Nasce il progetto Phonebloks, il primo smartphone modulare

Uno dei maggiori problemi degli attuali smartphone è legato alla scarsa riparabilità e alla impossibilità di aggiornare i componenti singolarmente, Phonebloks è un progetto che cerca di risolvere questi problemi
di Davide Fasola pubblicata il 11 Settembre 2013, alle 16:31 nel canale Telefonia
28 Commenti
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FATTO, ho dato il mio thunderclap!
Inoltre quoto chi parla dell'MXM. Ottimo sulla carta, pessimo come implementazione (e costi!!)
Forse perché il vantaggio della modularità (spesso puramente economici, sia direttamente che in termini di rapporto costi/prestazioni ottenibili) non compensa gli svantaggi?
pensate alle scarpe.
Hanno tutti i lacci inclusi.
Fondamentalmente, non usate mai più di un paio di scarpe alla volta, quindi potrebbero risparmiarsi di inserire i lacci, poi uno si compra i suoi, del colore che preferisce, e quando deve cambiare paio di scarpe, toglie il laccio da una e lo mette sull'altra... perché invece le scarpe le vendono coi lacci già incorporati?
In ogni caso spero tanto che un giorno questa idea possa diventare realtà
Anche se non vorrei mai essere il progettista HW che implementa il Pcb.
Chissa che casino prevedere i collegamenti per tutte le connessioni tra i possibili moduli.
Questo cell sicuro lo ha pensato un designer e non un ing.
L'unico insegnamento interessante è l'idea di una più facile sostituzione dei "pezzi" eventualmente usurati (che non converrebbe a nessuno), ma francamente questo è un progetto totalmente irrealizzabile sia dal punto di vista pratico che con evidenti problemi di commercializzazione e appeal sul pubblico: anche se fosse, sarebbe solo per ultra-mega geek di stra-nicchia.
Idea simpatica (ma troppo irreale) buttata lì, e niente di più.
Piuttosto, tornando alla realtà... per l'ambiente fare campagne serie di recupero/riciclo/riconsegna dell'usato dei componenti elettronici (per recuperare elementi come le terre rare etc.) no eh?
Quindi credo che avremo il know-how necessario per fare una cosa del genere... basterebbe volerlo...
e.. per quanto riguarda il discorso "scarpe-lacci"... l'esempio è calzante! ma.. è la domanda che al tempo stesso da la risposta... PERCHè!? semplice... ci vuole troppo tempo per cambiare i lacci... quanto tempo ci vuole per cambiare componente? se riescono ad integrare un Plug&Play con un repository di driver (app_store, va più di moda oggi) da cui pescarli per i nuovi componenti installati... mica impossibile! ANZI!
Per me ha una buona possibilità di riuscita... certo, devono essere bravi... in tanti aspetti... commerciali soprattutto!
le cose si DEVONO rompere, non possono durare se no il sistema va a gambe all'aria. E il presupposto del consumismo (consumare)
Com'è che il vecchio cinquino è ancora lì che scoppietta per le nostre strade dopo mezzo secolo e si aggiusta con due lire e una macchina di dieci anni adesso sembra da zingari e ha il paraurti verniciato che avvolge mezza macchina che se ti danno una toccatina sono almeno 400 euri di carrozzaio?
La modularità suona bene, ma deve avere prezzi molto bassi (se un modulino viene a costarti 50 euro gia' la cosa puzza).
Inoltre, non credo che l'ottimizzazione dello spazio sia la medesima,
magari per un phablet puo' funzionare.
Io al mio portatile ci ho cambiato la CPU.. ed avrei continuato se solo la GPU non fosse saldata sulla MoBo.
Ovviamente i prezzi dovrebbero esser quelli "di mercato" e non pompati solo perché è un aggiornamento e ti devo spingere a comprare quello nuovo.
CIAWA
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