AMD Ryzen 7 2700 e Ryzen 5 2600: seconda generazione a 65 Watt

AMD Ryzen 7 2700 e Ryzen 5 2600: seconda generazione a 65 Watt

Tra i processori AMD Ryzen di seconda generazione due modelli vantano un consumo inferiore allo standard, per un TDP pari a 65 Watt. A fronte di un lieve contenimento nelle frequenze di clock le due GPU Ryzen 7 2700 e Ryzen 5 2600 assicurano prestazioni velocistiche sempre molto elevate e buoni margini di overclock

di pubblicato il nel canale Processori
AMDRyzenIntelCore
 

Analisi prestazioni: produttività e gaming

In questa prima parte raccogliamo i risultati ottenuti con un pacchetto di applicazioni di produttività personale che vanno dal puro calcolo come il rendering, passando alla compressione di file sino alla conversione video sino al tool PCMark 10 che ben sintetizza un pattern di utilizzo tradizionale di un PC desktop.

I due nuovi processori AMD Ryzen di seconda generazione a basso consumo si comportano nel complesso come previsto: le prestazioni sono mediamente superiori a quelle delle proposte corrispondenti di prima generazione tanto per Ryzen 7 2700 come per Ryzen 5 2600. Non solo: entrambe le CPU sono mediamente più veloci, anche se di poco, nel confronto con rispettivamente Ryzen 7 1700X e Ryzen 5 1600X. Viene quindi replicato anche con queste versioni a basso consumo il pattern evidenziato in occasione della nostra iniziale analisi dei processori AMD Ryzen di seconda generazione: le innovazioni introdotte permettono di ottenere un interessante incremento delle prestazioni, con un margine medio che possiamo sintetizzare in un +10% circa e che permette a questi processori di ben figurare anche nei confronti dei concorrenti Intel Core soprattutto quando vengono sfruttati tutti i core a disposizione.

Per analizzare il comportamento dei nuovi processori AMD Ryzen di seconda generazione con i giochi abbiamo utilizzato una scheda video NVIDIA GeForce GTX 1080Ti Founders Edition in abbinamento a impostazioni qualitative spinte e a risoluzioni di 1920x1080 pixel e 2560x1440 pixel. Questo scenario riproduce a nostro avviso quello che un utente farebbe in possesso di una scheda di questo tipo: testare con impostazioni meno spinte e a risoluzioni inferiori avrebbe permesso di evidenziare una superiore scalabilità dei frames al secondo medi al variare della CPU ma non avrebbe rappresentato la modalità con la quale un utente dotato di tale scheda video utilizza il proprio prodotto con i giochi più recenti.

Utilizzare una scheda video meno potente avrebbe unicamente livellato in misura maggiore le prestazioni complessive, in quanto queste sarebbero state ancor più dipendenti dalla potenza di calcolo della scheda video e non da quella della CPU utilizzata nel sistema.

Anche con i due processori Ryzen 7 2700 e Ryzen 5 2600 le prestazioni con giochi 3D risultano essere complessivamente superiori a quelle registrate con i corrispondenti modelli di prima generazione. Tale balzo in avanti è legato sia alle superiori frequenze di clock, sia alle innovazioni interne alla CPU che hanno ridotto le latenze delle differenti cache. I dati qui registrati evidenziano nuovamente come all'aumentare della risoluzione video le differenze tra i processori inseriti nel confronto, ferma restando la scheda video, tendono a ridursi in misura sempre più sensibile in quanto i frames sono limitati più dalla potenza di calcolo della scheda video che dalla potenza della CPU.

Questo tipo di comportamento, ottenuto con una scheda NVIDIA GeForce GTX 1080Ti, è replicato servendosi di schede meno potenti e selezionando risoluzioni meno spinte. In linea generale i processori Intel Core di ottava generazione riescono a far registrare frames al secondo medi più alti, ma la differenza rispetto alla prima generazione di processori Ryzen si è ulteriormente assottigliata sino a diventare di fatto trascurabile quando vengono selezionate impostazione qualitative e risoluzioni che stressano la scheda video al massimo delle proprie capacità.

 
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