OpenAI è 'dalla parte sbagliata della storia'. Sam Altman apre ai modelli open source

"Siamo stati dalla parte sbagliata della storia e dobbiamo escogitare una strategia open source diversa". L'ha detto Sam Altman, CEO di OpenAI, nel corso di un AMA su Reddit, incalzato da un utente sulla politica "closed" della società.
di Manolo De Agostini pubblicata il 02 Febbraio 2025, alle 07:04 nel canale WebChatGPTOpenAI
Durante un AMA (Ask Me Anything) su Reddit, il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha ammesso che l'azienda è stata "dalla parte sbagliata della storia" riguardo alla decisione di non rendere open source le proprie tecnologie. Finora OpenAI ha generalmente adottato un approccio proprietario e chiuso, al contrario di Meta o altri player come il nascente di DeepSeek che sono liberamente accessibili.
Alla domanda di un utente, che chiedeva: "Considerereste di rilasciare alcuni pesi del modello e di pubblicare qualche ricerca?", Altman ha risposto: "Sì, ne stiamo discutendo. Personalmente penso che siamo stati dalla parte sbagliata della storia e dobbiamo escogitare una strategia open source diversa; non tutti in OpenAI condividono questo punto di vista, e non è nemmeno la nostra massima priorità attuale".
Kevin Weil, Chief Product Officer di OpenAI, ha aggiunto che l'azienda sta valutando la possibilità di rendere open source alcuni modelli più datati, ormai superati. "Penseremo sicuramente a fare di più in questo senso", ha affermato, senza però fornire ulteriori dettagli.
Dopo il caso DeepSeek, OpenAI si trova in una posizione delicata: da leader del settore dell'intelligenza artificiale, ora deve confrontarsi con la percezione di avere concorrenti potenzialmente superiori, tra cui DeepSeek stesso, un'azienda cinese.
Mentre restano dubbi su come DeepSeek abbia raggiunto i propri risultati - forse proprio sfruttando "furbescamente" le tecnologie di OpenAI - nelle scorse ore Altman e il suo team hanno rilasciato il modello di ragionamento o3-mini, caratterizzato da un costo più competitivo.
Durante l'AMA, Altman ha riconosciuto che DeepSeek ha ridotto il vantaggio di OpenAI nel settore: "È un modello molto buono! Produrremo modelli migliori, ma manterremo un vantaggio minore rispetto agli anni precedenti".
La pressione esercitata da DeepSeek spinge OpenAI a condividere maggiori dettagli sui propri modelli di ragionamento, anche se con i proverbiali piedi di piombo: "[...] mostrare tutta la catena di pensiero porta a una distillazione competitiva, ma sappiamo anche che le persone (almeno gli utenti esperti) lo vogliono, quindi troveremo il modo giusto per bilanciarlo", ha affermato Weil.
Il CEO ha anche affrontato il tema del "miglioramento ricorsivo di sé (RSI)", ovvero la capacità di un sistema di intelligenza artificiale di potenziare autonomamente le proprie abilità. Ha affermato di ritenere "una rapida ascesa più plausibile di quanto pensassi un paio di anni fa".
Altman è noto per aver più volte previsto tempistiche imminenti per l'arrivo dell'AGI, l'intelligenza artificiale generale, caratterizzata da capacità di autoapprendimento tali da renderla, in ultima analisi, superiore all'intelligenza umana.
Infine, è stato chiesto a OpenAI se sia in arrivo un successore di DALL-E 3, il modello di generazione di immagini rilasciato circa due anni fa. "Sì! Ci stiamo lavorando", ha confermato Weil. "E penso che varrà la pena aspettare".
6 Commenti
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Hai riassunto l'articolo in una singola frase
Adesso spiegatemi in che modo le leggi sul controllo delle AI che Trump ha smantellato avrebbero mai potuto mettere freno a ciò ?
Erano niente meno che un cerotto in una ferita d'arma da fuoco.
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