la libera concorrenza ed il lavoro[/CODE]
Il ragazzino di 15 anni può continuare tranquillamente ad uppare materiale protetto da copyright?
e poi, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale esiste già da anni. cosa vogliono aggiungere con ACTA? mi sa' tanto dei sirio ves a Roma che multano a destra e a manca
magari mettendo dentro loro e non chi scarica forse prima o poi si eviterà il problema..
si certo.. mettine dentro uno e ne nasceranno 10 al suo posto.. ma è proprio questo non fari niente che permette ai ladri di rubare con la connivenza di chi dice che scarica cose che tanto non avrebbe comprato.. ovvero ruba cose che non si poteva permettere ma che rubando puo' avere.. così io devo pagare il doppio per far si che i ladri possano continuare a rubare i miei soldi..
la pirateria esiste da un sacco di tempo.. ed è una piaga che rovina l'economia.. poco mi interessa se un riccone diventa meno ricco.. ma quando la gente perde posti di lavoro perchè al posto di comprare blue-ray, cd, dvd, programmi, etc si possono rubare impunemente questo mi da fastidio..
ladri che si nascondono dientro al fatto che tanto non avrebbero mai comprato quella cosa e quindi non è una perdita di soldi il fatto di rubarla..
anche a me piacerebbe rubare una aston martin dicendo che non ho fatto danno a nessuno visto che tanto non avevo i soldi per comprarla e quindi la aston non ha perso un cliente.. gli ho solo rubato una macchina..
rubare online fa credere al ladro di non aver fatto male a nessuno.. tranne a quelle persone che poi perdono il posto di lavoro visto che al posto di compèrare copie la gente le ruba.. speriamo che inizino a finire in carcere anche i ladri telematici.. e non solo (ma anche..) quelli "reali".. son ladri della stessa solfa.. l'unica nota carina di quelli online è che di solito non fanno violenza fisica alle persone :-D.. chiamiamoli gentiluomini.. rubano solo per il gusto di rubare
una società di gente onesta sarebbe noiosa.. ma troppi ladri legalizzati non sono certo meglio ;-)
anche se non ho ancora capito se oggigiorno sia cosi' difficile da debellare con un giusto strumento tecnico.
e a volte non capisco se eliminarla del tutto possa essere meno soddisfacente che lasciarla (almeno un po') per poi piangere miseria e dargli la colpa se gli affari non vanno proprio a gonfie vele.
poi certi prodotti sembra che siano proprio in simbiosi con questo fenomeno, via uno muore l'altro.
per i contenuti audio e video credo sia impossibile. forse giusto il software
chiudere il mercato dell'informatica ed eliminare tutti i computer presenti oggi nel mondo (compresi cellulari, tablet e qualunque cosa dotata di processore, lavatrici comprese)
... di fatto non c'è alternativa ..
guarda al destino di tutti i sistemi antipirateria che sono venuti fino ad oggi .. qualunque cosa software o hardware abbiano mai fatto fino ad ora è sempre stata smantellata in tempi relativamente brevi
addirittura qualcuno utilizza MacOS su hardware pc
che è la cosa più paradossale di tutte, probabilmente
il problema in realtà sta altrove, anche se a quanto pare tutta questa gente non riesce a capirlo ... faccio un esempio per evitare inutili giri di parole
in quanti avrebbero Windows se fossero DAVVERO costretti a pagarlo?
quel giorno, la percentuale di mercato della cara vecchia M$ calerà letteralmente a picco
sempre semmai accadrà, visto che fino ad ora niente è stato in grado di tenerlo al sicuro
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