Huawei: gli USA ci bullizzano. Siamo già al lavoro con Google per risolvere la situazione

Uno dei rappresentanti della società presso le istituzioni europee ha accusato gli USA di bullismo, ma Huawei sta già cercando di risolvere la situazione direttamente con Google
di Nino Grasso pubblicata il 23 Maggio 2019, alle 11:01 nel canale TelefoniaHuawei
"Huawei sta diventando una vittima del bullismo portato avanti dall'amministrazione americana", sono queste le parole di Abraham Liu, responsabile di Huawei presso le istituzioni europee. "Questo non è un attacco nei confronti di Huawei, è un attacco all'ordine liberale basato sulle regole". Il commento deriva dal ban ai danni di Huawei da parte del governo Trump, addolcito poi su Android con una sospensione di 90 giorni.
In seguito all'azione da parte degli USA diverse società hanno dichiarato di aver sospeso la collaborazione con la multinazionale cinese. Fra queste le più pesanti sono quelle di Google, seguite dagli annunci di Intel, Qualcomm e dai report su ARM. Secondo l'amministrazione americana le restrizioni sono dovute al coinvolgimento da parte di Huawei in presunte attività che minacciano la sicurezza nazionale, o che rispondono a interessi politici stranieri.
Si tratta di una restrizione pesantissima nei confronti di una società che ha spesso collaborato con realtà occidentali offrendo loro servizi e infrastrutture avanzate legate al mondo delle telecomunicazioni, pesantissima anche perché potrebbe coinvolgere diversi paesi internazionali e non solo gli Stati Uniti. Huawei si è comunque già messa in moto e sta cercando di capire come risolvere il problema insieme ai partner.
Oltre allo sviluppo di un sistema operativo proprietario, in corso d'opera ormai da tempo, e alla scelta di uno store alternativo a Google Play Store, Huawei sarebbe in contatto con Google per superare le restrizioni sulla piattaforma Android. Liu ha commentato: "Google non ha alcuna motivazione per bloccarci. Stiamo lavorando strettamente con loro per scoprire come Huawei possa gestire la situazione e l'impatto dovuto alla decisione americana".
La multinazionale cinese non si dichiara in contrapposizione con la scelta di Google visto che quest'ultima non ha responsabilità dirette sul caso, sottolineando come sia difficile adesso prevedere quali saranno nel lungo termine le conseguenze del ban americano.
40 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna nazione che fino a pochi anni fa era ( e ancora oggi in gran parte delle zone ) da terzo mondo e che sul piano tecnico primeggia su quasi nulla e non solo su quello. Visto che sono così bravi a imporre divieti e censure ai big americani, adesso che rispondano anzichè lagnarsi.
Una nazione che fino a pochi anni fa era ( e ancora oggi in gran parte delle zone ) da terzo mondo e che sul piano tecnico primeggia su quasi nulla e non solo su quello. Visto che sono così bravi a imporre divieti e censure ai big americani, adesso che rispondano anzichè lagnarsi.
Il problema è più tosto complesso, perché gli USA puntano sul fatto che lo stato cinese utilizzi delle backdoor imposte alle aziende cinesi su propri dispositivi/software e che vengano usati per spionaggio.
Se lo stato cinese prendesse posizioni su Huawei significa che effettivamente qualcosa sotto c'è e il ché tutto il resto del mondo farebbe la stessa cosa degli USA e ucciderebbero moltissime aziende cinesi e facendo crollare ulteriormente l'economia cinese.
Se lo stato cinese prendesse posizioni su Huawei significa che effettivamente qualcosa sotto c'è e il ché tutto il resto del mondo farebbe la stessa cosa degli USA e ucciderebbero moltissime aziende cinesi e facendo crollare ulteriormente l'economia cinese.
Mentre invece le backdoor del governo americano nei prodotti delle aziende americane vanno bene?
Dai su che è tutta una presa per i fondelli la cosa della privacy, qua è una guerra commerciale sui "big data", di noi non frega niente a nessuno
Dire "che rispondano adesso" è una stupidata, se l'aggressione a Huawei, come sembra, è una semplice rappresaglia ed avvertimento, senza basi giuridiche, ma basato solo sulla prepotenza e su supposti rapporti di forza, la risposta dovrebbe essere globale perché ciò che viene fatto alla Cina domani potrà essere fatto all'Europa (e già ci sono segnali in tal senso).
Fossi il governo cinese userei lo stesso metodo, accollandomi i rischi che ne derivano, prendendo di mira una grossa industria USA ed annullandola. Alla fine basterebbe chiudere le fabbriche della Apple, e come gli USA senza alcun processo e di punto in bianco possono distruggere Huawei, una risposta pari e contraria sarebbe semplice legittima difesa.
Vedremo.
Bah
Alla fine Android senza Google e i suoi servizi non va così bene.Mi sa che Android é tutto tranne open source,o almeno lo é solo nel nome.
Backdoor?
La nsa non usa Backdoor? Magari sui prodotti americani che vengono esportati anche in Cina?
Il mondo si é dimenticato del caso dell'italiana Eni e di echelon?
In quel caso si parlava di aziende private avvantaggiate dai servizi segreti del proprio paese.
Vorrei prove certe sulla colpevolezza di huawei e del governo cinese,non ho dimenticato la guerra scatenata da bombe chimiche mai trovate,nemmeno con satelliti e tecnologie avanzatissime.
Dai su che è tutta una presa per i fondelli la cosa della privacy, qua è una guerra commerciale sui "big data", di noi non frega niente a nessuno
Non ho detto questo.
Ma se gli USA imponessero alle aziende come Cisco e Intel di creare delle Backdoor nel loro Hardware/Software farebbero la stessa fine di Huawei negli altri stati.
E' molto diverso usare exploit o malware per "bucare" un hardware/software rispetto ad imporre alle aziende produttrici di infilarci delle backdoor.
Dai su che è tutta una presa per i fondelli la cosa della privacy, qua è una guerra commerciale sui "big data", di noi non frega niente a nessuno
Concordo... il problema è solo quello.
All'IRAQ hanno venduto dominedeus armi comprese e al primo "no" si sono inventati che era uno stato totalitario che deteneva armi di distruzione di massa (mai trovate) e hanno deciso di esportare la democrazia, come in Libia + o - stessa cosa fatta dalla Francia per un tentativo di sconvolgimento economico che tutta l'Europa sta ancora pagando e pagherà per molto ancora... dai ... la storia insegna a chi vuol imparare...
il governo americana banna prodotti cinesi: CI BULLIZZANO!!1!!!1!
Quindi dazi, restrizioni, chiusure, muri...ma solo quando siamo noi a farlo agli altri.
Dai su che è tutta una presa per i fondelli la cosa della privacy, qua è una guerra commerciale sui "big data", di noi non frega niente a nessuno
Sono in una posizione di vantaggio ed è innegabile.
La posizione della Cina almeno oggi è ben diversa.
Quindi c'è chi può permettersi certe cose e chi no.
E ovviamente devi tener anche conto che le coalizioni fra stati già solo in Europa sono molto fragili e spesso nemmeno possibili, ancora di più di fronte all'influsso politico USA.
In Asia Cina esclusa forse è anche peggio.
Vedremo.
Potrebbero anche volendo spostarla direttamente negli USA o basterebbe spostarsi a Taiwan o Malesia visto che sono già largamente impegnate sulla produzione di prodotti IT.
Legittima difesa agli occhi di chi mi domando se a giudicare saranno gli USA.
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