HP Chronowing è lo smartwatch di HP in collaborazione con Michael Bastian

Da una collaborazione tra HP e lo stilista Michael Bastian, famoso per la collaborazione con GANT, nasce un nuovo smartwatch che punta in maniera molto convinta sull'estetica e sull'eleganza con una grande presa di distanza dalle altre soluzioni smartwatch attualmente presenti sul mercato.

HP Chronowing, questo il nome dell'orologio, sarà in commercio dal prossimo 7 novembre ad un prezzo base di 349 dollari (lo stesso prezzo di partenza di Apple Watch). Un aspetto molto tradizionale, come lo stesso Bastian ha sottolineato: "Ho voluto creare un dispositivo indossabile che assomigliasse innanzitutto ad un bell'orologio".

Al contrario delle varie implementazioni smartwatch che abbiamo visto nei mesi passati, HP Chronowing non fa uso di display touch ma rimanda tutte le operazioni di gestione e uso a tre pulsanti posti lateralmente sulla cassa dell'orologio. Tra le funzionalità possibili: consultazione di email e calendari, controllo remoto dellla riproduzione musicale sullo smarphone oltre alle ovvie funzioni di allarmi, cronometri e sveglie.

Secondo le informazioni disponibili Chronowing avrà un'autonomia operativa fino ad una settimana, è resistente all'acqua fino a 5 atmosfere e si sincronizza automaticamente con i fusi orari. Lo smartwatch è realizzato con una cassa da 44mm con acciaio inossidabile. E' prevista inoltre una versione in edizione limitata di colore nero, con cinturino in coccodrillo e vetro zaffiro, in tiratura da 300 pezzi. L'edizione limitata sarà proposta al prezzo di 649 dollari.
HP Chronowing sarà compatibile con iOS ed Android ed in vendita dal 7 novembre sul sito www.glit.com.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infounica pecca è che sembra un po' troppo spesso.
ma a 349€ direi che può stare sullo scaffale (come qualunque altro smartwatch)
unica pecca è che sembra un po' troppo spesso.
ma a 349€ direi che può stare sullo scaffale (come qualunque altro smartwatch)
Non è più spesso di un Festina che ho
Più che altro noto con grande disappunto che il cinturino non è standard
Questo ha un'estetica che nulla ha da invidiare ad un cronografo tradizionale di buon livello.
Peccato che costa una sassata assurda.
Oltretutto.. ipotesi di vita di questo oggetto? Tra quattro anni quanto sarà antidiluviano?
Non spendo certo una cifra del genere per un oggetto di contorno che comunque invecchia come uno smartphone.
amen.
ho sempre pensato anch'io ad una soluzione del genere, anche senza doppia batteria, basta lasciare sempre qualche mAh dentro a quella dello smartwhatch che tanto basta per mesi per la parte "classica" dell'orologio.
Hermes
Mi pare una ottima idea. sarebbe da farci un pensiero e proporla a qualche produttore!
Per come la vedo io anche solo l'uso di un display e-ink cambierebbe parecchio le carte in tavola, mi chiedo se lo produrranno mai..
Più che altro noto con grande disappunto che il cinturino non è standard
L'attacco del cinturino non standard non l'avevo notato.
C'è da dire che su un orologio classico, il cinturino lo cambi perchè si rovina mentre l'orologio te lo tieni decenni.
Uno smartwatch, come dicevano altri utenti, tra 4 anni è obsoleto. Ma anche meno mi sa
Tra tutti però LG lo reputo il migliore in assoluto.
ho sempre pensato anch'io ad una soluzione del genere, anche senza doppia batteria, basta lasciare sempre qualche mAh dentro a quella dello smartwhatch che tanto basta per mesi per la parte "classica" dell'orologio.
Per come la vedo io anche solo l'uso di un display e-ink cambierebbe parecchio le carte in tavola, mi chiedo se lo produrranno mai..
forse ci arriverà la Swatch... mi sembrano dinamici e con i capitali;
un'altra idea, per il discorso che sarebbe cmq difficile miniaturizzare il tutto su un orologio (vedi i desing a mo di mattoncino), sarebbe quella estendere il concetto di cloud computing a livello locale...
nel senso: perchè dovrei avere ram, rom e cpu distinte sull'orologio, sugli smart glass e sul cellulare, ecc? Io accentrerei tutta la potenza elaborativa sul cell e gli altri dispositivi dovrebbero dialogare tra loro in wireless con un linguaggio open (oppure tramite impulsi elettrici a bassissimo voltaggio sul corpo umano)
basterebbe poi aggiornare il cellulare per ridarre vita a tutti gli smart gadget... certo mi rendo conto che questa visione è poco "consumistica" e sarà scartata in partenza dalle aziende
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