Lo youtuber St3pny condannato a 8 mesi: sentenza storica in Italia

Il celebre youtuber con oltre 4 milioni di follower è stato condannato a 8 mesi di reclusione. Si tratta di una prima assoluta in Italia, volta probabilmente a colpire molti più professionisti del web
di Nino Grasso pubblicata il 20 Febbraio 2021, alle 13:51 nel canale WebE' arrivata, pesantissima, la sentenza per Stefano Lepri, in arte St3pny, conosciuto soprattutto fra i più giovani per essere uno youtuber di successo. Si parla da tempo del suo caso e della sua presunta evasione di imposte di oltre 1 milione di euro in 5 anni di attività valutata nel 2019.
Lo youtuber dovrà affrontare 8 mesi di carcere per evasione fiscale, in seguito alla sentenza del Tribunale di Firenze. La difesa aveva chiesto l'assoluzione dopo che Lepri aveva versato al Fisco quanto dovuto, ma non è bastato. La condanna è stata comunque ridotta rispetto al periodo chiesto dal pm Christine Von Borries, pari a un anno e quattro mesi.
Stefano Lepri, condanna pesante per evasione fiscale
Lepri si è sempre professato innocente, tuttavia le indagini hanno dimostrato un'evasione dell'IVA pari a 76 mila euro nel 2017, a fronte dei redditi recepiti nello stesso periodo che ammontavano a 344 mila euro. St3pny, secondo l'accusa, ha firmato contratti per la pubblicazione di banner sui propri video con agenzie pubblicitarie utilizzando la formula della cessione del diritto d'autore, che non prevede versamento di IVA nel caso in cui non sia prevista un'attività continuativa. Secondo la Guardia di Finanza, però, l'attività dello youtuber è stata continuativa, quindi non compatibile con i contratti da lui formalizzati. E' il primo caso in Italia che affronta il problema e che si conclude con una condanna simile, e siamo certi che la pesante condanna di Lepri farà nascere più di qualche paura a tanti giovani (e non) che hanno fatto del web la propria professione.
Il settore degli infuencer è in rapidissima crescita e in costante evoluzione. I professionisti del web percepiscono un reddito con regolarità, non saltuariamente, e divenendo veri e propri professionisti sono soggetti agli obblighi fiscali come avviene con gli altri mestieri più convenzionali. Il problema è che manca di fatto una normativa specifica, lasciando fin troppo spazio ad eventuali interpretazioni personali che, come nel caso di Lepri, portano a decisioni illegittime.
Lo stesso youtuber aveva in precedenza commentato: "Ho sempre pagato le tasse in buona fede, altrimenti sarei alle Cayman in Ferrari", promettendo di aver collaborato con le Autorità con la "speranza che il mestiere dello youtuber venga regolamentato presto", mestiere che spesso per le nostre autorità di rimane "in parte sconosciuto", secondo Lepri.
263 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA me un po' spaventa questa sentenza, nata da un'interpretazione a posteriori di una regolamentazione non chiara. Basandomi su quanto riportato da questa notizia vedo colpe maggiori nel regolatore più che nel ragazzo (che poi dubito si sia occupato personalmente delle questioni fiscali, ma questo è un altro discorso).
Di contro, se si ravvedono delle frodi fiscali e l'imputato ti paga il dovuto, ammenda pecuniaria forse una condanna per reclusione, per quanto simbolica e non spendibile, ha poco senso. Anche perchè conoscendo i vari gradi di appello, questa cosa sarà trascinata per anni. Mentre magari se ti fermi, ti prendi il dovuto, ti prendi pure la giusta ammenda che gli farai pagare, so tutti contenti e nessuno delle due parti andrà mai in secondo o terzo grado.
E' anche vero che questa è la prima sentenza del genere da noi, sono più che sicuro che ad oggi tutti gli altri correranno a controllare il regolamento e vedranno se ci sono degli insoluti col fisco da sanare prima che si vada in giudizio.
queste sono leggi da repubblica delle banane
Visto che per loro è un lavoro è ci fanno i soldi; è giusto che paghino le tasse come tutti noi.
Si tratta di attività professionale (in pratica è come un libero professionista).
Fai fattura, paghi l'IVA, le tasse e amici come prima...
A me non interessa cosa ti faccia guadagnare (se legale), mi interessa che non ti senti sopra le regole.
Concetto anomalo in Italia.
Per inciso gli 8 mesi sono inutili... non fai neanche un minuto in galera perchè sotto i 3 anni non è previsto (salvo tu non sia recidivo)... e probabilmente neanche figurerà nel casellario giudiziale.
Nessuna interpretazione:
Non paghi le tasse su reddito sotto i 5000€ annui per attività non continuativa ( se fai il dj al lido del tuo paesello il mese d'agosto per 3k € è una cosa, se lo fai tutti i fine settimana sempre per 3k € totale è un'altra)
Di contro, se si ravvedono delle frodi fiscali e l'imputato ti paga il dovuto, ammenda pecuniaria forse una condanna per reclusione, per quanto simbolica e non spendibile, ha poco senso. Anche perchè conoscendo i vari gradi di appello, questa cosa sarà trascinata per anni. Mentre magari se ti fermi, ti prendi il dovuto, ti prendi pure la giusta ammenda che gli farai pagare, so tutti contenti e nessuno delle due parti andrà mai in secondo o terzo grado.
E' anche vero che questa è la prima sentenza del genere da noi, sono più che sicuro che ad oggi tutti gli altri correranno a controllare il regolamento e vedranno se ci sono degli insoluti col fisco da sanare prima che si vada in giudizio.
Oh Dio, allora non sono tutti dei vecchi "da rete quattro" su questo forum, c'è ancora qualcuno che anche dopo aver sentito la parola "youtuber" non spegne il cervello e impugna il forcone, ma ragiona un attimino... Bene.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".