6 feature che Google ha 'rubato' ad iOS con Android M

Lo scorso mese di maggio, Google ha annunciato Android M. Previsto per autunno, questa è una versione di minore entità rispetto all'attuale Lollipop. Nonostante ciò sono previste novità molto interessanti, alcune riprese direttamente dalla concorrenza.
di Nino Grasso pubblicata il 13 Giugno 2015, alle 11:01 nel canale TelefoniaAndroidGoogleiOS
Sin dagli albori, Android è stato tacciato come un sistema operativo nato su idee altrui, più precisamente sul concetto di smartphone portato sul mercato da Apple. Con l'iPhone, la Mela ha reso lo smartphone più democratico (in tutto, ma non nel prezzo): veloce e semplice da usare, bello da vedere. Se ad oggi le due piattaforme sono piuttosto simili, Android era nato in un primo momento con un concetto di fondo molto diverso: non supportava il multi-touch e richiedeva l'uso di una tastiera fisica dedicata. Tutte caratteristiche che Google ha dovuto frettolosamente modificare visto il successo ottenuto dal telefono cellulare della Mela. Nel futuro poi entrambe società hanno attinto dalle invenzioni dell'altra, e continuano a farlo ancora oggi.
Nella pagina trovate le 6 caratteristiche che Android M riprende da iOS.
Permessi delle app: fino ad oggi, Android permetteva di garantire l'accesso alle parti sensibili dello smartphone prima dell'installazione di un'app. Con Android M i permessi vengono chiesti solo quando realmente necessari, in un modo molto simile a quanto avviene da tempo su iOS.
Menu della selezione del testo: con Android M, quando si seleziona del testo si aprirà un menu contestuale con le varie opzioni disponibili (copia, taglia, incolla). Prima d'ora queste apparivano sulla parte alta dello schermo, mentre con la prossima release l'implementazione è molto simile a quella su iOS.
Supporto nativo ai sensori biometrici: introdotto per la prima volta con iPhone 5S, il supporto nativo ai sensori biometrici per la scansione delle impronte digitali è presente da tempo su iOS. Anche Android M lo avrà, insieme ad un servizio di pagamenti simile ad Apple Pay.
Doze: su Android M è prevista una funzionalità per il risparmio energetico delle applicazioni in background. Con il dispositivo in stand-by, la maggior parte delle app andrà in uno stato di "deep sleep", in cui saranno processate solo le notifiche più importanti. Alla riapertura, queste impiegheranno un po' di tempo in più, ma è il segreto dell'incredibile durata della batteria di iPhone e iPad in stand-by.
Modalità non disturbare: su Android M ci sarà una funzione che iOS utilizza da tempo. Nella modalità non disturbare, gli iPhone permettono di disattivare la suoneria se qualcuno effettua due chiamate in tre minuti. La stessa particolare funzione ci sarà sulla prossima versione del robottino verde.
Supporto a sorgenti MIDI: Android non supporta nativamente MIDI, abbreviativo di Musical Instrument Digital Interface. Di contro iOS dispone della caratteristica ormai da anni. Permette di collegare strumenti musicali elettronici e produrre suoni tramite questi. Il gap verrà colmato con Android M.
Ma Google non è di certo l'unica nella categoria a prendere spunto dai concorrenti. Anche Apple lo ha fatto con il suo iOS 9, che probabilmente debutterà qualche settimana prima rispetto ad Android M. In questa pagina potete leggere le feature che iOS 9 ha rubato al mondo Android.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoWUT ?? E da quando ? Da KitKat quando selezionavi il testo il copia- incolla è sempre stato in un menu contestuale alla selezione stessa
"incredibile" che iPhone 6 a stento arrivi a sera ?
oddio, una cruda verità, certo.... ma non capisco che c'azzecca con le features in sé di due sistemi operativi...
capisco contro Appl€ e i suoi prezzi (che son sempre piu scostati dalla realtà
io dal canto mio monto cyano e mi trovo gran bene -e dal quel punto di vista non capisco perchè i produttori non scendono a patti con questa realtà che modella l'AOSP in maniera egregia
PS: la feature dei permessi in realtà era gia presente in kitkat, ma fu levata in un aggiornamento successivo.... devo dire che da quel punto di vista Apple ha fatto un egregio lavoro di semplificazione, mentre Android è allo sbando..spero che in questa implementazione diano una sistemata AL NUMERO di permessi richiedibili dalle app, altrimenti serve a poco o niente perchè i consumatori(fruitori) vanno solo in confusione....cioè io mi ci trovo, ma spiegare i permessi a mia madre diventa difficile
credo dipenda anche dalla personalizzazione del produttore e/o dalla singola applicazione...
Il problema essenziale di Android non è assolutamente il consumo in standby, se uno ha installate app programmate con criterio.
> La fonte principale di consumo è di gran lunga lo schermo, specie se dotato di una risoluzione stupidamente assurda e con la luminosità anche appena sopra il minimo.
> Secondariamente viene la rete dati, soprattutto in zone coperte in maniera non ottimale (leggi: Italia salvo rare "isole felici", e con riferimento particolare alla "qualità" della rete di determinati operatori)
Migliorare il consumo in standby è la soluzione non richiesta a un problema inesistente, AMMP.
La soluzione richiesta - e non solo da me, direi credo dalla maggioranza, è diagonale schermo<5", risoluzione<=FHD, batteria>2500mAh, con minime varianti personali.
Ovviamente non è una "soluzione" SW...
Ovviamente non è una "soluzione" SW...
Io sono d'accordo con te ma non siamo la maggioranza, è palese.
Il problema essenziale di Android non è assolutamente il consumo in standby, se uno ha installate app programmate con criterio.
> La fonte principale di consumo è di gran lunga lo schermo, specie se dotato di una risoluzione stupidamente assurda e con la luminosità anche appena sopra il minimo.
> Secondariamente viene la rete dati, soprattutto in zone coperte in maniera non ottimale (leggi: Italia salvo rare "isole felici", e con riferimento particolare alla "qualità" della rete di determinati operatori)
Migliorare il consumo in standby è la soluzione non richiesta a un problema inesistente, AMMP.
La soluzione richiesta - e non solo da me, direi credo dalla maggioranza, è diagonale schermo<5", risoluzione<=FHD, batteria>2500mAh, con minime varianti personali.
Ovviamente non è una "soluzione" SW...
Il sony z3 compact risponde a tutte queste richieste ma purtroppo non fa alcuno sfacelo di vendite.
Saluti
EDIT: Noto che ora è stato pubblicato un articolo per rispettare la "par condicio"... Sono ben felice di vedere che ogni tanto si cerchi di dare un taglio neutrale alla cosa... La mia idea rimane comunque.
Chiaro che no, costa decisamente tanto, quasi il giusto imho per quello che offre ma comunque troppo considerando il gusto dilagante per gli smartphone >5" a prezzi ridicoli.
Un buon compromesso pareva essere il Moto G 2013 che credo sia stato il miglior rappresentante del concetto qualità/prezzo ancora ad oggi (per la sua fascia ovviamente) e poi niente più. Le alternative, se si cerca uno smartphone di una grandezza ragionevole, sono solo: porcherie che non vorresti manco in regalo, telefoni esotici impossibili da reperire, qualcosa uscito qualche anno fa, stop.
Scusate l'OT
Sennò prchè le rinchiude in una VM e le isola le une dalle altre?
Qui è solo un caso di OS che deve imparare a gestire meglio le app che chiedono dei wakeup a caso (= non concederglieli più e fine della storia).
Lo hanno chiamato Doze, ma è di fatto Deep Sleep Battery Saver o Greenify Pro (entrambi con framework Xposed per controllare il sistema Android con privilegi superiori)
E' vero solo a parità di generazione, ma se hai generazioni di schermi differenti, il tuo ragionamento è cannato.
Lo schermo del Note 4 consuma meno di quello del Note 3, lo schermo dell'S6, consuma meno di quello dell'S5 e sia Note 4 che S6 hanno una luminosità molto elevata, ben maggiore di Note 3 e S5, quindi ben venga evoluzioni di schermo che consumano meno e sono più definiti e luminosi ^^
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