Immuni, Bending Spoons passa la palla a Sogei e PagoPA per manutenzione e sviluppo

Bending Spoons lascia l'onore della manutenzione e dello sviluppo dell'app Immuni a Sogei e PagoPA, con la supervisione del Commissario Straordinario per l'emergenza, del Ministero della Salute e del Ministro dell'Innovazione.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Ottobre 2020, alle 15:41 nel canale TelefoniaBending Spoons passa la palla a Sogei e pagoPA per la gestione di Immuni, con la supervisione del Commissario Straordinario per l'emergenza, del Ministero della Salute e del Ministro dell'Innovazione. Non sarà più quindi l'azienda privata che l'ha sviluppata e proposta al Governo a occuparsi della "manutenzione e degli sviluppi futuri" dell'app di contact tracing italiana.
Una novità prevista "dal contratto senza alcun onere per l'amministrazione siglato" nei mesi scorsi, sottolinea Bending Spoons. "Abbiamo concesso a titolo gratuito alla presidenza del Consiglio dei Ministri una licenza perpetua, irrevocabile e aperta e ci siamo anche impegnati a continuare a migliorare e personalizzare la soluzione nei prossimi mesi, sempre a titolo gratuito. Poi torneremo a occuparci del nostro business che ci appassiona molto", disse al Corriere della Sera l'AD Luca Ferrari dopo aver vinto il bando di gara.
Immuni conta ora 8,6 milioni di download e si prepara, come già anticipato, all'interoperabilità con altre app simili in Europa in modo da tracciare i contatti con persone positive anche al di fuori dei confini nazionali. A proposito di tracciamento dei contatti, il basso numero di positivi che usano in Immuni, poco più di 560 in questo momento, ha fatto emergere una problematica del sistema, non tecnologica ma umana. Infatti, quando l'utente scopre di essere positivo, deve interfacciarsi con operatore sanitario per far sì che il sistema avvisi gli altri utenti di Immuni con cui è stato a contatto. Ciò viene fatto comunicando un codice monouso all'operatore (entrando nell'app e poi in Impostazioni - Segnala positività) che non rivela in alcun modo la vostra identità.
Il problema è che molte volte l'operatore sanitario non chiede alla persona - che magari avendo ricevuto la notizia della positività non è propriamente "lucida" - se ha Immuni e di conseguenza non si procede con l'inter previsto. Altre volte, semplicemente, gli operatori non sono stati formati per dare il supporto necessario e non sanno nemmeno loro cosa fare. Ne ha dato prova concreta il consigliere regionale della Liguria Ferruccio Sansa con un post su Facebook, che potete vedere qui sopra.
Immuni rimane quindi uno strumento molto utile per tracciare i contagi e bene fa chi scarica l'app e l'attiva, ma certamente c'è da oliare ancora il meccanismo, altrimenti è naturale che vi sia una perdita di fiducia da parte degli utenti.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa persona che ci telefona non fa nessun tracciamento di nostro figlio e nemmeno dei nostri contatti. Chiede soltanto che scuola fanno. Nessuna domanda sulle palestre che frequentiamo, il calcio, gli scout. Zero. Per fortuna ci abbiamo pensato noi ad avvertire subito tutti.
non è che possono fare beneficenza a vita
E' arrivato a questa giornalista e ci ha scritto un interessante articolo:
https://www.ilpost.it/2020/08/18/im...ccede-notifica/
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