Amazon ordina ai dipendenti di tornare in ufficio 5 giorni alla settimana
Dal prossimo gennaio i dipendenti di Amazon non potranno più lavorare in smart working. Il CEO Andy Jassy richiama tutti in ufficio, cinque giorni alla settimana, ma sarà conservata un po' di flessibilità per circostanze straordinarie.
di Manolo De Agostini pubblicata il 17 Settembre 2024, alle 10:41 nel canale WebAmazon
Con una comunicazione indirizzata ai dipendenti, il CEO di Amazon Andy Jassy ha posto fine allo smart working. Al grido di "vogliamo operare come la più grande startup del mondo", Jassy ha spiegato che per raggiungere i nuovi obiettivi è necessario "tornare a stare in ufficio come facevamo prima del COVID", quindi 5 giorni alla settimana.
Il tutto si concretizzerà dal 2 gennaio 2025, dando modo al personale di prepararsi al nuovo cambiamento di stile di vita. Amazon conta 1,5 milioni di dipendenti nel mondo, di conseguenza la decisione interesserà migliaia di persone.
Collaborazione, brainstorming e facilità di imparare e innovare sono solo alcuni dei benefici elencati da Andy Jassy nella sua lettera. "Gli ultimi 15 mesi in cui siamo tornati in ufficio almeno tre giorni alla settimana hanno rafforzato la nostra convinzione dei benefici" dello stare insieme in ufficio, ha spiegato il CEO.
Nonostante richieda la presenza in ufficio 5 giorni a settimana, Amazon manterrà flessibilità per andare incontro alle esigenze di tutti. "Prima della pandemia, non tutti erano in ufficio cinque giorni alla settimana, ogni settimana. Se voi o il vostro bambino eravate malati, se avevate una sorta di emergenza domestica, se eravate in viaggio per incontrare clienti o partner, se avevate bisogno di un giorno o due per sviluppare in un ambiente più isolato, le persone lavoravano in remoto. Questo è stato capito e lo sarà anche in futuro".
"Ripristineremo anche i desk assegnati nelle sedi che erano organizzate in precedenza in questo modo, comprese le sedi centrali degli Stati Uniti (Puget Sound e Arlington). Per le sedi che prima della pandemia erano organizzate in modo agile, tra cui gran parte dell'Europa, continueremo a operare in questo modo".
La decisione di Amazon non farà felici molti dipendenti, che ritengono il lavoro da casa non solo più efficace in termini di produttività, ma anche un mezzo per risparmiare tempo e denaro persi negli spostamenti, senza contare lo stress. A maggio dell'anno scorso, i lavoratori della sede centrale di Amazon a Seattle organizzarono uno sciopero per protestare contro i cambiamenti alla politica climatica del gigante dell'e-commerce, i licenziamenti e l'obbligo di tornare in ufficio.
159 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn'occasione per trasformare radicalmente il mondo del lavoro persa, e difficilmente tornerà a questo punto. Tra l'altro Amazon negli ultimi 5 anni ha fatto profitti record, alla faccia della minore produttività in SW. Ma per favore.
Lo smart working ha fatto solo danni.
Lo smart working ha fatto solo danni.
Dilla, dilla pure sta scemenza
Precisamente. Pochi se ne rendono conto, ma lo smart working è stato spacciato nel periodo Covid come la panacea di tutti i mali, quando la realtà è ben diversa. Certo, ha offerto la comodità di lavorare in pigiama e ha permesso di evitare le code nel traffico, ma a che prezzo? La distinzione tra vita privata e professionale è evaporata, i confini si sono fatti sempre più labili e ci si ritrova a rispondere alle email a mezzanotte come fosse la normalità. Le interazioni umane ridotte a una finestra su Zoom ci hanno disumanizzato, svuotando il lavoro di quel senso di collaborazione che rendeva tollerabili le giornate in ufficio. Senza contare l’illusione di produttività: stiamo davvero lavorando di più o siamo solo in balia di un continuo multitasking che porta al burnout? Lo smart working ha creato una generazione di lavoratori isolati, esauriti e privi di equilibrio. È ora di fare un passo indietro e riflettere su quale sia il vero costo di questa "comodità".
Lo smart working ha fatto solo danni.
per esperienza mia personale in una grande azienda si è cosi, solo in pochi casi no ho visto i vantaggi
Se sei uno che risponde alle mail a mezzanotte lo fai a prescindere dallo SW... Non so tu, ma nella mia azienda esiste il diritto alla disconnessione, ovvero negli orari non di lavoro non ti devono rompere le palle, e questo non ha nulla a che vedere con lo SW.
Invece impazzire ore nel traffico o nei treni/autobus rende giovani e belli... Scommetto che tu hai il lavoro vicino casa.
La mia personalissima e fallibile opinione è che ci sia altro, non li vedo i vertici amazon preoccupati del burn-out o della disumanizzazione dei rapporti, li vedo più preoccupati dalla ridotta produttività.
Io non posso farlo per la tipologia di lavoro ma ho collaborato con chi lo faceva e le risposte erano sempre in ritardo, le telefonate con rumori di fondo di supermercato (o di spiaggia) e la quantità di lavoro svolto inferiore, pur senza trarre una regola da casi particolari ho il dubbio di quanto siano "particolari" questi casi.
Ma se ci sono colleghi arrivisti che a malapena ti salutano. Chi vuole rimanere in contatto con una persona ha tantissimi modi, tra chat, telefonate o di persona.
tutto questo avviene anche in ufficio...nella mia esperienza ha fatto 14 anni in un ufficio tossico con un capo tossico che chiamava in piena notte per qualsiasi cosa...lo smart working non esisteva, entravo in ufficio la mattina e non sapevo quando uscivo la sera... ho visto un centinaio di colleghi arrivare e andare via completamente bruciati dopo mesi o anni di lavoro in questa azienda (io sono coriaceo, assorbo bene stress e quant'altro)... ora da 3 anni sono in un'azienda dove facciamo 2 giorni di home office (non è lavoro smart ma solo a casa nello stesso orario d'ufficio), dove per regolamento si lavorano 8 ore al giorno, appena sono finite le 8 ore hai l'obbligo di spegnere tutti i dispositivi aziendali e nessuno ti chiama perchè alle 2 di notte è venuta l'idea del secolo (=una cagata di solito) e deve dirtela subito invece di aspettare la mattina... il fantomatico diritto alla disconnessione è rispettato e preteso anche salendo di ruolo...le ferie sono programmate ad aprile per tutte l'anno (con un'alta flessibilità comunque per varie esigenze) e sei obbligato a finirle durante l'anno (nei 14 anni del lavoro precedente mi hanno dovuto "pagare" più di un migliaio di ore di ferie non godute perchè l'accumulo stava diventando imbarazzante)...
e quando uno è in ferie, qualsiasi ruolo, è in ferie...
eppure facciamo smartworking, il rendimento (almeno per il mio ruolo) è doppio a casa e mi permette di risparmiare 200 km e 4 ore a settimana di auto....stasera per esempio (essendo a casa) posso portare mio figlio a giocare a calcio senza arrivare nel solito e canonico ritardo...preparando il pranzo a figli e moglie (cosa faccio? non ne ho idea ) e alle 16.30 quando stacco aiutando i bambini a fare i compiti e a preparare la sacca da calcio...
TL;DR
qualsiasi cosa hai scritto nel post quotato è sbagliata non perchè non vera ma perchè frutto di una mentalità sbagliata del posto di lavoro, non del metodo di lavoro...
Io non posso farlo per la tipologia di lavoro ma ho collaborato con chi lo faceva e le risposte erano sempre in ritardo, le telefonate con rumori di fondo di supermercato (o di spiaggia) e la quantità di lavoro svolto inferiore, pur senza trarre una regola da casi particolari ho il dubbio di quanto siano "particolari" questi casi.
qua è un problema di regolamento...nel mio caso è obbligo fare home office a casa...non al super o in vacanza...smart working non è fare come vedi nei tiktok con la gente in spiaggia che risponde alle mail..quello è non aver voglia di lavorare...
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