NVIDIA nForce 790i: DDR3 per processori Intel

NVIDIA nForce 790i: DDR3 per processori Intel

NVIDIA presenta la propria prima architettura chipset dotata di supporto alla memoria DDR3. La serie nForce 790i SLI introduce varie ottimizzazioni che mirano a fornire agli utenti più appassionati una notevole flessibilità in overclocking, oltre a mettere a disposizione supporto per le tecnologie SLI anche Triple e Quad.

di pubblicato il nel canale Schede Madri e chipset
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Analisi memoria

Per valutare le caratteristiche tecniche del chipset NVIDIA nForce 790i Ultra SLI, con particolare riferimento al supporto a memorie DDR3 che vanno oltre le specifiche di funzionamento ratificate dal JEDEC, abbiamo selezionato alcuni test sintetici e analizzato il comportamento di questo chipset a confronto con una soluzione basata su chipset Intel X48 Express, il modello Gigabyte X48T-DQ6. Utilizzando frequenze di clock della memoria pari a 2.000 MHz abbiamo selezionato timings pari a 9-9-9-28 2T, cioè quelli di default per i moduli memoria Crucial BallistiX con questa frequenza di funzionamento; per la frequenza di clock della memoria di 1.600 MHz abbiamo selezionato timings pari a 8-8-8-12 2T, mentre per quella di 1.333 MHz siamo scesi con impostazioni pari a 7-7-7-10 2T.

I test con frequenza di clock della memoria di 2 GHz sono stati eseguiti con la sola piattaforma chipset NVIDIA nForce 790i Ultra SLI, in quanto il chipset X48 Express di Intel non permette di selezionare frequenze di lavoro della memoria DDR3 superiori a 1.600 MHz senza incrementare la frequenza di bus oltre i 1.600 MHz. Il processore utilizzato nell'analisi è un modello Intel Core 2 Extreme QX9770, architettura quad core con frequenza di clock di 3,2 GHz e bus quad pumped di 1.600 MHz.

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L'utilizzo di memoria dall'elevata frequenza di clock permette alla piattaforma NVIDIA nForce 790i Ultra SLI di far registrare valori di bandwidth massimi in lettura molto elevati, come confermato dai risultati dei test con Sandra 2008 e con Everest Ultimate Edition.

La bandwidth in scrittura e in copia risente meno di quella in lettura delle differenti frequenze di clock della memoria, come evidenziato dai risultati ottenuti con Everest Ultimate Edition. Non bisogna in ogni caso dimenticare che a frequenze di clock inferiori della memoria corrispondono timings di accesso più spinti, in grado quindi di bilanciare l'inferiore bandwidth data da una frequenza di clock più ridotta.

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La latenza di accesso è ottenuta come combinazione tra la frequenza di clock alla quale opera la memoria e i timings ad essa associati: più elevata è la frequenza minore sarà la latenza, e a timings più spinti corrispondono tempi di accesso più ridotti. I risultati sintetici evidenziano come, utilizzando un processore basato su frequenza di bus di 1.600 MHz e senza variare questo parametro, la crescita della frequenza di clock della memoria anche incrementando i timings porta a una generale diminuzione della latenza di accesso.

Queste misure evidenziano come il memory controller integrato nel chipset NVIDIA nForce 790i Ultra SLI sia stato fortemente ottimizzato da NVIDIA; all'atto pratico, come vedremo tra poco, sarà però molto difficile poter apprezzare nelle applicazioni ordinarie le differenze che evidenziano i test sintetici al variare della tipologia di memoria.

 
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