Recensione completa Samsung Galaxy S5, il top mette l'impermeabile

Il nuovo top di gamma del produttore coreano si prepara ad affrontare il mercato carrozzato per ogni tipo di intemperie. Resisterà anche ai nostri test? Lo scoprirete solamente leggendo le pagine a seguire
di Davide Fasola pubblicato il 16 Maggio 2014 nel canale TelefoniaSamsungGalaxy
Impressioni d'uso
Al contrario di molte soluzioni che a causa della personalizzazione, a volte decisamente troppo invadente e pesante, dell'interfaccia utente, il nuovo Galaxy S5 e in particolare la nuova versione della TouchWiz si comportano in maniera quantomeno discreta.
Lo scorrimento delle schermate è sempre apparso fluido, così come l'accesso alle applicazioni; davvero molto rapido e praticamente privo di incertezze. Non possiamo certo dire a questo proposito che l'intervento di Samsung nel riadattamento dell'interfaccia sia stato leggero, anzi, l'interfaccia utente è stata nuovamente e completamente rivista, con l'inserimento anche di nuove interessanti funzionalità.
A subire il maggiore restyling è stato senza dubbio il menu delle impostazioni. I simboli relativi alle diverse voci del menu sono stati ridisegnati e inscritti in pulsanti rotondi. Una impostazione grafica che ricorda molto quella di uno dei maggiori concorrenti ma che, a nostro parere, appare piacevole, semplice e pulita. Le voci del menu impostazioni possono poi essere spostate e ordinate a seconda delle nostre esigenze per schede o in modalità elenco.
Le stesse icone vengono riprese nella tendina delle notifiche da cui è possibile attivare e disattivare le funzioni ad esse corrispondenti anche senza entrare nel menu impostazioni.
Il restyling non ha però toccato solamente le icone delle impostazioni. A godere di una nuova impostazione grafica sono infatti anche tutte le principali applicazioni del colosso coreano. Vedi ad esempio S-Voice e Rivista personale, che riprendono il concetto e la veste minimalista e semplice delle icone sopra descritte.
Menzione particolare va poi ad S-Health, che oltre a cambiare la veste grafica aggiunge alle sue funzioni un nuovo strumento. Parliamo ovviamente del sensore per la misurazione del battito cardiaco. Si tratta di un sensore a infrarossi posizionato nel retro del terminale in corrispondenza del flash che permette di misurare in ogni istante della giornata la propria frequenza cardiaca. L'abbiamo provato in lungo e in largo ma non possiamo non segnalare di essere rimasti quantomeno perplessi riguardo l'affidabilità dello stesso. Nel nostro caso, ad esempio, siamo riusciti ad ottenere una serie di risultati sensibilmente differenti (leggi 105 bpm, 73 bpm, 81 bpm a distanza di pochi secondi) in misurazioni consecutive su soggetti, ve lo assicuriamo, non cardiopatici e seduti ad una scrivania.
Altra importante novità è senza ombra di dubbio il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali. Samsung ha scelto in questo caso una metodologia d'uso differente rispetto alla concorrenza. Al contrario di quanto accade con iPhone non basta infatti appoggiare il dito di cui abbiamo registrato l'impronta sul tasto. Per ottenere lo sblocco del terminale il polpastrello dell'ultima falange va appoggiato e fatto scorrere verso il basso. Oltre che più complesso il metodo ci è parso meno efficace, con una possibilità di errore molto più elevata rispetto a quanto visto in altre soluzioni.
Una soluzione per ottenere un rate di errore minimo esiste e consiste nello sfruttare la possibilità di registrare le impronte di più dita per registrare in realtà l'impronta dello stesso dito in posizioni differenti. Nonostante questa difficoltà nell'utilizzo del sensore il colosso coreano guadagna importanti punti sulla concorrenza per via del fatto di aver da subito introdotto la possibilità di effettuare pagamenti online utilizzando come verifica dell'identità proprio l'impronta digitale.
Uno smartphone è pur sempre un telefono e proprio per questo motivo è utile spendere due parole anche per quanto riguarda la componente puramente telefonica del terminale. Partendo dalla ricezione, molto buona, possiamo dire che la ricerca delle reti è, come da tradizione Android, un pochino lenta e macchinosa, ma una volta agganciata la cella e il segnale è molto difficile che lo stesso ci abbandoni. Interessante anche la funzione Downlad Booster che permette di combinare la velocità della propria connessione WiFi e dati, passando da una all'altra per rendere il più stabile e veloce possibile lo scaricamento di un qualsiasi pacchetto dati.
Buono il livello qualitativo delle chiamate con un altoparlante ed un microfono che restituiscono un timbro di voce fedele alla realtà e un volume, specie in vivavoce, non ai livelli massimi ma comunque abbastanza elevato.
Una delle principali innovazioni è poi senza dubbio la certificazione IP67 che attesta la resistenza della soluzione alle infiltrazioni di acqua e polvere. Abbiamo testato quindi il nuovo Galaxy S5 immergendolo in acqua lavandolo sotto un getto di acqua corrente. In entrambi i casi il terminale non ha subito danni anche puntando il getto d'acqua direttamente verso l'unica fessure apparentemente accessibile, ovvero quella del connettore jack audio.