Chi è J.D. Vance, il candidato vicepresidente di Trump, e perché è importante per il mondo tech

Chi è J.D. Vance, il candidato vicepresidente di Trump, e perché è importante per il mondo tech

Il senatore J.D. Vance, ex investitore tecnologico e probabile candidato alla vicepresidenza di Trump, propone un approccio inaspettato alla regolamentazione delle big tech, combinando critiche severe con un sostegno alle criptovalute.

di pubblicata il , alle 13:01 nel canale Web
 

J.D. Vance è stato recentemente nominato da Donald Trump come candidato alla vicepresidenza, e sta emergendo come una voce singolare nel dibattito sulla regolamentazione del settore tech. Il suo profilo è quello di un senatore repubblicano con radici profonde nella Silicon Valley, ma che si schiera apertamente contro i colossi tecnologici.

Noto per il suo bestseller Hillbilly Elegy e per i suoi trascorsi come investitore presso Mithril Capital di Peter Thiel, ha sorpreso molti con le sue posizioni durante una recente conferenza organizzata dall'incubatore di startup Y Combinator a Washington. In quell'occasione, ha condiviso il palco con figure come la senatrice Elizabeth Warren e la presidente della Federal Trade Commission Lina Khan, notoriamente critiche verso le big tech.

Chi è J.D. Vance, il senatore repubblicano contro le big tech (liberali)

Vance ha espresso grande preoccupazione per il potere che aziende come Google e Facebook esercitano sul flusso di informazioni, arrivando addirittura a sostenere lo smantellamento di Google. Su X ha infatti sottolineato:

"È ora di smantellare Google.

Ciò conta molto più di qualsiasi altra questione di integrità elettorale. Il controllo monopolistico dell’informazione nella nostra società spetta a un’azienda tecnologica esplicitamente progressista".

Vance ha citato il presunto pregiudizio politico di Google come motivo principale per la misura, drastica a dir poco. La posizione di Vance non è comunque del tutto anti-tech, non in qualsiasi materia. Il senatore si è espresso a favore di un approccio più permissivo nella regolamentazione delle criptovalute, criticando l'attuale linea della Securities and Exchange Commission, il cui metodo "sembra essere quasi l'esatto opposto di quello che dovrebbe essere", secondo le sue parole.

Le opinioni di Vance sembrano risuonare con una certa fazione della Silicon Valley, in particolare con gli investitori che stanno finanziando generosamente i PAC (Political Action Committee) repubblicani. Nomi come Marc Andreessen, Ben Horowitz ed Elon Musk hanno contribuito con centinaia di milioni di dollari a sostegno di posizioni simili a quelle di Vance. Il background di Vance nell'industria tech aggiunge un elemento importante alla sua retorica: la sua familiarità con il settore potrebbe conferirgli una credibilità unica nel proporre riforme. È da sottolineare, però, che i suoi legami passati con figure come Peter Thiel sollevano dubbi sulla sua indipendenza.

Difficile dire adesso quale sarà l'impatto di Vance in una potenziale seconda amministrazione Trump. Tradizionalmente il ruolo di vicepresidente ha un'influenza limitata sulla definizione delle politiche, ma in questo caso la sua nomina potrebbe segnare un cambio di rotta nel metodo repubblicano alla regolamentazione tech. Le critiche severe alle big tech in abbinamento al sostegno alle criptovalute rappresenta una nuova corrente nel dibattito politico americano. Un approccio a metà strada che potrebbe ridefinire le alleanze tra partiti politici e l'industria tecnologica statunitense e globale.

28 Commenti
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Ginopilot17 Luglio 2024, 13:07 #1
Contro le big tech e a favore delle criptovalute. Peggio di cosi' non si puo'
LMCH17 Luglio 2024, 13:30 #2
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Il senatore J.D. Vance, ex investitore tecnologico e probabile candidato alla vicepresidenza di Trump, propone un approccio inaspettato alla regolamentazione delle big tech, combinando critiche severe con un sostegno alle criptovalute.


Mica tanto inaspettato, la sua pagina su Wikipedia (in inglese) spiega molto bene chi è e chi non è:
https://en.wikipedia.org/wiki/J._D._Vance

E' il classico repubblicano "moderno" con una dissonanza cognitiva grossa come una casa.
Hiei360017 Luglio 2024, 13:56 #3
Credo che per "Sostegno" si intenda "Non cercare di tassare a morte le criptovalute" come hanno fatto in India.

Inoltre tutti stanno a criticare Google e le altre multi nazionali che hanno un potere spropositato però appena un politico propone di smantellarle tutti ad andargli addosso perché è Repubblicano... ma che problemi avete voi? siete a favore delle mega-multi-nazionali che monopolizzano l'economia?

Un pò come tutti andavano addosso a Trump nel 2018 quando proponeva i dazi alla Cina.... passano gli anni ora è l'Europa che vuole mettere i dazi alle auto elettriche cinesi, e tutti ad applaudire come foche perché se la stessa cosa la fa l'Europa è perfetto e bellissimo ma quando lo diceva Trump era l'incarnazione del diavolo, un pazzoide eccetera eccetera.
lcfr17 Luglio 2024, 14:23 #4
Originariamente inviato da: Hiei3600
Un pò come tutti andavano addosso a Trump nel 2018 quando proponeva i dazi alla Cina.... passano gli anni ora è l'Europa che vuole mettere i dazi alle auto elettriche cinesi, e tutti ad applaudire come foche perché se la stessa cosa la fa l'Europa è perfetto e bellissimo ma quando lo diceva Trump era l'incarnazione del diavolo, un pazzoide eccetera eccetera.


Infatti era sbagliato prima ed è sbagliato ora: non a caso, tutti i grandi marchi dell'automotive si sono schierati contro i dazi ai veicoli cinesi, ben sapendo che poi sarebbero arrivati i contro-dazi cinesi, a tutto svantaggio, innanzitutto, dei consumatori finali.
Unrue17 Luglio 2024, 14:38 #5
Se è così preoccupato per le informazioni, perché non inizia con lo smantellare quella vaccata di Truth?
Unrue17 Luglio 2024, 14:39 #6
Originariamente inviato da: Hiei3600
Un pò come tutti andavano addosso a Trump nel 2018 quando proponeva i dazi alla Cina.... passano gli anni ora è l'Europa che vuole mettere i dazi alle auto elettriche cinesi, e tutti ad applaudire come foche perché se la stessa cosa la fa l'Europa è perfetto e bellissimo ma quando lo diceva Trump era l'incarnazione del diavolo, un pazzoide eccetera eccetera.


Non è solo questione di chi propone cosa, ma anche dei tempi. Con l'invasione dei cinesi nell'automotive, cosa che sei anni fa erano ancora indietro, i dazi hanno più senso. Sbagliati sempre, ma hanno sicuramente più senso adesso che sei anni fa.
WarDuck17 Luglio 2024, 21:28 #7
Guardate che sono anni che si parla di smantellare/separare le attività di Google, fosse non solo perché è sia padrona del motore di ricerca più usato, ma anche del sistema operativo mobile più diffuso (Android).

Inoltre, non conosco le ultime statistiche, ma probabilmente anche il browser più diffuso è il suo (Chrome). Senza contare Youtube...

Considerato che hanno rotto le palle a Microsoft per molto meno, ovvero distribuire Internet Explorer di default su Windows, agire su Google sarebbe il minimo sindacale.
WarDuck17 Luglio 2024, 21:44 #8
Originariamente inviato da: Ginopilot
Contro le big tech e a favore delle criptovalute. Peggio di cosi' non si puo'


E quindi? Sarebbe un crimine?

Le big tech hanno un potere enorme dal punto di vista economico, politico e sociale, fosse
non solo perché hanno risorse paragonabili a quelle di veri e propri Stati.

Il problema poi sorge quando questi servizi, pubblici de-facto, vengono usati per propagandare le idee politiche di una sola parte, censurando chiunque non la pensi in quel modo. Il caso Twitter è stato l'esempio lampante di ciò. Ma anche Meta non è da meno.

Google poi possiamo dire che è la principale responsabile della polarizzazione di questi ultimi anni. Ho i miei seri dubbi che questi siano da considerare "benefattori" anche perché di soldi ne fanno e pure a palate.
Ginopilot17 Luglio 2024, 22:51 #9
Originariamente inviato da: WarDuck
E quindi? Sarebbe un crimine?

Le big tech hanno un potere enorme dal punto di vista economico, politico e sociale, fosse
non solo perché hanno risorse paragonabili a quelle di veri e propri Stati.

Il problema poi sorge quando questi servizi, pubblici de-facto, vengono usati per propagandare le idee politiche di una sola parte, censurando chiunque non la pensi in quel modo. Il caso Twitter è stato l'esempio lampante di ciò. Ma anche Meta non è da meno.

Google poi possiamo dire che è la principale responsabile della polarizzazione di questi ultimi anni. Ho i miei seri dubbi che questi siano da considerare "benefattori" anche perché di soldi ne fanno e pure a palate.


Non mi trovi d’accordo sostanzialmente su nulla. Ma non è il luogo per discuterne.
LMCH18 Luglio 2024, 01:41 #10
Originariamente inviato da: Hiei3600
Inoltre tutti stanno a criticare Google e le altre multi nazionali che hanno un potere spropositato però appena un politico propone di smantellarle tutti ad andargli addosso perché è Repubblicano... ma che problemi avete voi? siete a favore delle mega-multi-nazionali che monopolizzano l'economia?

Appunto, "tutti".
Se dai un occhiata a chi è J.D.Vance avresti visto che come politico è uno che parla bene ma razzola male.

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