Overclocking delle cpu

Pagina tecnica che illustra le techiche con le quali è possibile innalzare la frequenza di lavoro del processore. E' presente una guida passo-passo, nonché un database degli overclock consigliati a seconda del tipo di processore utilizzato.
di Paolo Corsini pubblicato il 01 Maggio 2001 nel canale ProcessoriAMD Athlon
L'overclock della cpu AMD Athlon si differenzia abbastanza nettamente da quello delle altre cpu sin qui trattate per due ordini di motivi principali:
la cpu Athlon non ha moltiplicatore di frequenza bloccato;
per poter variare il moltiplicatore di frequenza è necessario aprire la cartucca del processore e intervenire sul PCB della cpu, o variando alcune resistenze oppure applicando una speciale schedina che permette di variare i moltiplicatori e il voltaggio di alimentazione Core tramite dip switch.
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L'operazione di rimozione della cartuccia che avvolge la parte posteriore della cpu Athlon è probabilmente la fase più difficile dell'intera procedura di overclock. Come si vede chiaramente nelle immagini sottostanti, il guscio plastico che avvolge posteriormente la cpu è a quest'ultima attaccato per mezzo di 4 perni metallici, perni che si vanno ad incastrare nei 4 fori evidenziati nell'immagine a lato. Muovendo sistematicamente il guscio plastico, cercando di alzarlo dalla parte posteriore della cpu a partire da uno dei quattro lati, non è difficile iniziare a staccare uno dei 4 perni dal corrispondente foro nella plastica; il segreto è nel cercare di togliere tutti e 4 i perni dai fori di serraggio facendo attenzione a non danneggiare in alcun modo il PCB del processore (perché si corre il rischio di tagliarne qualche componente). Sconsiglio vivamente di utilizzare cacciaviti e altri accessori per questo tipo di operazioni; la tecnica migliore, a mio avviso, è quella di utilizzare le dita per prendere dall'interno il guscio plastico e tirare il più possibile; per evitare che chiunque "mettesse le mani" all'interno della cartuccia del processore in AMD sono stati molto previdenti, facendo si che i perni fossero saldamente incastrati nei fori: dovrete, per questo motivo, faticare non poco per riuscire a sfilarli tutti e quattro.
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Qui di lato è fotografata la cartuccia di plastica della cpu AMD Athlon dall'interno: sono cerchiati in rosso i 4 fori nei quali si incastrano i perni della cpu. |
Qui a destra è fotografata la parte posteriore di una cpu Athlon; si notino i 4 perni metallici, cerchiati di rosso, che si vanno ad incastrare nei 4 fori dell'immagine soprastante, così da far aderire il guscio plastico alla cpu. |
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I margini di overcloccabilità della cpu AMD Athlon sono in genere elevati, pertanto non è difficile raggiungere frequenze di clock di 700 Mhz e oltre anche con le versioni 500 Mhz e 550 Mhz; non è possibile generalizzare il grado di overcloccabilità in specifiche tabelle come fatto con gli altri processori, in quanto la possibilità di variare i moltiplicatori di frequenza rende possibile raggiungere frequenze di clock molto elevate anche con modelli dal clock molto ridotto, a seconda della bontà del Core utilizzato e della tolleranza dei chip della cache L2.
Le schedine per l'overclock possono essere utilizzate per
variare i moltiplicatori di frequenze e il voltaggio di alimentazione Core; la selezione
della frequenza di bus è ancora appannaggio della scheda madre anche perché quest'ultima
frequenza non dipende direttamente dal processore, casomai dal chipset.
La cpu AMD Athlon è dotata di cache L2, in quantitativo di 512 Kbytes, montata
direttamente sul PCB (ma non integrata nel Core del processore) e operante a metà della
frequenza di clock del processore. Aumentando la frequenza di funzionamento di
quest'ultimo è possibile che il Core regga una frequenza di funzionamento elevata ma che
la cache L2 non regga la sua frequenza di funzionamento, cresciuta proporzionalmente a
quella di clock. Per ovviare a questo inconveniente è possibile variare il rapporto di
funzionamento tra frequenza di clock del processore e frequenza di lavoro della cache L2;
dal valore di default di 1/2 è possibile passare a quelli di 2/5 oppure di 1/3, ottenendo
frequenze di lavoro della cache L2 illustrate nella tabella sottostante:
Frequenza processore | Divisore 1/2 | Divisore 2/5 | Divisore 1/3 |
500 Mhz | 250 Mhz | 200 Mhz | 175 Mhz |
550 Mhz | 275 Mhz | 220 Mhz | 183.3 Mhz |
600 Mhz | 300 Mhz | 240 Mhz | 200 Mhz |
650 Mhz | 325 Mhz | 260 Mhz | 216.3 Mhz |
700 Mhz | 350 Mhz | 280 Mhz | 233.3 Mhz |