Dall'Università di Rochester il primo chip tridimensionale

Un gruppo di ricercatori mette a punto e realizza un nuovo modello di processore che si sviluppa anche in senso verticale: è il futuro della computazione?
di Andrea Bai pubblicata il 17 Settembre 2008, alle 14:57 nel canale ProcessoriL'Università di Rochester ha realizzato il primo prototipo funzionante di un processore "tridimensionale" in grado di operare alla frequenza di 1,4 GHz. Attualmente tutti i processori presenti sul mercato sono virtualmente bidimensionali, intendendo con ciò che la progettazione prevede lo sviluppo del chip solamente sul piano e non nello spazio. Si parla, pertanto, di processore tridimensionale quando l'architettura dell'unità di computazione prevede uno sviluppo funzionale anche in senso verticale.
Si tratta di un notevole passo avanti nel campo della realizzazione dei processori tridimensionali dal momento che l'esemplare messo a punto dall'Università di Rochester non è una semplice serie di chip impilati ed interconnessi tra di loro, ma è stato progettato in modo specifico per ottimizzare l'operatività distribuendola su più layer del processore ed in modo tale che l'insieme dei vari layer si comporti come un'unica entità operativa.
Eby Friedman, responsabile del progetto, ha dichiarato: "Non è più un chip, io ora lo chiamo cubo. E' il modo in cui la computazione dovrà essere condotta nel futuro. Quando i chip sono messi uno sopra l'altro, possono fare cose impossibili con un tradizionale chip bidimensionale".
Nel comunicato ufficiale, che non rilascia purtroppo dettagli tecnici di quanto realizzato, si legge come la difficoltà principale nella realizzazione del processore sia stato riuscire a coordinare i diversi layer in modo tale che interagiscano tra loro come un singolo sistema. Per esemplificare il concetto Friedman utilizza un efficace paragone "automobilistico": realizzare un chip tridimensionale come questo equivale a dover gestire l'intero sistema stradale degli Stati Uniti e affiancare a questo le reti stradali di Cina e India, in modo che tutte e tre i sistemi possano lavorare correttamente assieme.
Secondo Friedman i processori tridimensionali potrebbero rappresentare una soluzione ai limiti della miniaturizzazione, un problema particolarmente sentito nell'industria ora che i processi produttivi sono prossimi al traguardo dei 32 nanometri e che con i futuri passaggi prima a 22 nanometri e poi, probabilmente, a 16 nanometri si arriverà molto vicini al limite fisico di questo tipo di produzione.
Un processore tridimensionale, ad esempio, potrebbe utilizzare ciascun layer per funzioni ben specifiche, che sarebbero portate avanti simultaneamente permettendo di ottenere una notevole potenza di calcolo e, di conseguenza, versatilità di impiego. Friedman porta l'esempio di un lettore MP3, che potrebbe essere equipaggiato con un chip tridimensionale caratterizzato da un ingombro pari ad un decimo di quello delle soluzioni attuali ma con una potenza computazionale decuplicata.
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNON vengono citati però i problemi di dissipazione del calore, se con un chip bidimensionale ci son quei dissipatori, se ci metti tanti strati...
ho fatto la mia tesi di laurea in microelettrronica proprio su questo tema (l'ho discussa a febbraio!!)
Il lavoro che ho presentato verteva sulla possibilitá di realizzare sensori di particelle ionizzate.
A mio modesto avviso, permetterá di allungare il periodo di vita delle attuali tecnologie al silicio.
ciao!
Andrea
Si otterrebbero SSD più capienti. Ma chissà a che prezzo...
x angel110
Bhe se è come la penso io non dovrebbero esserciproblemi ... spero.
Immaginate una motherboard con le schede a coltello.
In questo caso lo smaltimento del calore non sarebbe
un problema.
Sarei curioso di sapere
come hanno fatto l'impilamento layer.
non capisco...
i circuiti attuali sono già multistrato, quindi si sviluppano già in 3 dimensioni.non è chiaro in cosa questi si differenzino
iniziavo a preoccuparmi.. troppo tempo con cose simili riviste.. era ora di un salto di qualità :-D
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