Minare Bitcoin con l'energia idroelettrica, la decisione di un piccolo comune del Trentino

A Borgo d'Anaunia, un piccolo comune della val di Non (Trento), vogliono installare "un centro di supercalcolo per fare il mining di Bitcoin" all'interno della centrale idroelettrica municipale. Ce lo racconta "Il Sole 24 Ore", spiegando che la decisione è stata presa l'ultimo giorno dello scorso anno, approvando un accordo con l'azienda Idm di Trento per ottenere quelli che vengono definiti "20 supercomputer" da installare proprio nella centrale, dove l'energia per le operazioni è assolutamente green grazie al moto dell'acqua.

Non è certamente la prima volta che una centrale idroelettrica viene in parte adibita al mining di Bitcoin, nel mondo sono molteplici i casi (qui ad esempio), ma è interessante vedere come il fenomeno si stia diffondendo anche nel nostro Paese, specie in Trentino Alto-Adige dove opera Alps Blockchain, una realtà che realizza delle mining farm nelle centrali idroelettriche.

Alps Blockchain installa ciò che serve, le centrali mettono l'energia green e Alps Blockchain poi ricompra la potenza di calcolo prodotta dalla mining farm vendendola sul mercato, "riducendo così il rischio e semplificando gli aspetti operativi e burocratici per i produttori di energia, nonché consentendo a terzi di fare mining in maniera sostenibile", come riportato da Il Dolimiti.

"In Italia stiamo già collaborando con 18 impianti e altri stanno nascendo all'estero. In tutto abbiamo collaborazioni presenti o in via di scrittura con 32 strutture, sia private che pubbliche. Ma stiamo puntando anche alla realizzazione di impianti di nostra proprietà", dice Alps Blockchain.

Per quanto concerne il progetto di Borgo d'Anaunia, la centrale idroelettrica userà l'energia del torrente Novella per muove una turbina Pelton da 476 chilowatt, capace di una produzione media di 3,2 milioni di chilowattora l'anno, alimentando così un centro di mining con una potenza di 100 terahash.

Secondo Il Sole 24 Ore, la centrale è stata adeguata con un investimento di 70 mila euro, a cui si aggiungono i 132 mila della mining farm. "Il costo del noleggio del centro per il mining viene fissato in euro 2,78 per ciascun giorno. La potenza di calcolo dei 20 supercomputer sarà rivenduta a un corrispettivo di 0,10 centesimi per terahash al secondo", conclude il quotidiano.

Per il piccolo comune quindi un introito "pulito" in più per sostenere le proprie attività e garantire i servizi ai propri cittadini, per tutti gli altri uno spunto per fare altrettanto, qualora avessero una centrale idroelettrica oppure energia da altre fonti rinnovabili da dedicare allo scopo del mining.