Basta una foto per replicare le impronte digitali di un individuo

Basta una foto per replicare le impronte digitali di un individuo

Un hacker tedesco ha mostrato la possibilità di replicare le impronte digitali di un individuo sfruttando alcune fotografie scattate con una normale macchina fotografica

di pubblicata il , alle 15:48 nel canale Web
 

Un membro del più grande collettivo hacker europeo, Chaos Computer Club, ha mostrato in occasione di una recente convention la possibilità di replicare le impronte digitali di un individuo utilizzando semplicemente alcune fotografie scattate con una normale fotocamera consumer.

Jan Krissler, altresì noto con il nickname di Starbug, ha dichiarato di aver copiato le impronte digitali del ministro della difesa tedesco Ursula von der Leyen semplicemente usando un ingrandimento di una foto del suo pollice e altre varie foto scattate da differenti angolazioni. Tutte le fotografie sono state scattate in occasione di un evento pubblico durante il cuale la von der Leyen ha tenuto un discorso. Va comunque precisato che Krissler non ha fornito alcun elemento in grado di provare che le impronte digitali replicate fossero effettivamente una copia quelle del ministro della difesa tedesco.

Starbug è una "vecchia conoscenza": lo scorso anno, dopo pochi giorni dal lancio di iPhone 5S, aveva mostrato la possibilità di violare il sensore di impronte digitali Touch ID integrato nel telefono replicando con strumenti reperibili nel quotidiano le impronte digitali di un altro utente.

Il problema diventa quindi più preoccupante ora che, secondo quanto mostrato da Starbug, è sufficiente disporre di alcune fotografie per poter replicare le impronte digitali di un individuo. Se però, da un lato, le preoccupazioni possono essere ridimensionate quando si resta nel campo degli smartphone (per violare la sicurezza di un dispositivo è necessario il dispositivo stesso oltre alle impronte replicate), assumono tutt'altra proporzione se si pensa che in alcuni paesi del mondo vengono adottati da poco sistemi biometrici basati su impronte digitali per identificare gli elettori nelle operazioni di voto, oppure ancora pensando ad alcune serrature di porte e cancelli dotate di sensori di impronte digitali.

Del resto i sistemi biometrici che si basano su informazioni ed elementi statici, come il riconoscimento del volto o i dermatoglifi delle impronte digitali, possono essere relativamente banali da scardinare. E' per questo motivo che la sicurezza biometrica si sta spostando a poco a poco verso sistemi che cercano di analizzare e riconoscere elementi dinamici (come il movimento del corpo o del flusso sanguigno nei vasi e capillari nelle dita) sono, almeno sulla carta, più sicuri dal momento che una loro riproduzione attendibile è pressoché impossibile o almeno estremamente difficile.

11 Commenti
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mirkonorroz30 Dicembre 2014, 16:07 #1
Ciao, c'e' un refuso in 7,14
lozana30 Dicembre 2014, 16:09 #2
durante il CUALE... aaaaahhhh!!!!
Eress30 Dicembre 2014, 17:27 #3
Qui serve tornare un po' a squola
AlexFalex30 Dicembre 2014, 17:33 #4
ottimo come sospettavo, ma per un uso consumer è comunque una protezione in più
Avatar030 Dicembre 2014, 18:28 #5
fiuuuu, niente più dita mozzate .
Questo è vero progresso.
-Falcon-30 Dicembre 2014, 19:59 #6
Mi pare di aver letto una cosa simile anche quando uscì l'iphone 5s.
Sembrava che la gente riuscisse a scannerizzare le impronte prese da un bicchiere di un'aperitivo, poi sappiamo bene come è finita.....
alexdal31 Dicembre 2014, 09:49 #7
La sicurezza si potrebbe avere con una password mentale...forse

uno pensa ad una cosa, si ha uno schema di onde cerebrali da usare come password.

Ma ci saranno comunque delle persone con degli scanner piu' potenti che registreranno quelle onde.

anche il dna non servirebbe basta raccogliere un capello o dell'epitelio che ognuno perde

forse una scansione degli organi interni?
@less@ndro31 Dicembre 2014, 10:31 #8
Originariamente inviato da: alexdal
forse una scansione degli organi interni?


Prego, inserire lo scanner nell'apposito vano.
Gannjunior01 Gennaio 2015, 16:02 #9
Dopo avere letto le prime righe dell'articolo ho avuto un brivido e non sono neppure riuscito a completarne la lettura...
Altro che scuola serve al Sig. Andrea Bai

e NON è un refuso...
mi sono appena premurato di ricontrollare la tastiera e vedere dove sono posizionate la C e la Q e non può essere un refuso.

E in ogni caso un articolo che viene pubblicato mi aspetto che almeno un rilettura veloce la dovrebbe avere...
mi aspetterei che hwu scegliesse meglio i suoi candidati...

mi stanno ancora sanguinando gli occhi

Link ad immagine (click per visualizzarla)
Balthasar8502 Gennaio 2015, 02:49 #10
Beh, affascinante ed importante come notizia.. peccato che confermi i timori di molti: non è sicuro demandare la nostra sicurezza informatica ad una foto del nostro corpo immutabile ed esposta. Io voto ancora per i chip sottopelle.
Originariamente inviato da: Gannjunior
Dopo avere letto le prime righe dell'articolo ho avuto un brivido e non sono neppure riuscito a completarne la lettura...
Altro che scuola serve al Sig. Andrea Bai
[..][SIZE="1"][COLOR="#B7C3DB"]vediamo se con "orgolio" ti trollo a dovere x D[/COLOR][/SIZE]
mi stanno ancora sanguinando gli occhi
[..]

Ed indovina chi vince il premio PRDQP 2014?
Non che io voglia difender Andrea ma davvero spero che in questi giorni di feste lui si sia spaccato tra donne, alcolici e divertimenti alla faccia del grammarnazi che ha passato queste giornate con gli occhialetti da lettura alla ricerca di qualche errore da contestare tronfio d'orgoglio.
Va bene il primo che lo fa notare, il secondo.. ma il quarto no, questo è accanimento.


CIAWA

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